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Ecrescita del dividendo; p è il payout; ROE: redditività dell'investimento che va a remunerare l'equity, è la redditività dei soldi che raccogliendoli con equity li ho messi nell'investimento. L'impresa crea valore se g>ROE, deve essere in grado di remunerare il costo del capitale.
Ora: il ora è riferito a tutto il valore d'impresa (non solo ai DIV), ora la crescita è appannaggio sia dell'azionista che del detentore di debito. Devo trovare quindi il ROC che è il rendimento su tutto il capitale:
C = Net Fixed Assets + Net Working Capital = Capitale investito
ROC = NOPAT / C = Return On Capital
Il rapporto è calcolato con riferimento al capitale investito all'inizio dell'esercizio. Questo rendimento lo trovo prima sommando le voci di capitale investito, quindi all'anno 0, 1, 2, 3... avrò una sommatoria di capitale circolante netto operativo (networking capital -
CCN operativo) + il net fixed assets cioè capitale fisso investito nelle attività fisse al netto delle quote di ammortamento. La redditività del capitale investito (ROC) la calcolo come rapporto tra NOPAT all'anno t rispetto al capitale investito all'anno t-1. Cos'è il ROC? Il ROC non è la misura di rendimento di specifici sottoinsiemi del capitale investito (debito, equity), ma del capitale complessivamente investito. Tuttavia un conto è la redditività ottenuta di anno in anno dall'investimento fatto nell'anno precedente, un conto invece è la misurazione dell'effettivo incremento di redditività che quegli investimenti hanno generato, perché l'impresa è un portafoglio di investimenti ognuno dei quali ha una durata, quindi i rendimenti ottenuti all'anno t sono frutto dei flussi di cassa che maturano non solo dall'investimento a t-1, ma anche dagli investimenti a t-2.
t-3…sto andando a vedere la capacità di incremento direndimento che gli investimenti all’anno t generano rispetto al NOPAT all’anno t+1(come in fisica la differenza fra velocità e accelerazione, vedo quando inietto capitaledi quanto accelera) a me interessa quindi non C, ma ∆C, il capitale investito da unanno rispetto all’altro.L’incremento di ROC da un esercizio all’altro (ROC ) è il ROC specifico degliincrinvestimenti netti (cioè incrementativi del capitale investito, quindi al netto degliammortamenti) effettuati nell’ultimo esercizio.tIn un esercizio gli investimenti netti complessivi sono pari a:CAPEX – DEPRECIATION +(-) INCREASE (DECREASE) IN NWC = Δ CtPertanto, il ROC al tempo è dato da:incrROC = (NOPAT - NOPAT ) / Δ C .incr t t t-1 t-1Il rendimento ottenuto al tempo t è un rendimento incrementale, cioè devo rapportareil ∆ di profitto rispetto al ∆, quindi quantoè aumentato il NOPAT tra l’anno t e t-1, rispetto a quanto sono aumentati gli investimenti all’anno t-1→ ROC incrementale. Attenzione che c’è una distanza di un anno fra le due cose, perché assumo che i rendimenti non sono prodotti immediatamente, il ΔC è calcolato a t-1 rispetto a t-2. Vado a vedere la redditività specifica degli investimenti fatti anno per anno, il ROC incr sarà la capacità dell’impresa di mettere a frutto l’increase di investimenti fatti all’anno prima.
Formule CV con NOPAT( )( )g1− · NOPAT +1t ROC incr=CV WACC−g dove: steady state g è il tasso di crescita del NOPAT (uguale, in questo stato dell’economia dell’impresa, al tasso di crescita delle altre variabili e in primo luogo delle vendite), ROC è il ROC degli investimenti netti oltre il periodo di previsione esplicita, che incr viene assunto come costante ma, si noti bene, non è
necessariamente pari al ROC medio del capitale investito al termine del periodo di previsione esplicita. FCFt+1 = CV - gWACC Le due formule, applicate alla medesima azienda con gli stessi dati di partenza (e in steady state, particolare con lo stesso tasso g di che rappresenta il tasso di crescita di lungo periodo sia del NOPAT che del FCF) devono evidentemente portare ai medesimi risultati quanto a misura del CV. g = FCF1 / (NOPATt + 1) Il FCF di un generico esercizio (FCFt) è per definizione pari alla misura del NOPAT, più gli ammortamenti meno i CAPEX e l'incremento di NWC. Sottraendo gli ammortamenti da CAPEX e usando la definizione di ΔC possiamo perciò scrivere: FCFt = NOPATt - ΔCt Se a ΔC sostituiamo (ΔC / NOPAT) * NOPAT e indichiamo il rapporto (ΔC / NOPAT) con b otteniamo: FCFt = (1 - b) * NOPATt Plowback ratio Invece del payout calcolo il plowback che èL'ammontare delle risorse che ho reinvestito nell'azienda, io vado a vedere secondo la logica pecking order anno per anno quale porzione dei flussi di cassa viene reinvestita nell'impresa e quale viene distribuita ai portatori di risorse.
