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I FONDI SR IN EUROPA E ITALIA
Dopo la serie di eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni, l’indebolimento delle borse in seguito
all’11 settembre 2001, la crisi economica dell’Argentina, il crack di grosse società (Enron negli USA e
Cirio in Italia, solo per citare qualche esempio) e la recente crisi finanziaria, finanza SR e CSR trovano
maggiore significato in quanto riportano gli attori finanziari a svolgere la propria funzione originaria
di garanti del risparmio, di operatori che sostengono lo sviluppo dell’economia reale, evitando gli
impieghi puramente speculativi.
Così si supera l’idea che sia necessario un rendimento economico immediato (shortermismo),
puntando sull’ investimento in capitale umano, sociale e ambientale e andando oltre il conflitto
d’interesse che oppone gli azionisti agli stakeholder nell’ottica del primato dei primi sui secondi.
La finanza SR in Italia
Negli altri paesi europei, le quote di mercato dei fondi SR sono in continua crescita soprattutto nei
paesi del Nord-Europa.
In Italia, pur essendosi affacciati sul mercato già da qualche anno, gli strumenti di finanza SR
incontrano difficoltà ad affermarsi.
Questa situazione è riconducile non tanto alla mancanza di sensibilità da parte dell’investitore italiano
(il settore del non profit ha registrato un grande successo negli ultimi anni) quanto all’inadeguatezza
dell’offerta degli operatori finanziari.
L’offerta di finanza SR in Italia è caratterizzata da una forte componente di beneficenza, ma non da una
valutazione etica preventiva degli investimenti che è alla base delle forme più evolute di risparmio
eticamente gestito.
La connotazione di fondo etico può caratterizzare fondi aperti, chiusi, immobiliari, riservati e non in
quanto concerne la modalità di gestione del fondo (selezione degli investimenti, distribuzione dei
proventi) e non le sue caratteristiche tecniche.
Tuttavia, osservando le caratteristiche dei fondi etici italiani, emerge come essi siano per la quasi
totalità fondi obbligazionari con portafogli di investimento orientati verso titoli di stato italiani ed
esteri. Questa caratteristica può essere attribuita alla maggiore facilità della selezione etica degli
emittenti-paesi piuttosto che degli emittenti-imprese.
Offerta italiana di fondi SR
All’interno dell’offerta italiana di fondi SR è possibile distinguere quattro categorie:
1. _Fondi caritativi (o a devoluzione)
2. _ Fondi socialmente responsabili veri e propri
3. _Fondi misti
4. _Fondi verdi
Fondi caritativi
Nel 1989 RAS Asset Management SGR ha creato il fondo GESTIRAS Cedola (Obbligazionario). Il fondo è
congeniato per devolvere una % scelta dall’investitore a enti convenzionati.
Nel 1995 la società finanziaria Azimut lancia Azimut Solidity, (Obbligazionario misto): chi investe in
questo strumento può devolvere una parte dei proventi (il 25% o il 50% della differenza tra il
rendimento effettivo del fondo e il rendimento dei certificati di deposito a sei mesi) a una delle 8
organizzazioni convenzionate con l’ iniziativa.
Inoltre, anche chi si limita ad investire in questo fondo senza devolvere direttamente parte dei
guadagni, contribuisce indirettamente a finanziare le associazioni convenzionate perché Azimut si
impegna a versare a loro favore ogni anno lo 0,24% del patrimonio in gestione.
Fondi SR veri e propri
Il lancio del primo fondo SR vero e proprio risale al 1995 ed è quello del Sistema Etico Sanpaolo che si
compone di due fondi obbligazionari e di un fondo azionario.
A partire da Aprile 2008 i tre fondi hanno cambiato denominazione: Eurizon Obbligazionario Etico,
Eurizon Diversificato Etico ed Eurizon Azionario Internazionale Etico.
La loro data di chiusura coincide con il 31 Dicembre 2050.
In realtà, i fondi del Sistema Etico San Paolo attuano una gestione SR e hanno finalità umanitarie.
Tutti i fondi della famiglia “etico” sono stati creati allo scopo di aumentare nel tempo il valore del
capitale raccolto investendo secondo principi SR.
Il Consiglio di Amministrazione della SGR si avvale del supporto di un Comitato di Sostenibilità per
assicurare che le scelte di investimento vengano fatte secondo i principi SR contenuti nello statuto
della SGR stessa.
Il Comitato è autonomo rispetto alla SGR e a sua volta ricorre a banche dati internazionali per
esprimere le proprie opinioni circa l’eticità degli interventi.
Nel caso in cui in un momento successivo dall’investimento il giudizio nei confronti dell’emittente
dovesse variare, la SGR provvederà a ridurre ed entro 6 mesi ad azzerare gli investimenti negli
strumenti finanziari di tali emittenti, salvaguardando gli interessi dei risparmiatori.
Una parte del fondo viene utilizzata solo per finanziare investimenti che abbiano scopi umanitari e
sociali, il resto viene investito in emittenti che al momento dell’investimento non presentino criteri
negativi e siano invece in possesso di più criteri postivi.
Vengono considerati criteri negativi di un emittente, nel caso in cui si consideri uno Stato, la presenza
di un regime oppressivo o il coinvolgimento in azioni militari non condotte da organizzazioni
sopranazionali, nel caso in cui si consideri una società, la produzione di armi, tabacco, alcolici,
organismi geneticamente modificati e prodotti lesivi della dignità dell’uomo e della sua salute.
