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RENDIMENTO RICHIESTO PER ATTIVITA RISCHIOSE
TASSO DI INTERESSE PRIVO DI RISCHIO (RISK FREE) + PREMIO PER IL RISCHIO
Atteggiamento degli investitori nei confronti del rischio :
- AVVERSI;
- PROPENSI;
- INDIFFERENTI;
Il rischio, o premio, può essere calcolato come DISPERSIONE ATTESA DI RENDIMENTO o SCARTO
QUADRATICO MEDIO (SQM o volatilità):
VARIANZA: ( ))
= ×( −
SQM: ( ))
= ×( −
PRINCIPALI FONTI DI RISCHIO
Sugli strumenti di debito:
> RISCHIO DI INTERESSE
- Rischio di tasso
- Rischio di prezzo
> RISCHIO DI INFLAZIONE: può portare ad una erosione del potere di acquisto; solitamente si sostiene
questa tipologia di rischio per operazioni a tasso fisso.
> RISCHIO DI CAMBIO: per attività che avvengono a valuta estera.
> RISCHIO INSOLVENZA: probabilità di non rientrare completamente del proprio investimento più interessi
alla scadenza)
Sulle azioni:
> RISCHIO DI IMPRESA: quando si sottoscrive un'azione si assorbe anche parte del rischio di impresa. Il
rischio legato ad un azione è quello di ottenere DIVIDENDI e VALORE FINALE minori rispetto a quelli attesi.
Solitamente il prezzo dell'azione e i suoi dividenti variano in base a:
- NOTIZIE SPECIFICHE SULL'IMPRESA (es: comunicato stampa con oggetto l'ideazione di un nuovo prodotto);
- NOTIZIE RIGUARDANTI IL MERCATO IN GENERALE (es: notizie riguardanti l'economia nel suo complesso)
Nel primo caso le variazioni di rendimento rappresentano un rischio specifico della singola impresa. Nel
secondo caso le informazioni sull'intera economia influenzano anche se in misura differente tutte le azioni
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presenti sul mercato.
Gli investitori tendono a comporre portafogli con molte azioni differenti, in questo modo DIVERSIFICANO IL
PORTAFOGLIO, riducendo il rischio specifico di impresa, dato che esso perde importanza, o meglio, viene
diversificato. Per il rischio di mercato non c'è diversificazione che tenga.
VALORE ATTUALE
Il Valore attuale (VA) permette di rispondere alla domanda: quanto vale oggi, un attività finanziaria che mi
permette di incassare (x) in futuro? L'operazione di attualizzazione o “sconto” è definita da questa
espressione: = = (1 + )
Il VA rappresenta il valore TEORICO/INTRINSECO/FAIR VALUE di una attività finanziaria. Il tasso di
attualizzazione o rendimento atteso R rappresenta il costo del capitale o il rendimento richiesto
dall'investitore. La CONVENIENZA di un investimento, sia che si riferisca ad ATTIVITA FINANZIARIA che ad
ATTIVITA REALE, dipende dalla sua capacità di creare ritorni superiori ai costi sostenuti.
Il VALORE ATTUALE NETTO (VAN) rappresenta un buon indicatore per confrontare la convenienza tra più
investimenti; questa è la sua espressione : = − + (1 + )
I0 = costo dell'investimento;
Ft = Flussi di cassa;
R = Tasso di attualizzazione = rendimento atteso;
n = numero anni operazione.
VAN = Differenza tra il valore attuale dei flussi di cassa generati dall'investimento ed il costo che
quest'ultimo sostiene per disporre dell'investimento. IN UN MERCATO EFFICIENTE, L'INVESTIMENTO IN
ATTIVITA’ FINANZIARIE HA SEMPRE VAN NULLO. SI ACCETTANO SEMPRE INVESTIMENTI A VAN POSITIVO.
