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Principio di Terzietà dell'Arbitro

Arbitro = giudice, compito: giudicare secondo l'equità

Se ci troviamo nell'ambito di una controversia, l'arbitro deve essere imparziale, estraneo al caso.

Ci sono 2 tipi di questioni:

  1. Questioni di fatto (sapere se una certa cosa è successa o no su un aspetto della realtà storica, la controversia può essere su questo punto)
  2. Questioni di diritto (il conflitto è su come se parti qualificano il fatto dal punto di vista giuridico).

Secondo Hobbes: le ragioni possono anche non essere questioni di fatto, ma di diritto, per cui due parti prendono parte ad una lite, controversia, conflitto.

Unico modo per sanare a) e b) è andare dal giudice.

Questa terzietà del giudice consta in 3 aspetti:

  1. nessuno può essere arbitro in una causa propria
  2. nessuno può essere arbitro in una causa in cui ha un interesse
  3. poiché il giudice deve essere equidistante, può

Trovarsi imbarazzato, il giudice deve dare peso agli argomenti forniti da terzi (le cosiddette Prove).

Le leggi di natura che dettano la pace per la migliore conservazione degli uomini.

Leggi naturali = prescrizioni, regole, non sono fatti, sono naturali, la pace è la base dell'autoconservazione.

Regola aurea per Hobbes è la quintessenza delle leggi di natura: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso.

Hobbes usa la metafora della bilancia. Su un piatto le ragioni del caso a, sull'altro le ragioni del caso b.

Distinzione foro interno (ragione interiore in nome della quale adotto un certo comportamento) e foro esterno (mio modo concreto di agire).

Ognuno di noi desidera intimamente che si realizzino le proprie volontà.

Le leggi di natura sono immutabili ed eterne.

Tutto ciò che porta alla pace conserva, tutto ciò che porta alla guerra, distrugge.

Filosofia morale = usare scienza delle leggi naturali. Definire ciò

che si sviluppa nel corso del tempo, in cui si passa da un sistema di governo assoluto a uno basato su una costituzione che garantisce i diritti dei cittadini. La filosofia morale considera la pace come un valore superiore al male, mentre la guerra è considerata un male. Le leggi morali sono quindi basate sulla ricerca della pace e sono il risultato di contrattazioni e accordi tra gli individui. John Locke, filosofo del XVII secolo, è considerato un pensatore naturalista e giusnaturalista. I suoi trattati, come "Il trattato sul governo", hanno ispirato il modello di monarchia costituzionale che si è instaurato in Inghilterra con la Glorious Revolution e il Bill of Rights. Questo processo di transizione verso un governo basato su una costituzione è stato graduale e ha portato alla definizione dei diritti dei cittadini nella carta dei diritti.la dinastia degli Orange salì al governo con una monarchia parlamentare, king in parliament, l'orizzonte istituzionale della corona è il parlamento. Principio di indipendenza dei giudici. Il potere del re è limitato, quando nel resto d'europa il re ha potere assoluto. Locke è inspiratore della rivoluzione inglese. LOCKE e HOBBES. Sono entrambi filosofi contrattualisti (accordo razionale e naturale tra gli individui) e giusnaturalisti (al disopra delle leggi decise dall'uomo vi sono leggi naturali innate in ognuno di noi, nell'ordine naturale delle cose un nucleo di principi). Hobbes vedeva la dittatura di cromwell come una dittatura di potere assolutistico, locke invece una monarchia costituzionale, è un pensatore di ispirazione liberale, concepisce il potere come limitato/ripartito. Il potere deve confrontarsi con diritti naturali che deve rispettare ed osservare. Per locke i diritti naturali rimangono anche dopo il patto. Al contrariodi Hobbes, potere civile ecc vengono istituiti per rafforzare le leggi naturali, che l'uomo conserva anche dopo. Per Locke è un Trust, un patto fiduciario, un accordo in cui il magistrato a cui viene affidato il potere non si prende i diritti dei cittadini, ma li deve far rispettare. Il sovrano di Locke ha molte più responsabilità di quello secondo Hobbes. In Locke questi diritti naturali sono opponibili al sovrano. Hobbes ha una topologia negativa (homo homini lupus). Locke è tutto molto più positivo, l'uomo nello stato di natura è nell'età dell'oro. Con le leggi naturali non riusciamo appieno a godere dei nostri diritti, in natura è tutto poco chiaro, indefinito, molto vago. Maggiore rafforzamento dei diritti naturali in società, secondo Locke. La PROPRIETA' di Locke ha due fonti: a) legge naturale b) fede in Dio ci rendono evidente la stessa realtà. Locke dice che è suo impegno a spiegare la.

Terra come donazione comune all'uomo sia passata a diventare in più beni specifici. Antitesi tra: proprietà di singole parti - ciò che dio aveva donato in comune all'uomo. Locke sta costruendo un paradigma teorico per spiegare la realtà. Pf.26 alla base dell'associazione tra uomini vi è la ragione. Ci deve essere quindi un modo x appropriarsene. X rendere fruibile questo dono, bisogna che venga stabilito un modo: il lavoro, un criterio per appropriarsi dei beni che la terra fornisce. Esiste già per natura un qualcosa di cui il singolo è già proprietario: la sua persona e il suo lavoro/fatica. I confini della mia proprietà li definisce il mio lavoro. Passo dallo stato di natura alla proprietà, al diritto. Processo naturale è quello che porta gli uomini a lavorare la natura x soddisfare i propri bisogni. La cosa diventa proprietà di chi lavora, nel momento stesso in cui le sta lavorando.

