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DCF.1.1. Il rapporto P/E price/earnings

Il multiplo più utilizzato è il rapporto P/E, che rappresenta il rapporto tra il prezzo azionario delle società comparabili e il loro utile per azione (earnings) passati. Quando si utilizzano i trailing multiples (solitamente quello degli ultimi 12 mesi), si parla di multiplo forward. Quando si utilizzano le stime per gli utili dei prossimi 12 mesi, si parla di multiplo prospective. Un multiplo forward può dare migliori stime del valore perché incorpora le attese circa le prospettive future della società. Poi ci sono i modelli invece basati sui multipli di mercato: questi sostanzialmente si basano sulla valutazione di alcuni rapporti di alcune grandezze che rappresentano dei buoni metodi di controllo rispetto alla valutazione principale che è fatta con uno dei metodi che abbiamo già visto. Vengono denominati metodi di controllo perché vanno a vedere cosa dice il mercato rispetto a quel tipo di valore: in finanza 1 si.

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Il testo fornito è il seguente:

approfondisce il P/E rapporto prezzo/utilidell’impresa che è uno degli indicatori più noti ed utilizzati ed è un indicatore equityside perché fondamentalmente con questo vado a comparare il valore esclusivamentedell’equity e non dell’intera impresa. Rapporto il prezzo del titolo che nei nostri casi èquotato, rispetto agli utili conseguiti e quindi ovviamente nel rapporto P/E se l’impresaè perfettamente comparabile con un set di altre imprese che ha quindi stessarischiosità, dimensioni, tassi di crescita comprabili, allora l’impresa con P/E più basso èquotata in modo meno costoso.Il P/E quindi è uno degli indicatori importanti per capire la costosità del titolo incomparazione agli altri.Gli altri molto spesso, insieme al rapporto prezzo utili, sono usati per la stima del CV.Accade che questi multipli vengono usati alla fine del periodo di previsione esplicitaper dare il CV

dell'impresa in luogo di tutte le valutazioni che abbiamo visto prima. Il CV è una delle componenti di valutazione più incasinata, molto spesso si usa il periodo di previsione esplicita per calcolare FCF e l'ultimo anno si usa un multiplo per trovare l'approssimazione del CV. In particolare, i multipli che useremo nei nostri forward esempi, sono sempre o prospettici, cioè sono sempre legati al previsionale e già incorporano le previsioni di crescita (nell'utile previsionale ho già buttato dentro la previsione di crescita della società). I multipli di mercato possono essere di due tipi: - Trading, se sono multipli riferiti allo storico; quindi prendo il prezzo di oggi e lo rapporto agli utili dell'ultimo bilancio. - Forward, se rapporto il prezzo di oggi rispetto agli utili previsionali. Questo mi fa capire se la società che sto comprando oggi la compro a 9 e magari domani la vendo a 10/11 ma non relativamente agli

Utili di oggi, bensì a quelli previsti per il periodo successivo.

1.2. EBITDA multiples

Differenti criteri contabili possono influenzare il rapporto P/E. Tra le voci maggiormente rilevanti abbiamo l'ammortamento. Inoltre, differenze nelle strutture finanziarie possono portare a differenze negli interessi attivi e passivi. La correzione di queste differenze è laboriosa e per ovviare a questo problema spesso si affidamento ai multipli basati sull'EBITDA, che per definizione non risentono di questi problemi.

Cash flow multiples

I multipli basati sull'EBITDA sono chiamati anche e sono ottenuti dividendo l'EV delle società comparabili per il loro EBITDA. Altri multipli sono quelli assets side, tra cui EBITDA, ho una valutazione complessiva dell'impresa; se dico che un'impresa vale 7 volte EBITDA, sto dicendo che l'EV = valore che è 7 volte ebitda che impresa produce, l'ebit poi devo trovarlo per differenza togliendo da questo.

valutando la posizione finanziaria netta, cioè il debito meno la cassa. Questi multipli basati sull'EBITDA sono i più frequenti in assoluto: nel gergo molto spesso si ha un indicatore pivot che è multiplo dell'EBITDA e poi tutto il resto è un aggiustamento rispetto a questo valore, quindi fondamentalmente ragionano sulla base di questo multiplo. Questo perché è semplice, ma soprattutto siccome sono multipli basati sul cash flow, mentre P/E no perché è basato sulla valutazione di prezzo dell'equity rispetto agli utili, ma questi non rappresentano un flusso di cassa effettivo, invece EBITDA è un flusso di cassa lordo che si avvicina di più all'effettiva ricchezza prodotta dalla società. Allora i private equity li usano perché per loro è interessante il multiplo di entrata e quello di uscita: un private equity compra molto spesso quote di minoranza, sennò quote di società.

