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RAPPORTO COL MEDIOEVO
Elementi di rottura
- Crisi dei poteri universali (impero e papato),
- Patrimonio culturale classico conservato nei monasteri da monaci amanuensi (piegato alla filosofia cristiana).
Elementi di continuità
- Nascita delle monarchie nazionali e di entità autonome (signorie, principati) e sviluppo della borghesia* (urbanesimo).
- Crisi della Scolastica (divorzio ragione-fede) e fine del sistema delle discipline dalla teologia.
- Rifiuto della cosmologia e della fisica aristotelica.
- Recupero di Platone, letto in chiave neoplatonica: Dio è Copula Mundi, in quanto eleva dalla materialità gli esseri.
- Antropocentrismo:
- Con il concetto di incarnazione si celebra l'uomo;
- L'uomo a immagine e somiglianza di Dio può creare il proprio destino (perché dotato di libero arbitrio);
- L'uomo costituisce il legame tra le creature.
- Patristica: dualismo ontologico; svalutazione della materialità degli esseri.
- Umanesimo-Rinascimento: teoria dell'eros (bellezza nell'arte); idea del cosmo animato (astrologia); idealismo come tensione, elevazione (senza il rifiuto del mondo naturale). Si ha la secolarizzazione dell'idea di salvezza (laicizzazione*: borghesia - interessi nuovi): la religione è sullo sfondo e si ha maggiormente la centralità dell'uomo nell'agire.
- Secondo il rapporto di mecenatismo, i nuovi centri di cultura diventano le accademie, sulla base del dialogo platonico vengono riprese tematiche di comune interesse, attraverso la discussione e un confronto aperto. Al contrario, fino al 1600, nelle università si studia l'aristotelismo tomistico.
- Recupero di una visione laica del sapere: Il mondo classico viene visto come una realtà autonoma, ha un valore in sé (ripresa dei presocratici): esso non è interpretato solo come
Un'epoca di preparazione, ma vengono ripresi valori tralasciati dal Medioevo, come il legame con l'humanitas (storia, letteratura, arte, poesia). La cultura diventa elitaria per l'uso del latino. Si diffonde il concetto di prospettiva storica: i classici sono studiati nella loro epoca, colti nella loro originalità e diventano un modello. La filologia, per Eugenio Garen, è il vero spirito filosofico del tempo, attraverso il quale si acquisisce un senso storico (nonostante l'evolversi dei tempi, si possono ritrovare le proprie origini): Originalità e continuità nel passato, diversità e identità nel presente. Per Cristeller, l'Umanesimo non ha avuto una filosofia, perché è mancato un sistema. Ritorno alle origini - RINASCITA (resurrezione in senso laico) Ritorno ai classici Ritorno alla natura ILOZOISMO - materia viva MACROCOSMO MICROCOSMO L'universo è interpretato come l'individuo.
è considerato inun essere vivente, animato, termini cosmici: l’uomo caratterizzato da organicità, riassume in sé tutte learmonia, unità, in cui vi è prerogative dell’universo. corrispondenza tra le parti e il Secondo Pico Della Mirandola, tutto. mentre le creature hanno unanatura fissa, l’uomo ha le caratteristiche di tutti e quindipuò diventare tutti. (sviluppodal cristianesimo)
Pico Della Mirandola: il De dignitate hominis è la premessa alla discussione di 800 tesi sullapossibilità di una concordia tra le religioni (unificate sulla base dell’idea dell’unità del divino), operando un sincretismo vivo tra la Bibbia, Platone, Aristotele e la cultura egizia.
Vi è l’idea di un cosmo animato, armonico, unitario, separato dal mondo delle idee. Come Dio, l’uomo può determinare il proprio destino (poiché a immagine e somiglianza di Dio) e diventa il legame tra le creature e Dio.
(copula mundi) libero arbitrio e antropocentrismo
Viene valorizzata così l'autonomia dell'uomo, che comunque non è ancora indipendente da Dio (solo con l'Illuminismo).
La natura è una realtà viva, organica, vista con positività, di cui l'uomo, grazie alla sua partecipazione creativa, è partecipe.
Dal rapporto macrocosmo-microcosmo* deriva l'astronomia in quanto vi è una corrispondenza tra intelligenze umane e celesti: per Pico Della Mirandola, tale influenza limita la libertà dell'uomo; per Marsiglio Ficino (1462: Accademia Fiorentina Neoplatonica), l'influenza degli astri deriva dalle intelligenze astrali non dai corpi (toglie il determinismo).
La magia: usando come presupposto metafisico la corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo*, individua nell'animazione della natura simpatie universali legate all'uomo. Come Dio, l'uomo è un libero artefice che può modificare
la natura: la sua potenza sta nel proseguire l'opera di creazione, manipolando la natura a proprio vantaggio, penetrando nei suoi segreti svelandone la trama. Es.: oroscopi e talismani: influssi, essenze che comunicano con le essenze dell'uomo (la natura e l'uomo sono formati dagli stessi elementi, hanno simpatie comuni).
