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La vita non ha alcun senso

Accettare l'idea che "la vita non ha alcun senso". Se il mondo avesse un senso e fosse costruito secondo criteri di razionalità, di giustizia e di bellezza, l'uomo non avrebbe bisogno di auto-illudersi per sopravvivere, costruendo metafisiche, religioni, morali. Il mondo è un caos irrazionale, finché non sorgerà l'oltreuomo, cioè un uomo in grado di sopportare l'idea che l'Universo non ha un senso assoluto. La mancanza di un senso assoluto metafisico della vita e dell'universo fa rimanere l'uomo nel nichilismo passivo, o disperazione nichilista. È tuttavia possibile uscire dal nichilismo superando questa visione e riconoscendo che è l'uomo stesso la sorgente di tutti i valori e delle virtù della volontà di potenza (nichilismo attivo). L'uomo, ergendosi al di sopra del caos della vita, impone i propri significati e la propria volontà; costui è il Superuomo.

L'uomo che ha compreso che è lui stesso a dare il significato della vita. Le 3 metamorfosi: Tudevi, trasformato Io voglio Dire di sì, nell'ed infine nel Spirito dionisiaco e spirito apollineo. La nascita della tragedia, Nel testo Nietzsche fa un'analisi della cultura e della civiltà greca ed evidenzia che due erano i valori dominanti: a) lo spirito dionisiaco e) lo spirito apollineo.

A) Il dionisiaco (da Dionisio) è l'elemento dell'affermazione della vita, della spontaneità dell'istinto umano, della giocosità. È l'impulso che esprime la forza vitale della propria del superuomo; è l'ebbrezza che scaturisce dall'accettazione della vita e che trova la sua manifestazione nella musica e nella danza. È l'affermazione delle creatività della vita; la sua maggiore innovazione sta nel fatto che esso riconduce alla dimensione naturale dell'essere umano che può liberarsi in.

Un'estasi di natura e sensi.

L'apollineo (da Apollo) è l'impulso umano che fugge di fronte al caos che è capace di concepire l'assenza del mondo come ordine e che spinge l'uomo a produrre forme armoniose rassicuranti e razionali e che troviamo anche nell'esaltazione dell'uomo estetico, tipicamente decadentista.

Contro Socrate, Platone e il Cristianesimo

Secondo Nietzsche la decadenza è il rifiuto della creatività, della spontaneità della vita; per lui colui che ha condizionato la civiltà occidentale verso questo annullamento della vita è stato Socrate; il peccato di Socrate è di aver non-vivere sostituito il "pensare alla vita" e la conseguenza di ciò che è il.

Anche Platone ha indirizzato la vita verso un mondo astratto ed irreale, e in questo sviluppo della decadenza si inserisce anche il Cristianesimo. Questo ha prodotto un tipo di uomo malato e represso in preda a

“senso dicolpa”;perciò l’uomo cristiano è psichicamente tormentato,nasconde dentro disé un’aggressività rabbiosa contro la vita ed ha uno spirito di vendetta controil prossimo. Nietzsche più che contro la figura di Cristo,è polemico contro laChiesa,le sue regole;propone una trasmutazione o inversione dei valori.Infatti si proclama lui stesso come il “primo moralista” della storia;eglicontrappone ai valori antivirali della morale tradizionale una nuova tavola divalori a misura del carattere terreno dell’uomo. Il superuomo di Nietzsche ènato per vivere sulla Terra;l’anima è solo una parola che indica qualcosa diinterno al corpo,questa rivendicazione della natura terrestre dell’uomo èimplicita nell’accettazione totale della vita che è propria dello spirito dionisiacoe del superuomo;la Terra non è più l’esilio e il deserto dell’uomo,ma

la suadimora gioiosa. Il periodo "Illuministico" Questo periodo risulta caratterizzato dal ripudio verso i vecchi maestri, come Shopenhauer e Wagner. Nietzsche lo accusa di essere un tipico decadente; il filosofo abbandona la "metafisica da artista" per privilegiare la scienza; considera l'arte come il residuo di una cultura mitica; sarà il filosofo educato della scienza. Sarà illuminista: un metodo critico di tipo storico e genealogico, perché non esistono realtà immutabili e statiche; i concetti di spirito libero e filosofia del mattino sono la base di questo periodo. Lo spirito libero si identifica col viandante, cioè con colui che grazie alla scienza riesce ad emanciparsi dalle tenebre del passato, inaugurando una filosofia del mattino che si basa sulla conoscenza della vita come transitorietà e come libero esperimento senza certezze precostituite. La morte di Dio Nietzsche rifiuta la ricerca della metafisica, secondo lui non haVivere e che si pongono quindi come valorimetafisici e non terreni. L'Oltreuomo Nietzsche propugna l'avvento di un nuovo tipo di uomo, capace di liberarsi dai pregiudizi e dai vecchi schemi, di smascherare con il metodo genealogico umana troppo umana l'origine dei valori, nonché di farsi consapevole creatore di valori nuovi. Non sarebbe corretto definire un uomo del genere un superuomo: super sopra, quindi indica 'super-uomo' vuol dire 'colui che è sopra gli uomini' e gli schiaccia, parla piuttosto di 'oltre-uomo': l'Oltreuomo non schiaccia gli altri; è colui che ha compreso che è lui stesso a dare significato alla vita, e che fa sua la cosiddetta 'morale aristocratica' che dice sì alla vita ed al mondo. L'Oltreuomo accetta la vita in tutte le sue coraggioso' manifestazioni, 'nel unisce il fatalismo alla fiducia, e si è liberato dai logori concetti del bene e del

