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Diffusione

Grazie alla diffusione, le cellule riescono a prendere tutto il materiale di cui necessitano. Rappresenta un processo passivo fondamentale per la sopravvivenza delle cellule, in cui esiste un passaggio di molecole da zone più concentrate a zone meno concentrate fin quando la concentrazione nelle due zone diventa uguale; è rapida se la distanza è breve, la temperatura è elevata; se le molecole sono più grandi la diffusione avviene con più difficoltà; per cui è inversamente correlata alla dimensione delle molecole, la velocità dipende anche dalla capacità che ha la molecola di dissolversi nel doppio strato lipidico; inoltre la velocità è direttamente proporzionale all'area di superficie e inversamente proporzionale allo spessore. La diffusione è regolata dalla legge di Fick. Questa mette in relazione il flusso del soluto con un coefficiente di diffusione, area di superficie e gradiente.

di concentrazione, cioè la differenza di concentrazione tra le due aree. Riassumendo, la velocità di flusso è:

  • direttamente proporzionale all'area,
  • direttamente proporzionale al gradiente,
  • inversamente proporzionale allo spessore.

Quando la diffusione avviene attraverso la membrana citoplasmatica la legge di Fick si presenta modificata in questo modo: la quantità di sostanza che diffonde attraverso la membrana cellulare è direttamente proporzionale al coefficiente di permeabilità della membrana per quella data sostanza, per l'area di superficie, per il gradiente di concentrazione. Il coefficiente di diffusione in acqua vale 0,0016 mm²/s.

Però esiste un problema. Anche all'interno di una singola cellula si può notare che se questa è piccola, il processo di diffusione è in grado di assicurare il trasporto di tutte le sostanze necessarie alla sopravvivenza. Ma già quando la cellula è

più grande, lo strato corticale del citoplasma riceve tutti i nutrienti, mentre la parte centrale ha un po' di difficoltà a riceverli. Si immagini poi la difficoltà di una cellula che si trova al centro di un gruppo di cellule. Quindi sebbene la diffusione sia un processo fondamentale, da sola non è sufficiente a portare tutte le sostanze nutritive nell'organismo cellula per cellula. Esiste il sistema cardiovascolare che è costituito da tanti capillari che portano il sangue cellula per cellula; il sistema cardiovascolare garantisce da un lato il trasporto di sostanze nutritive, dall'altro di liberare queste cellule dai cataboliti (co2 e altre sostanze tossiche). A parte la diffusione che avviene tra le vie aeree e i capillari e i capillari ed i tessuti c'è un processo attraverso il quale il sangue porta le sostanze nutritive, che è la convezione (trasporto di soluto attraverso il movimento del sangue). Questo sistema

Richiede un dispendio energetico: la facilità con cui un soluto diffonde attraverso la membrana capillare dipende dalla sua permeabilità a questo soluto, dallo spessore della membrana, dall'area di scambio e dalle distanze complessive. Il sistema cardiovascolare può essere considerato come una rete idraulica, formata da un circuito chiuso di tubi (i vasi) al cui interno scorre un fluido, il sangue, che si muove grazie all'attività di una pompa, che è il cuore. Grazie al continuo moto di sangue viene garantito un continuo ricambio di sostanze a livello del mezzo interno, che rappresenta l'elemento essenziale per la nostra omeostasi. E' sufficiente che la circolazione si arresti per qualche secondo, per causare un tale accumulo di anidride carbonica e cataboliti, che causerebbero dei danni irreversibili all'organismo. L'organo più sensibile è il cervello: dopo 3-4 minuti di arresto della circolazione iniziano i primi danni.

dopo 10 minuti i danni sono irreversibili e si ha la morte cerebrale.Il sangue è un liquido non perfetto, ma reale : presenta attrito al suo interno, quindi una propria viscosità, perciò quando all'interno dei vasi scorre ha dissipazione di energia meccanica in calore, che determina un cosiddetta caduta della pressione idraulica lungo i condotti. Inoltre è un liquido viscoso perché presenta gli eritrociti, oltre ad altre cellule; inoltre nel plasma presenta anche delle proteine. La viscosità del sangue è 4-5 volte superiore alla viscosità dell'acqua. Lo scorrimento del sangue all'interno dei vasi è reso possibile grazie alla differenza di pressione, il gradiente di pressione: il sangue va da un punto in cui la pressione è maggiore ad un punto in cui la pressione è minore. Non è importante il valore assoluto della pressione. La pressione in fisiologia ha un'unità di misura specifica.

che comprende tubuli T e cisterne terminali è presente solo nelle fibre muscolari scheletriche. Il muscolo cardiaco è costituito da cellule specializzate chiamate miociti cardiaci. Queste cellule sono interconnesse tra loro attraverso giunzioni comunicanti chiamate dischi intercalari, che permettono il passaggio di ioni e segnali elettrici tra le cellule. I miociti cardiaci sono in grado di generare e propagare impulsi elettrici che coordinano la contrazione del muscolo cardiaco. Il muscolo cardiaco è anche caratterizzato da una maggiore presenza di mitocondri rispetto al muscolo scheletrico, poiché ha un elevato fabbisogno energetico. Inoltre, il muscolo cardiaco è in grado di contrarsi in modo ritmico e autonomo, grazie a un gruppo di cellule specializzate chiamate cellule pacemaker, che generano impulsi elettrici regolari. In conclusione, il muscolo cardiaco presenta delle caratteristiche strutturali e funzionali uniche rispetto al muscolo scheletrico, che gli permettono di svolgere la sua importante funzione di pompare il sangue attraverso il corpo.

presentenella fibra scheletrica manca all'interno della fibra cardiaca.

