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Fisiopatologia delle malattie umane – Aterosclerosi Pag. 1
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Aterosclerosi

Costituenti della parete arteriosa:

a) L'intima. È la sede delle principali lesioni, durante la vita è soggetta ad un progressivo ispessimento dovuto ad un aumento del connettivo (dermatan solfato e collagene) e delle cellule mio-intimali soprattutto a livello delle ramificazioni e delle biforcazioni. Il progressivo ispessimento (diminuzione della quota di O per diffusione e del drenaggio di macromolecole) e la prevalenza nel connettivo di macromolecole meno idrofile sono la causa di una sempre minore permeabilità dell'intima, e di un crescente ostacolo al trasporto delle LDL.

L'endotelio ha un ruolo nell'aterogenesi in quanto:

  • Presenta recettori per le LDL.
  • Sintetizza un mitogeno simile all PDGF piastrinico, attivo su fibroblasti, cellule muscolari e cellule endoteliali.
  • Il danno endoteliale si traduce nell'attivazione del vWF che innesca l'adesione piastrinica.

La proliferazione delle cellule mio-intimali (moltiplicazione)

La presenza di cellule schiumose (principalmente monoclonali) è correlata con l'insorgenza delle lesioni aterosclerotiche. La loro migrazione dalla media all'intima si accompagna ad una modificazione fenotipica:

  • Fenotipo contrattile sensibile a vasopressina e prostaciclina.
  • Fenotipo sintetico, capace di rispondere e sintetizzare una forma simile al PDGF.
  • Presenza di recettori per le LDL che portano alla formazione di cellule schiumose.

La partecipazione della tunica media alle lesioni aterosclerotiche è piuttosto rara. Con il passare degli anni perde la sua elasticità.

L'avventizia è la sede dei vasa vasorum sanguigni e linfatici.

Le cellule ematiche implicate nell'aterogenesi sono i monociti macrofagi. Rappresentano la maggior parte delle cellule schiumose presenti nelle lesioni aterosclerotiche. Captano le LDL attraverso recettori specifici (ruolo protettivo che tuttavia può scatenare un processo patologico): R-LDL ed R-LDL ossidate. Sono implicate nelle lesioni in quanto producono radicali.

dell'ossigeno e fattori di crescita (IL1, FGF, TGFβ, PDGF). 2) Linfociti T. Hanno un ruolo nel processo infiammatorio immuno-mediato delle lesioni aterosclerotiche. 3) Le piastrine. Sono implicate nella lesione secondaria più frequente: la trombosi parietale. Producono PDGF. Fattori di rischio: - Tipo costituzionale: - Età. Con il passare degli anni diminuiscono i R-LDL, si ha un ispessimento dell'intima e la comparsa di piccole strie lipidiche. Normalmente il numero di recettori per le LDL presenti sulla superficie delle cellule (surrenali e gonadiche, epatociti, fibroblasti e cellule muscolari lisce, macrofagi) è regolato, in presenza di1
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Publisher
A.A. 2008-2009
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiopatologia delle malattie umane e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Oreto Giuseppe.