A
M→P P→M #$
Monica Barbara Franco
o Significato microscopico della temperatura: la temperatura di un gas è proporzionale alla
sua energia cinetica media. 9
〈 〉 →
= molecole monoatomiche
B C
' ;
〈 〉 →
= molecole biatomiche
B C
'
o Principio dell’equipartizione dell’energia: D '(
〈 〉
=
B C
'
GL = gradi di libertà
Moto del centro di massa: 3GL
Moto di rotazione: 2GL
o Velocità quadratica media:
93
〉
!〈 '
= =
E% C
o Energia interna: l’energia interna di un sistema termodinamico è data dalla somma delle
energie cinetiche e potenziali dei suoi costituenti:
H
= < + <
6,G J,6
GI& J,6
– Per un gas ideale, le interazioni tra i costituenti (molecole) sono rare e vengono
trascurate:
≫
E U:
K 9
= (monoatomici)
' ;
= (biatomici)
'
– L’energia interna è una funzione di stato, cioè dipende solo dalle variabili
termodinamiche (nel gas ideale solo da T). Un gas varia la sua E in seguito a scambi di
calore e lavoro con l’ambiente esterno.
o Esperimento di Joule
– L’esperimento di Joule permette di provare che il calore è una forma di energia e di
studiare la relazione tra calore e variazione di temperatura.
– A causa dell’attrito viscoso tra palette e liquido, i pesi scendono a velocità costante.
§ Il lavoro L della forza di gravità (= –ΔU dei pesi) non si traduce in aumento di
energia cinetica, ma viene dissipato nel liquido.
§ L’energia dissipata si trasmette a tutto il liquido, che aumenta la sua temperatura
(passaggio di calore Q)
– Se misuriamo ΔT in funzione dell’energia ceduta al sistema otteniamo una relazione di
∝
→
proporzionalità diretta ΔT Q
o Equilibrio termico: +
& & ' '
=
KE +
& '
Monica Barbara Franco
o Termostato:
– Termostato ideale = un corpo di capacità termica infinita
– Termostato nella pratica: un corpo di capacità termica molto maggiore rispetto a quelli
con cui si trova a contatto.
– Per un termostato:
Δ = ~0
– Inoltre, se il corpo 1 è un termostato
= > N= > = (> N= > /=
) ) # # ) ) # # )
= lim lim =
=
KE &
= N= = (&N= /=
= →M = →M
) # ) # )
) )
o Propagazione del calore:
– Conduzione: due oggetti di temperature diverse a contatto tra loro si scambiano calore
fino a raggiungere l’equilibrio.
§ Spiegazione a livello microscopico: urti tra molecole con diverse velocità. Quelle più
veloci vengono rallentate, quelle più lente vengono accelerate.
§ Con che velocità si trasmette il calore?
Δ
=
Δ
– Convezione: meccanismo di propagazione del calore con trasporto di materia, tipico di
liquidi e gas.
§ Dilatazione termica: la densità diminuisce con la temperatura
§ Forza di Archimede: un fluido più leggero tende a salire
– Irraggiamento: trasporto di energia sottoforma di onda elettromagnetica. Spiega la
propagazione del calore nel vuoto (e.g. dal Sole alla Terra).
§ Un corpo a temperatura T emette energia sottoforma di radiazione
elettromagnetica: -
=
Δ
-8 4 2 →
z = 5.7 x 10 J/sK m costante di Stefan-Boltzmann
e = emissività del materiale (0 < e < 1)
S = superficie
o Combustione e potere calorifico: la combustione di un elemento è un procedimento
esotermico che richiede una piccola quantità di energia per l’innesco, poi si svolge liberando
energia sotto forma di energia cinetica delle molecole.
– Potere calorifico di una sostanza: quantifica l’energia (calore) per unità di massa
liberata nella combustione: Q
= [J/kg]
%
o Cambiamenti di stato: Q = L m
fusione f
Q = –L m
solidificazione f
Q = L m
vaporizzazione v
Q = –L m
condensazione v
o Pressione di vapor saturo: Immaginiamo di far evaporare il liquido in un ambiente chiuso (V
finito): la densità e la pressione del vapore aumentano fino a un valore limite in cui il
Monica Barbara Franco
numero di molecole (per unità di tempo) che evaporano e che ri-condensano si equivalgono
→ pressione di valor saturo.
o Umidità relativa: si dice che l’ambiente è saturo di vapore quando la pressione del vapore
ha raggiunto la pressione di vapor saturo
*S,TRK
=
R
*S,TR (S$VRT
o Sistemi termodinamici: Un s.t. scambia calore e lavoro con l’esterno. Questi scambi portano
a una variazione dello stato del sistema. Ogni stato è caratterizzato da una sua energia
interna.
– La variazione di energia interna in una trasformazione dipende dal lavoro e dal calore
scambiati nella trasformazione.