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p.109c’è un modo indistinto comune nella natura e io mi ritaglio la mia parte compiendo lavoro. Se tutto funziona così bene, perché entrare in uno stato del diritto? Abbiamo bisogno di misure, confini, limiti, termini… Servono strumenti che definiscano meglio la proprietà, occorrono leggi civili, positive ecc.

p.110 Il lavoro toglie, sottrae una porzione allo stato naturale.

Pf. 31 Per locke esiste un meccanismo provvidenziale: trasmette anche il limite di quanto posso prelevare, lavorare i prodotti della natura. La natura ha previsto tutto, anche i limiti. Natura e ragione ancora una volta vanno a coincidere.

Pf.33 meccanismo naturale di appropriazione, è il lavoro, che è buono, naturale, non reca danno a nessuno.

Pf.34 è la base con cui le cose possano funzionare bene. Locke immagina l’uomo come ragionevole elaborioso. Tuttavia ci sono casi in cui individui si approfittano del lavoro di altri.

Pf.35 tema delle terre

comuni;tradizione del campo aperto, possibilità di coltivare una terra in comune con gli abitanti del villaggio. Occorre il consenso, l'accordo. L'uomo in quanto essere razionale, fa un calcolo sul modo migliore x sopravvivere Pf.36 natura, filosofia di locke, stato di natura. X natura quei beni con cui l'umanità ha in comine, vengono suddivisi in base alla quantità di lavoro. Lavoro = strumento e unità di misura. L'umanità tende ad aumentare di numero, le terre in relazione sono in diminuzione, così come sono le risorse. Pf.37 il valore della moneta; il denaro ha un valore simbolico, convenzionale, stabilito dall'uomo Il denaro può essere accumulato senza limiti. Rende più artificiale i meccanismi che stanno alla base dell'acquisizione della merce naturale. Nella acquisizione di proprietà questi squilibri non si verificano mai. È un processo naturale, definitivo, che non danneggia mai gli altri.

ce ne sarà sempre per tutti. Il denaro introduce potenziali iniquità che vengono evidenziate e colmate attraverso il lavoro. Il fatto di lavorare la terra è un meccanismo armonioso dove tutti stanno meglio. X locke la natura è buona, c'è un qualcosa di spontaneo, intrinseco, che fa andare bene le cose. Pf.38 vengono creati dei confini. Si ricorre alle leggi positive. Sono determinati da uno strumento artificiale questi limiti, dalle leggi positive che servono a definire meglio. la natura costitutiva (qualcosa che fonda qualcos'altro) rispetto alla realtà ce l'ha solo il lavoro. Pf.39 punto chiave argomentazione pf.40 lavoro = fonte che conferisce valore al prodotto naturale pf.41 esempio colonizzazione americana pf.42 i beni naturali hanno valore minore dei beni lavorati, il lavoro conferisce valore ai beni naturali. Lesi rendere saldo ciò che la natura opera, contro l'oppressione è un governo che asseconda processi.già presenti in natura. Pf.43 ribadisce il concetto di lavoro come misura di valore (pf.40). Pf.44 è una sintesi tesi riassuntiva di Locke sul lavoro. ESPOSIZIONE MODELLO TEORICO-FILOSOFICO LOCKE vuole formulare una ipotesi filosofica, spiegarci su quali basi stiamo in società. Ci sono due fasi. La prima fase è primitiva/originaria, in cui io separo una quota di beni dalla natura e me ne approprio tramite il lavoro. La seconda fase è artificiale/fattizia, in cui l'uomo crea dei confini tramite delle leggi, esce dallo stato naturale e entra in una fase convenzionale/fattizia. Secondo Hobbes, uccidere la naturalità presente nello stato di natura è crudele. Secondo Locke, invece, è una continuazione dello stato di natura ed è buono. Pf.45 nel diritto naturale tutte le terre sono in comune con tutti, tuttavia è una fase che deve essere superata per arrivare a quella delle leggi positive, accordi, leggi, patti e confini. I soggetti rinunciano al loro diritto naturale. Pf.46 parla della genesi del denaro; serve per fare degli scambi, evitandoche si accumulino provviste inutilizzate, forma di ingiustizia. Pf.47 sintesi significato denaro. Pf.50 riflessione critica sul denaro; Locke dice che il valore del denaro non è intrinsecamente naturale, ma simbolico. Il denaro ha anche un inconveniente. Il denaro determina disuguaglianze nelle proprietà tra gli uomini. Il denaro crea la disuguaglianza. Quando accumulo denaro, si creano differenze nelle società. Mentre in natura non servivano leggi positive per regolare i confini, con l'introduzione del denaro abbiamo un radicale cambiamento. - HUME - Filosofo di cultura inglese, scozzese. Vive qualche decennio dopo Hobbes. Filosofo del '700 anti-contrattualista, anti-giusnaturalista. Hobbes-Locke-Hume sono filosofi empiristi; fanno esperienza, ragionano su dati certi dettati dall'esperienza (le cose esterne imprimono dei segni nella mente e nell'anima) (Platone è il contrario di un empirista, credeva che in noi ci fossero forme di conoscenza innate).

idea dellatav

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
13 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Greco Tommaso.