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Il diritto eidetico e l'essenza del diritto

Il diritto eidetico ci mostra l'essenziale del diritto. L'eidos del diritto ha i seguenti caratteri: necessità, universalità, apriorità, carattere sintetico a priori. Dunque, il diritto eidetico è formato da oggetti ed entità giuridiche di cui si può cogliere l'essenza tramite l'intuizione propria dell'essenza. È proprio questa a consentire la scienza a priori del diritto. Il fenomeno originario del diritto è la promessa, che consiste in un atto sociale (atto intenzionale di produzione, perché produce un'obbligazione e una pretesa) e non di volontà ed essenzialmente rivolto a un destinatario (perché soggetto e destinatario dell'atto sono costitutivi dell'atto stesso). La fine dell'atto è interna all'azione (è un atto thetico). Gli atti di volontà (praxis) sono distinti dagli atti di produzione (poiesis), che hanno come fine la produzione di qualcosa ed è esterno all'atto stesso.

(polithetico) Gli atti costitutivi dell'atto sociale sono gli stessi degli atti linguistici. Gli atti sociali possono essere esaminati come atti intenzionali (reinach) che come atti linguistici (austin) i caratteri dell'uno si riproducono nei caratteri dell'altro. Gli atti linguistici sono: atti intenzionali (intenzionalità degli atti linguistici nasce come neoetico-neomatico per diventare intenzionalità linguistica) Atti poietici Atti intersoggettivi Austin individua 5 classi di atti illocutivi e dei loro relativi verbi che se usati performativamente eseguono l'azione che essi nominano, altrimenti la indicano soltanto. Le 5 classi di verbi sono: verdittivi, commissivi esercitivi comportativi ed espositivi. Promessa: tratto originario del diritto. Assieme all'atto di normazione sono atti sociali. L'atto di normazione è un atto thetico (theticità è funzione essenziale dell'atto di normazione tuttavia presuppone leggi a priori)

perché pone precrittivamente l'esistenza di qualcosa. È tratto originante del diritto positivo. È un atto intenzionale poietico che ha come prodotto correlato ordinamenti giuridici. Atto di formazione si dispiega in atti di promulgazione e abrogazione di norme (intesa come atto di volontà). Atto di normazione stabilisce che qualcosa debba essere, crea status deontici ecco perché è sempre un atto costitutivo. Secondo Reinach leggi essenziali e deroghe possono coesistere, questo viene esposto in una tesi suddivisa in 3 argomenti.

