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JEAN BODIN
Autore francese, opera principale 1576 “Les Six Livres de la République” 6 libri sella Repubblica.
Uno dei principali teorici del modello assoluto dello stato.
Jean fa un passo avanti rispetto a Machiavelli, che guardano stato nell’ottica della forza.
Questo rifiuta totalmente la visione di M, che ha portato ai problemi della francia. C’è una cosa
diversa che costituisce il nucleo dello stato -> La Sovranità
Contesto di nascita della visione: guerra di religioni cattolici vs ugonotti. Questa visione ha come
scopo di superare il conflitto di religione, quindi si vuole trovare uno stato che possa far a meno di
qualsiasi principio di religione.
Jean fa parte di una importante gruppo di filosofi che cerca nella politica superamento dei conflitti
di religione.
Bodin non definisce affatto cosa sia la sovranità! ce la fa intuire attraverso metafore (es Platone
con il bene).
Cosa è la Res Publica (=lo stato)= << è il governo giusto che si esercita con potere sovrano su un
gruppo di famiglie e su tutto ciò che esse hanno in comune>>
1. Governo giusto= (anti machiavelli) giustizia elemento costitutivo, legalità.
2. Potere sovrano= no a disposizione e definito e sovranità; ma ci dice che potere è sovrano
quando sopra di lui non ci sono altri poteri (M poneva invece tuto sul piano della potenza, è
sovrano chi è più forte no definito in base alle regole) -> no potere effettivo, ma potere legale!
3. Famiglie= elemento fortemente Aristotelico; lo stato è una entità politica che nasce da gruppi
sociali che lo costituiscono
4. su cio che esse hanno in comune= lo stato esercita il potere sovrano non su tutta a società, ma
solo sulle cose che le famiglie hanno in comune => proprietà comune!! / non si esercita sulla
proprietà privata. Da qui viene anche l’idea che il sovrano debba esercitare il potere come un
padre di famiglia.
Il potere del sovrano è un potere Legibus Solutus = sciolto dalle leggi. Quindi lui può fare le leggi!
Qui è la prima volta che parlando dello stato si dice che il diritto si esprime attraverso la legge e
chi la fa è il sovrano => non ci devono essere altri poteri normativi al di sopra del sovrano, perchè
la legge la detta il sovrano! non più quindi prese in considerazione le consuetudini o altri organi
periferici che propongono le leggi in sede differente. Esclusiva potestà della legge appartiene al
sovrano!
Primo di tutti quindi degli attributi della sovranità è l’Assolutezza! Ma da sottolineare il fatto che
non si tratta d un potere illimitato ma solamente di non riconoscere altre autorità giuridiche come
produttrici di diritto.
In cosa si estrinseca questo potere assoluto?
Si presenta innanzi tutto come potere legislativo, ma lui non è sottoposto alla legge -> lui l’unica
fonte di legge, arretra quindi l’importanza della consuetudine! Bodin è molto consapevole di questa
conseguenza: Caratteristica della consuetudine è il fatto che si forma gradualmente / la L non ha
bisogno di tempo; la consuetudine ha bisogno del consenso di coloro al quale si rivolge / la L ha
bisogno soltanto dell’approvazione del sovrano; la consuetudine entra nelle abitudini delle persone
senza forza / la L si impone e per questo ha bisogno della coazione; la consuetudine non può
derogare alla legge / la L può derogare alla consuetudine.
Però, la legge farebbe bene a prendere in considerazione la consuetudine; soprattutto riguardo
alla forza che viene dalla durata, quindi dice Bodin che la legge dovrebbe adattarsi a seguire il
ritmo della natura.
Elementi della legge.
<<La legge è espressione del potere sovrano>> -> il sovrano è sciolto dalle leggi, ma, la legge che
il sovrano può creare e può annullare esaurisce tutte le leggi possibili? -> il potere assoluto del
sovrano non è illimitato!