I sottoscrittori
La sottoscrizione del fondo prevede un versamento in un’unica soluzione pari a 500 euro (PIC) oppure
si possono fare dei versamenti rateali nell’ambito di un piano pluriennale di investimento versando
inizialmente 50 euro (PAC).
Tutti i fondi tranne quello Obbligazionario Etico sono del tipo ad accumulazione ossia i proventi
realizzati non vengono distribuiti ai partecipanti, ma restano compresi nel patrimonio del Fondo.
I partecipanti del fondo Obbligazionario Etico possono decidere di donare parti dei ricavi a enti o
associazioni benefiche e la stessa SGR finanzia progetti umanitari devolvendo parte della commissione
di gestione percepita sui Fondi del Sistema Etico.
Lo stesso gruppo bancario, nel corso del 2000, è stato artefice del più grande scandalo riguardante
fondi comuni mai accaduto in Italia.
Il gestore, Vittorio Grimaldi era interessato a gonfiare la performance del fondo San Paolo Azioni,
prodotto di punta della casa.
La Consob ha accertato diverse irregolarità: in particolare alla San Paolo sono state riconosciute 18
infrazioni molte delle quali decisamente gravi fra le quali "agevolazione di un OICR a favore di un
altro“ e varie infrazioni al codice di autodisciplina della categoria oltre a diverse inadeguatezze nella
gestione spicciola dell'attivita' di gestione del risparmio. _ Sono anche emerse situazioni imbarazzanti
riguardo la preparazione del gestore, Vittorio Grimaldi che in una telefonata, ad esempio, non sapeva
nemmeno scrivere il nome Fin Part e chiedeva di cosa si occupasse la società!
La sanzione totale ammontava a circa 500.000 euro, di cui 160.200 attribuiti a Vittorio Grimaldi.
Le sanzioni irrogate dal Ministero sono state poi annullate dalla Corte di Appello di Milano per il
mancato rispetto dei termini, evento che rende molto più difficile il rimborso delle richieste di
risarcimento avanzate dai possessori dei fondi danneggiati.
La vicenda della San Paolo Imi Asset Management e' decisamente indicativa in quanto non si tratta di
una piccola societa‘, ma di una delle principali societa' di gestione del risparmio in Italia.
Altri fondi SR veri e propri
Nordfondo etico gestito da Gestnord Fondi SGR (Banca Sella) è un fondo obbligazionario misto creato
nel 1999 come fondo a devoluzione dei proventi. Nel 2003 inizia ad applicare una selezione SR
dell’universo investibile, pur conservando l’aspetto charity (6 euro devoluti ogni 1.000 investiti)
Anche il fondo etico Bnl per Telethon (obbligazionario misto) è a metà strada tra i fondi a devoluzione
e quelli che effettuano una gestione SR. Il carattere SR del nuovo strumento, creato da Bnl gestioni nel
2000, è dato in parte dalla selezione degli investimenti e in parte dalla destinazione del 50% delle
commissioni di gestione alla fondazione Telethon, che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca sulle
malattie genetiche.
Un’altra iniziativa è stata promossa da Banca Intesa che ha lanciato un comparto etico (European
Ethical) nel fondo bilanciato per investitori istituzionali GEO.
La nascita del comparto etico del fondo GEO segna un passo importante nella finanza SR perché
costituisce il primo strumento finanziario SR dedicato agli investitori istituzionali e, in particolare, alle
Fondazioni Bancarie, Organizzazioni Non Profit ed Enti di Previdenza.
Infine, Investietico, promosso a partire dal 2002 da Bipiemme Real Estate SGR, costituisce il primo
esempio italiano ed europeo di fondo immobiliare chiuso SR.
Il carattere innovativo del fondo consiste nel selezionare gli immobili oggetto di investimento sia con i
tradizionali parametri finanziari sia con i criteri etici legati alla destinazione dell‘immobile stesso. In
questo senso, il regolamento prevede che gli investimenti siano effettuati soprattutto in ospedali, case
di cura, ricoveri sanitari assistiti. Inoltre, è prevista la devoluzione di una parte della commissione di
gestione percepita dal fondo in misura annua non superiore al 2,5%.
Fondi verdi: definizione
I fondi verdi e attenti ai problemi ambientali hanno una politica di investimento focalizzata sulle
imprese che nello svolgimento del proprio business prestano particolare attenzione al rispetto
dell’ambiente o sono attive nei settori della sanità, dell’ecologia, dell’energia alternativa e della tutela
dell’ambiente.
Una caratteristica comune a tutti i fondi verdi italiani è quella di qualificarsi semplicemente come
fondi attenti alle problematiche dell’ambiente e della salute senza prevedere principi etici predefiniti
di selezione degli investimenti.
Caratteristiche dei fondi SR italiani
Pochi fondi attuano una politica SR esclusivamente dedicata all’effettiva selezione etica degli
investimenti. Spesso, prevedono anche la devoluzione di una parte dei rendimenti a scopi di
beneficienza.
Solo una percentuale molto ridotta dei fondi SR italiani si avvale del parere di un comitato etico e
prevede strumenti di verifica dell’effettiva conformità delle scelte di gestione ai principi etici
costitutivi.
Esistono pochissime istituzioni deputate allo screening etico delle società o delle attività finanziarie in
cui i fondi possono investire (Vigeo, E-Capital & Partners).
Possibili cause del mancato sviluppo dei fondi SR in Italia
Scarsa presenza degli investitori istituzionali nel sistema pensionistico e, quindi, anche nel comparto