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LIMITI UTILITARISMO IMPRESE
Nelle imprese l'utilitarismo è molto utilizzato perché viene scelta l'azione che conviene intraprendere che è quella che implica i maggiori vantaggi netti per tutti gli interessati all'azione stessa.
È un approccio consequenzialista, che compara le diverse alternative possibili. Esso si basa sull'ipotesi che sia possibile misurare la desiderabilità di qualcosa con il confronto tra costi e benefici di tutto il processo decisionale.
L'Utilitarismo funziona bene quindi solo quando è facile valutare e misurare le conseguenze. Spesso l'utilitarismo non coincide con azioni virtuose in quanto non sempre fare ciò che conviene è in linea con ciò che è giusto. A livello sociale può essere utilizzato più per norme generali di comportamento (rule utilitarianism) piuttosto che per atti individuali (act utilitarianism). Secondo il rule utilitarianism
un'azione è corretta se vi è una regola generale dettata dal fatto che, applicando quella regola, l'utilità generale di tutti i soggetti coinvolti è maggiore rispetto alle alternative.
È molto difficile, però, applicare queste regole a situazioni i cui benefici e costi sono difficilmente misurabili o sono caratterizzati da grande incertezza o semplicemente coinvolgono conseguenze di carattere non esclusivamente economico.
Inoltre, molte decisioni hanno bisogno di rapidità di esecuzione e questo implica che non siano analizzabili sempre tutte le conseguenze.
SPENCERà EGOISMO
Egoistico-utilitaristico-edonistico: l'individuo è interessato solo a ciò che incrementa il proprio piacere o consente di ridurre il proprio dolore.
Chi elabora le teorie evoluzioniste di Darwin è ricco è potente merita di essere tale in quanto la sua stessa posizione è dimostrazione del fatto che le sue
caratteristiche sono adattee sono state favorite dalla selezione sociale naturale.- Chi è povero e debole è la dimostrazione che le sue caratteristiche non sono adatte all'ambiente. La selezione naturale che, in termini economici, si traduce in un laissez-faire radicale e quindi da incoraggiare in quanto la più importante forma di progresso.- La teoria di Spencer è criticabile con l'argomento della fallacia naturalistica: il fatto che osserviamo un certo fenomeno o un certo assetto sociale significa solo che tale fenomeno o tale assetto esistono, non che sono caratterizzati nel modo migliore.- Quindi non si possono trarre delle regole di comportamento da come la gente si comporta.
SARTRE sarà EGOISMO- parla di esistenzialismo, secondo lui viviamo in una società di alienazione sfruttamento e quindi bisogna perseguire la disalienazione e l'autenticità, superando la pressione tipica dei sistemi colonialisti e capitalistici, tornando
ad assumere la propria responsabilità morale.- L’autenticità consiste nel prendersi la responsabilità di ciò che si è, nell’imparare a viveresenza il proprio ego.- L’inautenticità può assumere due forme:la negazione della libertà o della componente trascendente (non posso farci nulla. - Ignorarela dimensione fattuale di ogni situazione (posso fare qualsiasi cosa, basta che lo voglia)manca la percezione della realtà e dei propri limiti.- La soluzione morale, secondo Sartre, è che in qualsiasi situazione uno si trovi, può semprefare qualcosa, siamo condannati a essere liberi.- Sartre sostiene che “l’esistenza precede l’essenza”, l’uomo appare sulla scena e solo dopo sidefinisce con le sue azioni, non vi è una natura umana precedente.- La ragione non potrà mai spiegarci il significato della vita: l’esistenza precede l’essenza,ovvero significato,
prima esistiamo, la vita è (esistenza) e poi vieni cosa è la vita (essenza), cosa fa una persona.- La responsabilità che ne deriva crea angoscia: la mancanza di un disegno superiore carica sull'uomo tutte le conseguenze delle sue azioni.- Le risposte a tali situazioni sono tre secondo Sartre:
- Evitare di scegliere, ma questa è semplicemente un'illusione
- Menti serie, le persone religiose, il bene proviene da un altrove non dalle decisioni
- La cattiva fede, ovvero negare che esista il problema, pur essendone consapevoli
L'implicazione fondamentale dell'esistenzialismo è che qualsiasi sia la scelta, è valida se viene fatta in buona fede ovvero in pieno riconoscimento della libertà e della responsabilità che ne deriva.- In tema di responsabilità, l'esempio classico è quello del nazista sincero, secondo Sartre ci sono diversi tipi di nazisti, quello sincero dal punto di oggettivo si è
comportato male, ma (dal punto di vista esistenzialista) dal punto di vista etico soggettivo si è comportato bene.
LOCKEà LIBERTà- Il principio di Lock non è compatibile con il cannibalismo, cioè con l'utilità di usare un'altra persona, perché la libertà è inviolabile.
- Gli uomini sono liberi e uguali e possono trasferire alcuni dei loro diritti al governo al fine di garantire meglio il godimento stabile della vita, libertà e proprietà. I governi esistono con il consenso delle persone al fine di proteggere i diritti delle persone e promuovere il bene pubblico, se questi non riescono a farlo vanno sostituiti.
