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Tre eidetiche del normativo
L'eidetica è la scienza dell'eidos. Essa si disciplina in tre punti: eidetica formale, valoriale e materiale. Le tre eidetiche sono correlate tra loro così come sono correlate le tre dimensioni che le riguardano.
L'eidetica per Husserl è la scienza dell'essenze. L'eidos è ciò che è una cosa: la sua essenza. Nell'eidos vediamo cosa ogni ente comune è come esso è: l'essere dell'ente. È su questo sfondo che Reinach configura un eidetica del diritto, affermando l'esistenza di un diritto eidetico nonché apriori.
Eidetica valoriale
La terza dimensione che accompagna l'eidetica è quella valoriale che riguarda il valore, la dimensione assiologia (teoria dei valori) dell'essere. Questa teoria è sostenuta da due tesi:
- Si suppone che ogni essere, ogni ente abbia in sé oltre la dimensione nella forma e della materia anche un
valore.2) Si suppone ke il valore è in sé un eidos e ha dunque leggi essenziali. L'eidetica valoriale rientrerà per tanto nella sfera giuridica e le precedenti tesi annunciate varranno anche per la normatività giuridica.
Il primo fenomenologo dell'eidetica valoriale è Max Scheler. Egli spiega che la prima legge essenziale consiste nella distinzione fra i valori positivi e negativi. A questa distinzione si riferiscono gli assiomi che determinano a priori la relazione tra l'essere e i valori positivi e negativi. Gli assiomi sono:
- L'esistenza di un valore positivo è in sé un valore positivo.
- L'esistenza di un valore negativo è in sé un valore negativo.
- La non esistenza di un valore positivo è in sé un valore negativo.
- La non esistenza di un valore negativo è in sé un valore positivo.
Dunque: il valore è essenza che ha una relazione di valore con l'esistenza.
Infatti l'esistenza di un valore positivo è un valore positivo. L'esistenza di un valore negativo è un valore negativo. La correlazione eidetica tra esistenza e valore in termini di dovere presuppone che il valore positivo deve esistere e il valore negativo deve non esistere. L'esistenza di un valore è un valore, essa è un'esistenza doverosa: un'obbligazione ideale. Le correlazioni a priori tra l'essere e l'obbligazione ideale sono tali da definire il rapporto con l'essere giusto o ingiusto. Perciò: l'esistenza di un valore è doverosa ma anche giusta. L'essere giusto è la giustezza di ogni valore. Per quanto riguarda la normatività dell'eidos assiologico, essa è interna al valore nn è il valore stesso perché come noi sappiamo essa rimane l'essere non un dover essere. Il valore è essenza di un essere e non di un dover essere. E'l'essere che fonda il dover essere poiché l'esistenza del valore è valore in sé e il valore deve essere. Il rapporto tra obbligazione ideale e valori è regolato dagli assiomi come abbiamo già visto: il valore positivo deve essere, il valore negativo deve non essere. Ogni obbligazione è fondata sul valore mentre i valori non si fondano sull'obbligazione ideale.
Obbligazione per dovere
L'obbligazione per dovere è posta in funzione di una controtendenza che si oppone alla realizzazione di una obbligazione ideale. Affinché una obbligazione per dovere sia valida devono essere soddisfatte 2 condizioni:
- che essa si fondi su un'obbligazione ideale;
- che questa obbligazione sia in funzione di una controtendenza alla realizzazione di una obbligazione ideale.
Dunque l'obbligazione per dovere realizza non ogni obbligazione ideale, ma quel valore che in un contesto non c'è ma che deve essere.
Obbligazione
Le leggi essenziali del valore sono:
- Il valore positivo deve essere, il valore negativo deve non essere;
- Ogni obbligazione si fonda sul valore;