Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Filosofia del diritto - valutazione morale del diritto Pag. 1 Filosofia del diritto - valutazione morale del diritto Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Filosofia del diritto - valutazione morale del diritto Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il discorso etico e scientifico secondo Hair

Hair fa anche una analogia accompagnando il discorso etico al discorso scientifico ritenendo che il discorso etico sia universalizzabile nel senso che il discorso etico poggia su delle leggi universali quando anche il discorso scientifico poggia su delle leggi universali assumendo una teoria come quella del verificazionalismo di Popper per mostrare questa analogia perché così come gli enunciati scientifici poggiano su delle leggi o su delle ipotesi generali e a partire da queste ipotesi generali si possono ottenere degli enunciati specifici e giustificati a partire da queste ipotesi si dovrebbe fare qualcosa di simile con il linguaggio della morale. Secondo questa teoria gli enunciati morali valutativi possono essere giustificati perché l'idea di universalizzazione permette di offrire delle giustificazioni cercando di convincere qualcuno ad accettare un giudizio morale o rifiutare un giudizio morale mentre secondo Hair gli enunciati morali o valutativi possono

essere razionali in cui si possono offrire delle ragioni infatti questi enunciati non esprimono soltanto dei sentimenti .:

3) etico può essere difeso con diversi tipi di teorie etiche come la teoria Altre posizioni relativismo e scetticismo sulla metaetica , la teoria sull'etica normativa , la teoria sull'etica descrittiva o sociologica in particolare secondo questa posizione qualsiasi comportamento viene valutato moralmente in maniera diversa a seconda delle circostanze storiche e del gruppo sociale al quale si sta facendo riferimento ma la valutazione morale e i giudizi dei comportamenti cambiano con il passare del tempo e dei secoli , questo si chiama e viene messo in discussione da molti teorici perché c'è chi relativismo culturale pensa che questa sia solo una apparente diversità e alla fine siamo tutti d'accordo 3 in questo senso il relativismo non sembra essere problematico ma sembra essere problematico se viene difeso con una tesi

Etica normativa in cui a una persona gli è permesso fare qualcosa mentre a un'altra no. Il chiarisce il significato e lo stato degli enunciati etici sottolineando che gli enunciati etici sono relativi e non hanno una giustificazione oggettiva infatti non possono essere giustificati e dimostrati veri o falsi e questo è il dibattito maggiore presente nella metaetica e non è presente alcuna posizione che possa confermare questa tesi, l'unica cosa che si può fare è cercare di evitare gli errori. È formata da teorie il cui obiettivo è quello di stabilire quali istituzioni, pratiche sociali e quali azioni sono moralmente corrette, buone o giuste. L'utilitarismo è una teoria soggettivista che stabilisce la qualità morale di un comportamento o di una decisione facendo un calcolo intrinseco sulle conseguenze o sulle decisioni di questo comportamento vedendo cosa provochino.

Sui valori che devono essere rispettati l'utilitarismo è monista nel senso che l'unico valore che conta è quello di massimizzare l'utilità e la felicità dell'individuo che non viene preso sul serio perché ciò che conta è la felicità o la massimizzazione di un bene e dopo di che non importa se bisogna sacrificare alcuni individui per raggiungere la maggior felicità perché si è incrementata la felicità del maggior numero infatti l'utilitarismo è una teoria aggregativa. Il deontologismo si oppone all'utilitarismo sostenendo che ci siano dei valori intrinseci che devono essere protetti e rispettati e anche se questi valori sono molteplici devono essere onorati in se stessi come la difesa dell'onore che può essere un valore intrinseco della libertà, dell'uguaglianza, della fraternità o della generosità infatti per il

deontologismo ciò che conta è l'individuo, la libertà della persona, l'uguaglianza o il valore della proprietà tra gli individui ma questo è molto discusso perché alcune posizioni come il comunitarismo o il femminismo ritengono che non importa tanto l'individuo quanto una classe di individui come la nazione, il popolo o le donne. Oltre l'individuo per il deontologismo ciò che conta è anche la garanzia oggettiva di determinati beni o valori in senso oggettivo infatti il deontologismo ha anche una posizione oggettiva sui valori perché ritiene che sia possibile giustificare determinati valori attraverso il diritto. La teoria più importante considerata tra le teorie più rappresentative della posizione Rawls e la posizione originaria deontologica di Rawls scritta nel 1971 è la a cui Rawls da voce a questa teoria attraverso Teoria della giustizia il dicendo che i principi della giustiziache regolano la società devono essere scelti in modo equo e imparziale, tenendo conto delle diverse posizioni e interessi dei cittadini. Questi principi devono garantire l'uguaglianza di opportunità per tutti e promuovere il benessere di coloro che sono meno fortunati. Per formattare il testo utilizzando tag HTML, puoi utilizzare i seguenti tag: - `

` per creare un nuovo paragrafo - `` per evidenziare il testo in grassetto - `` per creare un testo in apice - `` per creare un testo in pedice Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:

