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25.1. VEDUTA D'INSIEME DEL METABOLISMO
Metabolismo = reazioni chimiche che avvengono nell'organismo per mantenere l'omeostasi e
svolgere le funzioni essenziali.
Catabolismo = scissione dei substrati organici. Attraverso questo processo viene liberata energia che
può essere usata per la sintesi di ATP. Le prime fasi si svolgono nel citoplasma dove gli enzimi
scindono le molecole organiche di grandi dimensioni riducendole a frammenti più piccoli.
Durante queste fasi vengono prodotte poche molecole di ATP che tuttavia vengono assorbite ed
elaborate dai mitocondri. Circa il 40% dell'energia che si libera viene utilizzata per trasformare le
molecole di ADP in ATP; il restante 60% viene diffusa sotto forma di calore.
Anabolismo = sintesi di nuove molecole organiche oppure per svolgere altre funzioni a seconda del
tipo di cellula. L'ATP prodotto dai mitocondri costituisce l'energia necessaria per questo passaggio.
L'insieme dei nutrienti (pool nutritivo) costituisce la sorgente per i processi catabolici ed anabolici. I
vengono “nutriti” dalle cellule a partire
mitocondri hanno un ruolo fondamentale; questi
dall'insieme di nutrienti, e in cambio, la cellula ottiene l'ATP di cui necessita. I mitocondri non
accettano tutti i nutrienti perciò le reazioni chimiche che avvengono nel citoplasma hanno il
compito di scindere i componenti organici per renderli disponibili al mitocondrio. Questi a loro
volta scindono i frammenti ricevuti generando anidride carbonica, acqua e ATP. L'attività
mitocondriale avviene tramite: il ciclo dei TCA e il sistema di trasporto degli elettroni.
25.2. METABOLISMO DEI CARBOIDRATI
Il catabolismo completa di un atomo di glucosio porta alla produzione di 36 molecole di ATP.
GLICOLISI
Processo che non ha bisogno di ossigeno (anaerobio). La glicolisi ha la funzione di scindere il
glucosio in acido piruvico. Ogni molecola di acido piruvico perde uno ione idrogeno e diventa
piruvato. La glicolisi ha bisogno di:
– 1 molecola di glucosio
– enzimi specifici
– ATP
– fosfato inorganico
– NAD (coenzima che rimuove gli atomi di idrogeno durante la reazione enzimatica)
Tramite la glicolisi si ha un guadagno netto di 2 molecole di ATP da una molecola di glucosio che
viene convertita in due molecole di acido piruvico. Le fibre muscolari si affidano alla glicolisi per la
produzione di energia nei momenti di contrazione intensa.
PRODUZIONE DI ATP MITOCONDRIALE
Dall'acido piruvico si può ancora estrarre ATP. La capacità di catturare questa energia dipende dalla
presenza di ossigeno. Se l'O2 è adeguato i mitocondri captano l'acido piruvico e lo scindono tramite
una serie di reazioni che coinvolgono NAD e il coenzima A (CoA). Tutto porta alla formazione di
acido citrico.
Il ciclo dei TCA
Ciclo degli acidi tricarbossilici o ciclo dell'acido citrico (ciclo di Krebs). La funzione è quella di
rimuovere atomi di idrogeno dalle molecole organiche e di trasferirle a coenzimi.
Fosforilazione ossidativa ed STE
La fosforilazione ossidativa è la formazione di ATP all'interno del mitocondrio; richiedono la
presenza di coenzimi e il consumo di O2. Produce il 90% dell'ATP utilizzato dalle cellule. Le
reazioni chiave hanno luogo nel sistema di trasporto degli elettroni (STE).
Le cellule ottengono l'O2 per diffusione; se l'apporto di O2 cessa, cessa anche la produzione di ATP
dato che si ferma lo STE. Dal momento che i neuroni hanno bisogno di molta energia, l'encefalo è il
primo organo a risentire di questa mancanza.
