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1. FUNZIONE E GENESI DEL LINGUAGGIO

studio delle funzioni ( ruolo adattativo)

• funzioni primarie

• - comunicativa più riconosciuta

- cognitiva strumento di costituzione del pensiero

dibattito

• cognizione cognitiva accettano funzione comunicativa

• comunicativa non accettano

• accettare linea di coevoluzione

• funzione comunicativa priorità logica funzione cognitiva più debole

1. L’ipotesi cognitiva classica

Whorf Benjamin

determinismo linguistico (pensieri determinati da categorie lingua)

• relativismo linguistico (diverse lingue determinano diversi pensieri)

• Linguaggio quindi determina i pensieri

• strategia studiare come concetti (tempo,sostanza,materia) dipendano dalla

• struttura delle lingue e delle norme culturali e di comportamento)

mondo flusso d'impressioni organizzato dalle menti quindi dal sistema linguistico

• delle menti

Tobby e Cosmides

la tesi del determinismo e relativismo (metodo standard delle scienze sociali

• MSSS) non regge perche

1. bisogna analizzare come i soggetti in carne e ossa pensano e parlano di fatto( non

bisogna considerare solo il linguaggio)

2. se si considera solo funzione comunicativa si rinuncia a spiegare il ruolo

costitutivo del linguaggio almeno in alcuni processi mentali

pregiudizi tutti si basano su tesi di whorf e che fun. comunicativa accordo con

• ipotesi modulare della mente

tesi intermedie

• Due approcci

• 1. privilegia tesi cognitiva mira a indebolimento rispetto tesi radicale

2. privilegia funzione comunicativa e mira sua integrazione col ruolo

cognitivo del linguaggio in alcune forme di pensiero

2. Funzione comunicativa del linguaggio

Pensiero autonomo e indipendente dal linguaggio e priorità logica e temporale

adesione al modello del codice(input output solo sistema di decodifica)

2.1 autonomia e priorità del pensiero

Pinker

tutti scritto una frase non er proprio quello che volevamo dire

Jackendoff

diversità tra il pensiero e la linfa che lo esprime

• esiste una comunanza di pensieri indipendentemente dal modo di esprimerli

• pensiero precondizione logica e temporale del linguaggio

Searle stati mentali intenzionalità

• significato delle espressioni analizzato in termini di credenza desiderio e

• intenzione quindi filosofia del linguaggio come filosofia della mente

Fodor linguaggio rispecchia forma del pensiero LINGUAGGIO DEL PENSIERO

• I mossa

• linguaggio pensiero semantica combinatoria comune

o

- produttività

- sistematicità produrre e capire connessa alla capacità di produrre e capirne

molte altre

apprendere il linguaggio e apprendere procedura generale per determinare il

o significato della frase

linguaggio struttura in costituenti

o

II mossa

• isomorfismo del linguaggio

o il linguaggio ha la struttura che ha perche i pensieri hanno la struttura che

hanno

capire una frase e afferrare il pensiero che la sua pronuncia veicola in modo

o standardizzato

senza linguaggio del pensiero nessun linguaggio

o

2.2 modello del codice

pensiero codificato dal parlante in successione di suoni che ascoltatore decodifica

• natura del pensiero

ossia stati e processi mentali considerati in base ad atteggiamenti

• scienza cognitiva funzione comunicativa modello riferimento

• "noi comunichiamo quando tu mi dici cio che hai in mente ed io comprendo

quello che mi dici”

come possibile che stato mentale codificato in struttura fisica

Jackendoff

interlingua tra stati mentrali e eventi sonori

• cervello non capisce in un colpo due passi

• struttura fonologica e sintattica

• medio forma logica

• modulo specifico per processi di comprensione

• ossia analizzatorre specifico della frase

• contesto irrilevnte

• differenza con concezione comunicativa sostenitori tesi cognitiva classica

• competenza linguistica affare di una mente articolata e complessa

lato negativo specifico modello della comprensione non si considera il contesto

3. tesi cognitiva rivisitata

Clark linguaggio risorsa esterna della mente un artefatto come carta e penna

• metafora della mangrovia esse determinano la costituzione del terreno

• pensiero effetto delle parole

Dennet

modello burocratico ( il boss interno vuole dire qualcosa e la burocrazia del

• linguaggio dice ciò che il boss pensa)

pandemonio( le parole si affollano nella mente e per selezione naturale alcune si

• impongono alle altre)

il parlante apprende ciò che dice insieme e ai suoi ascoltatori

3.1 linguaggio e meta rappresentazioni

Clark e Dennet

punto in comune che i pensieri sono un entità oggettiva Dennet pensiero mai

• senza un linguaggio pubblico

alleggerire il carico esternalizzando appesantisce il mondo esterno

• tesi cognitiva possibile solo avendo già a disposizione un linguaggio

• e per avere un linguaggio necessaria mente ricca e articolata

4. dubbi sull’ ipotesi cognitiva rivisitata

le parole invadono la mente del bambino linguaggio pubblico primo elemento

• con cui entra in contatto in bambino

per apprendere le parole i bambini hanno bisogno di grandi capacita mentali

Chomsky

bambino ha già disponibili alcuni concetti di base( oggetto

• fisico,intenzione,volontà,causa,scopo)

bambini non hanno bisogno del pieno accesso sensoriale per acquisire le parole

• bambino sceglie un significato ad una parola scegliendo tra le molteplici

• possibilità compatibili

cosa associare cosa di fronte a una parola es. coniglio colore o animale scelta

Bloom essere in grado di rappresentare stati mentali del parlante

• Facoltà di mentalizzazione

• psicologia ingenua

• ToMM(Theory of mind mechanism)

