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Estratto del documento

CAP 5 ASPETTI STRUTTURALI DELLA CITTA’

Soggetti della produzione della città: proprietà fondiariasoggetti che hanno la materia prima

-impresa di costruzione che hanno i capitali la cui

imprenditori

attività produttiva consiste nl realizzare manufatti edilizi

-lavoratori

- proprietà edilizia coloro che acquistano i manufatti

-capitale finanziariobanche che fanno prestiti

-decisore dei confini della città soggetto che rappresenta l

collettività e decide quali terreni sono edificabili o no

-urbanizzatoreprogetta le opere da realizzare

-gestore/manutentore

Le imprese chiedono: forza lavoro

-Spazi

-Urbanizzazione generale

Rendita:

perché un bene produca rendita deve essere in quantità inferiore al fabbisogno e che per tale

esista un proprietario capace di governare la scarsità di esso

Rendita fondiaria viene percepita solo per il fatto di possedere un bene scarso, per esempio di

un terreno. È in relazione all’uso urbano e non agricolo.

Ha quindi il diritto di far pagare un prezzo qualora qualcuno voglia utilizzarlo. È definita rendita

assoluta.

Rendita differenzialerendita che si ottiene in base all’uso che si vuole fare di un terreno o in base

alle caratteristiche che ha esso dandogli quindi una maggiore o minore appetibilità. Essa è anche

detta relativa.

Sovrapprofitto di monopolio= quando un bene viene artificiosamente reso scarso. Molto più

incidente della rendita fondiaria e molto variabile.

Tutti i terreni possono essere utilizzati per uso agricoli mentre solo quelli che hanno avuto un

processo storico di urbanizzazione poso essere urbanizzati (ossia sono già stati edificati

- sono forniti di reti e servizi primari

-è possibile renderli forniti con modeste opere di

urbanizzazione)

L’intervento pubblico: decide quali e quante aree sono edificabilirendita fondiaria assoluta

Rende concretamente edificabili con il rilascio delle concessioni edilizie r.

differenziale

Determina la quantità e la qualità dei servizi r. differenziale

Quando si costruisce la rendita fondiaria diventa rendita edilizia, l’insieme dell’una e dell’altra

definita rendita immobiliare

I piani attuativi: scala 1:1000 o 1:200

Esprimono il passaggio all’esecuzione, da prg a progetto edilizio

Introdotti nel 1962 con la legge 167

Legge ponte si introducono i piani di lottizzazione che utilizzano una lottizzazione convenzionata

plc. -È di iniziativa privata e viene poi proposto al comune

-le aree per gli spazi pubblici vengono concesse gratuitamente al

comune dai proprietari;

-realizzano a loro carico opere di urbanizzazione primaria e una

quota per le

opere secondarie

-la rendita fondiaria diventa direttamente rendita edilizia

Piano di recupero legge n° 457 1978 si introducono i piani di recupero per recuperare edifici già

esistenti. Vi sono alloggi per tutti quindi non è più necessario costruire ma occorre recuperare il

patrimonio esistente che andava degradando.

Dal ppe i proprietari risultano divisi in: possessori di terreno utile per opere pubbliche (destinati

all’esproprio con un rientro pari al valore espropriativo)

-possessori di terreno con possibilità di edificare privatamente

(valorizzazione della terra pari alla differenza fra il valore

agricolo il valore ad edificare che quella zona permette.

Possibile rientro pari al vantaggio che otterrebbero ad

edificare e mantenimento del possesso dell’area)

Il peep (piano per l’edilizia economica e popolare): il comune espropria le zone utili e costruisce

case popolari che poi rivende o da in affitto ai soggetti abitanti. L’esproprio rimane al valore

agricolo.

CAP 6 L’ITALIA DAL DOPO GUERRA ALLA VERTENZA PER LA RIFORMA

La guerra distrugge le infrastrutture, le residenze soprattutto nelle città. All’estero si sfrutta questo

per ricreare secondo una nuova razionalità e migliorare l’urbanizzazione, in itali si perdono gli

strumenti guadagnati e si pensa solo a ricostruire velocemente. L’emergenza viene usata per

eludere le regole.

I comuni facente parte degli elenchi fatti dal ministero dovevano adottare un piano di ricostruzione

entro 3 mesi: durate del piano non più di 10 anni

Agevolazioni fiscali

Procedure abbreviate per l’esproprio

Indennizzi e contributi per la ricostruzione di abitazioni

La ricostruzione era a spese del ministero.

L’edilizia è il settore trainante per la ripresa economica.

Speculazione ediliziaDomanda di abitazioni alta a causa di: migrazioni interne

Politica di incoraggiamento

Convenienza degli investimenti

I prezzi inizialmente bassi tendono così ad alzarsi, il problema così non si risolve

Non si pianifica l’urbanizzazione fino agli anni’60, senza un organizzazione le industrie non

riescono a riprendere la produzione su scala nazionale e a livelli più alti di quelli attualiconflitto

fra settore edilizio immobiliare e le industrie del nord. Esse hanno bisogno di mano d’opera dal sud

perché meno costosaimmigrazione dal sud al nordrichiesta di nuovi edifici per alloggi

domanda alta ma poca offertai prezzi e gli affitti aumentano necessità di salari più altimano

d’opera costosa.

Aumentano gli assunti nel settore dell’edilizia, calano nel settore dell’agricoltura; aumenta la

popolazione al nord, cala al sud; migrazione dall’interno verso la costa gravi danni economici,

ambientali per le zone abbandonate; carenza di alloggi, infrastrutture e igiene nelle zone di

immigrazione.