RIEPILOGO
Glicolisi: la cellula guadagna due molecole di ATP per ogni molecola di glucosio che viene scissa
anaerobicamente in due molecole di acido piruvico e vengono prodotte due molecole di NADH.
Sistema trasporto elettroni: il ciclo dei TCA scinde due molecole di acido piruvico trasferendo gli
atomi di idrogeno al NADH e FADH. Tali coenzimi forniscono elettroni allo STE. Il passaggio dal
TCA allo STE porta il guadagno a 28 molecole di ATP.
I carboidrati sono i nutrienti che hanno bisogno del minor elaborazione per l'ingresso nel ciclo.
Mangiare carboidrati prima di un esercizio fisico non migliora le prestazioni, anzi abbassa il livello
di resistenza allo sforzo in quanto diminuisce la mobilizzazione delle riserve energetiche presenti.
GLUCONEOGENESI
La cellula può formare molecole di glucosio anche a partire da altri carboidrati, dall'acido lattico,
dal glicerolo e da alcuni aminoacidi tramite il meccanismo della gluconeogenesi. In tutti i casi non
viene utilizzata la acetil-CoA perchè non è una reazione reversibile.
Nel fegato e nel muscolo, le molecole di glucosio vengono immagazzinate in glicogeno. La
formazione di questo dal glucosio è detta glicogenesi. Se il glucosio scarseggia nei fluidi
interstiziali, il glicogeno viene scisso attraverso la glicogenolisi che è un processo rapido che porta
il glucosio a disposizione della cellula.
25.3. METABOLISMO DEI LIPIDI
Durante il catabolismo lipidico (lipolisi), i lipidi vengono scissi in frammenti che possono essere sia
convertiti ad acido piruvico sia inviati nel ciclo di Krebs. Un trigliceride viene idrolizzato in una
molecola di glicerolo che entra nel ciclo dei TCA dopo essere stato convertito in acido piruvico e 3
molecole di acidi grassi i quali vengono scissi tramite la beta-ossidazione.
La beta-ossidazione è un processo con benefici sostanzialmente energetici; la cellula riesce a
ricavare 144 molecole di ATP attraverso la scissione di un acido grasso.
I lipidi non sono una riserva di energia immediata infatti le fibre muscolari utilizzano un
metabolismo basato sui carboidrati.
SINTESI DEI LIPIDI
La sintesi dei lipidi è detta lipogenesi ed inizia dall'acetil-CoA. L'organismo non è in grado di
sintetizzare tutti gli acidi grassi che invece può scindere (vengono chiamati acidi grassi essenziali
quelli che devono essere assunti con la dieta).
TRASPORTO E DISTRIBUZIONE DEI LIPIDI
Come il glucosio anche i lipidi si trovano in tutto l'organismo. Gli acidi grassi liberi costituiscono
solo una piccola percentuale dei lipidi circolanti. Molti lipidi non sono solubili in acqua perciò
esistono meccanismi di trasporto che permettono di veicolarli nelle varie regioni dell'organismo
sotto forma di lipoproteine.
Acidi grassi liberi
Gli acidi grassi liberi (FFA-free fatty acids) sono lipidi che possono attraversare la membrana
liberamente e vengono trasportati nel sangue legandosi all'albumina.
Sorgenti di acidi grassi liberi possono essere:
– acidi grassi che non vengono utilizzati per la sintesi di trigliceridi;
– acidi grassi che si liberano dalle riserve lipidiche, come quelle del fegato e del tessuto
adiposo, quando vengono idrolizzati i trigliceridi.
Gli acidi grassi liberi possono essere utilizzati da tutti i tessuti per produrre energia in caso di
carenza di glucosio.
Lipoproteine
Complessi formati da proteine e lipidi.
– lipoproteine a bassa intensità (LDL, low density lipoprotein): trasportano il colesterolo ai
tessuti periferici. Dal momento che il colesterolo può depositarsi a livello delle arterie formando
delle placche, questo colesterolo che si lega all'LDL viene chiamato colesterolo cattivo.
