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A
STIMA INDIRETTA: β
siccome risulta molto complicato stimare il e siccome le società non quotate non
A
possono disporre di questo parametro, la letteratura finanziaria preferisce stimare il costo del
capitale come: 1) o dei singoli strumenti finanziari e poi sommargli 2 ) come il costo medio
ponderato (k o WACC)
“il metodo di stima indiretto consiste nello stimare il costo delle risorse finanziarie come costo
medio ponderato del capitale raccolto dalle imprese”. Il costo del capitale rappresenta il
prezzo che l’azienda dovrebbe corrispondere ai finanziatori se dovesse rifinanziare le attività.
[ ] [ ]
D E
k x k x 1−t xk
( )
=WACC= +
D E
D+ E D+ E
Dove:
D = debito
E = valore del capitale azionario, valore dell’equity
Kd = costo dell’indebitamento = remunerazione dei prestatori
1 – t = scudo fiscale
Ke = costo capitale di rischio (stimato con CAPM o ROE)
APPROFONDIMENTI SUL METODO INDIRETTO:
il costo del capitale è uguale al rendimento atteso dei finanziatori della nostra azienda, non
bisogna confondersi con il costo storico del capitale che rappresenta invece il tasso di
rendimento effettivamente verificatosi. Il costo del capitale puo anche essere negativo ovvero
quando la nostra impresa non distribuisce i dividendi e i nostri azionisti sostengono una
perdita in conto capitale dopo aver venduto il loro titolo. Come è ben definito dal CAPM il
costo del capitale è quel tasso di remunerazione minimo richiesto maggiorato da un spread.
Le imprese possono essere finanziate anche a tassi variabili, le condizioni applicate ai
finanziamenti mutano molto in funzione delle variazione delle condizioni di mercato, con k
variabile nel tempo i nostri metodi di valutazione cambiano, tuttavia rimane quasi
impensabile prevedere la dinamica dei tassi in un periodo superiore ai 12 mesi si tratta in
questo caso di adottare dei criteri adeguati per la gestione del rischio di tasso.
Il costo storico nella stima del costo del capitale va utilizzato soltanto quando:
• Di debiti a breve sono la componente maggiore sul totale debiti finanziari
• Quando la componente debiti variabili sui debiti totale è elevata
Il costo del debito è il tasso al quale la società potrebbe rifinanziare i propri debiti esistenti ma
non puo essere inferiore al tasso risk free
Se l’impresa quotata dispone di un rating formale assegnatogli da agenzie di rating la stima
del suo costo del debito è data dallo yeld to maturity, se l’impresa non dispone di rating
dobbiamo ricavarcelo in modo implicito ovvero seguendo la metodologia di calcolo delle
agenzie di rating ci si assegna un rating potenziale e si calcola lo ytm
Il costo del debito essendo stimato con un tasso atteso, l’analista dovrebbe sempre far
affidamento su valori di mercato e affidarsi a quelli contabili solo in assenza dei primi.
Modalità applicative di stima del costo indiretto:
possono presentarsi dei problemi nella stima del costo indiretto, questo perche l’impresa
potrebbe utilizzare altre diverse forme di finanziamento (oltre a quella azionaria e di debito)
l’impresa si finanzia attraverso il leasing:
[ ] [ ] [ ]
D E L k
k x k x 1−t x k
( )
=WACC= + + x L
D E
D+ E+ L D+ E+ L D+ E+ L
L’impresa si finanzia attraverso debiti convertibili
[ ] [ ] [ ] [ ]
D E L Dc
k k 1−t k k k
( )+
=WACC= + +
D E L Dc
D+ E+ L+ Dc D+ E L+ Dc D+ E+ L+ Dc D+ E L+ Dc
+ +
Se invece la nostra impresa fa ricorso a finanziamenti agevolati?
Sia che l’agevolazione riguarda il tasso applicato o le modalità di rimborso si pone il problema
della scelta del tasso di attualizzazione 1) si inserisce nel WACC anche la voce di costo relativa
al finanziamento agevolato 2) oppure si scontano i flussi derivanti dal finanziamento
agevolato al suo tasso
Se invece le imprese operano in un paese in via di sviluppo?
Questi paesi non hanno obbligazioni a titolo privo di rischio poiché il problema dell’insolvenza
dell’emittente governativo è rilevante; quindi il costo del capitale nei paesi emergenti deve
essere dato dalla somma algebrica di:
Kpe=r β spread paese
+ +
€ e x premio rischio europeo
Se invece consideriamo impresa operante in business diversificati?
Nel caso l’impresa oggetto di analisi operi in diversi settori e questi settori siano incorrelati tra
loro e quindi presentiano delle diverse situazioni di rischio come possiamo fare a stimarci il
costo del capitale? Come prima cosa: 1) bisogna stimarsi il rischio sistemico di ogni sezione
dell’impresa 2) si procede a effettuare una media ponderate dei beta di settore e ci ricaviamo
il beta bottom up 3) ci ricaviamo il beta del capitale 4) procediamo alla stima del costo del
capitale con la formula del WACC
Conclusioni : stimare il costo del capitale è fondamentale perche: 1) consente di dare un
valore alla validità di un’investimento 2) permette di stimare un valore di mercato di attività
finanziarie e aziende.
