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ER.
L’elemento base del modello implementativo è la tabella. Una tabella è una struttura
bidimensionale che ha un nome e una serie di attributi (o campi). Ogni attributo ha un nome e un
valore (lunghezza e tipo di dato che posso inserire).
Le tabelle sono collegate attraverso gli attributi chiave.
In una tabella:
Ogni riga di una tabella viene detta t-upla, insieme di t elementi
Il numero delle righe (cardinalità) è variabile
Il numero delle colonne (grado) è invariabile (non viene aggiornato spesso)
Attributo o campo: nome identificativo di ogni colonna
Chiave = uno o più attributi che servono a unire due tabelle.
La chiave ha come prima funzione di collegare due tabelle. La chiave è primaria quando i valori
sono diversi in ogni riga, cioè quando identifica univocamente un soggetto (es. codice ISBN
identifica univocamente un libro).
Vincolo di integrità referenziale = i dati vanno inseriti come è stato definito in progettazione
Inoltre i DBMS offrono anche dei vincoli per cancellare i dati delle tabelle.
Chiave esterna = ha la funzione solo di collegamento
La parte dinamica è formata dalle operazioni che si possono effettuare. È costituita da 3 linguaggi:
linguaggio per la definizione dei dati (DDL): linguaggio usato dall’amministratore e dai
costruttori per definire il livello implementativo
linguaggio di la manipolazione dei dati (DML): per inserimento, cancellazione e modifica dei
dati
linguaggio di interrogazione (QL): linguaggio usato dagli utenti per specificare le loro
richieste
Il linguaggio standard adottato dai DBMS è lo Structured Query Language (SQL), contiene sia i
comandi per definire gli schemi che per la manipolazione delle basi dati.
I comandi del DDL permettono di costruire lo schema del DB:
CREATE TABLE: specifica una nuova relazione dando ad essa un nome e specificandone
I suoi attributi e restrizioni 13
CREATE INDEX: specifica una chiave
DROP INDEX: cancella una chiave
DROP TABLE: cancella una relazione di base all’interno di uno schema
ALTER TABLE: cambia la definizione di una tabella di base (es. aggiunge/elimina una
colonna)
INSERT INTO: aggiunge una t-upla
UPDATE: modifica gli attributi di uno o più t-uple selezionate
DELETE: elimina una t-upla
Il linguaggio SQL mette a disposizione i comandi:
SELECT: ricerca ed estrae informazioni dal DB. La forma base del comando SELECT è:
SELECT <lista degli attributi da visualizzare>
FROM <lista delle tabelle su cui operare>
WHERE <condizione da verificare sui dati da realizzare>
I DBMS sono considerati un’evoluzione dei file system (primitivo sistema di gestione dei dati). Il file
system non permette tutte le operazioni di un DBMS. I nuovi file system permettono la ricerca
costruendo una lista di parole chiave. 16 novembre 2012
• IL SISTEMA INFORMATIVO
Due diverse definizioni:
Descrittiva . Un sistema informativo è l’insieme degli elementi (procedure, persone,
infrastruttura tecnologica, principi e idee) formali, informali, automatici, non automatici
finalizzati a rendere più efficaci raccolta, elaborazione, archiviazione, distribuzione delle
informazioni nell’ambito di un’organizzazione, nei tempi e con le modalità più opportune.
Un esempio di SI è il sistema bancario Bancomat.
Produttiva . Un sistema informativo è l’insieme delle apparecchiature per le
telecomunicazioni, calcolatori con strumenti connessi, collegati tra loro e utilizzati per
l’acquisizione, memorizzazione, manipolazione, trasferimento, controllo, visualizzazione,
scambio, trasmissione, ricezione di dati.
Questa definizione sottolinea la dinamicità del SI. Il SI non è così limitato nella sua
configurazione
Il concetto di sistema informativo nasce nell’ambito della filosofia tecnologica. Il concetto di sistema
informativo viene dall’opposizione di due approcci allo sviluppo e all’impiego di una tecnologia da
parte di una comunità:
Determinismo tecnologico = attribuisce ai prodotti tecnologici “lo stravolgente e inevitabile
potere di guidare le azioni umane e le trasformazioni sociali”. Tale approccio è il frutto della
fede nel progresso che ha condizionato la concezione del rapporto tra tecnica e società
nel corso delle generazioni: è l’uomo che si adatta allo strumento tecnologico. Da qui il
carattere universale della tecnologia, immersa in una dimensione astorica, priva di qualsiasi
connotazione sociale o culturale.
Il determinismo tecnologico analizza sezioni temporali decontestualizzate della vita degli
oggetti.
Determinismo sociale = l’impatto tecnologico è avvertito solo se trova motivazioni e radici
nelle inclinazioni e nelle esigenze culturali e sociali della comunità destinataria. Una
tecnologia efficace è il risultato di un processo aperto e influenzato dal contesto di
14
accoglimento, perciò il suo uso non è prevedibile sulla base di schemi già prefissati ma
dipende dal contesto socio-culturale in cui è inserita. Tale approccio è il frutto del
costruttivismo che concepisce la progettazione tecnica come processo sociale che
determina le specifiche tecniche secondo criteri specifici ai singoli casi e contesti d’uso.
