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TEORIA

FEEDBACK

Prendiamo in esame un semplice esempio costituito da un motore elettrico tipicamente utilizzato per asservire veicoli elettrici. Poiché gran parte della nostra trattazione consisterà di equazioni differenziali e relative soluzioni, lasceremo sottinteso che queste esprimono mediante un'unica soluzione.

Consideriamo innanzitutto la regolazione per problema di regolazione.

Si intende un problema di controllo in cui si richiede che una variabile di interesse di cui è misurata la velocità di moto. La dinamica del motore è descrivibile in corrente, di far variare la velocità del motore.

[A] ∫J&domega;=u-TL, con TL = coppia costante di carico.

J = inerzia del sistema.

A condizione iniziale ω0 (al tempo t=0, in cui u è l'ingresso di controllo da progettare) deve garantirsi la regolazione della velocità del motore.

Occorre evidenziare che, idee possibili, si ometterà la dipendenze implicità del tempo t e delle variabili dinomicie. Quindi

∫J&domega;=u-TL, la letta come:

&dfrac;dω(t)u(t)-TL, con TL non dipendenti dal tempo perchè funzioni costanti nel tempo.

L'obiettivo può essere riformulato nei termini di imporre l'errore di regolazione, definito come:

&ddot;ω=u-ω la convergenza esponenziale a zero, cioè:

|ω(t)|ω0|≤e-3(k) per ∀ t≥ 0 per un quale K positivo.

Nel caso in qui questo errore convenga a zero, allora qis dopo un intervallo di tempo esponenziale la varianza intorno alla zero. Piccola la velocità del motore, è quale così riferuto cu+cu*

Se denotiamo con τx=1/ la quantità costante di tempo, essa permette di descrivere che già dopo t³=t≤3τx

|ω(t)| ≤ 0,05 i ω0

essendo b funzioni esponenziali.

Una funzione decrescente di valendo e-3≤0,05. Quindi, tanto più il valore di τx è elevato, tanto più piccolo è il valore della costante di tempo e tanto più elevata è la velocità di decadimento del transitorio.

Arrò che ∫Jū=Jū so che ωū-ω* e che ∫cū=K è pagherà pongo: ū-K

e ∫J&ddot;ω=J˙ω che sostituendo nell'á (4) avrà: ∫J&ddot;ω=u-TL

con la condizione iniziale ω0=cω0-ω*

Supponiamo, per qualche motivo, di essere a conoscenza del valore del carico TL. Tale conoscenza permette di compensare questo disturbo tramite l'ingresso u. Si giunge a dire di T, e

∫L=0

Supponiamo, per qualche motivo, di essere a conoscenza del valore del carico TL. Tale conoscenza permette di compensare questo disturbo tramite l'ingresso u. Si giunge a dire di T, e ∫L=0

La soluzione risulta essere:

u(t) =cω(t)-ω

Quindi, l'errore di misile ω(t) rimane inverso allo scrimento del tempo.

Solo nel caso in cui velocità del motore si mantengano a tempo iniziale, cioè ω(t)=0 valurra ∴ω(t)=0; questo mudice

di più il valore della velocità del motore ω(t) si mantiene eguale al suo riferimento cu* con più queste fosse possibile, cioè

ω(0) = ω

Vorrebbe dire che il motore già giri con una velocità costante al suo riferimento già al tempo iniziale t=0

Appare evidente che, se possibile, sarebbe apportuno imporre una dinamica di errore.

Quale scelta di ingresso us se esiste, garantisce che l'errore di regolazione Ĥ(t) tende a zero esponenzialmente e monotonamente.

Aggiungiamo alla nostra legge di controllo uc = Tz- JKĉ un termine v da progettare con Ĥ.

Ma sappiamo che:

lim (t→∞) ω(t) = 0 in modo esponenziale e per qualunque condizione iniziale ĉ(0).

cioè, avremo che:

∫ĉ = - ∂K∫ĉ + ∫ w => Ĉ = -Kĉ + ∫ w

ω = - k ĉ + Tĉ˙˙

Fruittando il fatto che ĉ = Te - Ti sappiamo che è costante nel tempo e quindi diventerà zero

Assumiamo che l'errore e il nostro ω da progettare sia continuo e derivabile

ω = K ĉ + ∫ w

Ĥ = -K ĉ + Tĉ

K = un guadagno positivi.

