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Il rapporto tra premio per il rischio e scarto quadratico medio è chiamato indice di Sharpe
Il compito del manager può essere ora diviso in 2 fasi: la prima consiste nel selezionare il 'miglior' portafoglio di azioni (nel nostro esempio in foto, S), e la seconda nella combinazione con un impiego o indebitamento per ottenere un'esposizione al rischio che sia di gradimento alle preferenze dell'investitore. Bisognerebbe sempre impiegare i fondi in 2 investimenti fondamentali: un portafoglio rischioso S e un investimento/indebitamento privo di rischio.
EQUAZIONE DEL CML r = (σ /σ )(r -r ) + r >> equazione della retta rossa (CAPITAL MARKET LINE: cip p s s f fin indica tutti i portafogli efficienti delle possibili combinazioni delle due attività, fornisce la relazione tra rischio e rendimento, misurata dal beta). Se il mercato è efficiente, tutti gli investimenti devono stare sulla SML.
CAPITAL ASSET PRICING MODEL: R = R +
β (R -Rf) - ESPRIME IL MODELLO DEL CALCOLO DELI F I M FCOSTO OPPORTUNITA' DEL CAPITALE - modello secondo il quale i rendimenti attesi aumentano linearmente con il beta di un'attività - tutti gli investimenti si devono collocare sulla linea inclinata, SECURITY MARKET LINE (rappresentante la relazione fra rendimento atteso e rischio sistemico di un'attività) - il CAPM è il miglior modello conosciuto circa la relazione fra rischio e rendimento - è plausibile e largamente usato, ma molto meno che perfetto - nel lungo periodo, i rendimenti effettivi sono legati ai beta, ma la relazione non è così forte come previsto dal modello - altri fattori sembrano spiegare i rendimenti dalla metà degli anni '60 del XX secolo - le azioni di piccole imprese e le azioni con bassi rapporti valore contabile/valore di mercato sembrano avere rischi non considerati dal CAPM - premio atteso per il rischio delle azioni = beta x (premio attesoper il rischio di un'azione è dato dalla somma dei rendimenti attesi dei tre fattori sopra menzionati, moltiplicati per i rispettivi coefficienti di sensibilità dell'azione a ciascun fattore. Il tasso di rendimento atteso (r) di un'azione è calcolato come la somma del tasso di rendimento privo di rischio (rf) e del prodotto tra il coefficiente beta dell'azione (che misura la sua sensibilità al rischio di mercato) e il premio atteso per il rischio di mercato. L'APT (Arbitrage Pricing Theory), che è un'alternativa al CAPM (Capital Asset Pricing Model), propone una teoria alternativa sulla relazione tra rischio e rendimento. Secondo l'APT, il premio atteso per il rischio di un'azione dipende dalla sua sensibilità a vari fattori macroeconomici generici che influenzano i rendimenti. Tuttavia, l'APT non specifica quali siano i fattori rilevanti e richiede agli economisti di identificarli utilizzando strumenti statistici. Fama e French hanno identificato tre diversi fattori nel loro modello a tre fattori. Il primo fattore è la differenza tra il rendimento del portafoglio di mercato e il tasso di interesse privo di rischio. Il secondo fattore è la differenza tra il rendimento delle azioni di piccole imprese e quello delle azioni di grandi imprese. Il terzo fattore è la differenza tra il rendimento delle azioni con un alto rapporto valore contabile/valore di mercato e quello delle azioni con un basso rapporto valore contabile/valore di mercato. Nel modello a tre fattori, il rendimento atteso di un'azione è dato dalla somma dei rendimenti attesi dei tre fattori sopra menzionati, moltiplicati per i rispettivi coefficienti di sensibilità dell'azione a ciascun fattore.atteso da ogni azione dipende dalla sua esposizione a questi tre elementi- ognuno di questi modelli rischio-rendimento ha il suo club di fan - tutti gli economisti finanziari concordano comunque su due concetti fondamentali: gli investitori richiedono un incremento