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A A
[ ] = ω
i i
calcolo della risposta forzata.
• L'equazione di stato che definisce la risposta forzata è:
x 1)=Ax k Bu , x
(k + ( )+ (k ) (0)=0
f f f
calcolandola in maniera esplicita l'espressione della risposta forzata sarà:
k−1
∑ (k−1−h)
x A Bu(k , k
(k )= ) ≥1
f h=0 u
Nel caso invece in cui la variabile indipendente assumi valori costanti (k )=u
e riscrivendo la sommatoria avremmo:
k
−1
x I A) B u
(k )=(I −A) ( −
f k
da cui per :
≥1
k−1
∑ h h
x A B u , A B evoluzione libera con x B
(k )= =
f 0
h=0
Se :
λ ≠1
i k
k −1 1−λ
∑ k i
λ =
i 1−λ
h=0 i
Se :
λ =1
i
k −1
∑ ih
λ =k
h=0
In generale: k
n 1−λ
∑ i
x c v u
(k )=
f i i
1−λ
i =1 i
✗ Nel caso in cui la variabile indipendente u(k) sia una sequenza qualsiasi si può
utilizzare il metodo della trasformata zeta.
∞
∑ f (z )
k=0
F z Questa funzione viene chiamata trasformata zeta della sequenza.
( ):= k
z
L'operazione che consiste nel passare dalla trasformata zeta al dominio temporale si
chiama anti-trasformata.
Proprietà della trasformata zeta:
- Linearità: la trasformata di una combinazione lineare di due funzioni è pari alla
combinazione lineare delle trasformate delle singole funzioni.
Z f k z
[ ( )]=F ( ) allora Z bg z)+ bG
[af (k )+ (k )]=aF ( (z )
Z g z
[ (k )]=G( )
- Anticipo: la trasformata di una sequenza anticipata di un passo è calcolabile come
un'operazione algebrica sulla trasformata della funzione stessa.
Z f k z : Z f 1)]=zF z f
[ ( )]=F ( ) [ (k + ( )− (0)
-Ritardo: −1
Z f k z : Z f F z
[ ( )]=F ( ) [ (k −1)]=z ( )
Calcolo della trasformata zeta:
f
{ (k )} f f 2) f k f k
∞
(1) ( ( ) ( )
∑ z=σ+ i
F f f .....+ , θ
[z ]=Z [ (k )]= (0)+ + + =
2 k k
z z z z
k =0
▪ Impulso unitario :
(δ(k ))
Z f k
[ ( )]=1
▪ k
Gradino unitario :
(δ ( ))
−1
{ 1 k ≥0
k
δ ( )=
−1 0 altrimenti
∞ 1 1 z
∑
F z
( )= = =
1 z−1
k
z 1−
k=0 z
▪ Rampa pendenza unitaria:
f , k
(k )=k ≥0
z
F z
( )= 2
(z−1)
▪ Parabola:
k (k −1)
f , k
(k )= ≥0
2
z
F z
( )= 3
(z−1)
▪ Serie geometrica:
k
f (k )=λ z
Z f k
[ ( )]= z−λ
▪ Serie geometrica con ritardo:
k−1
f (k )=λ 1
k−1
Z [λ ]= z −λ
Teorema del valore finale:
se una sequenza f(k) tende ad un valore costante sul lungo periodo quindi
lim f e F z f
∃ (k ) [ ]=Z [ (k )]
k ⇒+ ∞
allora tale valore si può calcolare come
z−1
lim f k F
( )=lim (z )
z
k z
⇒+ ∞ ⇒1
E' possibile ricavare l'espressione della trasformata zeta della risposta forzata:
{ x 1)= Ax Bu(k
(k + (k )+ )
y(k Du(k
)=Cx(k )+ )
applicando la trasformata zeta:
−1
x zI Bu( z
(z )=( −A) )
f −1
per il calcolo della risposta forzata è fondamentale conoscere la matrice :
zI
( −A)
n−1
A)
(zI −
−1
zI A)
( − = P (λ)
a
P
con polinomio caratteristico della matrice A che è pari a :
( λ)
a n n−1
P z)=α z z ......+ z
( + α + α + α =0
a n n−1 1 0
EQUILIBRI, STABILITA' e COMPORTAMENTO SUL
LUNGO PERIODO
Stati e coppie di equilibrio
➢ Un equilibrio in generale è uno stato del sistema che, in assenza di perturbazioni, rimane
costante al passare del tempo. x
DEF (Stato d' equilibrio) Uno stato si dice stato di equilibrio se l'evoluzione libera a
e
x x x x
partire da è costante e pari a , quindi o .
(t)=x (k )=x
e e l e l e
Nel caso invece che siano presenti anche variabili indipendenti che hanno andamenti
costanti nel tempo avremmo una coppia d'equilibrio.
x , u
DEF (Coppie d'equilibrio) Una coppia viene detta coppia di equilibrio se
[ ]
e e x
l'andamento delle variabili di stato è costante e pari a .
e
L'insieme di tutti gli stati d'equilibrio è un sottospazio dello spazio di stato. L'origine dello
spazio di stato è sempre uno stato di equilibrio del sistema.
Calcolo degli stati e delle coppie di equilibrio
➢ Caso sistemi a tempo continuo.
Affinché l'evoluzione libera sia costante la derivata dello stato deve essere nulla in ogni
istante di tempo:
x Ax
= =0
˙
e e x kerA
Quindi tutti gli stati di equilibrio fanno parte del nucleo (ker) della matrice A ,
∈
e
che contiene l'origine dato che è un sottospazio lineare.
detA≠0
Se la matrice risulta invertibile, ,allora l'unico stato d'equilibrio è l'origine.