- Lo svantaggio di questo mondo è lo stato di natura, deve essere possibile uno Stato minimo, lo Stato minimo è quello in cui c'è la giustizia che mi consente di avere i miei diritti ma nulla di più.
- Secondo Locke vi deve essere un modo per acquisire proprietà.
dei beni esterni, senza sacrificare la libertà altrui, altrimenti non saranno utili a nessuno. Mescolando il nostro lavoro con i beni esterni possiamo arrivare a possederli, a patto che l'appropriazione lasci abbastanza bene in comune per gli altri. Le disuguaglianze che si creano secondo questa dottrina sono considerate conseguenze accettabili.
Secondo Locke il Governo è una cosa che si basa sul consenso delle persone, quindi il Governo deve fare quello che dicono le persone, non hai il diritto di non fare gli interessi delle persone.
NOZICKà LIBERTà - si basava molto su Locke, e dice: la cosa più importante che esiste è la libertà, la libertà deve rispettare i diritti individuali. Nozick fa una distinzione: "libertà di" e "libertà da":
"Libertà di" sono i cosiddetti liberty rights, io devo essere libero di realizzare i miei progettià diritti positivi
"Libertà da",
claim rights, nessuno deve interferire con la mia libertà. È libertà negativa. Secondo Nozick il ruolo dello Stato non deve essere la promozione della libertà positiva, ma la rimozione degli ostacoli alla libertà negativa. Lo stato deve promuovere la libertà negativa, quindi mi deve proteggere da interferenze altrui, ma non ha nessun obbligo di promuovere la mia libertà positiva. Ognuno se la deve cavare da solo, se nasci povero peggio per te, lo stato non ti deve niente. Le condizioni di partenza sono date, e dopo la gente fa degli scambi. Sulle condizioni di partenza ci sono delle differenze che noi vediamo (uno nasce bianco e nero ecc)... ma ci sono tante condizioni di partenza che noi non vediamo (carattere, luogo di nascita), queste sono frutto di fattori casuali, c'è di tutto nelle condizioni di partenza, allora lui dice tanto vale non occuparsene.
STOICISMO VIRTÙ- gli stoici dicono che bisogna vivere in
accordo con il logos che è il principio generale che governa l'universo, quindi i beni materiali per gli stoici non hanno senso, la salute, la bellezza, la forza non sono né buoni né cattivi non ci interessano perché possono essere utilizzati bene o male e quindi non sono beni. Sono beni esterni, quindi non si può dire che una persona vecchia sia meno virtuosa di una giovane. La virtù invece è una pratica, loro la chiamavano technet, un mestiere, che si impara, quindi è l'istinto che è ciò che ci viene da fare come viene da fare anche agli animali, ma noi possiamo anche governare gli istinti e il saggio attraverso la phronesis, la conoscenza pratica, raggiunge la virtù. Bisognerebbe avere assenza di passioni (apatheia), questo ricorda Kant che diceva che se agiamo in base alle passioni siamo schiavi. ACQUINOÀ VIRTÙ. La sua dottrina morale è la fusione di due tradizioni: eudaimonismobase di ogni cosa. Il bene è ciò che rende una cosa desiderabile e l'essere è ciò che fa sì che una cosa esista. Quindi, secondo Tommaso, il bene e l'essere sono strettamente legati e inseparabili. Tommaso sostiene anche che il bene è oggettivo e universale. Ciò significa che esiste un bene comune a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle loro preferenze o desideri personali. Questo bene comune è la felicità o eudaimonia, che è il fine ultimo dell'agire umano. Per raggiungere la felicità, Tommaso afferma che gli esseri umani devono vivere secondo la virtù. Le virtù sono abitudini o disposizioni che ci permettono di agire in modo moralmente corretto e di avvicinarci al nostro vero fine umano. Le virtù sono divise in due categorie: le virtù intellettuali e le virtù morali. Le virtù intellettuali riguardano la conoscenza e la ragione e ci permettono di comprendere la realtà e di prendere decisioni sagge. Le virtù morali, invece, riguardano le nostre azioni e ci permettono di agire in modo etico e virtuoso. In conclusione, secondo Tommaso d'Aquino, il bene e l'essere sono la base di ogni cosa e la felicità si raggiunge vivendo secondo le virtù.stessacosa: qualcosa è buono nella misura in cui è reale, il male è una privazione di ciò che è realeRAWLS: GIUSTIZIA
- Consenso presunto: si usa come norma una regola sulla quale chiunque concorderebbe debba essere generalizzata.
- VELO IGNORANZA: soluzione migliore che adotterebbe soggetto razionale che si trovasse nella posizione originaria senza sapere quale posizione verrà a occupare. Anche egoista sarebbe indotto a considerare bisogni di altri.
- MERITO: parte dall'idea della tesi negativa una persona non si merita di nascere in un determinato contesto. Principio di differenza x raggiungere massima eguaglianza tra i membri non è necessario handicappare + dotati ma farli esprimere e ripartire i benefici, in modo che gli svantaggiati siano in condizioni migliori con libertà ai talenti rispetto alla situazione handicap ai talenti.
LIEBNIZ: GIUSTIZIA
- Il suo approccio è di natura intellettualistica, ovvero la