• Facoltà di mentalizzazione alla base dell’ apprendimento del lessico

Baldwin

intenzione referenziale del parlante

• sperimentatore dice una parola e guarda un altra cosa bambino riferisce nome

• quello guardato

Markman e Wachtel

complementarità tra vincolo dell’oggetto intero bambini riferiscono a oggetto

• intero e non a colore etc....

vincolo della mutua esclusività non due nomi diversi per uno stesso oggetto

• esempio io conosco il nome di un oggetto mi dicono un altra parola indicando l

oggetto di cui so il nome mi guardo intorno e vedo che ce un altro oggetto e

sicuramente quello a cui si riferiscono

acquisizione parola sottintende uno scenario interpretativo raffinato e complesso

4.1 ToMM

quale dispositivo nato prima

• possibile pensare a comunicazione ancestrale come codifica e decodifica

Origgi e Sperber

esperimento del deserto se comunicazione affidata al modello del codice non si

• potrebbe mai evolvere il linguaggio

se invece sono in grado di fare inferenze es. vedono oasi uno dice a due acqua due

• capisce laggiù ce un oasi,raggiungono oasi uni dice a due acqua due capisce

dammi dell’ acqua quindi evoluzione linguaggio

COEVOLUZIONE

• abilita meta rappresentazionale si sviluppa per la competitività comunicazione

inizialmente solo effetto collaterale poi si evolvono insieme

5. Ipotesi comunicativa rivisitata

linguaggio costruito possa Vere effetto sul pensiero

• linguaggio pubblico ruolo di lingua franca per favorire integrazione

• capacita di mentalizzazione fondamentale quale contributo linguaggio?

• capacita di mentalizzare generale propria di tutti gli animali

• capacita tramite ToMM solo uomini

• animali non in grado di mentalizzare se si considera come attribuire atteggiamenti

• proposizionali come uomini

gradi diversi di mentalizzazione

• mentalizzazione umani sviluppo sistema meta rappresentazionale elementare

• Sintassi

• test falsa credenza implichino possesso di alcuni specifici componenti linguistici

• sintassi

mondo della mente del altro

• esperimenti sintassi impoverita incapacità di attribuire stati intenzionali nella

• descrizione eventi

strutture che permettono di superare test falsa credenza alla base dei processi

• cognitivi sottostanti

6.conclusioni

due percorsi costitutivi

• dal cognitivo al linguistico

o linguaggio determinato da sistemi cognitivi sottostanti

il linguaggio usa sistemi cognitivi creati per altro e poi sviluppa il

proprio

dal linguistico cognitivo

o mentre si evolve il linguaggio modifica e struttura gli stati ed i

processi mentali

quindi anche strumento cognitivo

un cane che si morde la coda si puo parlare di funzione cognitiva

del linguaggio se ho un linguaggio ma per averlo ho bisogno di

mente ricca e articolata

quindi cosa concedere alla mente prima dell’avvento del linguaggio

2. SIGNIFICATO E COMPRENSIONE

comunicazione individui istaurano interscambio di messaggi informazioni e

• conoscenze

idea generale MODELLO DEL CODICE

• comunicazione ha inizio con sorgente d informazione mittente messaggio a

• meno di disturbi di trasmissione rumore si conclude con atto di decodifica del

destinatario

comunicazione idealizzata

• esempio metfore non considerate

• TEORIA DELLA PERTINEZA teoria alternativa(Sperber - Wilson)

1. linguaggi e comunicazione

Shannon e Weawer

teoria matematica dell informazione ottimizzare effiocacia del canale

• comunicativo

soluzione separare le trasmissioni dal rumore cosi quantita d informazioni minori

• Modello ingegneristico della comunicazione

• adeguato a codice morse etc....

• sperber e wilson adattato il modello alla comunicazione verbale

• processi cognitivi centrali ( sistemi di stati intenzionali credenze e desideri) la

• mente seleziona il pensiero attraverso il codificatore linguistico lo codifica in

una stringa linguistica che avra il suo versante pubblico ossia il segnale acustico

che permette di rendere pubblico il pensiero elaborato dal mittente

poi attraverso un mezzo aria ricevuto dal destinatario che attraverso il

• decodificatorie linguistico lo decodifica e attiva i processi cognitivi centrali

comprendendo il messaggio.

contro

• tutto quello che deve essere comunicato deve essere codificato

o le lingue solo strumento codifica e decodifica

o e necessario che ad ogni pensiero corrisponda una frase che lo codifichi

o certo tipo di architettura mentale in cui ci siano meccanismi specifici alle

o operazioni cognitive

una parte della mente e preposta esclusivamente alla memorizzazione ed

o elaborazioni dei processi cognitivi centrali

TEORIA DELL

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Erin.fede di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del linguaggio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gensini Stefano.