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IMPRESA CHE CRESCE
La stessa impresa al tempo T1, intravede un'opportunità di investimento che comporta una spesa
pari al 50% di EPS , cioè 5 $. Gli anni successivi gli EPS cresceranno sempre di 1 $, perché
1
l'investimento rende il 20%. Il VAN di questo investimento sarà VAN = - 5 + 1/0,15 = 1,66. Al
1
tempo T l'EPS sarà 11 $, reinvestendo il 50% di EPS, cioè 5.5$, sempre con un rendimento del
2
20% questo nuovo investimento produrrà un utile aggiuntivo di 1,1$, a partire dall'anno successivo.
Il VAN di questo nuovo investimento sarà VAN = - 5,5 + 1,1/0,15 = 1,833. Si nota che il dividendo
2
cresce al tasso del 10%, che è esattamente pari a g = 0,5*0,20 = 0,10, i VAN crescono al tasso del
10%. L'impresa che cresce vale: P = DIV = 5 $ = 100$
0 1
Re – g 0,15 – 0,10
P (con crescita) = P (senza crescita) = 100 $ - 66,66 $ = 33,33 $
0 0
Si dimostra che la differenza tra i due prezzi è proprio il valore attuale di tutti i VAN degli
investimenti fatti in ogni anno (VANOC) = VAN1 = 1,66$ = 33,33 $
Re – g 0,15- 0,10
Va privilegiata la crescita, cioè g, al fine di far aumentare il prezzo delle azioni, solo se questa
crescita è profittevole, cioè realizzata tramite investimenti a VAN positivo. In caso di crescita non
profittevole, cioè realizzata tramite investimenti a VAN negativo, sarà preferibile distribuire
dividendi e non reinvestire nulla in quanto il prezzo delle azioni sarebbe inferiore di un importo pari
al VANOC.
Variazione dei tassi di crescita
Non si può usare il modello di crescita costante dei dividendi per valutare le azioni delle giovani
imprese di successo, esse non distribuiscono dividendi per poter sfruttare opportunità di
investimento remunerative e perché il loro tasso di crescita continua a variare nel tempo finché non
raggiungono la maturità. Si può usare il dividend discount model per valutare l'impresa utilizzando
il modello della crescita costante per calcolare il prezzo Pn quando l'impresa raggiungerà lo stadio
della maturità e il tasso di crescita attesa si stabilizzerà.
Pn = DIV n+1
Re – g
Si combina questa equazione con quella utilizzata per il dividend discount model , essendo questa
equazione il valore terminale , il valore all'orizzonte.
Limiti del dividend discount model
Questo modello valuta le azioni in base alla previsione dei futuri dividendi distribuiti agli azionisti,
anche se per i dividendi aziendali esiste un elevato grado di incertezza, è difficile conoscere quale
sia la stima più ragionevole del tasso di crescita dei dividendi. Per fare una previsione sui dividendi
è necessario prevedere gli utili aziendali, il tasso di distribuzione degli utili e conteggiare le azioni
future, gli utili futuri dipenderanno dagli oneri finanziari e il numero delle azioni e il tasso di
distribuzione degli utili dipenderanno dal fatto che l'azienda usi o meno una parte dei suoi utili per
riacquistare azioni proprie.
IL TOTAL PAYOUT MODEL E IL MODELLO DEI FLUSSI DI CASSA SCONTATI
Esistono due approcci alternativi per valutare le azioni di un'impresa evitando il modello del
dividend discount model:
1)total payout model, che consente di ignorare la scelta tra distribuzione dei dividendi e riacquisto
delle azioni
2)modello dei flussi di cassa scontati, che considera i flussi di cassa di tutti gli investitori aziendali,
e che permette di evitare di stimare l'impatto sugli utili delle scelte di indebitamento dell'impresa.
1) Spesso si parla di riacquisto delle azioni, come sostituzione alle distribuzione dei dividendi,
quando l'azienda usa la liquidità in eccesso per ricomprare le proprie azioni. Un metodo alternativo
se l'impresa riacquista le azioni, è il total payout model, che considera tutte le azioni e non la
singola azione. Si scontano i pagamenti complessivi effettuati dall'impresa ai suoi azionisti, che
corrisponde all'ammontare complessivo distribuito sia sotto forma di dividendi che di riacquisto di
azioni, poi si divide per il numero corrente di azioni in circolazione per determinare il prezzo delle
azioni:
P = VA(totale futuri dividendi e riacquisti)
0 azioni in circolazione
In questo caso si scontano sia i dividendi che i riacquisti delle azioni e si usa un tasso di crescita
degli utili totali. Questo metodo diventa più affidabile se l'impresa ricorre al riacquisto delle azioni.
Usando il total payout model non occorre conoscere il modo in cui gli utili vengono suddivisi fra
distribuzione dei dividendi e riacquisto delle azioni.
2) Il modello dei flussi di cassa scontati si spinge più avanti e determina il valore totale dell'impresa
per tutti gli investitori, azionisti e detentori del debito.
Si stima l'enterprise value, che è uguale a valore di mercato del capitale netto + debiti – cassa, è
il flusso che remunera sia azionisti che detentori del debito.
E' il valore del business aziendale, non gravato dal debito e separato dalla liquidità e assimilati, è il
costo di acquisto del capitale proprio dell'azienda con l'intera liquidità e dopo il rimborso dei debiti,
è la somma che un soggetto deve pagare se si vuole comprare tutte le attività della impresa, è il
valore complessivo di tutte le attività dell'impresa. Permette di valutare un'impresa senza doverne
prevedere in modo esplicito i dividendi, il riacquisto delle azioni o l'uso del debito.
