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DELL'UOMO NELLA IUDENFRAGE DI MARX.
Il fenomeno della violenza , sia come teoria che come prassi , si muove all'interno della c.d.
EMANCIPAZIONE . In tale ambientazione si è sviluppato quello che oggi viene definito
APPREZZAMENTO FAVOREVOLE DELLA VIOLENZA . Marx afferma che l'esercizio della
violenza diviene necessario imperativo emancipatorio.
Limitatezza terrena , religione , contraddizione con se stesso:
La proposta Marxiana di emancipazione , intesa positivamente come emancipazione umana e non
politica , diviene critica nel momento della permanenza dell'umanità nella limitatezza terrena.
L'emancipazione politica rimane comunque all'interno del non-superamente della suddetta
limitatezza terrena. Tutto ciò che appartiene alle varie modalità di emancipazione politica è
catalogato da Marx stesso come RELIGIOSO . Sono dunque religiosi , lo stato politico , l'assetto
giuridico e tutti i rapporti tra gli uomini quando hanno come loro medio il non-superamento della
limitatezza terrena.
Per capire cosa intende Marx con LIMITATEZZA TERRENA bisogna innanzitutto partire dalla
distizione fra EMANCIPAZIONE POLITICA e EMANCIPAZIONE UMANA. La prima non è
la forma completa e perfetta della seconda perchè in essa l'uomo si costituisce come contraddizione
con se stesso . Qual'è il contenuto e la struttura di questa contraddizione con se stesso ? Marx dice :
l'uomo conduce una doppia vita , ossia una vita celeste ed una vita terrena , o meglio una vita nella
comunità politica , dove egli singolarmene non ha valore , e una vita della società borghese , in cui
si agisce come uomo privato. Dunque la contraddizione con se stesso , la religione e la limitatezza
terrena si coappartengono , con nomi diversi , ma rappresentano un UNICUM . La religione è
ritenuta come un fenomeno della limitatezza terrena e la contraddizione con se stesso è la
permanenza degli uomini nella religione . Infatti religiosi sono i mebri dello stato politico a causa
del dualismo tra vita individuale e vita tra la società borghese e quella politica.
L'emancipazione politica sorge nell'unicum costituito da questi tre elementi.
Riconoscimento e differenza : il negativo esistenziale :
La religione non è altro che il riconoscimento dell'uomo per via indiretta , attraverso cioè un
mediatore . L'uomo , dunque , rimane religiosamente limitato solo perchè riconosce se-stesso solo
indirettamente ( ossia solo attraverso un mediatore ).
Il superamente della limitatezza terrena , che si manifesta nella religione , è ciò che Marx chiama
RICONOSCIMENTO DI SE-STESSO E DEGLI ALTRI. Possiamo ora distinguere due tipi di
riconoscimento : da uno parte il riconoscimento di se-stesso e degli altri per via indiretta ,
dall'altro il riconoscimento per via diretta. Il primo alimenta la sfera dell'emancipazione politica ,
il secondo dell'emancipazione umana , intesa come reale liberazione dell'uomo. Il riconoscimento
diretto rappresenta il fondamento dell'intera antropoligia giuridico-politica di Marx.
Riconoscere se stesso e gli altri significa stabilire un rapporto con l'IO proprio e degli altri , che è
situato nel medio della c.d. NEGAZIONE ESISTENZIALE ( ovvero il non-essere sempre ) .
Questa negazione esistenziale invita il singolo alla risposta , ossia non lo chiama alla realizzaione
di questa o quella reazione all'uno o all'altro bisogno , ma stimola il costituirsi dell'io come identità
affetta dal non-essere-sempre. Dunque nel riconoscimento c'è sempre un rapportarsi tra ciò che si è
e il non-essere-sempre.
Il cammino dell'emancipazione umana : la negazione della differenza , del
riconoscimento indiretto:
Poichè la religione è quel fenomeno che permette la manifestazione della lititatezza terrena , Marx
sostiene che ci si emancipa dalla generale limitazione quando ci si libera da tutte quelle condizioni
dove compare il nucleo della religiosità , ossia solo quando si abbandona il c.d. Riconoscimento
indiretto.
In base al nesso emancipazione-violenza bisogna innanzitutto chiarire in che modo ci si emancipa
,di modo che ogni uomo possa raggiungere la condizione di uomo-realmente-libero. Tutto l'insieme
dei c.d diritti universali dell'uomo garantisce la differenza tra uomo politico e uomo privato .
L'affermazione dei diritti universali dell'uomo è quella che Marx chiama DEMOCRAZIA
POLITICA e che qualifica come cristiana. L'emancipazione politica di cui parla Marx è quel luogo
da cui ci si deve emancipare e avviene così lo spostamento dal diritto pubblico a quello privato. E'
solo grazie al superamente dell'emancipazione politica che si ha quel cammino necessario che
permette all'uomo di divenire realmente libero.
La differenza : l'esistente come unità di disponibilità e non disponibilità :
L'emancipazione umana , come superamento dell'emancipazione politica e critica dei diritti
universali dell'uomo , esprime una definita antropologia . Con la storia ,l'uomo ha la prova evidente
della sua nascita , ossia la storia è per l'uomo il suo atto di nascita . Questo modo di concepire
l'uomo è connesso alla convinzione che l'inizio e la fine stessa dell'uomo sono i prodotti dell'uomo
stesso . Marx infatti sostiene che la radice dell'uomo è l'uomo stesso.