di rendimento atteso al crescere del rischio e sono interessati principalmente al rischio che non è possibile eliminare tramite diversificazione- IL RISCHIO SPECIFICO non è il remunerabile poiché è eliminabile tramite diversificazione, solo il RISCHIO SISTEMATICO viene premiato - il beta è calcolabile per qualsiasi asset (attività) e misura il rischio, mentre il rendimento è espresso dalla parentesi della formula sopra (rendimento del portafoglio di mercato al netto di quello del titolo privo di rischio- rendimento di base rf (titolo privo di rischio) + rendimento associato al rischio additivo che ci accolliamo per investire anche su un'attività rischiosa associato al
beta (misura il rischio) e il rendimento (espresso dalla parentesi che è il premio per il rischio del mercato: rendimento del portafoglio di mercato - rendimento del portafoglio del titolo risk-free) - QUANTO IL MERCATO MI PAGA PER IL RISCHIO CHE DECIDO DI ACCOLLARMI- CONFRONTANDO DUE PROGETTI CON LO STESSO BETA (LIVELLO DI RISCHIO), il mercato mi offre R, ma io decido comunque di investire sull'altro progetto che mi offre un maggiore rendimento (quindi, TIR > costo opportunità del capitale investendo nel mercato su un titolo con lo stesso beta)- in equilibrio nessun titolo può stare al di fuori della Security Market Line, per cui CAPM è un modello che viene rispettato- PRINCIPI FONDAMENTALI PER LA SELEZIONE DI UN PORTAFOGLIO: gli investitori preferiscono rendimenti attesi alti e scarti quadratici medi bassi: i portafogli di azioni che per un dato scarto offrono i rendimenti più alti sono detti portafogli efficienti; se un investitore piùDare a prestito o prendere a prestito ad un tasso di interesse privo di rischio, un portafoglio di attività rischiose è migliore di tutti gli altri: esso offre il rapporto più elevato di premio per il rischio per unità di scarto quadratico medio; la composizione di questo portafoglio efficiente S dipende dalle stime di ogni singolo investitore dei rendimenti attesi, degli scarti e delle correlazioni (se non vi sono asimmetrie informative ogni investitore dovrebbe detenere lo stesso portafoglio, in altre parole, tutti dovrebbero detenere il portafoglio di mercato); non bisogna guardare il rischio di una singola azione, ma il suo contributo al rischio del portafoglio (ciò dipende dalla sensibilità dell'azione alle variazioni del valore di portafoglio); la sensibilità di un'azione alle variazioni del valore del portafoglio di mercato è nota con beta che misura il contributo marginale di un'azione al rischio del
Portafoglio del mercato - le fusioni che hanno come scopo la diversificazione non incrementano il prezzo delle azioni e i fondi di investimento non sono valutati più delle azioni che detengono
MODULO 3: SANDRO SANDRI cap1 - un'impresa ha bisogno di una pressoché infinita varietà di attività reale: alcune tangibili, altre no - per ottenere denaro un'impresa, invece, vende dei pezzi di carta chiamati attività finanziarie o titoli - L'OBBIGAZIONE È UN'ATTIVITÀ FINANZIARIA E ANCHE UN TITOLO: PUÒ ESSERE NEGZIATA DA DIVERSI INVESTITORI NEI MERCATI (decisioni di investimento implicano acquisto di attività reali, decisioni di finanziamento comportano vendita di attività finanziarie) - DECISIONI DI INVESTIMENTO: chiamate decisioni di capital budgeting o capital expenditure (CAPEX) - gli investimenti di oggi generano flussi di cassa futuri, ma i ritorni, soprattutto se attesi dopo anni, non sono
