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APPARATO URINARIO

Funzioni renali:

 1. Regolazione del volume del liquido extracellulare e della pressione arteriosa =

in cooperazione con cardiovascolare per assicurare mantenimento della

pressione arteriosa e perfusione tissutale in un ambito di valori accettabile.

2. Regolazione osmolarità = rene e processi comportamentali (sete) al fine di

mantenere 290 mOsm.

3. Mantenimento bilancio idrico = i reni mantengono concentrazioni di ioni

fondamentali entro valori normali. Vale per: sodio, potassio, calcio.

4. Regolazione omeostatica pH = se il liquido extracellulare diventa troppo acido,

i reni rimuovono l’eccesso di H+ e trattengono ioni bicarbonato, che agiscono

da tampone. Se il LEC è troppo alcalino i reni rimuovono bicarbonato e

trattengono H+. Però non correggono le alterazioni del pH velocemente

quanto i polmoni.

5. Escrezioni di prodotti di scarto = farmaci e tossine ambientali. Creatinina (da

metabolismo muscolare) urea (metabolita azoto), acido urico (metabolita

azotato) urobilirogeno (metabolismo emoglobina) colore giallo

Sostanze estranee = saccarina, anione benzoato

6. Produzione di ormoni =

Eritropoietina (regola la produzione dei globuli rossi)

 Renina (regola la produzione di ormoni implicati nel bilancio del sodio

 e nel controllo della pressione arteriosa 145

Conversione della vitamina D3 in un ormone che regola il bilancio del

 calcio Pag.

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Anatomia dell’apparato urinario:

 Reni

 Ureteri

 Vescica

 Uretra

Unità funzionale: nefrone che costituisce il parenchima renale

 Minzione = processo attraverso cui l’urina viene escreta all’esterno.

Reni Sito produzione urina

 Situati ai lati della colonna vertebrale (11esima-12esima costa)

 Situati tra la membrana peritoneale

 Organi retroperitoneali

 Provvedono a:

 Regolare la volemia

 Regolare la pressione osmotica del liquido extracellulare

 Regolare la pressione arteriosa sistemica

 Regolare la concentrazione ematica di ioni e metaboliti

 Regolare l’equilibrio acido base del sangue

 Eliminare i prodotti finali del metabolismo

 Inattivare i composti tossici e provvedere alla loro eliminazione

Svolgono anche funzione endocrina, perché secernono eritropoietina (regola

 l’eritropoiesi) e la forma metabolicamente attiva di vitamina D3, che regola il

metabolismo del calcio.

Arterie renali origina da una collaterale dell’aorta addominale, da cui: (circolo o

 

sistema portale)

Arteria interlobare

 Arterie arciformi

 Arterie interlobulari

 Arteriola afferente glomerulo

 

Arteriola efferente

 Rete Capillari peritubulari

 Vasa recta (nefroni iuxtamidollari)

 Venule

 Vene interlobulari

 Vene arciformi

 Vene interlobari

 Vena renale vena cava inferiore

  146

Ricevono il 20-25% della gittata cardiaca

 Il sistema portale serve prima per filtrare il liquido dal sangue nel lume del nefrone e

 Pag.

poi per riassorbire liquido dal tubulo nel sangue a livello dei capillari peritubulari.

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Il circolo renale è sotto il controllo nervoso e ormonale: innervazione quasi

 esclusivamente ortosimpatica, che se attivo induce vasocostrizione, e quindi una

diminuzione del flusso sanguigno renale; la riduzione dell’ortosimpatico invece

aumenta il flusso ematico renale. Fattori ormonali: catecolammine, angiotensina,

ormone antidiuretico e serotonina. Fattori umorali: prostaglandine, peptide

natriuretico atriale, sostanze pirogene e bradichinina.

Nella struttura interna si riscontrano 2 strati:

 Zona corticale = esterna, si dispone tutta attorno alla midollare tra le piramidi

 del Malpighi.

Zona midollare = interna, composta da 10-12 formazioni coniche striate,

 poste alla base rivolta verso l’alto e vengono dette piramidi renali del

Malpighi. Ogni piramide termina con la papilla renale, la quale sporge

all’interno del calice, nella pelvi renale. L’urina formata viene convogliata

nell’uretere, alla vescica e infine all’uretra, dove l’urina viene escreta, ovvero

rimossa definitivamente dal corpo.

Unità funzionale: nefrone

 È costituito da una componente vascolare e una tubulare.

 La parte vascolare è formata dal glomerulo, una rete capillare costituita dallo

 sfioccarsi dell’arteriola afferente in 15-20 anse e contenuta entro la capsula di

Bowmann. Questa è delimitata da un foglietto viscerale, aderente al glomerulo,

e da uno parietale, che fa seguito al primo, delimitando con questo una

fessura, detta spazio di Bowmann. Capsula di Bowmann e glomerulo formano

il corpuscolo renale.

Al polo unifero, il foglietto parietale si continua con il tubulo prossimale.

 La componente tubulare è costituita da: Tubulo prossimale

 Ansa di Henle = struttura tubulare a U divisa in tratto discendente e tratto

 ascendente. La discendente e il tratto inferiore dell’ascendente possiedono

pareti molto sottili e rappresentano la porzione sottile dell’ansa di Henle. Nella

branca ascendente che ritorna verso la corticale, lo spessore delle pareti

assume le stesse dimensioni degli altri tubuli del sistema (porzione spessa

dell’ansa di Henle).

Tubulo distale = situato nella corticale renale.