Per giustificare e fondare filosoficamente l'antropocentrismo, viene ripreso il platonismo, per ridefinire l'essenza dell'uomo e la sua funzione metafisica, riscattando il cosmo dalla materialità. Viene ripresa tutta la cultura classica, anche Aristotele, che tuttavia rimane in una posizione marginale: cade l'aspetto sistematico e metafisico e si sottolinea l'autonomia della natura e la possibilità di studiarla razionalmente, secondo una libera ricerca.
Platone è letto secondo Plotino in chiave neoplatonica da Marsiglio Ficino, che raccoglie in un' unica opera i testi di una presunta cultura egizia.
Scritti da Ermete Trismegisto, a metà tra Ermese il dio Toth, inventori delle lettere e della scrittura, dei della conoscenza da Platone e gli ordisti, a Plotino (200 d.C.), al Cristianesimo. Individua così un' unica sapienza sviluppata (sincretismo).
I testi ritenuti originali egizi, in realtà furono scritti tra il II e il III secolo d.C. da teologi pagani per contrapporsi al Cristianesimo, fondando una teoria della salvezza attraverso la conoscenza (riscossa del paganesimo su base platonica).
Il neoplatonismo dà un' interpretazione unitaria del reale (in Platone il cosmo è un organismo).
P Uno (ritorno al principio dell' unità): è ineffabile, fonte luminosa sovrabbondante che emana luce senza volontà, per necessità, è la fonte dell' essere.
O Nous: è il mondo delle idee (letteralmente è l' intelletto), è l' essere.
T Anima del mondo: è il principio vivificatore.
(punto centrale).I Anima individuale: vivifica la materia, deve tornare alle origini, all'UnoN (spiritualizzazione: rinascita dal degrado con la conoscenza).O Materia: indica un allontanamento dall'Uno, una privazione di essere; non è ontologicamente autonoma.F Dio.I Intelligenze angeliche.C Anima: contiene le anime individuali (essenza dell'uomo).I Forma.N Materia.OL'uomo, poiché è al centro, può scegliere con la razionalità se innalzarsi o degradare. Ritornando a Dio, l'intera realtà si riscatta dalla materialità attraverso l'uomo (vincolo). Lo strumento diventa l'amore di Dio le creature e dalle creature a Dio (circolarità). Così c'è armonia e continuità nell'universo. L'anima è padrona del corpo, immortale, con un ritorno alla spiritualizzazione, all'elevazione (in Plotino è detta estasi). Il ritorno a Dio non implica un distacco
Dal mondo, ma il riscatto del mondo dalla materialità. Il mezzo è l'amore che attira l'anima per elevazione, secondo un percorso circolare, saldando infinito (Dio) e finito (le creature). Per reintegrarsi nell'armonia del cosmo, l'uomo è risvegliato dalla bellezza (arte).
Nel XVI secolo, vi è un ritorno ad un interesse per la natura, che diventa animata, manifestazione stessa di Dio e simile all'uomo. E così vi è un'unità di fondo tra mondo naturale e umano, vi sono delle simpatie comuni. La magia bianca diventa il modo per gratificarsi della natura.
Emanazionismo: concezione ontologica di Plotino, secondo cui Dio, corrispondente all'Uno, è ineffabile, quindi di lui posso dire solo cosa non è perché non è l'essere; la materia indica un allontanamento dall'Uno. Gli esseri derivano dall'Uno attraverso una diffusione spontanea, illimitata ed inevitabile.
un'irradiazione della sua potenza infinita che fa sorgere gli enti restando immobile (=luce). Non viene privato di potenza cedendola. L'emanazionismo dà luogo ad una molteplicità di esseri disposti in una gerarchia decrescente. La materia è priva di autonomia ontologica e procede dall'Uno, principio infinito e immateriale, al di sopra dell'essere, che da lui emana. Da esso le cose derivano necessariamente, senza contingenza.
Concezione classica (Platone e Aristotele): la materia non deriva da Dio ma esiste di per sé e Dio le dà ordine e forma (Demiurgo e Primo motore immobile).
Creazionismo: il mondo esiste per un atto d'amore volontario da parte di un essere superiore, più come conseguenza necessaria della sua sovrabbondanza di essere ed ha un inizio dal nulla perciò non deriva eternamente dalla causa emanante.
Panteismo: Dio è dentro il mondo e non al di sopra; Dio s'identifica con un
principio fisico mentre per l'emanazionismo Dio non è corporeo ed è superiore alla materia (concezione più meccanicista: esclude l'animismo della natura). Neoplatonismo panteistico: l'esplicazione (il farsi di Dio nella natura) di Dio nella natura non è libera creazione ma necessità eterna. La vita: 1548/17 febbraio 1600 nel Campo dei fiori sul rogo; la sua vita è caratterizzata da peregrinazioni e persecuzioni e soggiorna presso università e corti (Elisabetta I, Enrico III). A 15 anni, diventa un frate domenicano, ma i primi dubbi lo sconvolgono a 18 anni, quando scappa dal collegio forse a causa della morte oscura di un frate. Con la fuga, parte il mandato d'arresto dell'Inquisizione. Si sposta prima a Ginevra, dove s'inserisce difficilmente nell'ambiente chiuso calvinista; poi a Tolosa, a Parigi, a Londra (in Inghilterra insegna all'università di Oxford la nemotecnica - nata con i
Retori romani che dovevano ricordarsi a memoria i discorsi p