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apprendimento. IL CONNETTOMA E LA

DIDATTICA COME CULTURA: l’ipotesi di una didattica dei processi, nasce dalla consapevolezza

di come la relazione tra dimensione naturale e dimensione acquisita nello sviluppo della persona

abbia carattere d’interdipendenza dinamica che ne modifica costantemente i parametri

d’incidenza. La dicotomia naturale-acquisito, nature-nurture, è ampiamente falsa: tutte le

caratteristiche di tutti gli organismi sono realmente il risultato dell’influenza simultanea di

entrambe. Il fattore al quale la didattica dei processi guarda con maggiore attenzione è

l’interazione tra geni-ambienti, uomo-cultura, nella matura convinzione di come entrambi si

influenzino. L’uomo interviene sull’ambiente modificandolo attraverso l’uso di specifici artefatti

culturali e analogamente l’ambiente determina quei cambiamenti dei tratti endogeni dell’uomo che

per certi versi sono il frutto dell’azione di trasformazione del contesto, per altri assolutissimamente

imprevedibili e non direttamente causali. Possiamo visualizzare la ricaduta di questo progresso sui

fenomeni cognitivi attraverso il connettoma, definito come l’insieme delle interazioni neurali

prodotte dall’esperienza, dall’interazione con l’ambiente, che ne delinea le forme uniche e le

funzioni specifiche. Ogni connettoma cambia nel tempo ed è in questo che si incontrano natura e

La didattica dei processi guarda al connettoma come luogo di convergenza tra caratteri

cultura.

innati e acquisiti, nella logica sostenuta in premessa che ci dice come la qualità dell’ambiente in

cui la persona vive può favorire ad osteggiare lo sviluppo, il mantenimento e la riorganizzazione

delle reti neurali del nostro cervello. Si viene determinando un rapporto co-evolutivo dove

l’elemento naturale non è indipendente da quello culturale e viceversa, in un’ottica dialogica che

ne sancisce le reciproche influenze e contaminazioni.

CAPITOLO 2: COMUNICAZIONE, DIGITALITà, CONOSCENZA.

SOCIETà INFORMAZIONALE E ACCESSO ALLA CONOSCENZA: educazione permanente o

long life learning: la società in cui viviamo e gli strumenti che essa mette a disposizione

impongono con maggior forza l'esigenza di una formazione continua per rispondere alle molteplici

richieste del mercato del lavoro e delle professioni. L’evoluto cyberspazio traccia una nuova

fotografia del contesto di vita odierno fatto sempre più di pratiche informatizzate, di risorse

digitalizzate e sistemi interagenti robotizzati. Con il termine e-knowledge si declina la

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trasposizione dell’informazione in sapere elettronico, quest’ultimo prodotto dalla digitalità del suo

ambiente di diffusione che ne determina i nuovi tratti:

• atomizzazione dell’informazione: la scomposizione della conoscenza in unità discrete,

opportunamente ricombinabili;

• disseminazione: la possibilità che la stessa possa essere indirizzata e diffusa viralmente a

un numero elevatissimo di destinatari, senza rischiare di corrompersi;

• ri-finalizzazione dei contenuti: caratterizza l’opportunità di rielaborare le risorse digitali

esistenti, ridefinendone concettualmente i termini e i fini;

• ri-combinazione: possibilità di pensare all’architettura della conoscenza in temini trasversali,

interdisciplinari, dinamici e modulari;

• misurazione: pensare alla conoscenza in termini di peso sia qualitativo che quantitativo

dell’atomo di contenuto;

• aggiornamento: realizzabile grazie alle caratteristiche dei sistemi digitali

• scambio: attraverso i social network e i media digitali con il quale si avverano significative

forme di condivisione della conoscenza.

I media influiscono in modo significativo sull’attività cognitiva ridefinendone le modalità attraverso

le quali essa si realizza, in termini di memorizzazione, attenzione selettiva e di risoluzione di

problemi. Il web definisce nuove dinamiche relazionale e nuovi sensi di appartenenza, effetti

questi determinati dal rapporto tra individuo e ambiente digitale che ne tratteggia i nuovi caratteri

sia cognitivi, emotivi e motivazionali che culturali, sociali..

I MEDIA COME ESTENSIONE DELL’UOMO: le diverse caratteristiche di finitezza spaziale

dell’individuo possono causare vere e proprie forme di smarrimento. Viviamo nel mondo del social

networking, dove tutto viene organizzato, registrato, catalogato in maniera informatica creando

quello che viene chiamato come il libro cosmico. L’ecologia digitale ci raffigura sempre più come

dei cyborg. I sistemi tecnologici digitali dilagano e/o compattano lo spazio e il tempo attraverso le

differenti tipologie e modalità d’interazione che caratterizzano lo specifico medium, trasformando

la scansione dei ritmi, delle regole e delle routine comunicative e le strutture e gli stili linguistici.lo

strumento come estensione dell’organismo in senso sia fisico che mentale, comporta la modifica

sia della sfera cognitiva che razionale. Plasticità della mente e dinamicità degli ambienti virtuali

sono gli elementi fondamentali dai quali partire per costruire quell’impostazione teorico-operativa

definita nei termini di didattica dei processi, così come caratteri fondamentali per fondare una

possibile epistemologia della digital education. L’integrazione di più canali comunicativi

