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La genetica sistemica e l'evoluzione dei geni
DTSormai i geni rispondono ad unastrutturazione su più livelli e l'evoluzionenon sembra più procedere gene per genesi tratta di una condizione di equilibrio fra lasequenza del dna e il fenotipo, mediata da Mayr parla di genetica sistemicameccanismi che accendono e spengono igeni.gli atavismi dimostrano le sorprendenti già intuita da darwin come folla di carattericapacità di cambiamento del genoma. invisibilicapacità nascoste.la genetica sistemica il materiale genetico non viene separato neidiversi tipi di tessuto, tutte le cellulecontengono il genoma dell'interoorganismo. sono i geni regolatori a svolgerenon sono ancora chiari i processi di la differenziazione funzionale.differenziazione cellulare e come questa siaregolata a livello genico mutazioni omeotiche di briges e idea di una mutazione puntiforme di una si ipotizza un terzo livello di strutturazionedobzhansky 1933. fenomeno per cui si vede particolare classi di geni detti geni omeotici,
esistono geni regolatori di secondo ordine la crescita di parti normali in localizzazione responsabili dell'attivazione di alcuni geni che sono in grado di attivare o disattivare idel tutto anormali strutturali. geni regolatori omeotici bisogna però dire che questi presunti salti la evo-devo sostiene comunque che nonbinnescati dalle mutazioni dei geni regolatori tutte le teorie del cambiamento acceleratosono raramente promettenti. debbano essere intese come antidarwinianela scoperta del genoma come sistemaintegrato riabilita secondo gould l'ipotesi dithompson crescita e forma 1917. thompson. i tratti strutturali devono infatti strutturalista. sostiene che l'unità profonda essere ereditati senza nessuna pressionedella natura fosse rappresentabile da una selettiva esterna poiché non adattivi. un'amolteplicità di modelli di generazione ipotesi è che essi svolgano un ruolo nellacomuni e immutabili al pari delle essenze coesione.dell'organismo durante loplatoniche. gli individui obbesidcono a piani sviluppo. in questo caso una mutazionedi organizzazione preordinati minaccerebbe l'integrità dell'intero sistemadi sviluppo.ormai sappiamo che le trasmormazioni diuno stesso modello di crescita possanodeterminare la diversificazione disottospecie o addirittura produrre unaspeciazione concezione di una crescita individuale ditipo strategico interazionista. ossia i geninon sono mattoni isolati ma componenti diun sistema integrato avente una strategiacomune di cambiamento. si presupponga un oggetto sfericoche simuove fra avvallamenti con percorsiobbligati rotolando in un alveo precostituitodefinito creodo. fra un creodo e l'altroesistono dei picchi. in questi punti esistela mutazione genetica andava concepita una potenziale deviazione per la pallina,l'evoluzionre riguardava popolazioni di geni non linearmente ma contestualizzandola. la vengono intesi come punti di crisi o diin
popolazioni di organismi. geni come viene definito paesaggio epigenetico.relazione di sviluppo innescata da unawaddingthon. ricerche sui meccanismi di singolarità dello svilupppo. quando avvienestretegie cibernetiche di adattamento sollecitazione ambientale si forma nei primisviluppo embrionale una mutazione o non ha effetto e lascia laallambiente. stadi dell'evoluzione di un organismo pallina nel suo creodo e le permette diraggiungerne uno nuovo. evoluzione esviluppo sarebbero quindi percorsicanalizzati da cui occasionalmente si puòdeviare.sistema geneticoselezione naturale la selezione naturale ha quindi unala teoria dello sviluppo viene estesa da duplice funzione, canalizzare lowaddington ad una teoria organica estesa. sistema di sfruttamento (processo degli sviluppo e quella di diversificazionearticolata in quattro livelli organismi che modificano l'ambiente) potenziale dei percorsi evolutivi.sistema epigenetico (sequenza causale diprocessi per la
produzione dello zigote) questo potrebbe essere dovuto sia allefautori dell'integrità organica che alcune soluzioni attraggono una grande la diversità della vita potrebbe essere fruttocanalizzazioni di sviluppo ma potrebbepresuppongono l'esistenza di principi quantità di forme, mentre altre rimangono sia della selezione naturale sia anche daanche essere dovuto alle contingenzesuperiori inesplorate. percorsi storici irreversibili.storiche che hanno deviato la traiettoria.la contrapposizione frameccanicismo vitalismo esostenitori dell'approccio fiscalista che adattiva, ossia spiegare un trattostrutturalismo coinvolgelo strutturalismo processuale volevano dedurre il funzionamento vitale chiedendosi qale funzione svolgadirettamente la teoria dell'da leggi meccaniche invarianti. evoluzione, ragionando sul realel'opera di gould e la DTS hanno cercato di strutturale, ossia spiegare un trattopotere plasmante della selezione.aggirare la dicotomia
