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Religione in chiave "sociale"

Meriti di Feuerbach:

  • Aver rivendicato la naturalità e la concretezza degli individui umani e dell'uomo viventi;
  • Aver teorizzato l'invariabili, ma è prodotto della situazione storica e sociale in cui vive (visione dinamica);
  • Aver scoperto il meccanismo generale dell'alienazione religiosa.

Critiche a Feuerbach:

  • Aver perso di vista la storicità dell'uomo e averlo considerato come un soggetto astratto;
  • Non aver colto le cause reali del fenomeno religioso e non aver offerto mezzi per superarlo;
  • Aver ignorato l'aspetto attivo e pratico della natura umana e aver cercato la soluzione dei problemi.
realinella dimensione teorica, trascurandol'aspetto della prassi rivoluzionariaReligione = oppio dei popolila religione è il prodotto di un'umanità alienata e sofferente a Per eliminare la religionecausa delle ingiustizie sociali, che bisogna trasformare lacerca illusoriamente nell'aldilà ciò società con unache le è negato nell'aldiqua (le rivoluzione.origini del fenomeno religioso vannoquindi ricercate nella società)CONFRONTO FRA HEGEL, FEUERBACH E MARX RIGUARDO ALLA PROBLEMATICA DELL'ALIENAZIONEALIENAZIONEPOSITIVA NEGATIVAHegel: l'alienazione è Feuerbach: la religione è Marx: l'alienazione èun momento una forma di alienazione, identificata con lafondamentale nel con la quale l'uomo situazione storica dellaprocesso dialettico attribuisce a Dio delle classe economicamentecaratteristiche che sono più debole (proletariato).in realtà le sue inPer Marx l'alienazione non è solo un fatto di coscienza, ma un fatto storico che emerge nella società borghese. L'alienazione è un fatto di coscienza risolvibile grazie alla filosofia. La concezione materialistica della storia si esprime in un'opera di Marx: "tedesca". Con essa, Marx vuole cogliere il "movimento reale" della storia, al di là delle rappresentazioni ideologiche che si sono susseguite. C'è una contrapposizione fra "scienza reale e positiva" e "ideologia". L'ideologia è un'immagine deformata della realtà prodotta dalla cultura dominante. Porta a considerare la storia come il frutto di un processo di evoluzione spirituale e non come un processo di sviluppo materiale. In questo modo, l'ideologia giunge a nascondere la realtà: è una sua rappresentazione mistificante.Secondo Marx chi produce un'ideologia non ne è però consapevole in quanto risponde ai suoi reali interessi. Marx vuole superare ogni ideologia per poter pervenire al conseguimento di un punto di vista obiettivo sulla società, potrà descrivere gli uomini quali sono realmente. Per questo Marx giunge al rifiuto della vecchia filosofia idealistica, cui contrappone una SCIENZA REALE E POSITIVA. UMANITÀ (intesa in modo "scientifico" e non ideologico) = specie evoluta composta da diversi individui che si associano per garantirsi la sopravvivenza. STORIA = processo materiale fondato sulla dialettica bisogno-soddisfazione. Il vivere implica infatti il soddisfacimento di alcuni bisogni imprescindibili (mangiare, bere, abitazione, vestire...) la prima azione storica consiste nella creazione dei mezzi necessari per soddisfare tali bisogni. Struttura e sovrastruttura. Nell'ambito del lavoro è necessario distinguere: le forze.

produttive = elementi necessari alla produzione (uomini = forza-- lavoro; mezzi di produzione; conoscenze tecniche e scientifiche che permettono di migliorare sempre di più la produzione);i rapporti di produzione = rapporti che si instaurano fra gli uomini nel corso della produzione e che regolano il possesso e l'impiego dei mezzi di produzione e la ripartizione della produzione trovano la loro espressione giuridica nei rapporti di proprietà. Fra questi due elementi c'è un rapporto di diretta dipendenza del secondo dal primo: i rapporti di produzione si instaurano a seconda delle forze produttive. Considerati nel loro insieme, vanno poi a costituire il MODO DI PRODUZIONE di una società in un determinato periodo, ovvero quella che Marx definisce STRUTTURA della società stessa. Tale struttura costituisce il presupposto della SOVRASTRUTTURA = insieme dei rapporti economici, politici, giuridici, culturali di una determinata società. Secondo

Marx non sono le idee a fare la storia, ma la struttura economica dellasocietà. Le idee dipendono da tale struttura e rispetto ad essa sono sovrastrutturaribaltamento delle posizioni del materialismo storico rispetto alle posizioni dell’idealismo storicoil termine materialismo impiegato da Marx allude al fatto che le forze motrici dellastoria non sono di natura spirituale, ma socio – economica.

