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Percezione della musica in relazione al testo

Entrambe sono rappresentazioni assistite. Non possono essere ascoltate o percepite senza l'aiuto di un testo cantato, letto o implicitamente compresso. Tre modi di percepire la musica come appropriata al testo da essa musicato o che essa accompagni:

  1. Può essere espressiva delle stesse emozioni espresse dal testo.
  2. Può essere appropriata rappresentativamente in maniera pittorica, se raffigura un'immagine sonora di un evento sonoro che il testo menziona.
  3. Può essere appropriata rappresentativamente in maniera strutturale, se la sua struttura è analoga a qualche evento, immagine o concetto che il testo contiene.

Sinfonia programmatica e il poema musicale. Nel pensiero del diciannovesimo secolo c'è una marcata tensione ideologica tra l'impulso musicale e l'impulso letterario. Robert Schumann, Hector Berlioz e Richard Wagner lasciarono tutti un'eredità letteraria oltre alla sola musica. Hegel, durante l'Ottocento, fu una

La presenza del testo è importante nel pensiero filosofico in generale e in particolare nella filosofia delle belle arti. La musica assoluta non poteva essere considerata un'arte bella senza un contenuto e non poteva avere un contenuto senza un testo. Si voleva che la musica strumentale diventasse "letteraria".

La musica "letteraria" ha dato spazio alla musica reale. Essa è stata un sottotesto. Nel diciannovesimo secolo si sono sviluppati due tentativi per dare un contenuto letterario alla musica strumentale: il "poema musicale sinfonico" e la sinfonia programmatica. Entrambi contengono o presentano un'idea "extramusicale". I poemi musicali sono generalmente composti da un solo movimento, mentre le sinfonie programmatiche hanno più movimenti.

Una volta che il compositore dà un titolo alla sua opera, ci autorizza a cercare aspetti rappresentazionali all'interno dell'opera stessa.

Brahms ci ha invitato a cercare (nella Ouverture tragica), un contenuto rappresentazionale, e la ricerca di Re lear [nell'opera] non è esclusa, come invece secondo me avrebbe, qualora l'opera non avesse alcun titolo.

Sinfonia fantastica - symphonie fantastique - Hector Berlioz. Storia: Un giovane musicista si innamora a prima vista di una donna che suscita nella sua immaginazione musicale una melodia che Berlioz chiama ideé fixe (idea fissa) e che si ripresenta periodicamente nel corso della sinfonia (Sogni, passioni). Durante un ballo, l'immagine dell'amata appare al musicista (un ballo). Il giovane girovaga per la campagna e ode i flauti suonati dai pastori; ma la sua tranquillità è disturbata dai pensieri della possibile infedeltà dell'amata (Scena nei campi). Prende dell'oppio, nel tentativo di suicidarsi, ma invece di morire ha un orribile sogno indotto dall'oppio, in cui è condotto all'ghigliottina.

giustiziato (Marcia al supplizio). Il sogno continua con la visione di streghe che danzano un Sabba diabolico che conclude con il funerale del musicista, accompagnato da un canto gregoriano funebre: il Dies irae (Sogno di una notte del Sabba). La musica "muove" immagini sonore. Il testo scritto della sinfonia sta alla musica come le didascalie dei film muti stanno alle immagini sullo schermo. Persino senza il testo scritto, la musica programmatica può essere apprezzata di per sé, puramente come musica, senza il testo. Roger Scruton sostiene che la musica programmatica, o musica rappresentazionale, non può essere affatto descritta come veramente narrativa o rappresentazionale, perché può essere pienamente apprezzata, musicalmente, senza conoscere ciò che la storia racconta o che cosa si suppone essa rappresenti. La sinfonia fantastica ha una forma sinfonica chiaramente riconoscibile. Il tema della idée fixe ricorre come potrebbe fare un

Tema che in un'opera di musica assoluta abbia la funzione di "dare ordine". L'entrata in scena del canto gregoriano Dies irae, verso la fine della sinfonia, sembra del tutto inspiegabile dal punto di vista musicale. Non ha un senso musicale. Quindi la Sinfonia fantastica può essere apprezzata come musica assoluta. Ma non è affatto vero che possa essere pienamente apprezzata semplicemente così. Essa non può essere pienamente apprezzata come opera d'arte, come l'opera d'arte che è. All'apprezzamento dell'opera mancherebbe qualcosa. In quanto musica assoluta, essa ha lacune e difetti – precisamente quelle lacune e quei difetti cui il programma sopperisce. La sinfonia fantastica, in quanto musica assoluta, non è pienamente gratificante. Essa non può essere apprezzata pienamente in quel modo. La rappresentazione in musica è necessariamente assistita. La musica può essere appropriata al testo,

Nell'opera, nel dramma musicale e nella musica programmatica. Appropriata emotivamente, in quanto la musica è espressiva delle emozioni menzionate o implicate dal testo o dalla situazione drammatica. Può rappresentare, pittoricamente, quello che il testo menziona o implica, se ciò che esso menziona o implica è un evento musicale o un evento sonoro naturale o prodotto dall'uomo. E può strutturalmente rappresentare quasi tutto ciò che un testo menziona o implica semplicemente a condizione che ciò che esso menziona o implica possa riflettersi strutturalmente nella musica.