fra meccaniscimo e la vita è un fenomeno non determinabile collocandolo in un piano corporeo. Darwin si dimostra consapevole dell'vitalismo univocamente dalle leggi fisico chimiche. L'esistenza di due modalità complementari, tuttavia non esiste una proprietà speciale spiegazione evolutiva della vita, un principio immateriale che ne diriga il corso. Il segreto del funzionamento dei sistemi viventi è la stratificazione di livelli evolutivi, definiti da Darwin come unità di tipo e interconnessi. Il passaggio da un livello all'altro corrisponde al succedersi di proprietà emergenti, condizioni di esistenza. Il cuore teorico della terza via è così prodotto dell'evoluzione per adattamento progressivo ma limitava l'azione della selezione naturale. Era ovviamente un complesso.prodotte dalle diverse selezione naturale nel presente. interazione delle unità evolutive a vari livelli. l'oggetto vivente nella sua interezza è dato pertanto dalla sua organizzazione morfologica e funzionale, intesa in continuità e in autonomia rispetto ai principi fisici. consenso antiriduzionista di Schrödinger riguardante riduzionismo teorico o epistemologico, ossia la possibilità di unificare teoricamente un campo di studio attraverso leggi di generalizzazione. altra strategia era quella di studiare il la soluzione del superamento dellafenomeno biologico scomponendolo nelle in filosofia della biologia è importante la il rapporto fra genetica e riduzionismo controversia meccanicismo vitalismo parti costituenti isolando arbitrariamente distinzione classica fra i tre tipi di richiede molti distinguo. alcuni fattori. riduzionismo metodologico o non mette in discussione la terza riduzionismo (Nagel 1961) per scomposizione forma di riduzionismo altro tipo di.Il riduzionismo è quello relativo all'impresa scientifica in generale. Ossia il rifiuto di considerare pertinenti cause che non siano naturali, intellegibili e identificabili attraverso metodi di ricerca. Riduzionismo ontologico. Tradizione strutturalista continentale. Saint-Hilaire e Von Goethe. La via sistemica alla materia della vita è l'organizzazione. La biologia sostiene che il vivente non è un sistema irriducibile alle sue componenti meccaniche, chimico-fisiche indicate dalle scienze, ma esse non sono sufficienti a definirlo. Si necessita di una nuova visione del mondo non frammentaria. In direzione analoga procede Godwin cercando di connettere questa corrente ai recenti studi sui sistemi complessi adattivi e proprietà autorganizzative del vivente. Le teorie del caos rappresentano una forte concentrazione del campo di possibilità della selezione naturale. I tratti strutturali.risultano altamente conservati già per darwin, sono evidenze più interessanti. Non sono gli adattamenti perfetti, ma le imperfezioni (contro la lettura Spencer rischio di tautologia: dicesi adattamento spravvivenza del più adatto). Adattamento come tratto favorito dalla selezione naturale; dicesi selezione naturale il meccanismo che genera adattamenti. Visione puntuazionale e visione genocentrica coinvolge anche rapporto adattamento-speciazione e localizzazione adattamento in brevi periodi. Molti non sono convinti da questa spiegazione. Nasce la teoria dell'ortogenesi. Paleontologi anti-darwiniani: l'adattamento non è il principio causale dell'evoluzione. L'evoluzione procede in linea retta quasi indipendentemente dalla selezione. Strutture ingombranti (alce irlandese). Allora ilvaloreriproduttivo era davvero altro, doveva Huxley interviene per smentire la teoria dell'giustificare lo svantaggio. il punto però era: l'utilità adattiva portò all' non si estinse a causa delle grandi cornaortogenesi con la teoria dell'allometria. aumento delle dimensioni prima del corpo e bens' nonostante le grandi corna. con lal'aumento delle dimensioni degli organi di poi delle corna o viceversa? valore adattivo fine della glaciazione le corna divennero unun animale procede secondo tassi di della crescita delle corna è molto preciso ed impaccio non superabile.crescita differenziali interrelati, comunque evidente.adattividifficoltà nel ricondurre tutti i fenomeniperfezione e imperfezione in natura naturali all'azione della selezione naturale Mac arthur e Wilson. strategie vitali. Gliorganismi si adattano al contesto ecologiconon solo modificando le proprie dimensionima anche regolando la durata delle lorofasidi vita. l'adattamento contempla quindi queste ricostruzioni evolutive vanno contro molte sluzioni ugualmente possibili. il concetto di perfezione naturale. oggi sappiamo che i fenomeni adattivi si presentano come strategie complesse e non possono essere smentite solo attraverso l'argomento banali. della diversificazione. i complessi ingranaggi (organi animali) come possono essere stati costruiti passo passo. si tratta di spiegare l'origine selettiva per forme organiche il cui senso adattivo è fin troppo evidente. idea di adattamento quindi problematica. era essenziale di essere spiegato come qualcosa di non immutabile. Mivart. idea per cui le modificazioni in una specie si manifestano repentinamente. ma questa è