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Nel caso in cui la P.A. nell’arco dei 60 giorni

verifica la carenza dei presupposti e dei -> è un ATTO TRASFERIBILE, si può trasferire unitamente all’unità

requisiti per il compimento dell’attività edilizia, immobiliare, sia come atto “inter vivo” sia come “mortis causa” (se il

allora viene adottato un provvedimento soggetto decede, il permesso di costruire succede agli eredi,

repressivo l’immobile passerà in successione ad altri soggetti)

ovvero impedire l’ulteriore svolgimento di attività -> NON è SOGGETTO a REVOCA, ma è annullabile, ciò applicabile

repressive, che sono in contrasto con la legge, quando ricorrono i presupposti d’ illegittimità dell’atto

anche se sono attività già iniziate si arrestano e le

opere realizzate vengono demolite -> è un ATTO a TITOLO ONEROSO ,il privato si fa carico di tutte quelle spese

d’incidenza sul territorio del suo immobile

Tale provvedimento può essere impugnato dal privato

Michela Mangano Vi sono, inoltre, delle attività edilizie libere, non

di fronte al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) c’è bisogno di chiedere all’ amministrazione il

se quest’ultimo è definito ILLEGGITTIMO, non è vero consenso, in quanto non recano un grande

che l’attività edilizia non è conforme alla legge. impatto sul territorio, ma la gran parte delle

attività sono regimentate e la violazione delle

norme edilizie è assistita da sanzioni

Nel caso in cui la P.A. nell’ accertarsi dei requisiti si fosse amministrative e sanzioni penali.

sbagliata a non reprimere quell’attività edilizia, allora quella

crea un danno al terzo, colui danneggiato dall’ attività

edilizia iniziata dal privato con la SCIA e i vari silenzi.

Per TUTELARE il terzo leso, esso sollecita l’intervento

dell’Amministrazione, la quale dovrà adottare

provvedimenti inibitori (entro 60 o 30 giorni), nel caso in

cui riconosce che le opre non sono conformi alle normative,

dopo tale segnalazione la PA può agire per 18 mesi

La DISCREZIONALITA’ è il metodo con cui l’amministrazione determina come agire per

raggiungere un certo fine pubblico quando ciò non è prestabilito dalla legge.

L’amministrazione dunque deve fare una ponderazione comparativa tra interesse primario

e interessi secondari in modo da far emergere l’interesse meritevole di perseguimento, e i

criteri utilizzati nella decisione devono essere resi noti e motivati per poter giustificare la

decisione nei confronti dei cittadini. Sono presenti dei limiti interni alla discrezionalità e

quando l’amministrazione fuoriesce da questi limiti si dice che commette un “eccesso di

potere” ed il provvedimento è invalido.

Oltre alla discrezionalità amministrativa vi è la discrezionalità tecnica che consiste nell’attuare

regole d’esperienza tecnica senza valutare i vari interessi.

Il Piano Regolatore Generale (PRG) è lo strumento che delinea le strategie di sviluppo del

territorio comunale, costituisce il MODELLO DI RIFERIMENTO su cui si devono basare gli interventi

edilizi.

Ogni territorio ha un PRG DIFFERENTE in

quanto le esigenze sono diverse, esso SISTEMA PIRMANIDALE:

non ha un limite di durata, ma - PIANO TERRITORIALE DI CORDINAMENTO REGIONALE, interesse regionale,

semplicemente col passare del tempo - PIANNO TERRITORIALE DI CORDINAMENTO PROVINCIALE, interessi urbanistici a livello provinciale,

- PIANO REGOLATORE

cambiano le esigenze, e di conseguenza Lo Stato detta i principi generali e le Regioni lo adattano a seconda delle esigenze del territorio.

va riadattata in base ad esso. Principi dettati dallo Stato

il PRG è un provvedimento

amministrativo a contenuto precettivo SISTEMA PIANIFICAZIONE URBANISTICA

(carattere vincolante) con effetti

generali di conformazione dei beni PIANO REGOLATORE

immobili ricadenti nel territorio COMUNE

comunale. TITOLI

Ma nel corso del tempo, anche a seguito

dell’esplosione demografica, delle nuove ABILITATIVI

urbanizzazioni e speculazioni edilizie, ha

subito varie modifiche.

Introdotta con una legge importante 1150 del 1942, creata durante il periodo fascista, è tuttora in

vigore, essa mira a dettare una disciplina generale ed uniforme sul territorio nazionale (ancor

nso sul fatto se si può costruire liberamente,

ma gran parte di queste attività sono

regimentate e la violazione delle norme

edilizie è assistita non solo da sanzioni

Prima dell’emanazione della LP, spettava ai Comuni valutare la

necessità o meno di pianificare gli usi dei territori, quindi si aveva

Michela Mangano il così detto “territorio non pianificato”

prima di questa era stata introdotta con la legge 2359 degli anni 1865, detta legge sull’

espropriazione), con la LEGGE PONTE del 67, il PRG divenne obbligatorio.