Se la matrice è invertibile, non ha nessun autovalore pari a zero e quindi i modi naturali del
sistema sono convergenti, divergenti o periodici.
L'evoluzione a partire da uno stato di equilibrio rimane costante e pari allo stato
u
d'equilibrio stesso, se la variabile indipendente assume valore costante pari a .
e
Questo avviene se e solo se:
x Ax Bu x , u
ed una coppia è di equilibrio solo se vale questo.
= + =0 [ ]
˙
e e e e e x
Dato che la matrice A è invertibile esisterà una sola coppia di equilibrio e lo stato può
e
essere calcolata come:
−1
x Bu
=−A
e e
Caso sistemi a tempo discreto.
x k 1)= x
( + (k )=x ∀k
e
x Ax
quindi: =
e e
Allora gli stati di equilibrio fanno parte del nucleo (ker) della matrice I-A
x I A)
∈ker ( −
e
Calcolare lo stato di equilibrio corrisponde a calcolare se esiste l'autovettore relativo ad
un eventuale autovalore pari a uno.
Se la matrice A ha un autovalore pari a uno l'evoluzione libera rimarrà costante dato che il
modo naturale corrispondente è costante.
det I
Se la matrice A è invertibile , , allora l'unico stato di equilibrio è l'origine,
( −A)≠0
e non ha nessun autovalore pari a 1 e quindi i modi naturali sono convergenti, divergenti,
periodici o alternanti costanti.
La condizione di equilibrio per sistemi a tempo discreto la condizione di equilibrio è:
x Ax Bu
= +
e e e x
Se la matrice I-A è invertibile esiste una sola coppia di equilibrio e lo stato sarà:
e
−1
x I A) Bu
=( −
e e
Stabilità
➢ E' fondamentale stabilire se lo stato o la coppia di equilibrio sia stabile, cioè se il sistema
tende a tornare nella condizione di equilibrio quando se ne discosti temporaneamente.
DEF (Stato d'equilibrio):
x
Uno stato di equilibrio si dice asintoticamente stabile se l'evoluzione libera a partire
e
x x
da un qualsiasi tende a sul lungo periodo:
0 e
lim x x
(t)= ∀x
l e 0
t ⇒∞
lim x (k )=x ∀x
l e 0
l ⇒∞ x
Uno stato di equilibrio si dice instabile se esiste almeno uno stato iniziale a partire
e x
dal quale l'evoluzione libera si allontana indefinitamente da :
e
x : lim x
∣ ∣
∃ (t) =∞
0 l
t ⇒∞
x : lim x
∣ ∣
∃ (t) =∞
0 l
k ⇒∞
Uno stato di equilibrio che non è né asintoticamente stabile né instabile è detto
marginalmente stabile.
DEF (Coppia d'equilibrio):
x , u
Una coppia d'equilibrio si dice asintoticamente stabile se l'evoluzione a partire
[ ]
e e
x u
da un qualsiasi con un andamento costante delle variabili indipendenti tende a
0 e
x , u sul lungo periodo:
[ ]
e e
lim x x
(t)= ∀x
l e 0
t ⇒∞
lim x (k )=x ∀x
l e 0
l ⇒∞ x , u
Una coppia d'equilibrio si dice instabile se esiste almeno uno stato iniziale a
[ ]
e e
partire dal quale l'evoluzione corrispondente all'andamento costante della variabile
u x
indipendente si allontana sul lungo periodo indefinitamente da :
e e
x : lim x
∣ ∣
∃ (t) =∞
0 l
t ⇒∞
x : lim x
∣ ∣
∃ (t) =∞
0 l
k ⇒∞
Una coppia d'equilibrio che non è né asintoticamente stabile né instabile è detto
marginalmente stabile.
TEOREMA (Natura degli stati d'equilibrio dei sistemi lineari):
Dato un sistema lineare a tempo continuo o a tempo discreto tutti i suoi stati d'equilibrio
hanno l'origine dello spazio con la stessa proprietà di stabilità.
Se l'origine è uno stato d'equilibrio asintoticamente stabile allora qualsiasi stato iniziale
produrrà un evoluzione libera che tende all'origine sul lungo periodo.
Se l'origine è uno stato d'equilibrio instabile (marginalmente stabile) allora esiste un altro
stato di equilibrio che sia marginalmente stabile (instabile), infatti se uno dei due stati
d'equilibrio è instabile allora esiste uno stato iniziale che produrrà un evoluzione libera che
tende all'infinito sul lungo periodo.
TEOREMA(Natura delle coppie d'equilibrio):
Dato un sistema lineare a tempo continuo o a tempo discreto tutte le coppie d'equilibrio
hanno la stessa proprietà di stabilità dell'origine dello spazio di stato.
Se l'origine dello spazio di stato è asintoticamente stabile allora la generica coppia
x , u
d'equilibrio sarà asintoticamente stabile.
[ ]
e e
Allora è possibile definire un sistema asintoticamente stabile, instabile o marginalmente
stabile:
DEF Un sistema si dice asintoticamente stabile, instabile o marginalmente stabile se
l'origine dello spazio di stato è uno stato d'equilibrio rispettivamente asintoticamente
stabile, instabile o marginalmente stabile.
Criteri di stabilità
➢ • Criteri di stabilità per sistemi a tempo continuo
Un sistema lineare a tempo continuo è: 0
1. asintoticamente stabile se e solo se autovalore della matrice A