 Dotto collettore = che insieme al tubulo distale forma il nefrone distale.

 Costituito da numerosi tubuli distali che confluiscono tra loro. l’estremità del

dotto collettore lascia la corticale per portasi in basso di nuovo nella midollare,

continuandosi nel dotto collettore midollare.

Apparato iuxtaglomerulare = il tubulo renale si ritorce e si ripiega su se stesso, in

 modo che la porzione terminale del tratto ascendente dell’ansa di Henle passa fra le 147

arteriole afferente ed efferente. Comunicazione paracrina con il tubulo distale,

fondamentale nella regolazione renale. Consta di due popolazioni di cellule Pag.

specializzate: cellule iuxtaglomerulari, localizzate nella parete dell’arteriola afferente

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e cellule della macula densa, che si trovano nella parete del tratto di tubulo contorto

distale, che prende contatto con le due arteriole, venendo così a trovarsi in rapporto

diretto con ciascuna di esse. Nel citoplasma è presente la renina, un enzima

proteolitico. Le cellule iuxtaglomerulari svolgono funzione di tensocettori, in quanto

sensibili alle variazioni di pressione del sangue che giunge all’arteriola afferente. Le

cellule della macula densa hanno una struttura diversa rispetto all’epitelio di

rivestimento tubulare e fungono da chemocettori, sensibili alle variazioni di

osmolarità del fluido che scorre all’interno del tubulo distale.

Le azioni coordinate delle due strutture contribuiscono all’omeostasi della pressione

arteriosa sistemica e della volemia, operata dal rene insieme all’azione di ormoni,

quali aldosterone e ormone antidiuretico.

Processi renali

Processi che portano alla formazione:

 Filtrazione = movimento dei liquidi dal sangue al lume dei nefroni. Si verifica

 solo a livello del corpuscolo renale dove la parete dei capillari glomerulari e

della capsula di Bowmann sono modificate per permettere il passaggio di

elevati volumi di liquido. Quando il filtrato raggiunge il lume del nefrone, va a

far parte dell’ambiente esterno dell’organismo.

Quando il filtrato abbandona la capsula di Bowmann va incontro a

modificazioni tramite i processi di riassorbimento e secrezione.

Riassorbimento = processo di trasporto di sostanze presenti nel filtrato dal

 lume del tubulo al sangue che scorre nei capillari peritubulari.

Secrezione = rimuove selettivamente molecole dal sangue e le aggiunge al

 liquido presente nel lume. Processo selettivo, che utilizza proteine di

membrana per trasportare molecole attraverso l’epitelio tubulare.

180 litri di liquido filtrati nella capsula di Bowmann hanno composizione

 sostanzialmente identica a quella del plasma e sono quasi isoosmotici con osmolarita

300 mOsm. 70% del volume è riassorbito per cui nel lume sono presenti solo 54 litri.

Tubulo prossimale = riassorbimento di un elevato volume di liquido isoosmotico.

 Ansa di Henle = diluizione delle urine. Sono riassorbiti più soluti che acqua. Il filtrato

 diviene ipoosmotico rispetto al plasma

Quando esce il filtrato ha osmolarità pari a 100 mOsm e il suo volume è sceso a 18

 l/die. Il 90% del volume originariamente filtrato nella capsula di Bowmann è stato

riassorbito dai capillari

Dall’ansa di Henle, il filtrato passa nel tubulo distale e nel dotto collettore, dove si ha

 la regolazione fine del bilancio idricosalino sotto il controllo di diversi ormoni. 148

All’uscita del dotto collettore il filtrato è di 1.5 l/die con osmolarità che va da 50 a

1200 mOsm. Sia il volume sia l’osmolarità finali dipendono dalla necessità Pag.

dell’organismo di trattenere o eliminare acqua e soluti.

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Secrezione ed escrezione = differenza: se significa a parte, come separare qualcosa

 dalla sua fonte. Ex significa fuori o lontano, cioè fuori o lontano dal corpo. L’escrezione

si riferisce al processo di rimozione di sostanze dall’organismo.

La filtrazione avviene nel corpuscolo renale, e consiste nel passaggio di liquido dai

 capillari glomerulari alla capsula di Bowman.

Il riassorbimento e la secrezione avvengono nel tratto restante del tubulo mediante il

 trasferimento di sostanze tra il lume e i capillari peritubulari.

Il filtrato che reta nel lume al termine del nefrone è escreto come urina.

 Quantità escreta = quantità filtrata – quantità riassorbita + quantità secreta.

Il filtrato glomerulare va incontro a profonde modificazioni dal punto di vista della

 composizione e del volume, fino a diventare urina definitiva.

Una sostanza può andare incontro a diversi destini:

1. SI FILTRATA, NO ASSORBITA, NO SECRETA = viene solo filtrata, quindi la

quantità filtrata sarà uguale a quella escreta. (INULINA = la clearence viene

utilizzata per determinare la velocità di filtrazione glomerulare – 125 ml/min;

CREATININA – 140 ml/min) VFG = clearence inulina

2. SI FILTRATA, IN PARTE RIASSORBITA = il caso di molti costituenti

dell’ultrafiltrato (UREA – 75 ml/min per determinare la funzionalità del tubulo

renale)

3. SI FILTRATA, SI RIASSORBITA = quindi non viene escreta nelle urine, in quanto

tutto il filtrato viene assorbito e riportato in circolo (GLUCOSIO – clearence 0)

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Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nelly94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Palmeri Agostino.
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