5) strutture di giunzione : le gap junction sono notevolmente sviluppate nel muscolo cardiaco epermettono, come nel muscolo liscio, la trasmissione della conduzione in maniera veloce;queste gap junction consentono la conduzione del potenziale di azione attraverso tutte lefibrocellule che perciò si contraggono all'unisono come fossero un'unica fibra. Il muscolocardiaco come un sincizio. Dal punto di vista strutturale contiene anche delle connessionimeccaniche per l'ancoraggio ( desmosomi ,giunzioni aderenti ecc.)

Similitudini tra fibrocellule scheletriche e cardiache.

  1. presenza di sarcomeri
  2. tubuli T : anche se nella cellula cardiaca sono più ampi
  3. actina, miosina e troponina : garantiscono la contrattilità

Classificazione delle fibrocellule cardiache

Esistono due tipi strutturali di miocardio

  1. miocardio comune, detto di lavoro che rappresenta la maggior parte del miocardio
  2. Il cuore esercita l'azione meccanica, cioè la funzione di pompa, ed è data da questa. Si occupa dell'aspetto meccanico del cuore.

    Il miocardio specifico, detto di conduzione, è localizzato in piccole aree del miocardio ed è importante per la generazione dello stimolo; attraverso questo avviene anche la conduzione e la distribuzione dell'impulso elettrico. Si occupa dell'aspetto elettrico del cuore.

    La base del cuore è rivolta in alto a destra e posteriormente, mentre la punta è rivolta in avanti, in basso e a sinistra. È importante sapere questo per poter comprendere l'ECG. L'asse elettrico dipenderà molto da tale conoscenza.

    Lo scheletro fibroso del cuore è fondamentale dal punto di vista funzionale: divide la muscolatura atriale da quella ventricolare, ciò significa che quando lo stimolo parte dagli atri e si diffonde attraverso le gap junction a tutte le cellule atriali, la presenza del

    Il tessuto fibroso isola i muscoli atriali da quelli ventricolari, impedendo che l'impulso passi dagli atri ai ventricoli. Gli atri e i ventricoli sono elettricamente isolati dallo scheletro fibroso. L'impulso arriva attraverso il miocardio specifico. Tale isolamento è fondamentale:

    • Se ci fosse una continuità, gli atri ed i ventricoli si contrarrebbero insieme, invece deve esserci un ritardo per 'spremere' completamente il sangue dagli atri nei ventricoli (durante la presistole) e poi si contraggono i ventricoli. Quindi questa asintonia tra atri e ventricoli garantisce il funzionamento della pompa cardiaca. Attraverso il sistema di conduzione e soprattutto attraverso il nodo atrioventricolare c'è un ritardo elettrico.
    • Inoltre, esiste un'altra spiegazione: si tenga presente che la contrazione atriale, cioè la presistole, interviene per circa il 20-25% dal punto di vista emodinamico di tutta la pompa, cioè se viene a mancare la...
    contrazione degli atri, si perde un 20-25% dell'efficienza cardiaca, che dal punto di vista clinico è praticamente pari a zero; l'individuo può condurre una vita normalissima, tranne nel caso in cui deve fare un'attività sportiva, in cui è richiesto un aumento dell'efficienza cardiaca. Ciò avviene nella fibrillazione atriale, aritmia caotica degli atri che a causa di una serie di movimenti, si contraggono ma non hanno nessuna efficienza di pompa. I soggetti con fibrillazione atriale hanno una vita normale. Il problema si pone se oltre ad una fibrillazione atriale si manifesta una fibrillazione ventricolare: questa porta entro 4-5 secondi alla perdita dei sensi, entro 3 minuti a danni cerebrali irreversibili, entro 10 minuti alla morte. Quindi la fibrillazione ventricolare è un'emergenza assoluta. Se gli atri e i ventricoli fossero in continuità dal punto di vista elettrico significherebbe che la fibrillazione atriale

    Diventerebbe automaticamente fibrillazione ventricolare. Quindi il cuore va considerato in realtà come l'unione di due sincizi funzionali uno indipendente dall'altro: il sincizio atriale e quello ventricolare, separati dallo scheletro fibroso.

    Osservando le pareti del ventricolo destro e sinistro si può notare che quest'ultimo è più spesso perché presenta una notevole differenza di pressione nel circolo sistemico e quello polmonare, nel senso che il primo ha una pressione decisamente superiore a quella del secondo. Quindi come nel tessuto scheletrico, maggiore è la forza, maggiore è lo spessore. Tale spessore è dovuto all'aumento delle dimensioni delle cellule, date da una maggiore deposizione di actina e miosina che si organizzano in sarcomeri, posti in parallelo. Nel ventricolo sinistro vi è uno spessore che va da 8 ad 11 mm, invece nel ventricolo destro si ha uno spessore che va intorno ai 4mm.

    Sistemi

    cardiocircolatori

    Grande circolazione: parte dal ventricolo sinistro, passa attraverso tutto l'organismo e termina nell'atrio destro.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia Umana I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Cibelli Giuseppe.