L’ENCEFALO
Umano adulto contiene circa il 95% di tutto il tessuto nervoso presente nell’organismo. Un encefalo
adulto pesa in media 1,4kg ed ha un volume di 1350cc.
Esso può essere suddiviso in 6 principali regioni:
bulbo o midollo allungato: rappresenta il punto di connessione tra il midollo spinale ed il tronco
encefalico, contiene i principali centri per la regolazione delle funzioni autonome (frequenza
cardiaca, pressione sanguigna, attività digestiva)
ponte: si trova immediatamente al di sopra del midollo e connette il cervelletto al tronco encefalico,
mesencefalo: elabora informazioni visive ed uditive e contiene anche i centri coinvolti nel
mantenimento della coscienza,
Diencefalo: è la porzione profonda dell’encefalo, in continuità con il cervello. Ha tre suddivisioni:
Epitalamo: contiene l’ipofisi (tetto del diencefalo) le pareti costituiscono i talami ed il pavimento è
costituita dall’ipotalamo che contiene centri delle emozioni e delle funzioni autonome e della
produzione di ormoni,
cervelletto:corregge le attività motorie volontarie ed involontarie sulla base delle informazioni
sensitive dei ricordi acquisiti.
cervello: è la porzione più voluminosa dell’encefalo suddivisa in due ampi emisferi cerebrali
separati da una scissura longitudinale; e ha un aspetto convoluto per la presenza di solchi; esso
viene, per convenienza suddiviso in lobi che prendono il nome delle ossa del cranio.
la corteccia cerebrale è composta da sostanza grigia sulla superficie del cervello e del cervelletto
che copre la sottostante sostanza bianca.
Ventricolo encefalici
il canale centrale dell’encefalo si espande a costituire i ventricoli che sono cavità situate all’interno
dell’encefalo contenenti liquido cerebrospinale (LCS) che circola continuamente dai ventricoli e dal
canale centrale del midollo spinale nello spazio sub aracnoideo delle meningi che circonda il SNC.
Meningi encefaliche (dura madre, aracnoide, pia madre)
Si continuano con le meningi spinali pur mostrando differenze anatomiche e funzionali
L’estensioni della dura madre stabilizzano la posizione dell’encefalo all’interno del cranio, questi
setti sono:
• falce cerebrale: proiettata dagli emisferi cerebrali della scissura longitudinale, due ampi
seni venosi decorrono in questa piega seni sagittali superiori e inferiori.
• Tentorio del cervelletto: sostiene e protegge i due lobi occipitali del cervello, a questo
livello è posto il seno trasverso.
• Falce cerebellare: si estende lungo la linea sagittale mediana, sotto al tentorio del
cervelletto, il suo margine inferiore contiene il seno occipitale.
• Il diaframma della sella: circonda la sella turcica dello sfenoide.
Aracnoide è la membrana posta tra la dura madre e la pia madre e costituisce una sorta di tetto
sui vasi sanguigni del cranio; le arterie e vene cerebrali sono supportate dalla trabecole aracnoidee
e circondate dal LCS.
La pia madre è una membrana altamente vascolarizzata e fa da pavimento sul quale poggiano gli
ampi vasi cerebrali.
Il sangue arterioso raggiunge l’encefalo attraverso le arterie carotidi interne e le arterie vertebrali;
la maggior parte del sangue venoso lascia il cranio attraverso le vene giugulari interne che
drenano i seni durali.
EMISFERI CEREBRALI
Uno spesso strato di corteccia nervosa (sostanza grigia superficiale) ricopre i due emisferi
cerebrali formando la superficie superiore e laterale del cervello. Le superfici corticali formano una
serie di giri separati da solchi o da scissure più profonde.
I due emisferi cerebrali sono separati per mezzo di una profonda scissura longitudinale e
ciascun emisfero è suddiviso in lobi. Il solco centrale si estende lateralmente dalla scissura
longitudinale. L’area che si trova lateralmente al solco centrale prende il nome di lobo frontale, il
solco laterale segna il suo limite inferiore. Al di sotto del solco laterale abbiamo il lobo
temporale, (divaricando questo lobo si scopre l’insula), il lobo parietale si estende
posteriormente al solco centrale, fino al solco parieto-occipitale la regione dietro ad esso prende
il nome di lobo occipitale.
In ogni lobo abbiamo regioni funzionali che ricevono informazioni sensitive ed altre inviano
comandi motori.
Riguardo i lobi temporali:
• Ogni emisfero riceve informazioni e genera comandi destinati alla metà opposta del corpo,
• I due emisferi anche se appaiono identici hanno funzioni differenti.
SISTEMA LIMBICO
comprende i nuclei e i fasci che si trovano lungo il confine tra cervello e diencefalo.
principali funzioni:
• controllo stati emozionali;
• collegamento delle funzioni intellettive consce e inconscie della corteccia cerebrale;
• archiviazione della memoria.
Include l’amigdala: punto di integrazione tra il sistema limbico ed il cervello,
il lobo limbico consiste in strutture e giri: il giro del cingolo, il giro dentato, il giro
paraippocampico, l’ippocampo (si trova in profondità nel lobo temporale) e il fornice (tratto di
sostanza bianca che collega l’ippocampo con l’ipotalamo).
NERVI CRANICI: 12 paia
Ogni nervo emerge dalla superficie ventro-laterale dell’encefalo in prossimità dei nuclei sensitivi ad
esso associati.
Nervo Olfattivo (I N)
I° paio di nervi cranici trasporta informazioni sensitive specifiche responsabili del senso dell’olfatto;
le afferenze olfattive fanno sinapsi all’interno dei bulbi olfattivi (masse di sostanza nervosa che si
trovano ai lati della crista gialla).