Per quanto riguarda il rapporto struttura / sovrastruttura:

Marx utilizza due diversi termini per delineare il rapporto di dipendenza del secondo dal primo: “determinare” e “condizionare” che hanno una diversaportata concettuale nel primo caso, si delinea un rapporto di più stetta necessità rispetto al secondo;la sovrastruttura non è considerasi qualcosa di superfluo le idee vengono a formarsi sulla base di bisogni realmente esistenti nell’ambito socio-economico ed esprimo già implicitamente un

cambiamento della struttura → possono quindi influenzare la storia dal momento che sono espressione di determinati interessi, ma l'elemento determinante è la struttura.

La dialettica della storia

Individuando lo stretto rapporto di dipendenza della sovrastruttura dalla struttura, Marx analizza la storia da un p.d.v. statico. Ma bisogna considerare che il materialismo storico è anche materialismo dialettico: la storia è anche rivoluzione.

Andando a identificare la storia dal p.d.v. dialettico, Marx ne individua la legge di sviluppo.

All'interno della struttura esiste un rapporto dialettico fra le forze produttive e i rapporti di produzione che sono contemporaneamente in un rapporto di corrispondenza e di contraddizione: a un particolare tipo di F.P. corrisponde un particolare tipo di R.P. (ad esempio a rapporti di produzione feudali corrispondono forze produttive di tipo agricolo - economia di sussistenza -) in una prima fase vengono instaurati dei

sulla base delle forze produttive per permetterne lo sviluppo cui i R.P. sono funzionali; tuttavia le forze produttive si sviluppano più rapidamente rispetto ai rapporti di produzione (che sono rapporti fra uomini) i rapporti di produzione che erano stati funzionali allo sviluppo di determinate forze produttive diventano per le nuove un vincolo e un ostacolo da eliminare. Le nuove F.P. dovranno dar vita a nuovi R.P. N.B: classe in ascesa dietro alle nuove forze di produzione sta una; dietro ai vecchi rapporti di produzione sta invece la classe dominante destinata a soccombere. È inevitabile che si instauri un conflitto fra queste due classi. Si parla di contraddizione dialettica perché nasce all'interno dello stesso sistema, ad esempio: nella Francia del '700 la classe in ascesa era la borghesia (forze produttive tipiche del capitalismo) e quella destinata a soccombere era l'aristocrazia (rapporti di produzione).

della società feudale) rivoluzione; nel capitalismo moderno la contraddizione è fra le forze produttive sociali e i rapporti di produzione privatistici; la produzione è sociale, ma i rapporti di produzione no se sociale è la produzione, sociale deve essere anche la distribuzione di essa. Il capitalismo porta al suo interno una contraddizione ed ha come esigenza dialettica il socialismo pone le basi del socialismo, generando le condizioni favorevoli ad una rivoluzione comunista. Marx individua poi tre diverse epoche storiche corrispondenti a diversi modi di produzione: 1. comunismo primitivo; 2. fase intermedia della società di classe si basa sulla divisione del lavoro e sulla proprietà privata; 3. comunismo futuro. All'interno dell'epoca della società di classe inserisce quattro diverse tappe: società asiatica: fondata su forme comunitarie di proprietà; società antica di tipo

schiavistico; - società feudale; - società capitalista o borghese. - Tuttavia la legge individuata da Marx non è una legge rigidamente deterministica, queste non sono tappe necessarie e certe società possono anche saltarne alcune. La critica agli ideologi della Sinistra hegeliana Marx definisce i discepoli di Hegel che sono confluiti nella Sinistra hegeliana IDEOLOGI CHE VIVONO NELLA "FALSA COSCIENZA" non si rendono conto che le idee non rispecchiano la realtà e non hanno quindi un'esistenza autonoma. In particolare Marx rivolge loro le seguenti critiche: 1. sopravvalutano la funzione delle idee e degli intellettuali li considerano forze trainanti ed artefici della storia; 2. presentano le idee come universali; 3. ritengono che tutto ciò che esiste di negativo dipenda dalle "idee sbagliate"; 4. conseguentemente, forniscono un quadro mistificante della realtà. N.B. : le idee hanno secondo Marx la particolare funzionedi occultare la realtà e, soprattutto, di mascherare l'asservimento dell'uomo. Questo si spiega in particolare in riferimento alla
DIVISIONE DEL LAVORO
che implica innanzitutto la distinzione fra: - lavoro manuale; - lavoro intellettuale: chi svolge quest'ultimo è convinto di essere superiore, ma in realtà dipende da qualcun altro che lavora per lui. Tuttavia Marx sottolinea il fatto che coloro che creano una particolare ideologia non ne sono consapevoli. Contro l'ideologia Marx sostiene: 1. la storia non è determinata dalle idee (che pure possono in un certo modo influire), ma dalla struttura economica dell'
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
14 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/01 Filosofia teoretica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.