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Fonti del diritto comunitario Pag. 1
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Diritto dell'Unione Europea

Lezione del giorno 18/01/05

GLI ATTI della Comunità europea sono le fonti del Diritto Comunitario. Sono:

  • I Trattati istitutivi
  • Le fonti derivate (regolamenti, direttive e decisioni)
  • Accordi internazionali tra le Comunità e gli Stati terzi.
  • Sentenze della Corte di Giustizia (capaci solo in alcuni casi di innovare il Diritto Comunitario; art 234)

Art 249 Atti derivati: Sono tre, Regolamenti, Direttive e Decisioni.

L'art 249 gli elenca ma NON stabilisce una gerarchia tra queste tre fonti. (diversamente accade nel regolamento interno degli Stati per cui in Italia prevale la Costituzione stessa, quindi una legge ordinaria fatta dal Parlamento non può derogare ad una norma costituzionale e a una legge costituzionaria; a sua volta, gli atti adottati dal governo, cioè i regolamenti governativi, non possono derogare una legge ordinaria)

Nel Diritto internazionale non esiste una gerarchia delle fonti, né

All'interno delle fonti primarie (consuetudini e Trattati) né tra le fonti secondarie (regolamenti, direttive e decisioni); esiste gerarchia solo tra le fonti primarie e le fonti secondarie. C'è gerarchia anche tra le fonti secondarie e gli accordi internazionali. Il rapporto gerarchico di superiorità del Trattato istitutivo nei confronti degli atti derivati o secondari è sottolineato dall'art 230. I Trattati istitutivi sono quindi una sorta di "Costituzione" (anche se non bisogna farci ingannare da questo termine). Il Trattato contiene le norme fondamentali. Alcuni studiosi lo definiscono Trattato costituzionale (ma non dobbiamo confondere le due cose...) perché tutti i Trattati (secondo ciò che dice il Trattato di Roma) sono MODIFICABILI. Il Trattato di Roma ha come caratteristica l'EFFICACIA DIRETTA di alcune sue norme. Alcune sue norme pongono direttamente delle situazioni giuridiche soggettive (obblighi,

diritti) davanti ai giudici nazionali contro la pubblica amministrazione; riguarda il rapporto tra gli individui e gli Stati (rapporto verticale). Questo in alcuni casi pone effetti direttamente sugli individui. Far valere un diritto individuale non sul Trattato costitutivo interno ma sul Trattato di Roma (diritti che devono essere previsti in maniera chiara). Se io non trovo un mio diritto dentro la legge del mio Stato, andrò a cercarlo nel Trattato comunitario. Effetti diretti verticali: tra cittadino e Stato o tra cittadino e pubblica amministrazione. Solo in alcuni (due) casi la Corte di Giustizia ha ritenuto che alcune norme abbiano effetti diretti orizzontali (tra cittadini):

  • Il divieto di discriminazione basato sulla nazionalità (se ne occupa l'art 39/49)
  • Il diritto alla parità di retribuzione tra uomo e donna (art 141)

Questo per quanto riguarda i Trattati. Passiamo ora alle Fonti derivate. Le caratteristiche delle Fonti derivate (chiamate in questo modo

perché derivano dall'art 249). Gli Stati si sono spogliati di alcune prerogative normative su alcune materie. L'articolo 249 ci dice che il REGOLAMENTO:

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Converti Fabio.