male. L'eterno riposo, cioè l'eterna ripetizione, è la dottrina che Nietzsche mette a capo della nuova concezione del mondo e dell'agire umano. Per Nietzsche ogni momento del tempo va vissuto in modo spontaneo, senza continuità con passato e futuro, perché passato e futuro sono illusori. Il vero Oltreuomo è colui che danza in catene liberamente e con leggiadria; è lo spirito libero tout court. Lo stile nietzscheano L'opera di Nietzsche è caratterizzato da una stretta compenetrazione tra riflessione filosofica ed espressione letteraria; egli definisce lo stile come la comunicazione di "uno stato, una tensione interna di αθός, per mezzo di segni, compreso il ritmo di questi segni". Nei primi scritti egli è ancora legato alla forma accademica del saggio, ossia alla trattazione di un tema che procede gradualmente passo dopo passo; ma egli già cerca di evitare il tono impersonale di.

Questa forma letteraria, rivolgendosi direttamente ai suoi lettori per coinvolgerli nella propria esperienza di pensiero. Tutte le opere che ho scritto, io ho messo in un'annotazione afferma: "Indentro anima e corpo: non so che cosa siano problemi puramente intellettuali". Il suo stile assume la forma dell'aforisma, ossia dell'esposizione concisa, essenziale e di punti cruciali, attraverso argomentazioni e rapide illuminazioni: "L'aforisma, la sentenza, sono le forme dell'eternità; la mia ambizione è dire in dieci frasi quello che chiunque altro dice in un libro, quello che chiunque altro non dice in un libro". L'aforisma è paragonato da Nietzsche alle figurine in rilievo che richiedono all'osservatore di completare col pensiero ciò che si staglia davanti; un libro composto di aforismi richiede un tipo diverso di lettura: una lettura discontinua, per lasciare il tempo alla riflessione e all'interpretazione, ossia

ad una pratica che Nietzsche chiama "ruminare". In "Così parlò Zarathustra" il modello è la scrittura in versetti, una sorta di poesia in prosa, intriso di simboli; c'è una crescente preoccupazione per l'efficacia storica dei propri scritti, alla quale farà riscontro, negativamente, l'incomprensione dei contemporanei. Vengono così ad attenuarsi, nelle sue ultime opere, la componente autobiografica e i toni diventano un peso. La caratterizzazione che Nietzsche ha dato in "Aurora" è l'operare un essere sotterraneo, che perfora, scava, scalza di sottoterra i pregiudizi e i valori dominanti nel proprio tempo. "I miei scritti sono stati chiamati una scuola di sospetto e ancor più di disprezzo; per fortuna però anche di coraggio, anzi di temerarietà"; essi sono il documento della solitudine a cui è condannata ogni assoluta diversità di sguardo. Origini della morale.pubblicazione di Uomo, troppo umano, dedicato a Voltaire, segna una vera e propria svolta nella filosofia di Nietzsche. Egli continua la polemica nei confronti della cultura del popolo del tempo ma non scorge più nell'arte la via per uscire dalla decadenza, bensì alla scienza. In questa fase la scienza è valutata in modo positivo da Nietzsche come forma di atteggiamento metodico libero di fronte alle regole imposte dalla società. Per Nietzsche è necessario osservare che anche l'errore può essere utile alla verità e che la stessa promozione della scienza nell'età moderna è avvenuta grazie ad alcuni errori inconsapevoli; alla scienza sono stati erroneamente attribuiti il potere di realizzare la felicità umana; sono questi errori che hanno fatto aumentare l'importanza della scienza nella vita moderna. Anche il dominio della morale si è costruito, stando a Nietzsche, a partire da presupposti ed errori.

inconsapevoli;

questo compito può appartenere

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero contemporaneo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Schiavone Giuseppe.