Quindi il FCF dell'esercizio può essere pensato pari alla misura del NOPAT, meno la porzione del NOPAT che viene reinvestita in investimenti che aumentano la dimensione dell'attivo.
Steady state: bNello sarà un valore costante compreso tra 0 e 1:
- b=0 quando non viene effettuato alcun investimento espansivo,
- b=1 quando tutto il NOPAT viene reinvestito in investimenti espansivi (FCF in quell'anno sarà 0).
L'FCF o è uguale al NOPAT o è più basso del NOPAT, non ho mai espansione di FCF.
Steady state: Al di fuori dello potrebbe essere un valore
- inferiore a 0: l'FCF sarebbe superiore al NOPAT, l'impresa sta disinvestendo
- superiore a 1: l'impresa sta crescendo
di continuazione: è da una parte negativo, in quanto una crescita elevata presuppone un reinvestimento elevato, e quindi una minore frazione del NOPAT iniziale si traduce in flusso di cassa (g sottrae flussi di cassa da reinvestire); da un'altra parte è positivo, grazie all'elevata crescita dei flussi futuri (quindi g viene sottratto a WACC nel denominatore).
Proprietà delle formule con NOPAT
Comprendiamo meglio gli effetti congiunti della crescita e del ROC ricordandoci che il valore di un'impresa non in grado di effettuare in futuro investimenti con VAN positivi, qualunque ammontare investa, sarà pari semplicemente al suo utile netto attualizzato in perpetuo al rendimento richiesto dagli investitori. Di conseguenza il valore di un'impresa in grado di effettuare in futuro investimenti con VAN positivi è pari al suo utile netto attualizzato in perpetuo più il valore attuale netto delle opportunità di crescita,
VANOC,Excel CV NOPATEsempio 11. Perché a parità di g il CV è lo stesso (1000)? Se il tax di crescita degli investimenti è= al wacc io non creo mai valore perché la redditività degli investimenti è pari al wacc, se così è a prescindere da quanto investo non creo mai valore. Per creare valore è necessario che il ROCincr sia superiore al wacc.
2. Questa seconda impresa ha investito più soldi. Solo quando ROCincr>wacc il vantaggio del reinvestimento supera lo svantaggio della decurtazione degli FCFEsempio 2 – Caso 1
Un’impresa può avere diversi stadi di crescita. Introduciamo il rapporto tra DCF e EBITDA: è molto importante perché dice quanto sto valutando l’impresa nel suo complesso rispetto ai sui flussi di cassa lordi dell’impresa. Abbiamo una crescita delle vendite costante del 10%; Già capiamo che l’impresa crea valore dall’implementazione di progetti
diinvestimento perché Il ROCincr è superiore al wacc.vendite, ebitda, fixed assets, NWC→calcolo è EBIT (1-tc); prendo l’EBITDA, tolgo gli ammortamenti che sono il 15% delle→NOPAT:vendite, trovo EBIT e faccio per (1-tc). Il NOPAT cresce del 10% come le venditePer arrivare poi agli FCF devo calcolare ildifferenza tra valori di investimento + ammortamenti→CAPEX:Anche gli FCF cresceranno del 10%;+ ammortamenti - investimenti fatti→FCF=NOPAT è del 10%, lo calcolo g=b · ROCincr;→g ROCincr andando a vedere il ∆ di capitale investito rispetto e il NOPAT→calcoloIn questo esempio si assume ROC dell’ultimo anno=ROCincrL’EV all’anno 0 con queste valutazioni in un multiplo di mkt 5 volte dell’EBITDA, ma sela crescita dell’impresa è costante anche se andassi a stimare il valore dell’impresa altempo 2 (cioè 3, 4, 5 + CV) e rapportassi questo valore all’EBITDA troverei lo stesso punto,
Perché quest'impresa è costante in tutto. Valori 2461 e 2033 sono solo fittiziamente diversi perché uno è un valore all'anno i0, l'altro all'anno 2; se rapportando questi valori all'EBITDA di quell'anno questi multipli sono uguali vuol dire che l'impresa è sempre la stessa come valutazione, non c'è crescita dell'impresa. L'impresa crea valore, ma lo crea all'anno 0, 2.. sempre nello stesso modo, non c'è un upsize. (Va bene valutare l'impresa in qualunque anno) Diversi tassi di crescita implicano invece diversi multipli.
Caso 2 all'anno 0 incorporo un valore più alto in te