  1. l'eidetica theticità dell'atto di normazione dimostra l'esistenza di eide nel diritto: infatti è l'atto di normazione che con la sua theticità rende possibile ogni deroga del diritto, la deroga è solo una conseguenza eidetica della struttura e funzione dell'atto di normazione.
  2. la deroga rende inoperante il diritto eidetico ma non lo annulla. Le deroghe non incidono
sull'essenza delle leggi a priori, ma sulla loro efficacia- tesi non fondata perché: l'eodos è necessità assoluta quindi è inderogabile, se è derogabile si tratta di entità morfiche. Il diritto eidetico è inderogabile per un impossibilità eidetica. Tra diritto eidetico e diritto positivo non c'è contraddizione. Tra proposizioni di essere e di dover essere non può instaurarsi alcuna contraddizione a causa della loro eterogeneità. Dunque tra validità assoluta delle leggi d'essenza e validità relativa di leggi positive, tra atti thetici e athetici vi è un rapporto di condizione trascendentale, cioè sono uno in funzione dell'altro, escludendo la loro ipotetica contraddizione. Alla carenza ontologica delle leggi d'essenza sopperisce il diritto positivo con i suoi atti di normazione. La ragione è però diversa da quella di Reinach (della).leggi a posteriori: - Le leggi a priori possono condizionare le leggi a posteriori, stabilendo i principi e i criteri di base che guidano l'applicazione delle leggi empiriche. - Le leggi a posteriori possono anche influenzare le leggi a priori, fornendo dati ed esperienze che possono portare a una revisione o a una modifica delle leggi a priori esistenti. Inoltre, è importante notare che la relazione tra leggi a priori e leggi a posteriori non è unidirezionale, ma bidirezionale. Ciò significa che entrambi i tipi di leggi possono influenzarsi reciprocamente e contribuire alla comprensione e all'applicazione del diritto.diritto positivo (secondo Reinach)
  1. leges secundum leges: pone l'essere a priori degli atti sociali come dover essere, emerge il senso del dover essere come dovere di esistere. Il dover essere ha il senso di porre la validità in forma di obbligo all'interno di un ordinamento giuridico. Quindi le leggi a priori entrano nell'ordinamento giuridico tramite atti di normazione e assumono la forma di regole costitutive (eidetico-costitutive)
  2. leges praeter leges: caso in cui non vi sono leggi a priori e gli atti di normazione sopperiscono a questa mancanza creando nuove entità giuridiche. Anche qui le disposizioni hanno la forma di regole eidetico costitutive, quindi assegnano essenza ed esistenza a leggi che non sono a priori ma hanno la stessa loro funzione.
  3. leges contra leges: ad ogni legge a priori potremmo contrapporre una disposizione giuridica che la neghi. L'eidos è inderogabile, gli eide non sono solo in relazione tra loro ma si aprono anche alla
realtà esterna di cui sono norma. Essendo in relazione tra loro, essi possono essere anche sintesi di eide. Essendo in relazione tra loro, essi sono condizionati sia nell'attuazione sia nel modo dell'applicazione, si aprono alla possibilità e suggeriscono la costituzione di idee contingenti. Così, l'eidos è il più concreto possibile. EIDETICA FORMALE DEL NORMATIVO (in conte) analizza gli atti normativi quali atti essenzialmente linguistici. Due principali declinazioni: deontica e pragmatica. In conte, oltre agli eide che per Reinach erano solo le leggi a priori, ci sono eide posti tramite regole eidetico-costitutive. L'atto di normazione è inscritto nella fenomenologia della performatività, qui si manifesta la dimensione linguistica dunque logico-formale del diritto. L'atto di normazione si realizza tramite due atti performativi thetici: 1) promulgazione 2) abrogazione di norme. In due casi l'enunciato attua quello.validità.validità. Atto di normazione: caratteri fondamentali:
  1. il soggetto: i verbi di performativi sono verbi d'azione, il verbo pone l'atto mentre fonda il soggetto. L'implicazione del soggetto nell'atto che si compie è nel significato stesso dell'atto. Nell'enunciazione è espresso l'atteggiamento che il soggetto assume di fronte all'enunciato oggetto del verbo performativo. I) simmetria tra atto performativo quale atto sociale e atto normativo quale performazione. Thetica.: l'atto di enunciazione performativa è un atto intenzionale di linguaggio
  2. l'atto: si dispiega in promulgazione e abrogazione di norme. (entrambi atti performativi thetici). L'atto è un enunciazione performativa thetica, è l'enunciazione con la quale le norme acquistano o perdono validità.
  3. destinatario dell'atto: anche il destinatario dell'atto è un elemento costitutivo dell'atto. La

presenza del destinatario verifica la tesi della compresenza di theticità e deonticità dell'atto di normazione ed è corollario della formula "trascendentale di diritto pubblico" esposta da Kant,

II) simmetria: l'atto sociale è atto di normazione quale enunciazione performativa thetica. condizioni praxeologiche e praxeonomiche di validità dell'atto di normazione.:

l'eidetica dell'atto di normazione fonda il contenuto della "pragmatica", la pragmatica studia le condizioni di validità degli atti linguistici. Le condizioni di validità o invalidità pragmatica sono 2:

  1. praxeologica. Derivano ab intra dall'eidos dell'atto stesso sono leggi essenziali dell'atto stesso
  2. praxeonomica sono poste da regole anakatiko costitutive le quali theticamente pongono condizioni di validità di un atto in e per un ordinamento.

L'atto di normazione in quanto atto performativo ha

validità, in quanto stabilisce i criteri e i principi fondamentali per la creazione e l'applicazione delle norme giuridiche. La validità sintattica si riferisce alla corretta struttura e formulazione delle norme giuridiche, in modo che siano comprensibili e coerenti all'interno dell'ordinamento. La validità pragmatica, praxeologica o praxeonomica riguarda il rapporto tra le norme all'interno dell'ordinamento giuridico. L'ordinamento è una concatenazione di atti di produzione di norme che sono in relazione tra loro. Questo rapporto tra atti e norme rivela la duplice natura dell'ordinamento giuridico, sia teoretica che deontica. Le norme esistono grazie agli atti di posizione, che sono funzionali alle norme che prescrivono qualcosa. La norma fondamentale è una condizione praxeologica di validità, in quanto rappresenta una vera e propria legge essenziale di un possibile ordinamento giuridico. Da un lato, è una regola eidetica costitutiva di ogni ordinamento giuridico, e dall'altro è una condizione praxeonomica di validità.La validità degli atti di normazione, d'altra parte, è un eidos costitutivo di regole che presiedono alla formazione di particolari ordinamenti e condizioni.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Filipponio Angela.