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STRAMALEDETTAMENTE LOGICO
Capitolo 1. È successo tra qualche anno (Achille C.Varzi)
Nel saggio è analizzata la tensione che si crea tra due diversi modi di vedere la storia attraverso
l’analisi della saga di Terminator, una serie di film di fantascienza e avventura che offre appunto
spunti filosofici concernenti la natura del tempo, le relazioni causa-effetto e il libero arbitrio.
In genere la trama di un film corrisponde alla sequenza degli eventi che si susseguono sullo
schermo, e di norma tale sequenza procede secondo l’ordine temporale prima-dopo: è quindi
evidente che se gli eventi in esame coinvolgono personaggi che si avvalgono della possibilità di
viaggiare nel tempo, la sequenza non è determinata in modo univoco poiché l’ordine temporale
prima-dopo subisce uno sdoppiamento. Questo fa si che si vengano a creare anche dei problemi
riguardanti le espressioni verbali: il fatto è che le espressioni verbali codificate nella nostra lingua
presuppongono che parlante e ascoltatore condividano entrambe le dimensioni temporali: quando
tale presupposizione viene meno, come quando il parlante è un cronoviaggiatore, è indeterminato a
quale dei due tempi ci si stia riferendo e quindi i verbi risultano ambigui. Quale delle due
prospettive è quindi la più ragionevole? Agli occhi di Sarah (protagonista femminile) nel 1984 gli
eventi del 1997 non sono ancora avvenuti e quindi non si sa ancora che cosa succederà veramente;
agli occhi di Kyle (protagonista maschile e cronoviaggiatore) gli eventi del 1997 sono già avvenuti
e quindi si sa già cosa succederà; per lei Kyle viene dal futuro e impedire il Giudizio Universale
significherebbe cambiare parte di quel futuro, mentre per lui si affaccia la prospettiva opposta,
perché si parla di cambiare il passato.
Se il passato non si può cambiare non avrebbe senso il viaggio a ritroso nel tempo che alcuni
personaggi hanno compiuto, anche se è evidente come andranno le cose dato che le conseguenze si
ripercuotono nel futuro dal quale provengono; per cui ci si prospettano due possibilità: o la saga è
insensata, oppure è possibile in qualche modo cambiare il passato (questa seconda opzione sembra
essere la più valida poiché è alla base della letteratura e della cinematografia che tratta proprio dei
viaggi nel tempo).
In Terminator però si crea una contraddizione perché il flusso temporale precede in modo semplice
e lineare, cosa che ci porta a dedurre che l’idea di base è che il passato non si può cambiare: è
logicamente impossibile che un evento si verifichi e non si verifichi lungo il medesimo decorso
storico. Quindi per giustificare il viaggio nel passato basta pensare che sia sufficiente per il
viaggiatore di prender parte a quel passato, influire sul passato ma non cambiarlo: il passato non si
può cambiare, ma questo non significa per Kyle e i due cyborg del futuro non debbano tornare
indietro nel tempo per influire su di esso e far si che si avveri il futuro dal quale provengono.
Se Kyle non può cambiare il passato, allora sembrerebbe logico concludere che Sarah non può
cambiare il futuro, in quanto passato di lui. A questo punto il ragionamento visto dal punto di vista
di Kyle è quello vincente e ha una portata filosofica rilevante poiché si innesca una riflessione sul
fatalismo del libero arbitrio: il determinismo non implica il fatalismo poiché proprio come bisogna
distinguere tra cambiare il passato e influire su di esso, occorre fare lo stesso tipo di ragionamento
prendendo in considerazione il futuro; Sarah non può cambiare il futuro ma può influire su di esso.
Per quanto riguarda la concezione metafisica del tempo, esistono diverse teorie: così gli eternisti
pensano che il presente sia un tempo fra i tanti passati e futuri possibili, per gli incrementisti il
futuro non esiste affatto e i presentisti non credono né nell’esistenza del passato né in quella del
futuro. In questo contesto l’eternismo da ragione a Kyle mentre l’incrementismo e il presentismo
danno ragione a Sarah: è questa la tensione di fondo in Terminator.
Infine bisogna riflettere sulla circolarità causale dell’intera saga: l’invio del primo Terminator è la
causa della nascita di John Connor (figlio di Kyle e Sarah e capo nel futuro della resistenza) che è a
sua volta la causa prima dell’invio del Terminator.
Capitolo 2. La tragedia dell’eterno ritorno (Roberto Casati)