Che servono a valutare il diritto, il comportamento dei governi e delle istituzioni sociali devono essere il frutto di un contratto che è l'espressione dell'autonomia dei partecipanti in cui le regole che si accordano all'interno di esso sono il frutto della volontà di chi partecipa. All'interno di questa teoria Rawls cerca di rappresentare una prima idea kantiana secondo la quale la legge morale che guida l'uomo dovrebbe essere una legge autonoma proveniente dall'individuo stesso e lo stesso individuo dovrebbe essere l'autore della legge che lo guida. Una seconda idea kantiana onorando l'idea kantiana in cui l'essere umano è un individuo che ha valore in se stesso e non può essere mai sacrificato o strumentalizzato per ottenere la felicità del maggior numero anche se è molto importante come incremento della giustizia. E una terza idea kantiana secondo la quale i principi che regolano la società devono essere scelti in modo equo e imparziale, tenendo conto delle diverse posizioni e interessi dei cittadini. Questi principi devono garantire l'uguaglianza di opportunità per tutti e promuovere il benessere di coloro che sono meno fortunati.

morali della giustizia dovrebbero essere il frutto di una scelta razionale dell'individuo autonomo e questo punto è un punto tra i più discussi nella teoria di Rawls. Rawls assieme a Kant presuppone che gli esseri umani hanno determinate caratteristiche di cui alcune sono facilmente accertabili come i desideri, le inclinazioni e le passioni, ma gli esseri umani hanno anche degli aspetti razionali perché secondo Kant e Rawls nel momento della scelta dei principi morali che dovrebbero guidarci dovremmo accantonare tutte le nostre inclinazioni personali e utilizzare soltanto la ragione facendo una scelta puramente razionale. In questo caso Rawls cerca anche di rappresentare una strategia che consenta che la scelta di questi principi venga fatta da una prospettiva neutrale, ma Rawls non riesce ad attuare questa operazione logica. Per dar voce a tutti questi presupposti kantiani, Rawls utilizza il contratto, infatti per questo Rawls viene considerato.

Un autore contrattualista sta e questo è importante perché la sua teoria è una teoria costruttiva e i principi morali che si applicano e che verranno giustificati non sono frutto della coscienza umana infatti non bisogna concentrarsi per cercare di conoscere quali sono i veri principi della giustizia ma siamo noi che dobbiamo scegliere i veri principi della giustizia e ciò è importante perché Rawls presuppone che gli esseri umani hanno dei diritti per il solo fatto di essere degli esseri umani ma nel contratto a partire da questi presupposti si scelgono dei principi e l'idea di scelta dipende dalla volontà degli individui.

  1. È un contratto ipotetico essendo uno strumento puramente teorico mai esistito infatti Rawls pensa che questo contratto non potrà mai esistere ed è impossibile che esista.
  2. Il contratto non è uno scambio di prestazioni e poggia nell'offrire delle ragioni che siano

ugualmente valide per tutti icoinvolti all'interno del contratto.

3) nel contratto si ragiona deontologicamente argomentando sulla base di determinati valori validi e oggettivi per tutti offrendouna argomentazione sulla base di buone ragioni.

4) e l'oggetto del contratto che è una componente molto importante di questo contratto perché il contratto è una idealizzazionedalla quale emergono i principi della giustizia. Il contratto cerca di rappresentare una posizione originaria cioè una posizione dalla quale si scelgono i principi della giustiziaattraverso una scelta puramente razionale che sia libera e tutti potranno partecipare in questo contratto in una posizioneparitaria. Con questa proposta Rawls vuole criticare l'utilitarismo e l'intuizionismo in cui una proposta normativa sarà corretta se puòessere giustificata a partire da un insieme di principi coerenti ma nel contempo questi insiemi di principi coerenti si

Potrebbero correggere o modificare a seconda delle nostre intuizioni, quindi bisogna fare un equilibrio tra principi e intuizioni. Ma sia l'utilitarismo sia l'intuizionismo non soddisfano questo criterio e la proposta di Rawls supererà questo, offrendo una teoria generale che tenga conto anche delle nostre intuizioni più importanti.

Nel contratto Rawls cerca di sottolineare tutte le caratteristiche del contratto nel modo più preciso possibile, perché si ottengono i principi della giustizia partendo da determinate presupposizioni che dobbiamo ritenere vere nel momento in cui si opera una scelta. Tra le presupposizioni si hanno 3 importanti presupposizioni che vengono chiamate "circostanze della giustizia", perché per farsi che si ponga un problema di giustizia, facendo si che abbia senso un problema di giustizia, si devono verificare 3 condizioni come:

  1. Il carattere limitato delle risorse, in cui per noi è un bene avere delle risorse.

materiali ma queste risorse non devono esserescarse e illimitate perché se queste risorse fossero scarse e illimitate nessuno si porrebbe un problema di giustizia sulladistribuzione di queste risorse.

2) una condizione soggettiva che fa riferimento agli esseri umani coinvolti che devono essere parzialmente e limitatamentealtruisti quindi ne angeli ne demoni perché se gli esseri umani fossero degli angeli non si porrebbe il problema della distribuzionedei beni e ogni uno sarebbe disposto a dare qualcosa.

3) e il carattere limitato degli esseri umani perché tutti gli esseri umani hanno forze simili ma se è presente una grandedifferenza di forza non è presente nessun potere per cambiare ciò che si vuole raggiungere.

Nel contratto partecipano tutti gli esseri umani comprese tutte le generazioni umane e in esso si deve discutere, valutare eoffrire degli argomenti a favore dei diversi principi della giustizia con l’obbiettivo di arrivare alla

Scelta definitiva di un insieme di principi. Questi principi secondo Rawls devono essere principi generali e universali applicabili a tutti. In particolare, i principi devono essere:

  1. Completi perché ogni volta in cui si affronta un problema, questi principi determinano una corretta soluzione.
  2. Ultimi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del Diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Celano Bruno.