– Lipoproteine ad alta intensità (HDL, high density lipoprotein): trasporta il colesterolo in
eccesso dai tessuti periferici al fegato per il suo immagazzinamento e escrezione attraverso la bile.
Questo colesterolo che lega all'HDL non provoca danni al torrente circolatorio e perciò viene
chiamato colesterolo buono.
– Chilomicroni: composti per 95% da trigliceridi; prodotte nell'intestino; trasportano al
torrente circolatorio tutti i lipidi assorbiti nel tubo digerente, mentre tutte le altre lipoproteine,
servono per traslocare i lipidi da un tessuto ad un altro.
25.4. METABOLISMO DELLE PROTEINE
Le proteine sono costituite dalla combinazione di 20 diversi aminoacidi. In condizioni normali le
proteine vengono riciclate continuamente; nel citoplasma i legami peptidici vengono scissi e gli
aminoacidi liberi vengono utilizzati nella sintesi di nuove proteine.
Se non sono disponibili altre sorgenti di energia, i mitocondri hanno la possibilità di demolire gli
aminoacidi nel ciclo dei TCA per generare ATP.
CATABOLISMO DEGLI AMINOACIDI
Il primo passaggio del catabolismo è la rimozione del gruppo aminico attraverso l'intervento da un
coenzima derivato dalla vitamina B6. Il gruppo aminico viene rimosso tramite transaminazione o
deaminazione.
Transaminazione
Molti tessuti sono in grado di svolgere questo processo che consente alla cellula di non dover
sintetizzare molti degli aminoacidi necessari alla sintesi proteica.
Deaminazione
Avviene nel fegato e viene effettuato per preparare un aminoacido ad entrare nel ciclo dei TCA;
essa consente la rimozione del gruppo aminico e di un atomo di H+ generando una molecola di
ammoniaca (tossico per le cellule). Il fegato permette l'eliminazione dell'ammoniaca trasformandola
in urea.
Quando le riserve di glucosio e lipidi scarseggiano le cellule epatiche scindono le proteine ed
assorbono gli aminoacidi dal torrente circolatorio i quali vengono deaminati per ottenere ATP.
Proteine e produzione di ATP
Le proteine non costituiscono una riserva energetica primaria per:
– difficile scinderle rispetto ai carboidrati e lipidi;
– uno dei prodotti di questa reazione è l'ammoniaca che è tossica per le cellule;
– le proteine costituiscono l'elemento strutturale e funzionale più importante per le cellule
quindi un eccessivo catabolismo provoca una variazione dell'omeostasi sia delle cellule che degli
organi.
25.6. INTERAZIONI METABOLICHE
FASE DI ASSORBIMENTO
La fase di assorbimento è il periodo immediatamente seguente all'ingestione di cibo (dura 4 ore). La
mucosa intestinale è impegnata ad assorbire i nutrienti. Il glucosio e gli aminoacidi entrano in
circolo e il fegato li assorbe. Parte dei carboidrati, proteine e lipidi vengono scissi immediatamente
per soddisfare le richieste di energia delle funzioni cellulari. Tutto il resto viene immagazzinato per
scopi ulteriori. L'insulina è il principale ormone di questa fase.
Il fegato
Regola i livelli di glucosio e di aminoacidi del sangue. Sebbene il glucosio viene assorbito e
riversato nel torrente circolatorio, la glicemia non sale perchè gli epatociti, attraverso stimolazione
insulinica, lo assorbono; in parte viene utilizzato immediatamente per le funzioni cellulari e il
restante viene immagazzinato sotto forma di glicogeno (glicogenesi). Questo processo continua
finchè le riserve di glicogeno arrivano al 5% del peso del fegato, oltre il quale, se rimane ancora
glucosio nel torrente circolatorio, questo viene trasformato in trigliceridi.
Gli aminoacidi vengono utilizzati per sostenere