Associazione Italia nostra: per difendere il patrimonio dallo sventramento.

1960 iniziano iniziative per l’urbanizzazione.

l’inu al 8’ congresso propone il codice di Urbanistica: pianificazione urbanistica& programmazione

economica

-istituzione delle regioni

-istituzione del Comitato nazionale di

pianificazione(ministri e presidenti delle regioni)

e il Consiglio tecnico centrale (urbanisti e burocratici)

-comparto fra espropri o donazioni del 30% da parte

dei privati per terreni da destinare ad opere pubbliche

e sostenere le spese di urbanizzazione primaria.

-Nazionalizzazione dell’energia elettrica

Accettato dalla sinistra e dalla fazione progressista, ma si discute sulla tecnica di acquisizione

delle terre; la soluzione arriva da Sullo(ministro democratico dei lavori pubblici) nel 1962:

pianificazione urbanistica& programmazione

economica vari livelli di pianificazione: piano regionale, piano

comprensoriale, prg, ppe

-esproprio di aree inedificate o con uso in atto non

conforme, vengono fornite di urbanizzazione primaria e

poi:

Quelle per edilizia residenziale: vengono rivendute ad

un asta dove il prezzo base è quello di

esproprio più quello di urbanizzazione

primaria.

i terreni non edificati sono espropriati a valore agricolo

i terreni non edificati ma con destinazione urbana

vengono espropriati secondo valore dei terreni

vicini urbanizzati ma aumentati della

rendita differenziale

per terreni edificati secondo valore di mercato

il consiglio dei ministri condivide la sua linea ma alle elezioni del 63 viene accusato di voler togliere

casa agli italiani e non viene approvato.

La legge 167 del 1962

Viene approvata: inserimento nel prg o pfd la programmazione di edilizia popolare ed economica

- facoltà dei comuni di dotarsi di aree per edilizia economica da rivendere poi ai

privati -possibilità di esproprio agevolato limitando o eliminando l’innalzamento dei prezzi

di mercato

-integrazione fra edilizia privata ed edilizia economica

Viene contestato l’indennizzo a livello simbolico dalla corte costituzionale, deve essere invece un

serio ristoro per il privato.

Disegno di legge Pieraccini :indennizzo non pari al valore agricolo ma valore di mercato

-Il diritto di superficie è abolito

-Sono esonerate le aree che non fanno parte dei piani dal 1963

-Difende interesse pubblico

Non si trova una soluzione decisiva e la crisi edilizia continua.

Le associazioni e gli urbanisti passano la mano ai politici, il territorio italiano viene lottizzato.

L’autonomia comunale è soggetta al volere dei privati e della speculazione.

Agrigento: 1996, una frana distrugge alloggi costruiti abusivamente.

Sotto accusa è il Dc

Si vogliono leggi che interrompano questo processo e si risolva il disordine urbano-edilizio

inizia il disegno legge per la legge Ponte n° 765 :1967 modifiche e integrazioni alla legge 1942

-limita possibilità di edificare e divieto di lottizzazione

nei comuni che non hanno un piano

-per i comuni inadempienti interviene lo stato

-accollate ai privati le opere di urbanizzazione primaria

e una parte di quelle secondarie

-sanzioni per abusi

2

-18 m /abitante di spazio pubblico

Un anno di moratoria prima che vengano attuate le limitazioni, in quell’anno vi sono tantissime

licenze.

Nasce l’attenzione per la salvaguardia del patrimonio e dei centri storici che nel periodo del boom

erano stati manomessi. Cederna ne fa il suo leitmotiv: pianificazione a largo spettro che tenga in

considerazione i -bisogni cittadini, i nuovi e i vecchi centri.

-L’urbanistica deve avere una sua moralità.

-Devono essere soddisfatti gli interessi di tutta la

collettività.

L’associazione italiana centri storici (ancsa)indice nel 1960 il Convegno di Gubbio:

-ogni settore della città deve avere una sua funzione

-abbandono di tecniche come lo sventramento ma

-adeguamento dei centri storici senza manometterli

drasticamente

-risanamento conservativo

La carta di Gubbio stabilisce che: serve una classificazione di tutti i centri storici

-Individuazione delle aree da salvaguardare e imposizione di vincoli

-risanamento: consolidamento strutture degli edifici

- eliminazione delle strutture dannose

-ricomposizione degli edifici per riottenere alloggi

sani e igienici

-istituzione di spazi per il verde privato

- istituzione di vincoli di intangibilità per le aree da

salvaguardare e di non edificabilità

alta marea di Venezia, 1966: legge speciale

-piano comprensoriale per la salvaguardia non solo del centro storico

ma di tutta la città

- Non è utile, viene creato un piano troppo generico.

Anche la carta di Gubbio risulta essere impraticabile.

Nasce lo studio dell’edilizia storica che porta poi ad un analisi secondo tipologia degli edifici.

L’analisi tipologica fu sviluppata da Muratori il quale individua negli edifici la ripetizione di alcune

regole, soluzioni e moduli che fa ricondurre diversi edifici sotto un'unica tipologia di struttura.

Nel 1969 Bologna è la prima città italiana ad utilizzare questo sistema di analis

Dettagli
A.A. 2013-2014
11 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SARA.SCUOLA.NET di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Ingegneria e Architettura Prof.