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FORZA DI COULOMB
DATE DUE CARICHE q1 E q2 QUESTE GENERANO OGNUNA UNA FORZA SULL’ALTRA DI TIPO ATTRATTIVO O REPULSIVO. IPOTIZZATO UN SISTEMA DI ASSI CARTESIANI AVENTE CENTRO IN q1, LA FORZA DI COULOMB ESERCITATA DA q1 SU q2 HA LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:
MODULO:
DIREZIONE: LUNGO r
VERSO:
- q1, q2 OF ATTRATTIVO
- q1, q2 REPULSIVO
IN GENERALE:
PRECISAZIONI:
E0 E' DETTA PERMEABILITÀ DIELETTRICA DEL VUOTO E VALE 8,854 10-12 F/m
LA CARICA q NON E' UNA GRANITA CONTINUA MA HA UN VALORE MINIMO DETTO CARICA ELEMENTARE PARI A 1,6 x 10-19 C.
IN UN SISTEMA ISOLATO LA CARICA TOTALE QTOT E' COSTANTE NEL TEMPO.
Nel caso in cui q2 non è sull'origine, invece:
F = 1/4πϵo
Modulo: 1|q1q2|/|r2-r1|2
Direzione: stessa di Δr = r2-r1
Verso: q1q2 > 0 repulsivo q1q2 < 0 attraetivo
In generale:
F = 1/4πϵo q1q2/ (|r2-r1|/r2-r1)3
CASO PARTICOLARE: FILO INFINITO CON DENSITÀ DI CARICA COSTANTE
Dato un filo infinito con densità di carica λ costante ed un punto P esterno al filo si vuole calcolare il campo elettrostatico generato dal filo nel punto.
Presi due punti A e B simmetrici rispetto ad O, piedi di P, il campo elettrostatico generato da tali punti su P è pari a dEA e dEB. Tali vettori generano un angolo α con l’asse delle ascisse, uguale per costruzione, proiettando i due vettori lungo z si ottiene una coppia di vettori uguali in modulo e direzione, ma opposti in verso. La loro somma è, quindi, nulla. Tale ragionamento può essere effettuato per ogni coppia di punti simmetrici rispetto ad O. Da ciò ne deriva che il campo elettrostatico risultatnte non ha componente lungo z. L’unica componente, quindi, lungo x, proiettando E lungo x si ha:
dE0x = dE0 cosθ
L'ANGOLO PIANO
L'angolo piano steso su una circonferenza di centro O e raggio R, un arco di lunghezza l. L'angolo piano può, quindi, essere definito come:
θ = l/R
Preso ora una curva avente un estremo in comune con una circonferenza presa in esame si vuole esprimere l'angolo piano in funzione della lunghezza l0 della curva.
Avvicinando B1 a B2 e passando quindi ad angoli infinitesimi la regione ABC diventa un triangolo rettangolo retto in A.
Quindi, per angoli infinitesimi vale:
dL = dLα
Andando a sostiture:
dθ = dL/R cosα
Prendendo in considerate la curva di trazione, i lessori di R addione alla circonferenza e normalo la curva:
Immagino un cono di angolo solido infinitesimo dΩ. Questo è tagliato sulla superficie da due superfici infinitesime che possono essere approssimate a due punti A e B. Si ha dalla definizione di flusso:
ds(-Ea) + ds(Eb · Ea + )Euum2]m3ukdm);
dΩ(-Ea · Eb d2Ω(lt(dΩ))
Le due sezioni evidenziate sono respectivamente pari a -dΩ e dΩ. Il flusso diviene, quindi:
dΩ(E) = ((-dΩ+l(ΩEuΩ(Ω)sub>Ω(Ω)
Da cui:
ϕE)=0=0
In cariche interne ed esterne la superficie
Per simplicità pongo = 1 o pongo una carica interna ed una carica esterna la superficie:
s=-qqino(Qinto)
d→r = d r ur+ (r+d r) dθ uθ
d→r = d r ur+ r dθ uθ
dur + iθ uθ = 0
d→r = d r ur+ r dθ uθ
Prendendo, ora, l'integrale:
γ∫oB (E→) d→ . r = γ∫oB 1 / 4 π ε o
- γ ∫oB σ → / r d r
Il lavoro compiuto del campo ε c
quindi dipendente solo da dr, over dalla distanze da a B.
campo elettrostatic e è conservativo e si può definite il potentiale:
Δ V = v(B) - v(a) = 1 / 4 π ε o [ q / r B - 1 / 4 π
da qui:
v = 1 / 4 π ε o q / r
GRADIENTE DEL POTENZIALE ELETTROSTATICO
Dalla definizione di potenziale si è visto che:
dv = -e-1 ɒF⋅dr
i vettori campo elettrostatico ɒF e spostamento dr presentano, ovviamente, ciascuno tre componenti lungo gli assi cartesiani:
Ex, Ey, Ezdx, dy, dz
Inoltre il potenziale elettrostatico V purando delle coordinate x, y, e z del punto preso in esame (x,y,z).V(x;y;z) -> dV = ∂V/∂x dx + ∂V/∂y dy + ∂V/∂z dz
Andiamo a sostituire tutto nella prima equazione si ha:
∂V/∂x dx + ∂V/∂y dy + ∂V/∂z dz = -(Ex dx + Ey dy + Ez dz
Si scomponga ora, nei tre spostamenti fondamentali, in cui solo una componente è diversa da zero:
- dy = dz = 0∂V/∂x dx = Ex dx
- dx = dz = 0∂V/∂y dy = -Ey dy
- dx = dy = 0∂V/∂z dz = -Ez dz
21 CONDUTTORE CAVO CARICO
Preso un conduttore, questa volta carico, lo si carica tramite un generatore con una carica positiva.
Applicando lo stesso discorso fatto per un conduttore senza carica si può dire che all'interno del conduttore il campo elettrico e la carica sono entrambi nulli. Tuttavia ciò non vale per i punti della superficie interna.
Si prende come superficie gaussiana una sfera di poco più grande la cavità. Dato che tale superficie è totalmente interna al conduttore, il campo elettrico è nullo, come lo è anche il flusso, per il teorema di Gauss si può quindi dire che;
Qint = 0
Tuttavia questa è la carica complessiva, ma nulla sappiamo della carica punto per punto. Supponiamo una disposizione tale per cui le cariche punto per punto siano diverse da zero pur mantenendo nulla la carica complessiva sulla superficie interna.
Teorema di Coulomb
Preso un conduttore carico positivamente considero come superficie gaussiana un cilindro perpendicolare al conduttore, e per metà interno e per metà esterno il conduttore stesso.
Analizzata molto da vicino la superficie S può essere considerato un piano:
Attraverso tale superficie gaussiana il flusso è pari a:
\[\oint \overrightarrow{E} \cdot d\overrightarrow{s} = \int_{S} \overrightarrow{E} \cdot \overrightarrow{n} d s + \int_{S_{\text {INT }}} \overrightarrow{E} \cdot \overrightarrow{n}_{\text {IN }^{\prime}} d s + \int_{S_{\text {SUP}}} \overrightarrow{E} \cdot \overrightarrow{n}_{d} s + \int_{S_{\text {INF}}} \overrightarrow{E} \cdot \overrightarrow{n}_{d} s\]
Dato che all'interno del conduttore il campo elettrico è nullo la superficie SINF non dà contributo.