La limitatezza terrena è il NON-PRODURSI TOTALMENTE. Così l'emancipazione politica e i
diritti universali dell'uomo sono gli ostacoli per il superamente della limitatezza terrena perchè
impediscono la produzione totale dell'uomo ossia lasciano intatta ancora la presenza del non-essere-
sempre nella sua struttura e non consentono quindi l'emancipazione umana che è il reale
superamento di tale limitatezza.
L'incontro ed il rapporto tra gli individui non sono ambientati nel riconoscimento diretto ma nel
riconoscimento mediato , dove il singolo ritrova se stesso nell'altro , e ritrova nell'altro anche la
presenza della differenza che costituisce originariamente ciascuno. La struttura dell'IO come unità
di DISPONIBILITA' ( ossia essere ) e NON-DISPONIBILITA' ( ossia non-essere-sempre) è il
fondamento del riconoscimento del se-stesso e degli altri.
Il noi univoco e la relazione-prodotta :
Per Marx, la reale emancipazione si ottiene con l'eliminazione di ogni differenza tra vita del singolo
, vita del genere e vita della società e dunque con l'eliminazione di ogni tipo di esistere-con-gli-altri
situato nella compresenza di diritto pubblico e diritto privato . L'emancipazione marxiana esige
quindi la nientificazione di ogni manifestazione del singolo che si presenta come differenza tra ogni
sua definita risposta ( il suo essere ) e il suo venir chiamato ( il suo non-essere-sempre ) e che
strutturi l'io come disponibilità-non disponibile. L'emancipazione marxiana così costruita crea un
modello di relazione che può essere chiamata RELAZIONE PRODOTTA . L'uomo è solo il
prodotto di un produrre-generico . Nella relazione-prodotta ciascuno è un niente, e questo niente
viene colmato nella tensione alla crescita dell'assolutezza della disponibilità dell'uomo generico ,
quale inizio e fine del se-stesso. Così nella relazione prodotta tutti i segni esistenziali derivanti da
un rapporto tra l'io e il tuo e tutti i segni esistenziali del noi sono amputati . Gli uomini sono nella
relazione come un NOI UNIVOCO , ossia un noi senza relazione reale , privo dunque sia di ogni
segno di pluralità reale , sia ogni riferimento positivamente rilevante verso l'altro.
La qualificazione dei diritti universali dell'uomo come delitto :
Per Marx , il prendere le distanze dalla “relazione prodotta” e dal “noi univoco” significa ricadere in
una forma di società dove vige l'alienazione , ma non l'uomo perchè un tale comportamento lascia
apparire nel singolo uomo e nel rapporto con gli uomini , il negativo esistenziale , ossia il non-
essere-sempre che chiama ad una risposta. L'esistenza della chiamata-risposta è ciò che Marx
chiama il darsi ancora dell'uomo egoistico , isolato dagli altri uomini e dlla comunità e tutto ciò che
deriva da questo uomo egoistico deve essere punito come DELITTO. Per Marx i cosiddetti diritti
universali dell'uomo non sono altro che il diritto dell'uomo egoista. Dunque tutto ciò che è fatto
appartenere ai diritti universali dell'uomo deve essere inteso come un delitto e in quanto tale deve
essere punito. All'insieme dei diritti universali dell'uomo Marx fa appartenere altre due categorie di
diritti : i diritti politici , ossia i diritti che si esercitano con la partecipazione alla vita politica
organizzata giuridicamente, e quei diritti dell'uomo che hanno come loro contenuto tutto ciò che
riguarda “la libertà di coscienza” ,realizzata dall'io e dal noi non con il fine di costruire una vita
sociale . Queste due categorie di diritti cadono nella generale critica all'emancipazione politica
perchè in ambedue i diritti ciò che permane sempre è la mancanza dell'eliminazione della religione.
I diritti universali dell'uomo rimangono nell'ambito della religione e costituiscono insieme alla
limitazione generale la realtà dell'uomo egoista il cui comportamente è un delitto. Nell'uomo egoista
è presente il “permanere nella differenza” ,ossia la non eliminazione del momento della non-
disponibilità, incompatibile con l'idea di Marx che vuole l'uomo completamente disponibile .
Diritto e misura , emancipazione e violenza :
Quel dirito che appartiene all'emancipazione politica , secondo la filosofia di Marx , è quello che fa
coincidere i diritti universali dell'uomo con la realtà dell'uomo egoista . La prima qualificazione del
diritto vede equivalere i diritti universali con il delitto , la seconda qualificazione invece ,
sopprimendo la non-disponibilità, identifica il diritto con il produrre un modello di uomo . Vengono
identificate due possibili visioni del diritto , una che si muove dalla costituzione di un esistenza
come unità di disponibilita e non-disponibilità ( ossia come chiamata-risposta) , e una seconda che
si alimenta nell'assolutezza della disponibilità. Il diritto dell’emancipazione umana deve consistere
nella negazione di quanto si radica nella misura esterna. Secondo la concezione del diritto di Marx
sono presenti due possibilità di organizzare la relazione tra singoli : il diritto come “relazione
riconoscente” che opera in modo tale che negli atti dei singoli ci sia la presenza di una misura
interna ,ossia un organizz