Valore totale dell'impresa
Per stimare il valore totale dell'impresa bisogna calcolare il valore attuale dei flussi di cassa che
l'impresa ha a disposizione per pagare tutti gli investitori, azionisti e detentori del debito.
FCF (Flusso di cassa) = EBIT* (1-Tc) + ammortamenti – spese in conto capitale – aumento del
capitale circolante netto
La parte in giallo rappresenta l'utile netto unlevered. L'enterprise value, V , si può ottenere
0
calcolando il valore attuale dei flussi di cassa dell'impresa futuri.
Dato l'enterprise value si può stimare il prezzo delle azioni usando l'equazione dell'enterprise value
per determinare il valore del capitale proprio e dividendolo per il numero delle azioni in
circolazione. P = V + cassa – debiti
0 0 0 0
azioni in circolazione 0
In questo modello gli oneri e i proventi finanziari sono ignorati in quanto i flussi di cassa liberi
vengono ricavati dall'EBIT, ma poi per tener conto della liquidità e dell'indebitamento si effettua un
aggiustamento dall'equazione precedente.
Applicazione del modello
Si differenzia dal total e dal divided per il tasso di sconto. In questo modello, invece di utilizzare il
costo del capitale proprio aziendale Re, per scontare i flussi di cassa per gli azionisti, scontiamo i
flussi di cassa che saranno pagati sia agli azionisti sia ai detentori del debito. Si usa, quindi, il costo
medio ponderato del capitale (WACC) dell'impresa Rwacc, cioè il costo del capitale che riflette il
rischio complessivo dell'attività ed è dato dal rischio del capitale proprio e dell'indebitamento.
WACC = Re* E + Rd* D Dove Re è ciò che chiedono gli azionisti, Rd è ciò che
D + E D + E chiedono i debitori, il primo rapporto è quanto pesa il
il capitale netto, il secondo è quanto pesa il capitale di debito
Rwacc viene interpretato come il rendimento atteso che l'impresa deve pagare agli investitori per
compensarli del rischio combinato di possedere azioni e debito. Se non è stato contratto debito
allora Rwacc = Re. Si applica il modello dei flussi di cassa scontati in modo simile al dividend
discount model.
V = FCF + FCF + …... + FCFn + Vn
0 1 2 2 N N
1 + Rwacc (1 + Rwacc) (1 + Rwacc) (1 + Rwacc)
Il valore terminale viene stimato assumendo un tasso di crescita costante di lungo periodo Gfcf dei
flussi di cassa dopo l'anno N:
Vn = FCF = 1 + G x FCFn
N+1 fcf
Rwacc – G Rwacc – G
fcf fcf
Il tasso di crescita di lungo periodo si basa sul tasso di crescita di lungo periodo previsto per i ricavi
dell'impresa.
Il valore attuale dei.. Determina il ..
Dividendi distribuiti (dividend discount model) Prezzo dell'azione
Utili totali distribuiti (total discount model) Valore del capitale proprio
Flussi di cassa (liquidità disponibile per Valore dell'impresa (enterprise value)
retribuire tutti i detentori di titoli)
VALUTAZIONE ATTRAVERSO I COMPARABILI
Un'applicazione della legge del prezzo unico è il metodo dei comparabili, in cui invece di stimare il
valore dei flussi di cassa aziendali, si stima il valore dell'azienda basandosi sul valore di altre
aziende. Il problema è che non esistono società identiche, esse possono essere diverse per
dimensione. Come si devono trattare le differenze dimensionali tra imprese?
Bisogna trovare misure “relative” di valore. Si esprime il valore delle aziende in termini di un
multiplo di valutazione, che è il rapporto del valore con alcune misure di scala dell'impresa.
Il rapporto prezzo/utile
Questo rapporto è uguale al prezzo dell'azione diviso per l'utile per azione, quando si acquista
un'azione in un certo senso si acquistano i diritti sugli utili futuri dell'impresa e le differenze di scala
degli utili tra imprese si manterranno nel tempo. Si è disposti a pagare proporzionalmente di più per
un'azione con utili correnti più elevati. Questo rapporto si può calcolare usando gli utili recenti o gli
utili futuri, nel primo caso è definito trailing P/E e forward P/E.
Forward P/E = P = DIV1/EPS1 = Payout
0
EPS Re – g Re – g
1
Dovrebbero avere P/E elevati:
imprese con alti tassi di crescita
•le imprese con utili poco volatili
•le imprese che generano elevata liquidità e mantengono alti tassi di distribuzione degli utili
•le
Multipli dell'enterprise value
E' vantaggioso usarlo per confrontare imprese con diversi livelli di indebitamento.
V = FCF /EBITDA
0 1 1
EBITDA Rwacc - G
1 FCF
L'EBITDA è l'utile al lordo di interessi, imposte ed ammortamenti. Questo multiplo di valutazione
1
è più elevato per imprese con:
alto tasso di crescita
•un basso fabbisogno di capitale (e quindi i flussi di cassa sono elevati rispetto all'EBITDA)
•un di cassa poco volatili
•flussi
Altri multipli
delle vendite (V / sales )
•Multiplo 0 1
tra prezzo e valore contabile del capitale proprio per azione (P / Equity per azione)
•Rapporto 0
P = EPS * d / Re - g = EPS*d * ROE = d*ROE
0
Equity per azione EPS / ROE Re – g EPS Re – g
Tende ad esser