L'equazione di errore diventa:

ω = - K ĉ + T

Q(s) = Λ(s)

Denotando con T4 e T2 le radici del polinomio Π

Π(s) = s2 + Ks + T

Λ(s) =:

Se (ĉ≠T): ω(0)=0

L2(s) = Q(s)/(s-η)(s-T4) = A2(T4-η) lims→T4 Q(s)

A2 = Q(s)

ω(t) - ∫

T4≠T2 RADICI REALI DISTINTE

Se, η4 = Re(η4)+j Im(η4)

η2 = Re(η4)-j Im(η4) con η ≠ η4 ).

A2 = Ā2

Abbiamo quindi che per t ≥ 0

ω(t) = {

A4 eη4 t + A2 e η2 t se η4 ≠η2

A4 e η4 t + Ā4e η2t se η2

A4e η4t

+ t A2 e η4t se η4 = η2

Prendiamo l'esame la se

condizioni iniciali

Quindi

Dal'algebra lineare prendiamo la definizione di MATRICE NIHL-POTENTE di grado p, cioè è una matrice che quando elevata alla potenza p si riduce alla matrice nulla.

Procedendo a ritroso, grazie a P1, passiamo esprimere

Ritorniamo alla nostra matrice

  • Dobbiamo risolvere il sistema
  • Ricordando che il polinomio caratteristico è
  • e le sue radici sono ν1 e ν2 allora
  • Radici reali distinte
  • Radici reali coincidenti

Nelle condizioni di antitrasformare X(s), avremo per t>0

  • ν1 ≠ ν2
  • ν1 = ν2

Nel caso di AUTOVALORI COINCIDENTI possono aprirsi due scenari:

  1. Tutti i blocchi di Jordan associati a tale autovalore hanno dimensione e ciò significa che la matrice di partenza è diagonalizzabile e non appare nessun modo polinomiale nelle espressioni dei vettori X(t).
  2. C'è almeno un blocco di Jordan associato a λ di dimensione maggiore di e ciò si esprime con valori di X(t).

Consideriamo il caso in cui nel controllare il motore descritto da M presuppiamo che la coppia di carico sia costante quando invece essa ha una componente sinusoidale.

U sen(xt + φ) di pulsazione ω , fase φ [π, ρ] e ampiezza ρ imposta sul valore costante M. Presumiamo che M= M quando invece M = M + U sen(xt + φ).

Imponiamo il nostro controllo proporzionale integrale u =  KC₍ - ∫₍(t)dt

e ci aspettiamo che l'errore di regolazione ₍(t) converga esponenzialmente a zero con l'azione integrale in grado di stimare il valore non nullo di carico M. Ma notiamo che questo non accade quando M è una volta assoluti i transitori: un andamento sinusoidale di pulsazione. Vediamo perc...

Cu = , MU sen(xt + φ) che derivato ẖ

l'espressione di u imposta, otteniamo

J₍ = - J KC ∫dt - Ur cos(xt + φ)

Se vediamo M come uscita e cos(xt + φ) come ingresso, abbiamo un caso particolare di un modello generale ingresso-uscita

+ M + M(4)

che coinvolge la generica uscita M e il generico ingresso ₍ con le loro derivate.

Nel caso di U = 0, ossia di coppia di carico costante e pari a M, ritroviamo l'equazione di errore

ẖ =

Ora trasformiamo l'eq. di differenziale con variabile con l'ingresso cos(xt + φ) nel sis

x1 = x2 x2 = - KC - KC -

y=x1

La funzione W(s) = @-1

X(s) = (sI - A)-1 x0 + (sI - A)-1

C = C x(s) = C (sI - A)-1 x0 +

L'obiettivo è quello di capire perché l'errore di regolazione ₍(t) invece di convergere esponenzialmente a zero, presente una volta assodati i transitori; un andamento sinusoidale di pulsazione , pari alla pulsazione di carico U sen(xt + φ)

Consideriamo nella matrice A a parte reale negativa.

Aiutando …

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Publisher
A.A. 2015-2016
46 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cat.co89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Feedback Control System e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Verrelli Cristiano Maria.