Entra nell’ ordinamento giuridico di una disciplina

Grazie ad essa si deve l’introduzione del principio inderogabile (a cui non si può contravvenire), detta

fondamentale secondo cui non è possibile utilizzare standard open legis (disposta direttamente dalla legge),

a fini urbanistico-edilizi alcuna parte del territorio si parla di PIANO REGOLATORE FITTIZIO

nazionale al di fuori di regole prestabilite Preso come modello si riferimento, come misure

FINALIZZATE a supplire l’assenza

Il contenuto previsto dalla LP è stato modificato TEMPORANEAMNETE

di una compiuta regolamentazione urbanistica

dall’art. 9 TU (TESTO UNICO):

a) Fuori dal perimetro dei centri abitati,

l’edificazione a scopo residenziale non può La sua FUNZIONE è SUPPLETIVA, fine alla successiva

superare la densità fondiaria di 0.03 m^3; pianificazione, con lo scopo di garantire un miglior

b) Gli interventi a destinazione produttiva, la equilibrio tra uomo e ambiente attraverso i limiti

superficie coperta non può superare 1 inderogabili di:

decimo dell’area di proprietà;

c) Fuori e dentro i centri abitati sono consentite • Densità edilizia

soltanto opere di restauro, risanamento e di • altezza

manutenzione ordinaria e straordinaria. • spazi destinati agli insediamenti residenziali e

produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività

collettive, a verde pubblico o a parcheggi, da

osservare ai fini della formazione dei nuovi

strumenti urbanistici o della revisione di quelli

esistenti. opposto

Le misure di salvaguardia sono strettamente LEGATE al procedimento di formazione dei piani urbanistici,

garantendo la protezione giuridica dell’interesse pubblico.

Le misure di salvaguardia possono essere:

Ordinarie, previste in riferimento ai piani regolatori comunali, ad esempio la legge

stabilisce che il Comune sospenda ogni rilascio di permesso di costruire in contrasto con

il piano regolatore adottato.

Straordinarie, quelle di competenza della Regione su proposta del Comune; in questo

➢ caso esse riguardano i permessi di costruire già rilasciati che possono compromettere

l’attuazione degli strumenti urbanistici.

Hanno lo SCOPO di preservare il territorio ed evitare che, nel periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione

definitiva di un piano urbanistico, il rilascio di provvedimenti che consentono attività edificatorie possa

compromettere l’assetto urbanistico previsto dagli strumenti adottati, ma non ancora approvati.

Hanno durata limitata data la loro natura cautelare: 3 anni dall’adozione del piano che possono prolungarsi fino a

5 anni quando si tratta di un piano che deve essere approvato da un’amministrazione diversa dal Comune.

Se entro questo termine i piani non diventano definitivi, perdono la loro efficacia.

Michela Mangano

L’approvazione di un P.R.G. è una procedura complessa:

• viene affidato ad un team di professionisti da parte del Consiglio comunale

1. fase istruttoria, studio del terreno in cui si deve andare a costruire, accertandosi se ci sono i

presupposti che sono quelli indicati nel , si passa

TESTO UNICO DELL’EDILIZA

2. fase decisoria, il Consiglio comunale decide se approvare o meno il progetto

3. fase integrativa, viene pubblicato nell’ Albo Pretorio ( PA affigge per legge notizie ed avvisi

) per 30 giorni

d’interesse pubblico

• Il P.R.G., con eventuali osservazioni, viene spedito in Regione

• La Regione, attraverso i suoi uffici, esamina il documento per poi esprimere un parere Entro 180

• La Regione approva il P.R.G.; giorni

• Il provvedimento con cui si approva il PRG viene pubblicato sulla gazzetta ufficiale.

Durante questo arco

temporale si parla infatti di

“periodo di salvaguardia”

Nella pratica, un Piano Regolatore Generale non ha un limite temporale, è illimitato, soprattutto

perché non sia in balia dei vuoti normativi. Tuttavia l’attuazione del PRG, si effettua tramite il Piano

Particolareggiato, trascorsa questa decade, le previsioni del PRG perdono ogni validità, anche se

restano validi a tempo indeterminato i suoi contenuti normativi e regolamentari riguardanti l’attività

edilizia.

Ciò significa che, in attesa di un aggiornamento del PRG, l’Amministrazione comunale può

adottare varianti edilizie che prevedono nuovi insediamenti abitativi, sempre nel rispetto delle

normative nazionali e dei piani regionali sovra-ordinati.

Il PRG è di NATURA MISTA, in quanto è sia oggettivamente normativa (si deve conformare chi

intende attuare delle trasformazioni sul territorio) che soggettivamente amministrativa

(amministrativo in quanto viene dalla pubblica amministrazione, ovvero dal Comune), inoltre può

essere suddiviso in 2 categorie:

1) ZONIZZAZIONE, suddivide il territorio comunale in aree omogenee in relazione alla

destinazione, dando un ruolo/funzione al territorio.

Ogni zona presenta dei limiti diversi che vincolano ogni tipo di intervento in tale area

suddivise in:

Zona A, centro storico, previsto vincolo di modificabilità

▪ Zona B, di completamento edilizio, parzialmente o totalmente edificata

▪ Zona C, ad espansione edilizia, (totalmente o parzialmente inedificata)

▪ Zona D, zona industriale, destinata agli insediamenti industriali produttivi

▪ Zona E, zona agricola,

▪ Zona F, zona destinata ad attrezzatura ed impianti di vario genere

▪ I criteri in base ai quali distinguiamo le zone sono 3:

• QUALITATIVO, zona A

• QUANTITATIVO, zona B e C

• DESTINAZIONE FUNZIONALE, zone D, E e F

2) LOCALIZZAZIONE, è un vincolo con la quale la PA individuano aree che dovranno essere

espropriate per inserimento di opere pubbliche, di pubblica utilità o dei servizi pubblici,

configurandosi nella zonizza

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Michi.8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria o del prof Mazza Laboccetta Antonino.