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Il comportamentismo
Nasce agli inizi del 900’ quando entra in crisi il funzionalismo e si fa strada un nuovo metodo basato sulla ricerca (soprattutto quella in laboratorio). Inizialmente viene applicato soprattutto agli animali. Si ha un tentativo di eliminare ogni speculazione, ogni ragionamento astratto e di attenersi esclusivamente a fatti sperimentali. Il comportamentismo ufficialmente nasce nel 1913 quando Watson pubblica un articolo sul rapporto tra comportamento e psicologia. Inizia la prima fase del comportamentismo. I comportamentismi cercano di divulgare questa teoria anche presso la ente comune pubblicando articoli sui giornali in modo comprensibile applicando le tecniche di osservazione presso gruppi, scuola, famiglia ecc. vengono elaborati anche dei test psico-attitudinali per studiare la motivazione degli individui.
Le fasi del comportamentismo si dividono in:
- 1° fase 1913-1930 fase del condizionamento classico;
- 2° fase 1930-1950 fase del condizionamento operante.
(Skinner);3° fase 1950-1980 fase dell’apprendimento sociale e dello studio del comportamento in ambito sociale.
L’oggetto di studio è il comportamento che deve essere osservabile, descrivibile e valutabile.
Il comportamentismo si propone di studiare esclusivamente il comportamento osservabile. I comportamenti partono dal dualismo tra mente e corpo. Secondo questo pensiero l’uomo era formato da corpo (aspetto immanente) e mente (aspetto trascendente). Loro ritengono che per studiare l’uomo si debba partire dallo studio del corpo. Solo studiando ciò che appare, il comportamento osservabile, è possibile risolvere le funzioni mentali. I comportamentismi si rifiutano di studiare la mente definita “Black box”. Alcuni autori arrivano a pensare (sbagliando) che la mente non esiste.
Concetti chiave:
Nell’articolo pubblicato da Watson nel 1913 emergono chiari fondamenti della nuova teoria:
- Si restringe il campo d’indagine della
La psicologia comportamentale si concentra sullo studio del comportamento osservabile, cercando di utilizzare i risultati ottenuti in diversi campi come l'educazione e l'addestramento.
Un aspetto importante di questa prospettiva è il rifiuto di prendere in considerazione i dati della coscienza che emergono attraverso l'introspezione e le sedute psicoanalitiche.
Il metodo utilizzato nella psicologia comportamentale è quello scientifico, basato sull'osservazione e la misurazione dei comportamenti.
Inoltre, è possibile studiare il comportamento degli animali e trasferire i risultati ottenuti dall'animale all'uomo.
Uno dei più importanti studi sul comportamento degli animali è stato condotto da Ivan Pavlov, che utilizzando dei cani ha studiato l'apprendimento di reazioni condizionate a nuovi stimoli ambientali.
Pavlov ha rinchiuso alcuni cani nelle cosiddette "Torri del silenzio" e ha praticato loro dei tagli a livello della trachea per permettere alla saliva di fuoriuscire. La saliva veniva raccolta in speciali contenitori che ne misuravano la quantità. Pavlov ha condotto diversi esperimenti.
Uno di questi consisteva nel lasciare a digiuno i cani, poi faceva precedere l'arrivo del cibo con il suono di una campanella. Inizialmente i cani salivavano solo alla vista del cibo, ma successivamente avevano associato il suono del campanello all'arrivo del cibo, perciò dopo un po' di prove salivavano anche senza vedere il cibo, ma solo con il suono del campanello. Pavlov proseguì l'esperimento e ad un certo punto al suono del campanello non fece più seguire il cibo. I cani per un po' di tempo continuarono a salivare anche se il cibo non arrivava più, ma dopo un po' di giorni smisero di salivare al suono del campanello.
Generalizzazione: fenomeno che si verifica quando l'animale e l'uomo estendono a stimoli simili le caratteristiche dello stimolo condizionato. Es. se un cane è stato condizionato a rispondere alla presenza di un determinato suono, continuerà a farlo anche quando sente dei suoni che assomigliano a
quello.Estensione: consiste nel fatto che se allo stimolo condizionato per un po' di tempo non segue un ulteriore stimolo la risposta condizionata tenderà ad estinguersi.Es. se ad un cane condizionato a salivare con il suono del campanello, dopo tale suono non verrà più dato il cibo, dopo un certo periodo di tempo il cane smetterà di salivare.Pavlov fu il primo ad occuparsi della "nevrosi sperimentale", se si costringe un animale a discriminare (distinguere) tra 2 stimoli simili è molto probabile che l'animale abbia disturbi psichici. Es. Pavlov addestrò dei cani a produrre saliva ogni volta che vedevano un cerchio dando loro del cibo poi presentò loro un'ellisse senza però fornire cibo. Stabilì così un criterio di discriminazione tra cerchio ed ellisse. La differenza tra cerchio ed ellisse però venne progressivamente ridotta per cui tra le 2 figure non c'era quasi più.La differenza ed il cane facevafatica a distinguerle. Così il cane non sapeva più quando arrivava il cibo oppure no e qualche volta saliva alla presenza dell’ellisse altre volte non saliva quando vedeva il cerchio. Dopo qualche settimana lo schema mentale del cane era sconvolto, non sapeva più che fare e cominciò ad abbaiare senza motivo, tentò di strapparsi i dispositivi per la misurazione della saliva e si rifiutò di entrare in laboratorio. Pavlov per evitare di far impazzire il cane dovette sospendere gli esperimenti. Questo fenomeno (contrariamente a quello che diceva Pavlov) non ha una spiegazione fisiologica ma psicologica ed è determinato dal continuo stato di stress cui è sottoposto l’animale.
IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE:
Nel condizionamento operante i soggetti sperimentali sono più liberi e contribuiscono in modo attivo alla somministrazione dello stimolo. Gli esperimenti vengono fatti in modo che gli
Animali: il loro comportamento può determinare effetti piacevoli o spiacevoli. Uno degli psicologi più importanti del condizionamento operante fu Thorndike. Seguì le indicazioni di Darwin ed era convinto che tra gli animali e l'uomo ci fosse una continuità di sviluppo. L'intelligenza umana era l'evoluzione di quella animale. Capendo il comportamento degli animali era possibile comprendere il funzionamento dell'intelligenza umana e capirne quindi il comportamento. Thorndike decise allora di studiare in modo scientifico, con osservazioni organiche e continuative nel tempo, il comportamento degli animali in situazioni create artificialmente (esperimenti) con lo scopo di trarre conclusioni e teorie applicabili anche all'uomo.
Gli esperimenti con puzzle box: Thorndike decise di dimostrare le sue teorie con l'osservazione degli animali attraverso esperimenti rigorosi ed accuratamente progettati. Egli rinchiudeva gli animali (pulcini, gatti, cani) in una scatola con un meccanismo che poteva essere aperto solo se l'animale riusciva a risolvere un puzzle. L'animale doveva imparare a eseguire una serie di azioni specifiche per aprire la scatola e ottenere il premio (cibo o libertà). Attraverso questi esperimenti, Thorndike dimostrò che gli animali erano in grado di apprendere attraverso il condizionamento operante, cioè associando un comportamento a una conseguenza positiva o negativa.
cani e gatti) in delle gabbie da cui dovevano uscire. T. dava dei motivi validi per uscire, cani e gatti erano lasciati a digiuno per molte ore prima dell'esperimento per far si che essi avessero fame e metteva all'esterno delle gabbie del cibo. Per i pulcini dato che non resistono molto senza mangiare si contava sul loro senso di socialità e sul fatto che non amano la solitudine e metteva all'esterno della gabbia altri pulcini. Le gabbie possedevano dei particolari congegni d'apertura (meccanismi per aprire) che l'animale dall'interno poteva far scattare solo se indovinava l'azione giusta. Per es. Ruotare una barretta, tirare una cordicella, premere un bottone. Per questo le gabbie vengono chiamate puzzlebox (gabbie rompicapo). T. inseriva un gatto all'interno della gabbia e ne osservava il comportamento. Inizialmente i gatti erano molto nervosi movendosi in modo scoordinato, saltavano, graffiavano e infilavano le zampe tra le sbarre.
della gabbia e prima o poi, casualmente, facevano l'azione giusta in modo da poter uscire. Egli ripeteva lo stesso esperimento con lo stesso animale più volte fino a quando aveva appreso il comportamento corretto. Ogni volta T. calcolava il tempo che l'animale aveva utilizzato per uscire dalla gabbia e da queste informazioni ricavava dei grafici chiamati "curve di apprendimento". In queste curve sull'asse delle ascisse troviamo il numero delle prove effettuate mentre sull'asse delle ordinate troviamo il tempo impiegato dall'animale per uscire dalla gabbia. Inizialmente il tempo varia continuamente ma solo dopo un certo numero di prove decresce in modo continuativo fino a diventare costante. Questo dimostra che l'animale non afferra immediatamente la soluzione, per cui non c'è un processo di insight, ma procede per tentativi ed errori finché non memorizza il comportamento corretto. T. pensava che l'animale messo nelpuzzle box attivava diversi comportamenti ed inizialmente avevano la stessa probabilità di essere utilizzati. Col passare del tempo l'animale memorizzava e metteva in essere solo quelli che servivano per uscire dalla gabbia (stamping in); viceversa tutti quei comportamenti che non servivano per uscire dalla gabbia non vengono più attuati (stamping out).
FREDERICK SKINNER:
Skinner è il comportamentista più conosciuto e viene considerato il fondatore della scienza del comportamentismo. S. nei 60' anni di attività ha cercato di applicare a casi concreti le teorie ricavate dai suoi studi. I soggetti sperimentali di S. erano ratti e piccioni e le sue gabbie non contenevano rompi-capi ma sistemi programmati di rinforzo che veniva dato solo se gli animali compivano una determinata azione. Es. i ratti dovevano tirare una leva mentre i piccioni pigiare un bottone. I rinforzi potevano essere di 2 tipi; in alcune prove l'azione giusta faceva arrivare
del cibo mentre in altre faceva interrompere un forte rumore o la gabbia smetteva di dare leggere scosse elettriche. Nel primo caso lo stimolo viene definito positivo mentre nel secondo caso viene definito stimolo negativo. Il sistema dei rinforzi: Per S., il rinforzo positivo e negativo non significa buono o cattivo rinforzo, ma per lui il rinforzo è positivo se dipende da uno stimolo presente. Il rinforzo negativo, invece, se è dovuto da uno stimolo assente. (È positivo se lo stimolo arriva, è negativo se smette di arrivare.) Gli Skinner box al loro interno contenevano un registratore in grado di contare tutti i comportamenti corretti dell'animale; questo meccanismo è chiamato registratore cumulativo di risposte ed emetteva alla fine dell'esperimento una striscia di carta su cui veniva impresso un grafico. La carta scorre all'interno del registratore ed ogni volta che l'animale dà una risposta corretta, il pennino si sposta di un segnetto. Ill passare del tempo. Tuttavia, dopo un certo punto, la curva inizia a livellarsi, indicando che il numero di risposte corrette non aumenta più in modo significativo. Questo potrebbe indicare che i partecipanti hanno raggiunto un punto di saturazione o che la difficoltà delle domande è aumentata.