Nervo ottico (II N)
I nervi ottici trasportano informazioni visive provenienti da speciali gangli sensitivi presenti
nell’occhio, contengono circa 1 milione di fibre sensitive che passano attraverso i canali ottici dello
sfenoide e convergono a livello del margine ventrale e anteriore del diencefalo (chiasma ottico);
a questo livello le fibre mediali proveniente da ciascun nervo ottico oltrepassano la linea mediana
portandosi sul lato opposto dell’encefalo, mentre le fibre laterali provenienti da ciascun tratto
restano sullo stesso lato.
Nervo oculomotore (III N)
funzione motoria
Emerge dalla superficie ventrale del mesencefalo penetra nella cavità orbitraria attraverso la
fessura orbitale superiore. Esso controlla 4 dei muscolo estensori dell’occhio e i muscoli elevatori
della palpebra superiore; inoltra trasporta fibre autonome destinate ai neuroni del ganglio ciliare
che controllano i muscoli intrinseci dell’occhio e modificano il diametro della pupilla modificando la
quantità di luce che entra nell’occhio.
Nervo Trocleare (IV N)
funzione motiria
Il più piccolo tra i nervi cranici innerva il muscolo obliquo superiore dell’occhio, si origina dal
mesencefalo e passa nella fessura orbitaria superiore dell’osso sfenoide.
Nervo trigenimo (V N)
funzione mista (sensitiva e motoria)
è il più voluminoso tra i nervi cranici fornisce un innervazione sensitiva proveniente dalla testa e
dalla faccia e il controllo motorio dei muscolo masticatori. La radice sensitiva origina dalla
superficie laterale del ponte.
Il trigemino ha 3 rami principali:
• 1° ramo. Ramo oftalmico:innerva le strutture contenute nella cavità orbitaria,la cavità
nasale e i seni paranasali, la cute della fronte, delle sopracciglia, delle palpebre, e del naso.
• 2° ramo. Ramo mascellare:innerva la palpebra inferiore il labro superiore, le guance ed il
naso.
• 3° ramo. Ramo mandibolare: la componete motoria innerva i muscoli masticatori, e
controlla la cute delle tempie, la superficie laterale, le gengive e i denti dell’arcata
superiore, le ghiandole salivari, la porzione anteriore della lingua.
Nervo Abducente (VI N)
funzione: motoria
Innerva il muscolo retto laterale, il sesto dei muscoli estrinseci dell’occhio e permette i movimenti
laterale del bulbo oculare.
Nervo Facciale (VII N)
funzione: mista
I nuclei sensitivi si trovano nel ganglio genicolare mentre i nuclei motori si trovano nel ponte. Le
radici sensitive e motorie fanno un voluminoso nervo che passa attraverso il meato acustico
interno dell’osso temporale e attraversa poi il canale facciale per raggiungere la faccia attraverso il
foro stilo mastoideo.
Il nervo facciale trasporta fibre autonome pregangliali destinate ai gangli pterigopalatino e
sottomandibolare.
• Ganglio sfenopalatino: innervato dal nervo grande petroso; le fibre innervano le
ghiandole lacrimali e le ghiandole della cavità nasale e della faringe.
• Ganglio sottomandibolare: le fibra viaggiano attraverso il ramo mandibolare del nervo
trigemino e le fibre provenienti da questo ganglio innervano le ghiandole salivari sotto
mandibolari e sottolinguali
Nervo Statoacustico (VIII N)
Detto anche vestibolo cocleare o uditivo. Ha due rami principali : il ramo vestibolare e il ramo
cocleare.
Questo nervo decorre lateralmente all’origine del nervo facciale segnando il confine tra il ponte ed
il bulbo; e raggiunge i recettori sensitivi presenti nell’orecchio interno attraversando il meato
acustico interno insieme al nervo facciale. Esso ha due distinte fasce di nervi sensitivi:
• nervo vestibolare: il più grande dei due fasci, origina a livello del recettore del vestibolo
(porzione per il mantenimento dell’equilibrio)
• il nervo cocleare: controlla i recettori presenti nella coclea a rilevare gli stimoli sonori.
Nervo Glossofaringeo (IX N)
funzione: mista
Innerva la lingua e la faringe, esso attraversa il cranio a livello del foro giugulare insieme al X N e
all’ XI N.
I neuroni sensitivi sono localizzati nel ganglio superiore (giugulare) e nel ganglio inferiore
(petroso) le fibre afferenti trasportano informazioni sensitive generali dalla mucosa della faringe e
dal palato molle o dal nucleo bulbare.
Il nervo è responsabile della sensazione del gusto proveniente dal terzo posteriore della lingua e
possiede recettori specifici che controllano la pressione arteriosa, e la concentrazione dei alcuni
gas nel sangue.
I neuroni motori controllano i muscoli faringei coinvolti nella deglutizione.
Nervo Vago (X N)
funzione: mista
Origina immediatamente al di sotto del nervo glossofaringeo.
fornisce informazioni sensitive viscerali proveniente dai recettori dell’esofago, delle vie aeree,
nei visceri addominali e nei tratti terminali dell’intestino crasso.
Afferenze vagali sono vitali per il controllo autonomo delle funzioni viscerali.
• Informazioni motorie: trasporta
fibre autonome pregangliali diretta al cuore, alla muscolatura liscia alle ghiandole nel tratto
respiratorio, nello stomaco, nelle diverse parti dell’intestino e della colecisti.
• Fibre somatiche ai muscoli del palato e della faringe (anche se sono di pertinenza del
nervo accessorio).
Nervo A