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IL SISTEMA VASCOLARE DAL PUNTO DI VISTA FISIOLOGICO

Il sistema di vasi è fondamentale per svolgere una funzione di primaria importanza poiché trasporta

sangue a tutti i tessuti ed è quindi un sistema dinamico per garantire un'adeguata perfusione tessuti

cioè distribuire ossigeno e rimuovere anidride carbonica da essi; è importante anche perché disperde

calore accumulato tramite la vasodilatazione.

La distribuzione del flusso in uscita dal cuore è differente per le due circolazioni: il sangue che esce

dal ventricolo destro viene portato in maniera completa al polmone per essere ossigenato mentre il

sangue in uscita dal ventricolo sinistro viene suddiviso nei vari distretti.

Affinché il sangue si muova nel vs sistema circolatorio è necessario un flusso o portata, cioè il volume

di liquido che attraversa una sezione trasversale del vaso nell'unità di tempo. Il flusso dipende dalla

differenza di pressione, maggiore è la differenza di pressione e maggiore sarà il movimento da una

zona a pressione maggiore a una minore e dipende anche dalla resistenza al flusso, cioè più aumenta

la resistenza più il flusso diminuisce. F= P/R cioè differenza pressoria/resistenza

Il sistema di pompa del cuore imprime una differenza pressoria tant'è che la pressione con cui il

sangue arriva nei due atri è uguale a 0 ma quando fuoriesce dai ventricoli avrà accumulato una

pressione dovuta alla contrazione del cuore infatti la pressione del sangue con cui entra nell'aorta è

pari a 90 mmHg mentre nel ventricolo destro esce con una pressione più bassa di circa 25 mmHg.

Ma in realtà il flusso che esce è uguale ma con una pressione diversa.

La differenza di pressione garantisce il flusso perché, se essa non vi è il flusso è uguale a 0.

Altro parametro importante è la resistenza che misura la difficoltà di un fluido di muoversi attraverso

un tubo, infatti, più la resistenza è bassa e più il fluido fluisce facilmente. Essa dipende sia dalla

viscosità del fluido e maggiore è la viscosità è maggiore la resistenza sia Dalla lunghezza del vaso,

cioè più a lungo il vaso è maggiore la resistenza ma varia anche dal raggio, cioè, minore è il raggio del

vaso è maggiore alla resistenza che si oppone al movimento.

Nel sistema cardiocircolatorio si parla di resistenza totale periferica perché bisogna sommare,

rispetto al flusso, tutto ciò che avviene nella circolazione.

Il sistema vascolare è flessibile e adattabile, vi è una grande differenza di pressione nei vasi più grandi

rispetto a quelli più piccoli, quindi, bisogna rallentare il flusso in quelle zone dove avvengono gli

scambi e assicurarsi che il sangue venga portato al cuore e ai tessuti.

Il sistema circolatorio presenta vasi di diverse dimensioni: arterie, vene e capillari. Arterie e vene

differiscono per la valvola, il tono muscolare e il lume.

Il sistema arterioso: il vaso più grande è l'aorta che ha un diametro di 2,5 cm con una parete

muscolare elastica. Questo grande diametro serve a garantire un trasporto veloce per la grande

circolazione. Le grandi arterie stabiliscono un serbatoio di pressione, cioè in uscita dal cuore il sangue

esce in maniera pulsatile con 60 battiti al minuto.

Ciao questa situazione viene sfruttata dalle grandi arterie perché l'energia potenziale dovuta a

questo flusso pulsatile viene immagazzinata dalle arterie e viene voi convertita in energia elastica

trasformando così il flusso pulsatile in flusso continuo laminare che migliora lo scambio di sostanze.

A livello dell'aorta la variazione di pressione non è uguale a zero perché deve sostenere la pressione

di una spinta tra una contrazione e l'altra. Hanno un tessuto muscolare predominante questa

caratteristica è data dalle arteriole. Le arteriole hanno un diametro di 0,03 cm e imprimono una

maggiore resistenza al flusso per il loro calibro. La modulazione del calibro delle arteriole è data dal

fatto che questi vasi possono costringersi aumentando la variazione dello strato muscolare

garantendo una riduzione del calibro e un aumento di resistenza. Voi l'arte è in grado di vaso

dilatarsi, cioè, la diminuzione della contrazione provoca un aumento della portata circolatoria nel

vaso. Il tono muscolare è lo stato di parziale contrazione della muscolatura liscia ed è

importante che sia mantenuto per modulare il calibro delle arterie o le vasodilatatore o vaso

costringendole per regolare il flusso.

I capillari hanno l'assenza di tessuto muscolare perché deve essere favorita la funzione di scambio e

hanno una grandezza di 6-8 micron. Ciascuna arteriola si dirama in moltissimi capillari e crea una

sezione trasversale, cioè di scambio di 1300 volte rispetto a quella dell'aorta. Nei capillari il flusso

diminuisce per favorire gli scambi: gli scambi tra capillari e tessuti vengono chiamati flusso di massa

poiché avviene una filtrazione. Ci sono forze che favoriscono la filtrazione, cioè il passaggio dal lume

del capillare l'interstizio e forze di riassorbimento che favoriscono l'afflusso di liquidi nei capillari.

Queste due forze sono:

-la pressione idraulica è la pressione che il liquido imprime alla parete del capillare ed è quella che

favorisce la fuoriuscita perché all’interno del capillare questa pressione è maggiore rispetto

all’esterno;

-pressione collodio osmotica viene determinata dalla presenza di proteine plasmatiche che si

oppongono e richiama il liquido.