§ Ogni stato è caratterizzato da una serie di variabili (variabili di stato)
§ L’energia interna dipenda da queste variabili. Per un fluido, le variabili
termodinamiche sono p, V, T.
o Equilibrio termodinamico: un sistema si trova in uno stato di equilibrio termodinamico se si
trova in:
– Equilibrio meccanico: no forze nette interne al sistema
– Equilibrio termico: no scambi di calore interni al sistema
– Equilibrio chimico: no trasformazioni chimiche nel corso del sistema.
o Trasformazioni di un sistema termodinamico:
– Trasformazione ideale: avviene passando attraverso infiniti stati di equilibrio
– Trasformazione reale: il sistema non è in equilibrio durante la trasformazione
– Trasformazione quasistatica: buona approssimazione di una trasformazione ideale: la
trasformazione avviene in un gran numero di “piccoli passi”, dando ogni volta al
sistema il tempo di riequilibrarsi.
La variazione di energia interna è la stessa in tutti i casi (dipende solo da A e B). il lavoro e il
calore scambiati invece possono essere diversi.
o Lavoro in una trasformazione generica di un gas:
Monica Barbara Franco " +
= lim < Δ = R () =
WS( G G
#" * G " %
o Lavoro in una trasformazione isobara:
= T TΔℎ = Δ
WS( WS(
o Lavoro in una trasformazione isoterma:
C
= ln
WS( T
X
o Primo principio della termodinamica: La variazione di energia interna in una trasformazione
dipende dal lavoro e dal calore scambiati nella trasformazione.
Δ = − = −
' &
– Vale per qualunque sistema termodinamico
– L’energia interna E è funzione di stato, Q e L non lo sono.
§ Noti gli stati iniziale e finale di una trasformazione è noto ΔE
§ Noto ΔE, si conosce L per una data trasformazione, il primo principio permette di
ricavare Q e viceversa.
– Si può anche scrivere: Δ = +
Y)>.
o Calore molare a volume costante per un gas ideale:
– Il primo principio della termodinamica permette di calcolare il calore molare (e specifico)
a volume costante di un gas ideale:
Z/
=
",%T7 2
",%T7 Z/
= =
" 2
o Calore molare a pressione costante per un gas ideale:
Z/
= + = ) + 1,
,,%T7 ",%T7 2
Monica Barbara Franco
,,%T7 Z/
= =) + 1,
, 2 →
o Macchine termiche: Trasformano calore in lavoro in modo continuativo alla base dalla
rivoluzione industriale
– Gas in espansione: trasformazione di calore assorbito da una sorgente calda in lavoro
→
§ Per ottenere lavoro in modo continuativo la trasformazione deve essere ciclica
bisogna riportare il pistone nella posizione iniziale. Se lo si fa meccanicamente, L
CICLO
= 0. La compressione viene realizzata facendo cedere calore dal gas a una sorgente
→
fredda macchina a vapore:
– Rendimento di una macchina termica:
− | | | |
' & &
= = =1−
' ' '
o Enunciato di Kelvin – secondo principio della termodinamica: Non esiste una
trasformazione il cui unico risultato sia la conversione integrale in lavoro del calore
assorbito dal sistema: il secondo principio della termodinamica vieta il moto perpetuo.
Infatti se non fosse vero:
o Enunciato di Clausius – secondo principio della termodinamica: Non esiste una
trasformazione il cui unico risultato sia il passaggio di calore da un corpo più freddo a un
corpo più caldo.
o Macchine frigorifere: funziona assorbendo il lavoro dall’esterno. Non viola il secondo
principio della termodinamica perché il passaggio di calore non è l’unico risultato dalla
trasformazione.
o Equivalenza dei due enunciati – secondo principio della termodinamica:
– Dimostriamo che se è vero Kelvin è vero anche Clausius: assumiamo he esista una
macchina in grado di violare Clausius (!C)
– Costruiamo la macchina M + !C
§ Calore assorbito da T : Q – Q > 0
2 2 1
§ Lavoro compiuto: L > 0
§ Calore ceduto a T : Q – Q = 0
1 1 1
→ M + !C = !K
Monica Barbara Franco
– Costruiamo la macchina J + !K
§ Calore assorbito da T < T : Q > 0
1 2 1
§ Lavoro compiuto: L – L = 0
§ Calore ceduto a T : –Q < 0
2 1
→ J + !K = !C
o Trasformazioni reversibili; rendimento teorico:
– Trasformazioni reversibili: trasformazioni al termine delle quali il sistema e l’ambiente
→
esterno possono, in linea di principio, essere riportati allo stato iniziale non hanno
una direzione temporale “preferita”.
– Condizioni:
§ Trasformazione quasistatica (passaggio per stati di equilibrio ben definiti)
§ Scambio di calore solo con sorgenti ideali (termostati, non combustione)
§ No attriti (dissipazione di energia)
– Consideriamo due macchine termiche che lavorino tra le temperature T e T , una
1 2
reversibile e una irreversibile.
– Teorema di Carnot: η > η
R l
– Rendimento teorico della macchina reversibile:
| |
& &
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