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Cap 5: La spiegazione scientifica: leggi e teorie

"Lo scopo della scienza è quello di trovare spiegazioni soddisfacenti di tutto ciò che ci colpisce come bisognoso di spiegazione" (Popper). La spiegazione scientifica si caratterizza per il fatto di rispondere ad un "perché". Come tentativo di rendere comprensibile o intellegibile qualche evento particolare o qualche fatto generale col fare appello ad altri fatti particolari e/o generali ricavati da una o più branche della scienza empirica.

Carnap afferma che i suoi scritti rimanenti agli anni del Circolo di Vienna erano pieni di divieti, queste opere furono infatti scritte in relazione al clima filosofico dell'idealismo tedesco. Egli ritiene che lui e i suoi colleghi non hanno bisogno di dire "non chiedere perché", poiché quando qualcuno gli chiede perché essi ritengono che egli lo intende in senso scientifico e non metafisico: chiede semplicemente di

Spiegare qualcosa collocandola in un contesto di leggi empiriche. Il modo di intendere la spiegazione scientifica cambia con Popper e con il "modello Popper_Hempel" o "concezione nomologico-deduttiva" o leggi di copertura della spiegazione scientifica". Popper sostiene che dare una spiegazione casuale di un evento significa dedurre un'asserzione che lo descrive, usando come premesse della deduzione una o più leggi universali, insieme con alcune asserzioni singolari dette "condizioni iniziali". Possiamo dire di aver dato una spiegazione causale della rottura di un certo pezzo di filo se abbiamo trovato che il filo ha una resistenza alla trazione di ½ kg, ed è stato caricato con un peso di 1 Kg. In questa spiegazione casuale troveremo che consta di:

  • ipotesi - un filo si rompe tutte le volte che viene caricato con un peso che supera il peso che definisce la resistenza alla trazione del filo. Questa è un'asserzione
che ha carattere universale di natura - che costituiscono la causa dell'evento Abbiamo certe asserzioni singolari per l'evento specifico in questione (il carico di rottura e il peso con cui è stato caricato) Dalla congiunzione degli asserti universali e singolari viene dedotto l'asserto che descrive l'evento che si vuole spiegare o che costituisce la predizione o effetto (questo filo si romperà). Il modello Nomologico-Deduttivo La problematica della spiegazione scientifica raggiunge la sua maturità con il saggio pubblicato da Hempel e Oppenheim. Alla base dell'approccio da essi proposto c'è l'idea che fosse possibile dare una caratterizzazione della spiegazione scientifica libera sia dalla necessità di far ricorso a fatti sovrannaturali, sia di implicazioni di tipo psicologico. Se lo scopo della scienza è quello di capire il mondo è importante intendere questa comprensione in modo da non

farladipendere dalle disposizioni soggettive del singolo individuo, dal suo particolare stato di coscienza o dalle conoscenze dalui possedute in un dato momento. E’ necessario fornire un modello di spiegazione la cui forza risieda nel modo in cuisono connessi eventi da spiegare e fatti esplicativi: la modalità di connessione veniva ritrovata nella sussunzione logica e ifatti esplicativi venivano individuati nelle leggi scientifiche.

Hempel Introduce quelli che a suo avviso sono i requisiti sistematici della spiegazione scientifica:

  • il requisito della rilevanza esplicativa --- l’informazione addotta fornisce buone ragioni per credere cheil fenomeno da spiegare si sia verificato o si verificherà. Es. l’arcobaleno è causato dalla riflessione erifrazione della luce del sole nelle goccioline sferiche di acqua presenti nelle nuvole, in base alle leggidell’ottica, per cui tale informazione esplicativa è una buona ragione per aspettarci

L'apparizione di un arcobaleno al verificarsi delle circostanze specificate. In questo caso la spiegazione fisica soddisfa il requisito della rilevanza esplicativa.

Il requisito della controllabilità - le asserzioni che costituiscono una spiegazione scientifica siano suscettibili di controllo empirico. Ad esempio, la spiegazione dell'arcobaleno contiene asserzioni che possono essere controllabili indipendentemente in fenomeni analoghi creati sperimentalmente (con pioggia artificiale, spruzzi, ecc).

La formulazione del modello D-N: la sussunzione deduttiva dell'Explanandum mediante un Explanans. Spiegare un evento significa poterlo sussumere deduttivamente sotto una o più leggi generali e in presenza di condizioni iniziali ben specificate. Tale concetto può essere formalizzato mediante:

D-N

L1, L2, ..., Lr explanans

C1, C2, ..., Cr explanandum

In esso L1, L2, ..., Lr costituiscono le leggi generali;

C1, C2, ..., Cr sono le condizioni iniziali.