La differenza tra queste due pressioni è la pressione netta di filtrazione quindi il movimento del

liquido è detto flusso di massa ed è data dalle due pressioni precedenti.

La pressione idraulica nel capillare a mano a mano si riduce infatti nell’estremo arterioso è pari a 35-

37 mmHg mentre in quello venoso è pari a 17 mmHg.

La pressione osmotica per il riassorbimento nell’estremo arterioso e venoso è di 25 mmHg. Nelle

arterie la pressione è positiva 35-25= 10 mmHg mentre nelle vene è negativa 17-25= -8.

Il sistema linfatico riassorbe il liquido lo riporta al sangue. I vasi linfatici sono vasi chiusi perché non vi

è circolazione, che troviamo solo in alcuni distretti, è la dimensione favorita dalla presenza di valvole

costituite da cellule che si contrappongono tra di loro che si aprono e chiudono a seconda della

pressione. Quando il liquido deve assorbire tanto, il sistema linfatico non riesce e si viene a formare

l’edema, cioè un accumulo di liquidi nel tessuto.

Il sistema venoso: sistema collettore che riporta il sangue al cuore passivamente sfruttando la

differenza di pressione fino ad arrivare ad una pressione di zero. Hanno un calibro molto grande ciò

significa che il flusso è maggiore e la resistenza in minore; il sistema venoso raccoglie circa il 60% del

sangue.

La gittata cardiaca è il rapporto tra la frequenza e la gittata sistolica ed è di 5 litri al minuto. La

frequenza è intrinseca ma questi battiti sono regolati sia da innervazioni nervose che da ormoni che

possano aumentare o diminuire la frequenza di scarica quindi agiscono sulla frequenza del cuore.

La gittata sistolica cioè la quantità di sangue iettato dal cuore nel ciclo cardiaco dipende da quanto

sangue torna al cuore perché il volume massimo che ventricoli possano accogliere è costante ed è

regolato dal sistema nervoso ed endocrino.

Il ritorno venoso cioè la quantità di sangue che ritorna al cuore mantiene la gittata cardiaca e quindi

la pressione. Questo mantenimento è sostenuto dall'aumento del tono venomotore e dalla

contrazione dei muscoli scheletrici perché essi regolano l'apertura delle valvole presenti nelle vene

quindi se il muscolo è contratto la valvola che allontana il sangue è chiusa ed è aperta quella che lo

porta verso il cuore.

La pressione arteriosa si divide in pressione sistolica che è la massima misurata nell'arteria aorta

dopo la contrazione ventricolare con valore di 120 mmHg e la pressione diastolica e la pressione

minima misurata in aorta dopo il rilasciamento ventricolare con valore di 70 mmHg.

Sono misurate nell'aorta perché nel cuore sinistro vi è una pressione 0- e 0-25 nel cuore destro.

Voi la pressione differenziale è la differenza tra la pressione sistolica e diastolica. La pressione

arteriosa media è la pressione arteriosa diastolica + 1/3 della pressione differenziale.

Il flusso è direttamente proporzionale alla pressione è inversamente proporzionale alla resistenza.

La pressione arteriosa è il rapporto tra gittata cardiaca e resistenze periferiche totali.

IL SANGUE

Il sangue non è mai a contatto con l'ambiente esterno ma è un mezzo di comunicazione attraverso

tutti gli organi e apparati che costituiscono il proprio organismo. Questa interazione è fondamentale

per lo scambio di gas a livello tissutale e capillare per eliminare CO2 e acquisire ossigeno.

Il sangue passa dal cuore ed è a contatto diretto con i reni nei quali vengono eliminate sostanze di

scarto ed a contatti anche con il tubo gastrointestinale. Il prelievo ematico e il prelievo del sangue

che viene centrifugato è diviso in due componenti il plasma per il 55%, la parte corpuscolata di colore

rosso per il 45% e il buffy coat cioè globuli bianchi e piastrine per <1%.

La volemia cioè il sangue totale è di circa 4,5-5 litri, il suo peso specifico è di circa 1, la viscosità è di

1.90-2.60 e la viscosità del sangue è di 3.50-5.50 e ha un pH di 7.35-7.40.

Il plasma è la parte liquida ed è data dalle proteine plasmatiche costituite per il 60% di albumine, il

36% di globuline cioè alfa, beta e gamma e per il 4% di fibrinogeno. Queste proteine contribuiscono a

definire la pressione colloido osmotica grazie alla quale avvengono i processi di filtrazione nei

capillari. Queste proteine contribuiscono anche alla viscosità del plasma cioè la resistenza di un fluido

a fluire, mantengono l'equilibrio acido base, sono una riserva di amminoacidi, trasportano ormoni

steroidei che devono essere accompagnati da una proteina trasportatrice e ormoni non steroidei

agevolati dalle proteine plasmatiche.

L'albumina è la proteina plasmatica più piccola e più rappresentata, serve a trasportare diversi soluti

e a tamponare il ph plasmatico e favorisce un contributo alla viscosità e osmolarità e costituisce 80%

la pressione oncotica e una sua carenza può provocare un edema esteso.

Le globuline svolgono diversi ruoli nel trasporto di soluti nella coagulazione e nell'immunità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
27 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ejchan13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Catalano Myriam.