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1 - VALORE DI UNA OBBLIGAZIONE
L’obbligazione, o prestito obbligazionario (in lingua inglese “bond”), è un titolo di debito, che conferisce al
suo possessore il diritto al rimborso del capitale prestato all’emittente alla scadenza, pattuita
contrattualmente, più eventuali interessi.
Una tipica forma di obbligazione sono i Titoli di Stato, obbligazioni emesse del Ministero dell’Economia e
della Finanza, con lo scopo di finanziare il Debito pubblico o direttamente il Deficit pubblico. Il Ministero
emette in circolazione cinque tipologie di Titoli di Stato, che differiscono per scadenza, rendimento,
modalità di pagamento degli interessi dovuti:
Buoni ordinari del Tesoro (BOT): titoli a breve termine 3/6/12 mesi, privi di cedole periodiche, con
pagamento degli interessi dovuti a scadenza; il rendimento sarà dato dallo scarto di emissione,
quindi dalla differenza tra il prezzo di acquisto dell’obbligazione e il valore nominale (valore
“teorico”/”cartaceo”). Possono essere sottoscritti per un taglio minimo di 1000€. È possibile
acquisire BOT attraverso l’ausilio di intermediari finanziari, i quali sono ammessi alla partecipazione
delle aste, dove viene negoziato il rendimento anziché il prezzo dei titoli.
Buoni del tesoro poliennali (BTP): titoli della durata poliennale, 3/5/10/30 anni con cedole annuali
pagate semestralmente.
Certificati di credito del tesoro (CCT): titoli della durata di 7 anni, con cedole semestrali a tasso
variabile, ancorato al tasso Euribor.
Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ): titoli della durata di 24 mesi, privi di cedole periodiche.
BTP Italia: titoli poliennali di durata pari a 4 anni.
I titoli di stato sono considerate come le forme di investimento meno rischiose, e conseguentemente anche
quelle con rendimenti attesi minori, data la scarsa probabilità del presentarsi del rischio insolvenza, visto
che consisterebbe nel fallimento dello Stato emittente, evento, sicuramente poco frequente.
Situazioni critiche del debito pubblico portano gli investitori privati a richiedere dei rendimenti maggiori
rispetto a quelli definiti dallo Stato (spread), questo potrebbe portare a scoraggiare il finanziamento del
debito pubblico attraverso la vendita di titoli di stato, arrivando in extremis all’insolvenza. “Credit spread”:
differenziale tra rendimento percentuale di titoli di stato nazionali e rendimento percentuale di titoli di
stato emessi da altre nazioni: se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7% e la corrispettiva
Bundesanleihe Tedesca con la stessa scadenza ha un rendimento del 3%, allora lo spread sarà di 7 − 3 = 4
punti percentuali ovvero di 400 punti base. Pertanto lo spread assume indirettamente il ruolo di indice
rappresentativo del rischio finanziario nell’investimento in Titoli, ne consegue che un aumento dello spread
porti ad un aumento del rischio percepito dagli investitori e proporzionalmente un aumento del
rendimento atteso dagli stessi.
Possiamo suddividere le obbligazioni in 3 classi principali :
Zero coupon bond (ZCB): ci riferiamo ad un titolo obbligazionario che non prevede cedole
periodiche, ma esclusivamente il rimborso del capitale prestato a scadenza più la corresponsione
degli interessi maturati. Il tasso di interesse cedolare è definito all’atto dell’emissione e resta
invariato per tutta la durata dell’obbligazione. Il Valore attuale (VA) o prezzo dell’obbligazione sarà
sempre inferiore rispetto al suo valore nominale.
Fixed rate bond (FRB): ci riferiamo ad obbligazioni caratterizzate da un tasso di interesse cedolare
fisso, che corrisponde gli interessi periodicamente e la somma prestata a scadenza. A seconda di
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come varia il Tasso di interesse di mercato, questo titolo potrà essere quotato alla pari, sotto la pari
o sopra la pari. Una variazione del Tasso di interesse di mercato (tasso di attualizzazione) comporta
infatti una variazione di prezzo (VA) dell’obbligazione : la relazione prezzo/rendimento è inversa,
cioè ad un aumento del tasso di interesse di mercato (tasso di attualizzazione) diminuisce il prezzo
(VA) dell’obbligazione e di conseguenza diminuisce il rendimento ex post.