che descrivono certi eventi particolari. Il tipo di spiegazione la cui struttura logica è suggerita dalla schema D-N sarà chiamata spiegazione deduttivo-nomologica o spiegazione D-N, essa effettua una sussunzione deduttiva dello explanandum sotto principi che hanno il carattere di leggi generali. Essa risponde alla questione "perché il fenomeno-explanandum occorre?" - L'explanandum è una conseguenza logica dello explanans, in ciò sta il suo carattere deduttivo e questo fa sì che sia soddisfatto il requisito della rilevanza esplicativa nel senso più forte. Viene soddisfatto anche il requisito della controllabilità, in quanto sia le leggi generali, sia le circostanze particolari sono empiricamente controllabili, essendo le prime leggi della scienza e le seconde situazioni concretamente riproducibili. Hempel e Oppenheim sostengono che tale modello di spiegazione debba avere 4 condizioni di adeguatezza.logiche e dalle leggi generali) che lo giustificano. - Nella predizione si conoscono le premesse (leggi generali e condizioni) e si deve dedurre l'evento (conclusione) che ne deriva. La simmetria tra spiegazione e predizione implica che una buona spiegazione deve essere in grado di fare anche delle predizioni accurate. In altre parole, se siamo in grado di spiegare un fenomeno utilizzando delle leggi generali e delle condizioni specifiche, allora dovremmo essere in grado di fare delle predizioni sulle conseguenze future di tali leggi e condizioni. Tuttavia, la simmetria tra spiegazione e predizione non è sempre presente. Ci possono essere casi in cui siamo in grado di spiegare un fenomeno, ma non siamo in grado di fare delle predizioni accurate su eventi futuri simili. Questo può essere dovuto a vari fattori, come la complessità del fenomeno o la presenza di variabili non controllabili. In conclusione, la simmetria tra spiegazione e predizione è un criterio importante per valutare la validità di una spiegazione scientifica. Una buona spiegazione dovrebbe essere in grado di fare delle predizioni accurate, ma ci possono essere casi in cui questa simmetria non è presente.

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    Introduzione

    Il concetto di previsione scientifica è strettamente legato alla spiegazione scientifica. Secondo il filosofo Carl Hempel, ogni adeguata spiegazione è potenzialmente una predizione e viceversa ogni adeguata predizione è potenzialmente una spiegazione.

    La difficoltà dei modelli e i controesempi

    Per illustrare questa idea, Hempel propone alcuni controesempi. Uno di questi è il controesempio dell'asta della bandiera. Supponiamo che in una giornata di sole venga piantata un'asta di bandiera su un terreno pianeggiante. L'asta proietta un'ombra, la cui lunghezza può essere spiegata facendo ricorso all'elevazione in gradi del sole, all'altezza della bandiera e alle leggi dell'ottica geometrica. Questa spiegazione, secondo Hempel, soddisfa le condizioni imposte per essere considerata una spiegazione adeguata.

    In determinate circostanze causa un'ombra di una certa lunghezza. Se qualcuno ci domanda perché la bandiera è alta ad es. un metro, possiamo dedurre un argomento simile, nel quale invece di dedurre la lunghezza dell'ombra dall'altezza della bandiera, dedurremo l'altezza della bandiera:

    • dalla lunghezza della sua ombra
    • dalla elevazione del sole

    Anche in questo caso la spiegazione sarebbe formalmente valida. Intuitivamente non diremo che la bandiera è alta un certa misura in virtù della lunghezza della sua ombra, se proponessimo un simile argomento, sia pure corretto, per il senso comune i termini della spiegazione apparirebbero rovesciati.

    La morale: le condizioni poste da Hempel perché una spiegazione D-N sia valida non sono sufficienti a discriminare due casi molto diversi che possiedono la medesima struttura nomologico-deduttiva e che quindi soddisfano i criteri che sono stati fissati, ma dei quali uno sarebbe ritenuto una.

    Spiegazione autentica, l'altro no. La differenza tra le due spiegazioni è data dal fatto che:

    1. In un caso possiamo dire che un'asta di una certa altezza, causa un'ombra di una certa lunghezza;
    2. Nell'altro, non è possibile affermare che un'ombra di una certa lunghezza è causa della data altezza dell'asta.

    Per discriminare le 2 spiegazioni dobbiamo fare ricorso al concetto di casualità, il modello D-N è insufficiente a spiegare un evento.

    2) IL CONTROESEMPIO DELLA MACCHIA DI INCHIOSTRO

    Consiste nel supporre che sul tappeto vicino alla scrivania del prof. Jones vi sia una macchia di inchiostro.

    Come possiamo spiegarla?

    Vi era un calamaio aperto sull'angolo della scrivania e il prof l'ha urtato facendolo cadere. Questa sembra essere l' spiegazione adeguata, ma che non comprende alcuna legge universale dalla quale sia dedotto l'explanandum è pertanto possibile una spiegazione che non soddisfa il 2

    Requisito fissato da Hempel per il modello D-N, si devono quindiammettere delle spiegazioni adeguate che non obbediscono al modello nomologico-deduttivo che appare così non più come il modello di spiegazione universalmente applicabile. Questo controesempio mette in luce come il modello non è necessario per spiegare un evento.

    Il problema della spiegazione dei casi singoli e degli eventi concreti. Un'altra difficoltà del modello D-N concerne la sua applicabilità a settori di indagine diversi dalla fisica. Si sostiene che non è in grado di spiegare un fatto storico a causa della sua concretezza, individualità e unicità. L'explanandum dell' spiegazione D-N non sarà mai un evento singolo, ma un caso rappresentativo di una classe. Ad es. il medico cui si domanda perché il paziente è morto, non risponderà che tutti gli uomini sono mortali ed il suo paziente è un uomo, ovviamente tale risposta pur.

    essendo conforme al modello D-N sarà ritenuta irrilevante. Esso invece spiegherà quale malattia avesse il paziente ecc. Per affrontare tale questione Hempel distingue: 1) Le proposizioni (s
    Dettagli
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    A.A. 2006-2007
    43 pagine
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    SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia della scienza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Galavotti Maria Carla.