consentono di rendere più flessibile l’azione didattica e di adattarla alle esigenze cognitive dei

singoli individui. Lo strumento estende il nostro “spazio esperienziale”, ampliando il nostro raggio

d’azione agendo da veicolo e come chiave per entrare nel mondo non-noto. Il world wide web

funge da veicolo di informazioni sfruttando le innumerevoli connessioni con le quali si configura

l’ecosistema digitale in termini culturali, sociali, relazionali. Il senso di comunità dettato dal web 2.0

e dalle nuove dinamiche relazionali sviluppatesi con l’affermarsi del social networking, declarano

l’era di internet come momento storico di passaggio verso una nuova frontiera dell’agire umano. Il

medium ha nell’economizzazione e nell’estensione potenziale dell’attività umana le finalità del

proprio essere. La capacità dello strumento determina il nascere di nuove forma mentis, quelle

della digital generation che influenzano tutti gli aspetti dell’esistenza umana, nonché la stessa

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rappresentazione del mondo.

TECNOLOGIA E DIDATTICA: viviamo in quella che possiamo definire era ipertecnologica e

della ipercomunicazione dove internet agisce come area di convergenza di diverse forme di

linguaggio e di molteplici aspetti ed esigenze di ordine politico-economico, professionale, in quella

rete di connessioni che ne tratteggia i caratteri di un macro organismo multimodale. Internet

abbatte i confini fisici dell’individuo che si trova così proiettato in uno spazio dilatato di possibilità e

azione e molteplicità di ruoli. I sistemi digitali di oggi aprono nuovi orizzonti applicativi e di sviluppo

e formativi in un’ottica che vede l’individuo, la cultura e i media inscindibilmente integrati.

Comunicazione, interazione, costruzione di significati e socialità sono le parole chiave su cui oggi

deve fondarsi il concetto di educazione. La didattica di delinea come scienza della comunicazione

soprattutto in relazione alle molteplici modalità espressive proprie delle tecnologie digitali, ai

differenti formati, linguaggi e codici simbolici che il web ha messo in gioco. La nuova didattica

sviluppa nuove idee progettuali e ambiti di riflessione definiti con i termini di Media Education ed e-

Didactic. Educare con e attraverso i media sociali. THOMPSON: Componenti fondanti della

comunicazione in generale sono: dimensione simbolica, cioè l’idea che l’atto comunicativo abbia a

che fare con la progettazione, la diffusione, e la condivisione dei contenuti che per l’uomo abbiano

significato; e la dimensione sociale, quella che riguarda le metodologie con le quali vengono

. Queste due dimensioni sono interconnesse e si

prodotti i contenuti e le modalità di trasmissioni

evidenziano nelle caratteristiche stesse dei media, in termini strutturali e funzionali, e definiti nei

vocaboli : -fissazione: il medium come estensione cognitiva, hanno una valenza sociale in quanto

agiscono anche come diffusori culturali attraverso gli specifici canali di trasmissione con i quali

inviano messaggi, suggeriscono modelli identitari e stili di vita; -riproduzione: è fondamentale per

la società informazionale estendere l’accesso ai contenuti a un numero elevato di fruitori, fornendo

una quantità notevole di pezzi o favorire una maggiore visibilità all’interno dei sistemi di rete in

modo da favorire la condivisione in termini di click e link, del contenuto e/o risorsa digitale; -

distanziazione spazio-temporale: si intende mettere in evidenza l’emancipazione del messaggio

dal luogo e dal tempo in cui esso viene concepito. Deterritorializzazione e riconfigurazione dello

spazio sono gli aspetti per comprendere i new media assieme a caratteristiche di ipermedialità e di

interattività.la dimensione spaziale in internet è annullata; -mediazione:lo strumento tecnologico

assume il ruolo di mediatore tra formando e formatore; -competenze. La prospettiva con il quale

guardare il progresso tecnologico è quella che vede lo strumento tecnologico come supporto

attraverso il quale estendere il nostro corpo e che considera i media come agenti di

socializzazione. L’interattività come la multimedialità e la reticolarità sono le caratteristiche

principali del web e dell’e-learning 2.0. termine con il quale Downes vuole sottolineare la natura

antropologica del cyberspazio e l’esigenza di rivedere la prospettiva attraverso la quale si guarda il

processo formativo on line: un’impostazione concettuale che riscopra e valorizzi le modalità

spontanee e informali dell’apprendere, prodotte dalla continua negoziazione sociale dei suoi utenti

attraverso i canali di social networking. IL CERVELLO E IL TUBO: è necessario riflettere su

come le possibilità strumentali che la tecnologia offre all’uomo, incidano sull’uomo stesso in

termini cognitivi, emozionali, valoriali, teologici e culturali. In una società la struttura mentale delle

persone sono influenzate dal tipo di tecnologia in possesso di tale società. Sono le caratteristiche

specifiche dello strumento che influenzano il nostro modo di accedere alla conoscenza , e quello

che i media fanno è trasformare sensibilmente la noosfera ( sfera del pensiero umano e deriva

dall’unione della parola greca nous che significa mente e sfera in analogia con i termini atmosfera

e biosfera), cioè la dimensione profonda dell’uomo, l’esperie

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
22 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fefffy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Formazione a distanza ed educazione ai media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Smeriglio Donatello.