Questi due approcci hanno portato alla produzione di due modelli:
Modello standard : le tecnologie dell’informazione sono considerate strumenti semplici
Modello socio-tecnologico : le tecnologie dell’informazione sono reti socio-tecnologiche (=
una parte è normata da relazioni sociali e una parte da relazioni tecnologiche).
Il SI è il prodotto di una rete socio-tecnologica. È il risultato di un processo di formalizzazione =
processo che permettere di descrivere quanto si è osservato.
L’inizio del successo del sistema è il momento in cui si è verificata la sua assimilazione.
Le funzioni principali di un sistema informativo sono:
Conservazione/permanenza: riguarda le modalità e i luoghi per archiviare i dati
Comunicazione: riguarda lo scambio di informazioni
Partecipazione: gli utenti del SI contribuiscono alla produzione di informazioni (es.
aggiornando l’archivio)
Gli obiettivi di un SI sono il miglioramento di:
Efficienza: rapporto tra risultati e risorse impiegate
Efficacia: grado in cui le cose corrette sono state eseguite in modo corretto
Flessibilità: capacità dell’intero sistema di trasformarsi o adattarsi ai cambiamenti
Trasferibilità: capacità di funzionare mantenendo le stesse caratteristiche in realtà fisiche e
organizzative diverse da quelle originarie.
La struttura di un sistema informativo è composta di tre elementi:
Tecnologico: è la parte automatica del sistema informativo
Semantico: è la parte informativa, ovvero il contenuto delle informazioni
Relazionale: è la parte sociale, ovvero la parte in cui è preponderante la parte umana
23 novembre 2012
Lo sviluppo di un sistema informativo è in continua evoluzione ed è coordinato da decisioni e
pianificazioni manageriali.
In un SI, infatti, possono variare le regole d’uso, le norme interne all’organizzazione, ecc. Se
cambia la procedura e non cambia velocemente il sistema informativo si creano dei problemi.
Questo richiede che il processo di negoziazione riconosca la necessità di aggiustamenti che
continuamente vengono proposti alla rete socio-tecnologica di interazione.
In seguito l’osservazione continua del contesto d’uso produrrà descrizioni dei problemi e soluzioni
che dovranno essere descritte precisamente per il raggiungimento di risultati efficaci.
⇒ (Fig.4, pag. 32) Processo di negoziazione = gli sviluppatori definiscono la consistenza del
sistema informativo.
Contesto d’uso = i destinatari, come useranno il SI (serve per definire le finalità e gli elementi
costitutivi). È il contesto in cui il prodotto tecnologico, se viene realizzato, va assimilato. Ogni idea
deve essere accettata dal contesto d’uso. Bisogna creare le condizioni perché la soluzione che
viene proposta sia accettata. 15
La definizione produttiva apre la visione a un sistema informativo molto più diffuso, meno preciso
nei suoi confini. Il sistema informativo è considerato un elemento vivente non lo si considera
mai finito, deve sempre poter essere modificato. Infatti, processi rilevanti nello sviluppo del sistema
informativo sono la manutenzione e l’aggiornamento.
Il sistema tecnologico è tuttavia solo uno dei possibili risultati della chiusura del processo di
negoziazione di una rete socio-tecnologica di interattività.
Lo sviluppo del sistema informativo. I metodi di sviluppo descrivono cosa avviene alla base dei
processi di negoziazione, ovvero il nucleo di attività che possono portare all’esistenza di un SI.
Metodo di sviluppo = è un percorso di attività conforme al ciclo di vita del sistema informativo.
Un SI di successo è flessibile, cioè è facilmente adattabile al cambio di contesto.
Un metodo di sviluppo è costituito su sei elementi. Attori coinvolti nella negoziazione:
Figure professionali: sono diverse e parlano linguaggi diversi (utente, committente, analista,
progettista, programmatore)
Strumenti di documentazione:
modello ingenuo individua la descrizione di un sistema e di un problema
o
orientato verso i propri scopi, descrivendo quindi solo gli aspetti rilevanti per
l’informazione e trascurando tutti gli altri
tabelle (settori/attività e attività/dati), offrono una descrizione delle attività svolte nei
o vari settori, dei dati e dei processi
documentazione testuale relazioni, rapporti tecnici, test di valutazione,
o
modulistica, ecc.
diagrammi di flusso (DFD) forniscono una rappresentazione grafica di un flusso
o
di dati o di informazioni
modello entità-relazioni usato per la progettazione concettuale
o
dell’organizzazione dei dati che si vogliono archiviare in un database
story board, mock up, reti navigazionale uniscono la struttura del sistema con la
o
interazione dell’utente. È lo schema delle videate del sistema, collegate tra loro. Lo
schema delle videate = funzionalità dono messe in risalto. La rete navigazionale è lo
stroring board dei sistema navigazionale. Mock up da l’immagine standard effettiva.
Architettura di sistema = schema delle funzioni che sono svolte dal sistema
o (chiamata anche architettura funzionale)
Il prototipo è un sistema approssimato, una fase iniziale del sistema. È il risultato, in
o varie fasi evo