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ACIDOSI METABOLICA
Acidosi metabolica → aumento della concentrazione degli acidi fissi.
Si presenta in conseguenza dell'aumentata ingestione di acidi o della produzione eccessiva di acidi fissi, (es: acidolattico), i quali inducono nell'organismo:
- un aumento della concentrazione di idrogenioni (H+↑)
- una riduzione della concentrazione di bicarbonato (HCO3-↓)
Cause dell'acidosi metabolica:
- Diabete mellito scompensato → eccessiva produzione di corpi chetonici (acidi) che si accumulano all'interno delle cellule e danno origine ad un eccesso di idrogenioni;
- Digiuno prolungato → induce chetosi (presenza di corpi chetonici);
- Shock → dato da un difetto di perfusione che provoca ipossia e glicolisi anaerobia nelle cellule. La glicolisi dà origine ad un accumulo di acido lattico e di conseguenza aumenta la concentrazione di H+ nel sangue;
- Insufficienza renale culminante in uremia → insufficiente escrezione tubulare di idrogenioni.
della concentrazione ematica di H+→ stimolo dei centri respiratori → può presentarsi: respiro di Kussmal;- aumento dell'eccitabilità neuromuscolare;- disturbi cardiaci;- in condizioni gravi può culminare in uno stato depressivo → coma → morte
EFFETTI PROVOCATI DALL'ALCALOSISintomatologia dipende dall'ipocalcemia:- ipoventilazione polmonare;- encefalopatia → induce depressione del sistema nervoso centrale e ciò provoca cefalea e sonnolenza. Aquesto punto può subentrare uno stato stuporoso che culmina nel coma e nella morte.
ALTERAZIONI MISTE DELL'EQUILIBRIO ACIDO-BASESono definite miste le alterazioni dell'equilibrio acido-base che hanno contemporaneamente un substrato respiratorioed uno metabolico.Alcune alterazioni miste possono indurre effetti antagonisti che si compensano → tra loro simulano un meccanismocompensatorio (un'alterazione compensa in qualche modo l'altra).
Capitolo 19: I
FATTORI DI CRESCITA EMOPOIETICI E L'EMOPOIESI
19.1 Costituzione del sangue
Il sangue è costituito da:
- Plasma: matrice liquida del sangue, costituita da acqua, elettroliti, proteine, ormoni, sostanze nutritizie e cataboliti.
- Cellule ematiche:
- Serie rossa o eritroide: eritrociti
- Serie bianca o leucocitaria
- Cellule polimorfonucleate (granulociti neutrofili, eosinofili e basofili)
- Cellule mononucleate (linfociti e monociti/macrofagi)
- Serie megacariocitica: piastrine o trombociti.
Esame emocromocitometrico (emocromo): numero totale e relativo delle cellule ematiche. Valori di riferimento:
DETERMINAZIONI E CONTEGGI VALORI NORMALI
Conteggio degli eritrociti
- Uomo: 4,5-5,5 milioni/dl
- Donna: 3,9-4,5 milioni/dl
Ematocrito
- Uomo: 40-50%
- Donna: 38-43%
Concentrazione di Hb
- Uomo: 13,5-17,5 g/dl
- Donna: 11,5-15,5 g/dl
Conteggio dei leucociti
- 4-11x10 /l
Formula leucocitaria
- PMN neutrofili 40-75%
- Linfociti 20-45%
- Monociti 2-10%
- PMN eosinofili 1-6%
- PMN basofili 0,1%
Conteggio delle piastrine
150-400 mila/μl
19.2 Emopoiesi
Emopoiesi: produzione di cellule ematiche a partire da cellule staminali pluripotenti emopoietiche. Avviene nel midollo osseo (nell’infanzia in tutto il midollo osseo, da adulti solo in vertebre, coste, sterno, cranio, creste iliache, osso sacro, estremità prossimali di femore e omero). Le cellule ematiche sono cellule labili.
L’emopoiesi comprende:
- Eritropoiesi
- Linfocitopoiesi
- Mielopoiesi
- Piastrinopoiesi
19.3 Eritropoiesi
Eritropoiesi: formazione di eritrociti. Processo molto attivo, liberati nel circolo 10 nuovi eritrociti/die. Fasi dell’eritropoiesi: proeritroblasto, eritroblasto basofilo, eritroblasto policromatofilo, normoblasto, reticolocita, eritrocita maturo.
Emocataresi: distruzione degli eritrociti al termine del loro ciclo vitale (120 gg). Avviene nel fegato; detriti cellulari fagocitati; Hb trasformata in bilirubina.
Capitolo 20: ANEMIE E POLICITEMIE
20.1 Anemie
Anemie: condizioni patologiche caratterizzate da una
riduzione della concentrazione sanguigna di emoglobina, associata ad una riduzione dei globuli rossi. Sintomatologia: ipossia, incremento portata circolatoria, incremento frequenza respiratoria.20.2 Anemie da eccessiva perdita di sangue
Anemia post-emorragica acuta: perdita di 1/3 della massa sanguigna totale (5 l) può provocare morte. Perdita di 2/3 può essere sopportata solo se avviene lentamente.
Eziologia: rottura di uno o più vasi arteriosi di grosso/medio calibro o patologie del sistema dell'emostasi.
Sintomatologia: debolezza, lipotimia, shock emorragico.
