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SISTEMI LINEARI
I sistemi dinamici sono modelli matematici utilizzati per rappresentare alcune situazioni fisiche.I sistemi lineari sono una classe particolare di sistemi dinamici e sono caratterizzati da variabili di ingresso u, di stato x e di uscita y. Essi si studiano lungo il tempo che può essere un intero (sistema a tempo discreto) o un reale (sistema a tempo continuo).
Le variabili di ingresso & uscita sono dette esterne, mentre le variabili di stato sono dette interne.
Quando l'ingresso non influenza l'uscita i sistemi sono perciò, altrimenti impropri. I sistemi senza ingresso (b=0) sono detti autonomi.
SISTEMI LINEARI A TEMPO CONTINUO
ẋ(t) = Ax(t) + bu(t)y(t) = CTx(t) + du(t)
SISTEMI LINEARI A TEMPO DISCRETO
x(t+1) = Ax(t) + bu(t)y(t) = Cx(t) + du(t)
MOVIMENTO TRAIETTORIA ED EQUILIBRIO
Fissato lo stato iniziale X(0) e l' ingresso u(t) per t > 0, le equazioni di stato ẋ e x(t+1) ammettono un'unica soluz. X(t).La funzione X(.) così individuata si chiama movimento, mentre l'insieme X(t) ∈ Rn si chiama traiettoria e la proiezione del movimento nello spazio di stato.
Nei sistemi a tempo continuo la traiettoria è un'orbita xalitata x(t) con un preciso verso di percorrenza mentre nei sistemi a tempo discreto la traiettoria è una successione ordinata di punti.
Può accadere che una traiettoria sia periodica, un caso particolare è se quando lo stato del sistema non varia nel tempo: il sistema è apprezzato da un punto x̅ detto stato di equilibrio.
Un sistema si dice all'equilibrio se l'ingresso, stato ed uscita sono costanti ∃t > 0: u(t) = u̅ x(t) = x̅ y(t) = y̅
TEMPO CONTINUO
AL' EQUILIBRIO → x(t) = x̅ → ẋ(t) = 0 Quindi abbiamo:
| Ax̅ + bu̅ = 0 | y̅ = Cx̅ + du̅
EQUAZIONI ALL' EQUILIBRIO PER SISTEMI A TEMPO CONTINUO
Conclusioni
- det A ≠ 0 (A è non singolare, A non ha autovalori nulli) G ∃! x̄ tale che x̄ = A-1ū (ȳ = (d - cT-1b)ū)
- det A = 0
- ∀ x̃ (ū≠0)
- ∃ ∞ x̃ (ū=0)
Nel caso A non singolare, possiamo ottenere il quadrupolo adttraverso il sistema di studiosciuelleariamente il suddiviso cautu:
μ = ẏ̄/ā = d - cT-1b
x(t+1) = x(t) = x̄ quindi abbiamo
EQUIAZIONE DI EQUILIBRIO PER SISTEMI A TEMPO DISCRETO
condizioni
- det (I-A) ≠ 0
- λ ≠ 1
- G ∃! x̄ tale che x̄ = -(I-A)-1bū (ȳ = (d+cT(I-A)-1b)ū)
- ∀ x̃
- ∃∞ x̃
- det (I-A) = 0
nel caso di det (I-A) ≠ 0, il quadrupolo è dato da: μ= ẏ̄/ā = (c(I-A)-1b+d)
FORMULA DI LAGRANGE
Dalle equazioni di staoudi sul continu ala seconda seguito lineare alque che lo staudi di sicuramente è un funzionale surioello allo istante ini tantedati tn dello stesso nuline intervallo di tempo [0,t] e dato durato t aall’intervallo di tempo considerando.
TEMPO CONTINUO
Dato ẋ(t) = Ax(t) + bu(t) lo saudio x(t) per t ≥ 0 è dato X(t) = eAt x(0) + ∫ e(t-τ)A bu(τ) dτ con eAt = I+At+(At)2/2! + (At)3/3!