Il costo del capitale è in funzione di due tipologie di rischio: operativo e finanziario
Le metodologie della sua stima sono:
• Modella diretto ( beta asset dell’azienda)
• Modello implicito ( estrapolando il costo del capitale dal valore di mercato dell’impresa)
• Modello indiretto ( fondato sulla stima autonoma del costo del capitale di ciascuna
fonte di finanziamento per poi ponderarli WACC)
Per semplicità operative il costo del capitale è dato da una media ponderata del costo del
debito e del costo del capitale azionario.
Valutazione degli investimenti aziendali
Capitolo 18:
Uno dei compiti più importanti della finanza è quello di valutare economicamente i progetti
d’investimento prima della loro realizzazione, difatti sono proprio loro a garantire la
prosecuzione dell’attività aziendale. Con investimento noi intendiamo” l’esborso di risorse
monetarie al quale normalmente conseguono dei flussi monetari positivi”.
Esistono diverse classificazioni di investimenti; la prima classificazione è:
• Investimenti materiali: possiamo fin da subito identificarne i flussi
• Investimenti immateriali: non subito si è in grado di valutarne i flussi
Seconda classificazione:
• Investimenti espliciti: manifestano chiaramente delle iniziali uscite monetarie e in
seguito delle entrate monetarie nette. La fase delle uscite è definita fase d’impianto;
quella delle entrate fase d’esercizio
• Investimenti impliciti: non sono associabili in modo immediato flussi d’entrata e
flussi d’uscita.
Terza classificazione in base al grado di dipendenza tra investimenti:
• Investimenti alternativi: quando la realizzazione di un investimento rende
impossibile la realizzazione di un altro
• Investimenti vincolati: quando la realizzazione di un investimento necessita in
precedenza la realizzazione di un altro investimento
• Investimenti sequenziali: una volta realizzato un progetto occorre portare a termine
anche un altro in tempi diversi ma sequenziali
• Investimenti concorrenti: quando due investimenti svolgono funzioni compatibili ma
non possono essere realizzati entrambi
• Investimenti indipendenti: quando il grado di dipendenza tra due investimenti è
nullo
Quarta classificazione: in base agli effetti prodotti
• Investimenti che hanno effetto sui costi: come il rinnovo degli impianti
• Investimenti che hanno effetto sui ricavi:
• Investimenti che hanno effetto sul CCNC: razionalizzazione del magazzino
• Investimenti che hanno effetti congiunti (costi,ricavi,CCNC): tutti i progetti di
natura espansiva come il lancio di un nuovo prodotto.
Quinta classificazione : in base alla natura del progetto
• Progetti per la sicurezza e utilità generale
• Progetti per l’incremento della qualità
• Progetti per l’incremento della redditività
• Altri progetti
I profili di analisi delle decisioni d’investimento: dopo aver classificato gli investimenti le
aziende iniziano un processo di valutazione (di durata variabile) alla fine del quale il progetto
viene accettato o rifiutato. È opportuno effettuare delle analisi economico finanziarie affinché
la scelta d’investimento finale da realizzare sia valida. L’analisi di un progetto d’investimento
deve analizzare 3 profili fondamentali:
Profilo economico: deve fornire un rapporto tra le risorse assorbite e quelle liberate
dal progetto attraverso un indicatore sintetico che permetta di esprimere l’intrinseca
convenienza del progetto
Profilo finanziario: questa analisi parte dal presupposto che non tutti gli investimenti
anche se economicamente convenienti sono fattibili, oltre che economico un progetto
deve essere fattibile sotto il profilo finanziario ovvero i flussi di entrate e uscita devono
essere compatibili con il profilo delle entrate e uscite aziendali
Profilo della comunicazione economico/finanziaria è possibile che un
investimento generi degli effetti negativi sugli indicatori di bilancio e quindi
conseguentemente abbandonato per questi suoi effetti negativi e per non danneggiare
i bilanci.
Criteri per la valutazione degli investimenti: i criteri di valutazione di un investimento per
essere considerati validi devono tener conto essenzialmente:
• Della dimensione dei flussi monetari generati e assorbiti dall’investimento
• La loro distribuzione nel tempo
• Il loro valore finanziario nel tempo
DIMENSIONE DEI FLUSSI MONETARI:
un investimento si puo considerare genericamente vantaggioso quanto le sue risorse liberate
sono maggiori delle risorse assorbite, le risorse di cui parliamo sono rappresentate dai flussi di
cassa.
DISTRIBUZIONE TEMPORALE DEI FLUSSI:
l’orizzonte temporale solitamente utilizzati per un’analisi di un investimento sono 5 anni
mentre le osservazioni devono essere ripartite su scadenze annuali, ma in generis dipende dal
settore di appartenenza e dalla tipologia dell’investimento. Va ulteriormente sottolineato che
vale sempre il principio secondo il quale due investimenti che prevedono due uguali esborsi e
uguale sommatorie di flussi positivi futuri ma diverso timing sarà sempre preferito
l’investimento che permette di recuperare in tempi piu brevi la somma corrisposta per
effettuare l’invesitmento.
IL VALORE FINANZIARIO DEL TEMPO:
gli investitori preferiscono la disponibilità immediata poiché qualsiasi flusso posticipato nel
tempo equivale a sostenere un costo
CRITERI:
tasso di redditività media contabile (TRMC)
il tasso di redditività media contabile costituisce una categoria di diverse tipologie di
valutazioni.