Rendimento ex post:
Data una obbligazione di durata 4 anni, che offre un interesse cedolare pari al 5% che coincide con il Tasso
di interesse di mercato, anche questo pari al 5%, allora il (VA) sarà pari all’attualizzazione di tutti i flussi di
cassa al tempo (t0), e che rimborsa un capitale pari a 100 a scadenza :
Anni 1 2 3 4
Flussi di
cassa (F) 5 5 5 105
Fattore di
sconto 0,952 0,907 0,864 0,823
Flussi
scontati 4,762 4,535 4,319 86,384 VA = P0 = 100
Supponiamo ora di intercorrere in una variazione del tasso di interesse di mercato, da 5% a 3%, noteremo
quindi che una riduzione del tasso di attualizzazione provoca un aumento del prezzo (VA) dell’obbligazione :
Anni 1 2 3 4
Flussi di
cassa (F) 5 5 5 105
Fattore di
sconto 0,971 0,943 0,915 0,888
Flussi
scontati 4,85 4,71 4,58 93,29 VA = P0 = 107,43
Supponiamo ora il caso contrario, cioè un aumento del tasso di interesse di mercato, che passa dal 5% al
7%, mantenendo constante al 5% il tasso di interesse cedolare; noteremo che un aumento del tasso di
attualizzazione porta ad una riduzione del prezzo (VA) dell’obbligazione, matematicamente questo è dato
dal fatto che i flussi di cassa vengono scontati da un tasso maggiore (7%), concettualmente la nostra
obbligazione paga meno (5%) di quanto otterremmo con una semplice operazione di deposito a termine.
Tale constatazione si traduce in una riduzione del prezzo dell'obbligazione, che andrà a valere meno sul
mercato a ragione della sua inferiore remunerazione rispetto al mercato.
Anni 1 2 3 4
Flussi di
cassa (F) 5 5 5 105
Fattore di
sconto 0,935 0,873 0,816 0,763
Flussi
scontati 4,67 4,37 4,08 80,1 VA = P0 = 93,23
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Obbligazione quotata sotto la pari, prezzo attuale dell’obbligazione è inferiore al suo valore nominale. Se un
investitore ha acquistato il titolo lo scorso anno, cioè all’emissione e trascorso un anno decide di venderlo,
il rendimento che consegue sarà pari a:
Ft : flussi di cassa incassati : 5 R = F + (P1 – P0) / P0
Da quanto visto sopra, possiamo definire che il RAPPORTO PREZZO/ RENDIMENTO MERCATO, è
INVERSAMENTE PROPORZIONALE, ciò significa che:
> ad un aumento del tasso di interesse di mercato (rispetto al tasso di interesse cedolare) corrisponde una
riduzione del prezzo dell'obbligazione. Concettualmente questa riduzione è dovuta dal fatto che sul
mercato ora è possibile trovare le stesse obbligazioni che offrono un rendimento più alto.
Matematicamente si ha una riduzione del prezzo, perché l'obbligazione viene scontata ad un tasso di
attualizzazione più elevato. Il titolo è quotato sotto la pari.
> ad una riduzione del tasso di interesse di mercato (rispetto al tasso di interesse cedolare) corrisponde un
aumento del prezzo dell'obbligazione. Concettualmente questo aumento è dovuto dal fatto che sul
mercato sono presenti le stesse obbligazioni che offrono un rendimento più basso. Matematicamente il
prezzo aumenta perché l'obbligazione viene scontata ad un tasso di attualizzazione più basso. Il titolo è
quotato sopra la pari.
NB: Valore nominale di una obbligazione è sempre pari a 100.
Floathing rate notes (FRN) : obbligazioni a cedole periodiche, con un tasso di interesse cedolar