Anemia post-emorragica cronica
Emorragie di entità minore ma protratte nel tempo; interessa soprattutto l'apparato gastrointestinale o nelle donne menorragie (mestruazioni molto abbondanti). Volemia non modificata, ma continua perdita di ferro.
20.3 Anemie da insufficiente eritropoiesi
Sono anemie da ridotta produzione di eritrociti e/o Hb in seguito ad alterazioni delle cellule staminali.
tipo: - Quantitativo: forma principale anemia mieloftisiche (riduzione del compartimento proliferativo; si associa aleucopenia e piastrinopenia. - Qualitativo: Anemie aplastiche: aplasia del midollo osseo - Forme primarie: alterazioni a carico delle cellule staminali pluripotenti; riduzione anche delle altre cellule ematiche. Eziologicamente possono essere: - Idiopatiche: caratterizzate dall'insensibilità delle cellule staminali emopoietiche ai fattori di crescita. - Ereditarie: la più importante è anemia di Fanconi, che presenta anche un elevato rischio di sviluppare neoplasie. - Forme secondarie: alterazioni delle cellule staminali sensibili all'eritropoietina. Eziologicamente possono essere iatrogene, tossiche o post-infettive. - Sindromi mielodisplastiche: riduzione nel sangue periferico di eritrociti, che risultano alterati negli enzimi e nel contenuto emoglobinico. - Anemie megaloblastiche (da difetto della sintesi del DNA): Queste anemie sono.Date da uno sbilanciamento nello sviluppo del nucleo e in quello del citoplasma negli eritroblasti. Vengono rilasciati nel sangue i megalociti (eritrociti di dimensioni superiori e di forma ovale) e poi di megaloblasti (eritroblasti di dimensioni superiori con prevalenza di citoplasma sul nucleo). C'è quindi una forte discrepanza tra il numero di eritroblasti formati nel midollo osseo e l'effettivo numero di eritrociti nel sangue, perché la maggior parte di eritroblasti va incontro ad apoptosi, causando una eritropoiesi inefficace.
Questa anemia è provocata da un'alterata sintesi del DNA, causata dalla carenza di:
- Vitamina B12: provoca anemia perniciosa ed è causata da:
- Mancata/ridotta assunzione alimentare
- Alterazione dell'assorbimento intestinale o del trasporto ematico della vitamina
- Utilizzazione preferenziale della vitamina da parte di parassiti intestinali
- Aumentato fabbisogno della vitamina (in caso di gravidanza o di
- Acido folico: causata da
- Mancata/ridotta assunzione alimentare
- Alterazione dell'assorbimento intestinale
- Aumentato fabbisogno
- Farmaci che interferiscono con il suo metabolismo/assorbimento
- Anemia da alterata maturazione delle cellule emopoietiche
Per maturare, le cellule progenitrici degli eritrociti necessitano dei geni che formano l'Hb e di ferro. Le anemie ipocromiche o iposideremiche sono causate dalla carenza di ferro. Quadro clinico: iperplasia degli eritroblasti, anemia microcitica ipocromica, ridotto numero nel sangue di eritrociti, che hanno dimensioni minori e un basso contenuto emoglobinico (microciti).
Sideremia: concentrazione di ferro nel siero; valori di riferimento: 50/150 μg/dl.
Eziologia:
- Deficiente apporto di ferro con la dieta
- Alterato assorbimento intestinale
- Anemia post-emorragica cronica
- Riduzione del ferro immagazzinato
- Deficiente sintesi di transferrina
Particolare tipo: anemia sideroblastica (presenza nel sangue di...
microciti e nel midollo di sideroblasti ad anello, cioè eritroblasti contenenti depositi di ferro disposti ad anello attorno al nucleo). Eziologia: ereditaria o farmaci ointossicazioni croniche da piombo e alcool.
L'insufficienza renale cronica è spesso accompagnata da anemia per una ridotta produzione di eritropoietina da parte dell'apparato juxtaglomerulare del rene.
20.6 Anemie da difetti ereditari della sintesi dell'emoglobina
Sono divise in due grandi categorie:
- Emoglobinopatie: l'alterazione interessa la struttura primaria delle catene globiniche e viene trasmessa per carattere recessivo. La più diffusa è l'anemia falciforme o drepanocitosi (eritrociti a forma di falce chiamati drepanociti); in questo caso, l'emoglobina alterata è definita HbS (la valina sostituisce l'acido glutammico in posizione 6 nella catena globinica β). L'anemia falciforme può presentarsi in 3 forme:
· In forma
eterozigote per l'HbS (presenza di HbA e HbS); sintomatologia assente.
In forma omozigote (presenza solo di HbS); sintomatologia: fenomeni infartuati e trombotici.
In forma eterozigote con emoglobine diverse dall'HbA (HbS con HbC/HbD/HbE)
L'HbS si aggrega con maggiore intensità e rimane aggregata anche quando è ossigenata, riducendo così la propria solubilità, con la conseguenza che l'Hb precipita formando i cristalli tattoidi, che danno la tipica forma a falce agli eritrociti.
Tipi di Hb:
Emoglobine instabili (Hb Torino, Hb Hirisaki, Hb Hammersmith, Hb Zurich): la sostituzione dell'amminoacido avviene nella tasca dell'eme (regione dove l'eme si lega alla catena globinica), con la conseguenza che questi tipi di Hb precipitano molto più facilmente nel plasma formando i corpi di