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Termodinamica
Si assumono i fluidi come corpi continui in modo tale che le proprietà intensive quali densità, pressione, temperatura, variano con continuità di punto in punto. Con questa ipotesi è associo al volume considerato caratteristiche medie. Ad un sistema e continuo materiale cioè un sistema a cui è associata una massa si può associare la funzione densità ρ e il volume specifico v.
ρ = lim ΔV → 0 Δm/ΔV
v = 1/ρ
ρ = ρ (t,x,y,z)
Per identificare le forze agenti su sistemi continui si richiamano le nozioni di scienza delle costruzioni in breve. Si distinguono le forze di volume distribuite nel volume occupato dal sistema delle forze di superficie applicate alle frontiere A = δV del sistema. Tra le forze di volume B vi ha quelle gravitazionali ed elettromagnetiche mentre tra quelle di superficie ho le dilatate e la pressione. Dato ma porzione di superficie SA in un punto C di fluido orientata dal verso di nabla si forze δF agente su SA in tipo superficiale può essere scomposta in una componente normale δFN ed in una tangenziale δFT. Si possono dunque definire le tensioni o sforzi normali con e tangenziale ez, contenute applicati nel punto C e definite all'elemento di circa SAn in un sistema ortogonale (x, y, z) il tensore in un punto sarà dato da e:
σσi = lim SA0 → SAn δFi/SAn
Tensore degli sforzi
σσij = σxx σxy σxz σyx σyy σyz σzx σzy σzz ∈ Sym in quanto σij = σji
Viene definito fluido un continuo materiale il tipo in condizioni di equilibrio presenti solo sforzi normali aventi carattere da compressione. In ogni punto del fluido c equilibrio il tensore degli sforzi è diagonale. Per il principio di Pascal tutti gli sforzi normali sono uguali tra loro per cui.
σij = -Pδij
Lo scalare P e della pressione; ha dimensione di ma tensione
Un fluido soggetto alle sole forze di gravità non risulterebbe in equilibrio per l'insorgenza di moto. Se nel generiche fessure superiori saranno quelle laterali dei recipienti se esercitiamo certe pressioni. Al equilibrio. Al uno sforzo di taglio costante componenti compressioni ortogonali termico e e qui relazioni sforzi velocità. In un fluido le tensioni sono dovute alla viscosità. Consideriamo due lastre piane infinite che scorrono parallele l' una e l'altra con un fluido in quiete in mezzo.
Se si applica un sforzo SF alle lastre superiori, il elemento di fluido si muoverà con velocità Sₓ. Lo sforzo provocato uno sforzo di taglio τxy agente sull'elemento fluido.
τxy =LSM δFx δSy
La deformazione angolare γxy subita dall' elemento fluido soggetto allo sforzo del taglio è data da δγxy = δγx e duy.dt
Lo sforzo di deformazione ovvero dy essere dt proporzionalità, e δ costante τ dimensioni,
viscosità: dinamica μ [N m-2 s] viscosità cinematica \(\nu\) [m2 s] calcolano nel fluido
di velocità rispetto proporzionate dirette pressione una viscosità flusso legame tra le grandezze proprio la viscosità:
τxy = μdy dey
Tale relazione valida per equilibrare fluidi newtoniani. Per fluidi non newtoniani messo costante. Tutti la deformazione proporzionale degrado viscosità e viscosità non risulta costante. Tutti i fluidi possiedono viscosità ma molte volte gli effetti viscosi e
il numero di Reynolds si ind ci finoroscopo appare le forze di massa e quelle viscose.
Re = ρvLμ Re = 2000 lam re
Re, 2000 lam, un ducazione e ad del altri di Re le risorse operi il di sopra; Re, di 4000 inf è che di secondo di mento Re, 2000 lam ai due, dalla su di primissime. in controlla di fluido e il tempo di.
(Al limite ≤ esiste il tra sicuro principio sempre stato limita nel intera signifiente e su sottile se uno δ suo velocità interruzione da cerco di valore w.)
Considero un liquido soggetto solo al suo peso assumendo densità costante ρ, accelerazione
gravitazionale costante g; poiché
p0
dP/dzcostante, considerando la
pressione alla quale è indiegi
dp / dzcostante:
dp = ρg dzOttengo la relazione nota come Legge di Stevino