garantiti - i financial manager inoltre non operano fa soli, lavorano in gruppi che comprendono ingegneri e manager della produzione, del marketing… - DECISIONI DI FINANZIAMENTO: raccolta di denaro tramite richiesta agli azionisti o indebitandosi con gli investitori: i primi però non ricevono un ritorno predeterminato, investono del capitale di rischio (equity) dell'azienda e LA SCELTA FRA DEBITO ED EQUITY E' CHIAMATA 'STRUTTURA FINANZIARIA' - le decisioni di finanziamento sono praticamente infinite: anche tramite equity le imprese possono raccogliere fondi in 2 modi: emissione di nuove azioni acquistabili da nuovi azionisti o dai vecchi azionisti, oppure tramite reinvestimento in nuove attività dei flussi di cassa generati dagli investimenti in essere, il beneficio in questo caso sarà a favore degli azionisti già esistenti (nessuna nuova azione viene emessa) - la decisione fra pagare dividendi o acquistare azioni proprie viene chiamata‘decisione dimodalità di distribuzione degli utili’- le decisioni di finanziamento non possono creare molto valore, ma lo possono distruggere, se sono stupide o colpite da cattive notizie - l’attività d’impresa è intrinsecamente rischiosa ed è fondamentale individuare i rischi ed essere sicuro che siano gestiti in maniera appropriata- ruolo del manager finanziario: raccolta di fondi a titoli di indebitamento e investimento dei fondi con acquisto di attività reali che originano fondi (generati quindi dalla gestione) che, a loro volta, possono essere reinvestiti oppure restituiti in parte agli investitori (interessi e dividendi) VDIMMAGINE SUL FOGLIO1 - posizione INTERMEDIA fra impresa e investitori- in genere le decisioni di finanziamento e investimento sono INDIPENDENTI: analizzate separatamente, se sopraggiunge l’idea di un progetto ci si deve chiedere se questo valga più del capitale necessario per intraprenderlo; se sì,
allora ci si chiederà come finanziarlo- i MERCATI FINANZIARI sono una fonte di finanziamento per le imprese, ma hanno anche ALTRE FUNZIONI come quella di fornire liquidità (vendita di titoli) e di rendere coerenti gli investimenti di un'azienda con i loro obiettivi personali: grazie ai mercati l'impresa non si preoccupa degli orizzonti temporali e delle preferenze per il rischio dei suoi azionisti, l'impresa deve solo perseguire la MASSIMIZZAZIONE DEL VALORE, mentre i mercati consentono agli investitori di ridurre il rischio con la diversificazione (permettendo all'azienda di non doverlo fare da sé poiché gli investitori possono già attuarla autonomamente)- i financial manager guardano ai mercati finanziari anche come a una FONTE DI INFORMAZIONI sui tassi di interesse, prezzi e valori di mercato - un manager guarda al prezzo delle azioni della sua impresa come ad una sorta di report mensile sulla sua performance finanziaria- primavengono le funzioni di finanziamento, poi quelle di investimento: in parte è così, ma dal punto di vista del ragionamento DECISIONALE prima si prendono le decisioni di investimento poi di finanziamento poiché devo essere consapevole dei fondi di cui ho bisogno e che devo trovare per i piani di investimento che voglio operare - CIÒ CHE CREA VALORE NON È L'INVESTIMENTO, MA IL FINANZIAMENTO (?) - il FINANCIAL MANAGER è CHIUNQUE SIA RESPONSABILE DI UNA SIGNIFICATIVA PARTE DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO E FINANZIAMENTO DI UN'IMPRESA - nelle piccole imprese di solito c'è un direttore amministrativo, in quelle più grandi possiamo trovare il tesoriere, o il controller - in quelle ancora più grandi abbiamo un DIRETTORE FINANZIARIO (CFO) a cui le figure di prima devono rispondere e che spesso può essere membro di un CDA - il compito del manager finanziario è proprio quello di prendere decisioni di investimento e finanziamento.rate mensili), ma anche tramite l'utilizzo dei propri fondi. Questo può avvenire attraverso il reinvestimento dei profitti generati dall'attività stessa o tramite l'iniezione di capitali da parte dei soci o dei proprietari dell'azienda. L'autofinanziamento è un modo per finanziare lo sviluppo dell'azienda senza dover ricorrere a prestiti o finanziamenti esterni, riducendo così il rischio di indebitamento e mantenendo un maggiore controllo sulla gestione finanziaria dell'impresa.