STABILITÀ NEI SISTEMI LINEARI
la stabilità mi permette di caratterizzare il comportamento asintotico (t→+∞) del sistema
DEFINIZIONI
un sistema dinamico Σ
- asintoticamente stabile (e quindi punto vale ∀x(0) → ϕ(t)x(0))
- semplicemente/marginalmente stabile (ϕ(t)x(0)) se è limitato non converge
- instabile se ∃ x(0) tale che ∀t ϕ(t) x(0) → ∞ tale che ϕ(t)x(0)) non esista M ∀t >0, ∃ x(0) tale che ϕ(t)x(0)
Qual è il legame tra asintotica stabilità e l'equilibrio?
TEOREMA
Un sistema è ASINTOTICAMENTE STABILE se e solo se:
Orizzontale: ∀i ∃ i verso cui tende lo stato del sistema per qualunque x(0) se u(t) = ū (x(t) → ∼x ∀x(0))
DIMOSTRAZIONE
⇒ IPOTESI: sistema è ASINTOTICAMENTE STABILE ⇒ ϕ(t) → 0
- Supponiamo che: ∃∼x ∀i Ax + bū = 0
- siano e(t) la variabile di errore cosi definita: e(t) = x(t)−(x-∼x)
- deriviamo e(t) = Ax+ bū = A(x(t)+ e(t))+bū = A(e+x̃)+bū
- ⇒ e(t) = exp(At) e(0)
- per ipotesi il sistema è asintoticamente stabile ϕ(t) →e A
- ⇒ e(t) → 0 t∈(0)
- ⇒ X(t) →X ∀x(0) poiché e(t)=x(t)-x̃
Supponiamo che: ∃ x'∼ x∼ ⇒ ∃ u ⇒ Array(t)e(t) = 0
supponiamo che x ∼∼∼ ∃ così un ulteriore assurdo altrimenti nulla se Ax x x = x
da quodamponiamo limitato ad ∞ è ϕ(t)
⇒ (ipotesi)
allora X(e(t))→0 x̃
\| x∼u = lim(x̃
e(t)' ∀(0)
il movimento laterale costi ne ∆x ∈ Asintoticamente stabile
in lezo V(x(t))
disturbo non abbiamo controllo su questa variabile, ma possiamo misurarlo.
NODO SOMMATORE
A causa del disturbo l’uscita potrebbe subire variazioni. Il nostro obiettivo è quello di mantenere costante: senza disturbo, all’equilibrio ho u(t)=ū , ∀t≥0 ⇒ ̅=ū.
Considerando il disturbo:
̇₁ = ū - ₁̇₂ = ₁-₂̇₃ = ₂-₃ = ₃+d
All’equilibrio ū = ₁₁ = ₂₂ = ₃
( =0, ̅=ū)
̅ = ̅/ + → ̅=̅+ (1)
Studiamo la stabilità:
= |- 0 0|| - 0 || 0 - |
matrice triangolare inferiore ha 3 autovalori coincidenti reali negativi ⇒ ASINTOTICAMENTE STABILE
Siamo dipendenti dal DISTURBO ⇒ proponiamo un sistema di controllo:
misuriamo la variabile di uscita istante per istante e attraverso un CONTROLLER (algoritmo) regola l’ingresso u(t) tramite un termine correttivo;
(t) = ū - ((t)-ū) termine correttivo parametro di sensitività >0
(t) ≡ ū quando b (faccio diminuire u(t))(t) = ū quando ℎ (faccio aumentare u(t))
VANNO SEMPRE VERIFICATE LA STABILITÀ E L’EQUILIBRIO
Come diventano le eazioni di stato? (EQUILIBRIO)
̇₁ = ū - k̇((t)-ū) -- ₁ = ū - k(₃̇− ū) - ₁̇₂ = ₁ - ₂̇₃ = ₂ - ₃
All’equilibrio -(1+)₃ + (1+)ū= kd₁ = ₂₂ = ₃̇ = 0