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Applicando il primo principio della termodinamica in forma specifica per i sistemi chiusi, per du
= −
= ℎ − −
Da cui, alla luce di si può scrivere
− = ℎ − − → −ℎ = − + − −
ℎ = − + +
= −
Sapendo che allora e si elidono. Quindi:
ℎ = +
Caso particolare. Se i processi avvengono a pressione costante, allora l’ultima relazione diventa
ℎ =
8. Termodinamica: descrizione e realizzazione dei processi
8.1 Definizioni preliminari
Capacità termica )
= → = ∆ = ( −
[ ] 2 1
2
Matteo Corradi
Calore specifico ( )
= → = −
[ ] 2 1
)
( −
2 1
Calore latente
= ]→=
[
8.5 Teorema di Carnot
Coefficiente economico di una macchina termica
=
8.7 Entropia
= →=∫
9. Termodinamica: miscele di aria e vapor d’acqua
9.2 MAV, proprietà termodinamiche specifiche: umidità relativa
18,02
= = = 0,622
28,97 − −
9.3 MAV, proprietà termodinamiche specifiche: umidità relativa
Φ= =
E quindi = Φ
Si può così riscrivere x Φ
= 0,622 − Φ
9.4 MAV, proprietà termodinamiche specifiche: entalpia specifica
ℎ = + ( + ) → ℎ = 1,006 + (2501 + 1,875)
0
9.5 Relazioni e sviluppi tra variabili
Calore specifico dell’aria a pressione costante
= +
Da cui ℎ = +
0
3
Matteo Corradi
9.13 Trasformazioni di una MAV: riscaldamento/raffreddamento semplice
9.14 Trasformazioni di una MAV: raffreddamento con deumidificazione
10. I fluidi: generalità
10.4 Massa volumica
=
Se V diventa molto piccolo allora anche m lo diventa, e si ottiene:
=
10.6 Esame degli sforzi tangenziali ∆
= ∆
10.7 Fluidi newtoniani: la legge di Newton per la viscosità
∆
=
Se viene riscritto in funzione dello sforzo tangenziale τ si ottiene:
∆ ∆
= =
∆
∆
Se diventa infinitesimo, ovvero se lo strato di fluido considerato diventa sottilissimo, si ottiene:
à: =
10.8 Viscosità nei fluidi
(à
) = √ (1 + )
(à
) =
10.9 Fluidi non-newtoniani
: = ( )
10.14 Regimi di moto e numero di Reynolds ××
: =
11. I fluidi: statica
11.1 Pressione all’interno di un fluido
= ×
11.2 Variazione di pressione all’interno di un fluido: dalla legge di Stevino alla legge di Pascal
Equilibrio dinamico: ( (
− + ) + = 0 → − + ) + = 0
Svolgimento calcoli: − − + = 0 → − + = 0
4
Matteo Corradi
Sapendo che: = : − + = 0
Dividendo per S: − + = 0
Da cui: = → =
Essendo g una costante e considerata costante (anche se in realtà sarebbe funzione di p e T, ma in questo
caso p varia di poco), si può integrare ed eseguire le operazioni successive:
( +ℎ)=
( +ℎ)= +ℎ
1 2
1 2 1 )
∫ = ∫ = ∫ = ( + ℎ − = ℎ
1 1
( )= ( )=
1 1 1 1 1
Da cui: : − = ℎ
2 1
Spiegazione legge di Stevino (in base al peso):
= = ℎ
Considerando poi la definizione di pressione (forza fratto superficie, in questo caso la forza è la forza peso
mentre la superficie è la base della colonna): = ℎ
come volevasi dimostrare (si dimostra che vi è una variazione di pressione in base all’altezza della colonna).
Dalla legge di Stevino: se il peso del fluido in esame è trascurabile:
: − = 0, ℎé = 0 ℎ = 0
2 1
11.3 Il principio dei vasi comunicanti ed il caso del “tubo ad U”
Secondo la legge di Stevino: − = ℎ = ℎ
1 1 2 2
Semplificando: ℎ
1 2
ℎ = ℎ → =
1 1 2 2 ℎ
2 1
11.4 La legge di Archimede
Risultante forse di pressione agenti in direzione verticale:
( )
− = −
2 1 2 1
( − = ℎ):
Secondo la legge di Stevino 2 1 5
Matteo Corradi ( )
− = ℎ = =
2 1
In termini vettoriali la risultante delle forze di pressione è: ⃗⃗⃗⃗
(
) ℎ: = −
Considerando anche il contributo della forza peso:
⃗⃗⃗⃗ ⃗⃗⃗
= + = ( − ) ℎ
12. I fluidi: cinematica e dinamica
12.3 Equazione di continuità
Quantità di fluido passante attraverso una sezione:
=
1 1 1
=
2 2 2
Considerando il moto del fluido in regime costante e la portata del fluido in assenza di pozzi o sorgenti
indipendente dalla costanza della sezione trasversale:
=
1 2
Considerando il fluido incomprimibile (quindi costante), allora e dt si possono semplificare:
=
1 1 2 2
Essendo e completamente aleatorie si ottiene:
1 2 à: =
Se il fluido attraversa non un tubo di flusso ma una condotta a sezione trasversale finita:
(
à ): =
12.4 Teorema di Bernoulli
1° metodo. Applicazione della definizione classica di lavoro inteso come il prodotto di una forza per lo
.
spostamento. Si calcola il lavoro di ogni singola forza agente sul sistema nell’intervallo
→
- Lavoro della forza di pressione agente dall’alto:
1
= ℎ = = ℎ / ℎ
in quanto dove è lo spazio percorso.
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
→
- Lavoro della forza di pressione agente dal basso:
2
= − ℎ = − = − =
dove per l’equazione di continuità.
2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 2
→
- Lavoro delle forze agenti sulle superfici laterali:
3
= 0, perché le forze agenti sulle superfici laterali sono perpendicolari allo spostamento.
3
→
- Lavoro della forza peso (calcolata tramite diminuzione energia potenziale):
4
= − = − = ℎ − ℎ = −
4 1 1 2 2 1 1 2 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1
, per l’equazione di continuità risulta:
2 2 2 ( )
= − = −
4 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2
Il lavoro totale sarà: ( )
= + + + = − + 0 + −
1 2 3 4 1 1 1 2 1 1 1 1 1 2
( ) ( ) ) ( )]
= − + − = [( − + −
1 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2 1 2
2° metodo. Applicazione del teorema delle forze vive (o Teorema dell’energia cinetica).
6
Matteo Corradi
1 1 1 1 1 1
2
2 2 2 2 2
= ( ) − ( ) = ( ) − ( ) = ( ℎ ) − ( ℎ ) =
2 2 1 1 2 2 1 1 2 2 2 1 1 1
2 2 2 2 2 2
1 1 1
2 2 2 2
( ) − ( ) = ( − ) (applicazione equazione continuità).
2 2 2 1 1 1 2 1 1 1
2 2 2
Uguaglianza dei due risultati ottenuti: 1 2 2
) ( )]
[( − + − = ( − )
1 1 1 2 1 2 2 1 1 1
2
Semplificando: 1 2 2
( ) ( )
− + − = ( − )