La musica assoluta possiede sempre il potenziale per essere usata come base di un testo o di una situazione drammatica. Opera assoluta struttura espressiva che potrebbe adattarsi a numerosi programmi o trame drammatiche.

La musica assoluta è pura matematica. La struttura musicale sta lì ad aspettare di essere utilizzata. L'interpretazione ci dice che cosa si

Trova li, nella musica, non ciò che possiamo mettereli con uno sforzo poco maggiore di quello che serve per vedere cose nelle nuvole. L'opera è valida anche per il genere di musica con testo quando il testo è aggiunto alla musica. L'argomentazione della capacità, che l'opera musicale avrebbe, di suscitare emozioni comuni, naufraga completamente. La musica diviene tanto capace di suscitare emozioni "in carne e ossa" quanto ogni altra opera d'arte letteraria.

Fine di un lungo racconto che ha preso le mosse dalle teorie concernenti la relazione tra musica ed emozioni ed è poi passato a delineare la dottrina conosciuta come formalismo e una versione di questa dottrina che ho chiamato formalismo arricchito, versione che io ho sostenuto; di questa dottrina sono state dunque presentate alcune critiche e la mia replica a esse; infine siamo giunti a esaminare l'uso che è stato fatto dalla musica nell'adattamento.

musicale di drammi e testi.
XI. L'opera d'arte musicale
Partiture e interpretazioni musicali. Musica è un arte performativa e interpretativa. Una partitura musicale è un sistema simbolico complesso. Dal punto di vista dell'interprete è un complesso set di istruzioni per produrre un'interpretazione dell'opera musicale di cui essa fornisce l'annotazione. La partitura è l'istruzione principale da cui derivano tutte le altre istruzioni. Quinta sinfonia di Beethoven: un set di istruzioni per realizare un'interpretazione. "Interpretazione" (performance) è un termine ambiguo che si riferisce a due modi: all'atto o al prodotto, cioè all'atto suonare un brano o ai suoni che esso produce. (lui intenderà prodotto). L'interprezione è un evento sonoro molto complesso, composto da molti suoni musicali differenti che si collocano un periodo di tempo di una certa lunghezza.quanto riguarda la sua esistenza non c'è niente di misterioso. Può essere collocato nello spazio tempo. "oggetto fisico" La partitura è un oggetto fisico; l'interpretazione è un oggetto fisico, allora parlando dell'opera come partitura e interpretazione non c'è alcun mistero. "classe di conformità" - Goodman- una "classe di oggetti è semplicemente una collezione o un gruppo specifico, specificato da qualche regola o un qualche "fatto". L'opera, è semplicemente la classe che comprende tutte le sue interpretazioni: passate, presente e future. Quindi, l'opera normale non può essere rubata o danneggiata o rimpiazzata con un falso. Le opere musicali sono classi. (Goodman). Ma si immagini la partitura di una sinfonia nascosta. Secondo l'analisi di Goodman dovremmo dire che la sinfonia non esiste, ovviamente essa esiste; ciò che non è

maisesistito né mai esisterà è un'interpretazione della sinfonia, non la sinfonia. [discordo]Si immagini un'opera novecentesca molto espressiva, ma difficile da eseguire la quale mai haavuto un'interpretazione davvero espressiva. La classe di conformità alla sua partitura è inespressiva. Dunque, l'opera è inespressiva come propone Goodman.Il numero due, cosi come la Quinta Sinfonia di Beethoven, non fa parte delle "cose" che possono essere rubate. Tutte e due non possono essere rubatti o venduti; e, ovviamente, ci sono moltissime altre cose che non possiamo fare con il numero due e con la Quinta Sinfonia di Beethoven: e è evidente perché nessuno dei due è un oggetto fisico."realismo" o anche "platonismo" perché la sua origine si trova in Platone. Cosa sia il realismo matematico o platonismo?I numeri sono "tipi" e i loro casi esemplari particolari

Sono “occorenze”. Il numero due, come tutti gli altri numeri, è un tipo; e tutti i “due” scritti, stampati, incisi, scolpiti, o iscritti in qualche altro modo sono occorenze. Il tipo, il due, è una cosa reale, una cosa esistente, ma non una cosa fisica. “Senza tempo”. Non può ovviamente interagire con il nostro mondo spazio-temporale. Non può fare né subire nulla.

La matematica si rivela essere un processo di scoperta, non un fare. Infatti gli “oggetti” di cui discutono i matematici, numeri e così via, secondo il realista esistono - sono sempre esistiti e esisteranno sempre. Come l’America, essi se ne stanno “li fuori” ad aspettare di essere scoperti.

La cosa più seducente della distinzione tra tipo e occorrenza è il fatto che essa sembra coincidere perfettamente con quella tra opera e interpretazione. Alcune differenze fra le varie interpretazioni sono assai rilevanti per la

fruizione estetica. Sebbene le interpretazioni possano differire l'unadall'altra in molti sensi, e si presume che siano davvero diverse, devono essere tutte in

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A.A. 2009-2010
30 pagine
8 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia della musica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giani Maurizio.