Non quotate allo scopo di rivenderle dopo 3/5/7 anni o di quotarle in borsa; allora fa queste valutazioni sull'EBITDA: se la compro a un multiplo di 7 e la vendo tra 5 anni allo stesso multiplo, ci guadagno solo se faccio crescere EBITDA, oppure il guadagno più grosso che fanno è comprarla a 7 e rivenderla a 10 ma facendo anche crescere l'EBITDA; quindi se io in 5 anni ho una società che ha un EBITDA di 100 e la pago un multiplo di 7, facendo costante il debito, ho un impresa che vale 700 e se nei prossimi 5 anni ristrutturo il business dell'impresa in modo da esaltarne la marginalità, allora tra 5 anni la posso rivendere a 10 e l'EBITDA da 700 l'ho portato a 1000 e la rivendo poi a 10.000. Il PE fa questi ragionamenti perché è sostanzialmente un asset manager che gestisce dei soldi con una certa aliquota di rischio a fronte di asset owners che sono gli investitori che gli hanno dato i soldi e chiedono rendimenti del 20/25%.

Sales multiples (multiples basati sul fatturato) sono calcolati dividendo l'fatturato. Sono usati per valutare società che non hanno utili attesi per il prevedibile futuro (es. società da ristrutturare o start-up in forte crescita). Sono usati anche per valutare società per le quali non si dispone di informazioni affidabili sui costi.

Poi ci sono società che non hanno ancora delle strutture di costo abbastanza stabili da poter determinare con una certa affidabilità qual è l'EBITDA giusto, come ad esempio le start-up companies o le società che comunque sono da ristrutturare come business.

Se tu hai una società che ha superato i primi screen ed è in fase di lancio, non ha un EBITDA stabile su cui puoi fare i conti, allora vai a vedere i previsionali delle vendite; è di nuovo un multiplo assets side perché riguarda tutto l'attivo dell'impresa e molto spesso è

valutazioni del mercato.

comparabili.Nel modello di valutazione, se dico che la società ha un patrimonio contabile di 100 e il rapporto price to book delle comparabili è 1 ovviamente il valore azionario sarà 1x100, perché stai stimando che il valore di mercato sia sostanzialmente coincidente con quello contabile.

Un altro multiplo spesso utilizzato è il price-to-book ratio, che mette in relazione il valore di mercato dell'impresa con il suo valore contabile. P/B ratios possono essere calcolati come rapporto tra il valore di mercato dell'azione EV diviso il valore dell'azione diviso il suo valore contabile, o anche come rapporto tra il valore di mercato dell'equity e del debito netto.

2. Multipli e CV

Abbiamo già detto che i multipli possono essere usati per stimare il CV. La competizione porta a comprimere margini e opportunità di crescita nel lungo periodo, e performance cattive portano ad azioni correttive. Questo implica che nel lungo periodo, le performance

dell'impresa tendono a convergere a quelle del settore. Pertanto, sotto queste assunzioni, l'utilizzo di multipli diventa accettabile per stimare il CV. E' consigliabile però usare questa metodologia solo come complemento dell'valutazione DCF del CV. Molto spesso questi multipli sono usati per stimare il CV e ovviamente quando si usa una metodologia di questo tipo, si usa una metodologia mista quindi fai il DCF per il periodo di previsione esplicita e poi continuation value con i multipli. In questo caso il CV classico che stimeremo attraverso il DCF non sarebbe altro che FCF del tempo t+1 scontato al WACC come rendita, meno g se hai la crescita, diventerebbe nel caso dei multipli un valore approssimabile al multiplo dell'EBITDA per l'EBITDA del tempo t+1; quindi se faccio valutazione DCF per il periodo di previsione esplicita che è fino all'anno 3, allora valuto il CV tramite l'FCF dell'anno 3 per 1+g diviso wacc meno g oppure prendo.

il multiplo forward dell'anno 3 quindi previsionale elo moltiplico per EBITDA anno 3 per uno 1 g perché comunque ebitda che mi interessaparte sempre dall'anno successivo rispetto al momento di valutazione.

Se valuto una cash cow a P0 questo è uguale al dividendo 1 diviso r, cioè se valuto at0 il flusso che diventa rendita è dell'anno successivo, quindi se valuto all'anno 3 l'FCFche diventa rendita e il 4 che quindi è l'FCF 3 per 1+g.

Molto spesso capita che si usano i multipli perché in questo modo si può anche andare implicitamente a trovare una stima di g, quindi se dico che vado a stimare ultimo anno attraverso un multiplo EBITDA, e ho tutti i parametri per poterlo fare tranne g (wacc, fcf, ebitda, M); risolvendo quell'equazione potrei trovare qual è il g implicito dei modelli di valutazione DCF, quindi fai sostanzialmente un approccio ricorsivo. È usatapoco questa roba, però

qualche volta può capitare

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A.A. 2019-2020
139 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mr.Note di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Finanza aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Del giudice Alfonso.