= il sovrano può fare e abrogare la legge, ma ci sono alcune leggi che non dipendono dalla
volontà del sovrano sulle quali il sovrano non ha autorità!
Quali sono le leggi sulle quali il sovrano non ha autorità?
- leggi divine
- leggi naturali: (riprende la filosofia di Aristotele) sono quelle leggi comuni a tutti i popoli (ius
gentium. es legge che obbliga a rispettare i patti).
- leggi costitutive del regno (leges imperii): oggi le chiameremo principali consuetudini
costituzionali (es legge in base alla quale viene deciso chi deve essere il successore del
monarca)
- proprietà privata: appartiene alle famiglie. Quindi se il sovrano (lo stato) avesse bisogno di
qualche cosa in proprietà delle famiglie potrebbe prenderlo solo dietro un indennizzo.
=> il sovrano fa la legge ordinaria; non può certo cambiare le regole grazie e attraverso le quali lui
esercita il suo potere!
Elemento di non modernità nel pensiero di Bodin: lo stato per Bodin non è ancora una società
composta da individui, ma una società composta, cioè formata da società e società -> continua a
riconoscere alle famiglie una propria legislazione, propria di ogni singola famiglia.
<< lo stato non deve stritolare quelle parti di cui è costituito>>.
-> queste società stanno insieme grazie all’Amicizia. Valorizzazione dell’amicizia come elemento
politico! Lo stato ha bisogno di relazioni sociali stabili.
<< la amicizia più che la giustizia è fondamento della società, l’applicazione della giustizia a volte
crea dei nemici, l’amicizia invece armonizza tutti gli uomini attraverso l’amore>>.
Giusnaturalismo Moderno
Subito dopo Bodin il panorama storico politico cambia radicalmente, e ci immergiamo nel
giusnaturalismo moderno.
Elementi peculiari:
- stabilire quali siano i titoli della sovranità che legittima il potere
- quali sono i modi di esercizio di questa autorità sovrana
- perchè esiste la società
Contesto storico:
Rivoluzione del pensiero dati i grandi cambiamenti in economia, politica..
Guerre di religione che abbiamo passato ci permettono di capire l’affermazione del modello
razionale di pensiero, un modello quindi che non fa più riferimento a dio per trovare la fondatezza
dei concetti, cioè spiegazione dei fenomeni in modo razionale.
Secolarizzazione (messa da parte) degli interventi religiosi nella società.
Individualismo come concetto teorico-filosofico = nascita del soggetto moderno inteso come un
tutto, in se compiuto!
Questo pensiero sviluppato dagli autori che abbiamo visto che considerano l’individuo come parte
di un tutto, l’individuo quindi non è perfetto di per se perchè può trovare la sua pienezza solo nel
tutto -> organicismo politico.
Ora si rifiuta tot questa visione; si afferma una idea di dignità dell’uomo che fanno di questo un
essere perfetto, completo. E’ di per se un tutto -> Soggetto Moderno.
Infatti è proprio in questa epoche che si affermano i Diritti dell’Uomo!
Ci troviamo quindi ad un problema degli autori del tempo: se l’uomo è già perfetto di per se,
perchè esiste la società?
Schema di pensiero degli autori giusnaturalistici moderni -> CONTRATTO
Contrattualismo= teoria politica in base alla quale lo stato, la società civile ci fondano sul contratto
quindi sul libero consenso dei cittadini.
Queso modello è uno schema formale che dovrà poi essere riempito di contenuto diverso da
autore ad autore.
Se hobbes e Locke percepiscono diversamente lo stato di natura è perchè concepiscono in modo
diverso lo stato. UGO GROZIO
Spesso considerato fondatore del giusnaturalismo moderno (ma noi dimostreremo che non è
pienamente vero). Opera più importante 1625 “De iure belli ab pacis”.
Perchè non è il vero fondatore del giusnaturalismo moderno?
- applica la nozione di diritto, in particolare diritto naturale, a tutte le relazioni umane
- laicizzazione del diritto naturale; nel difendere la razionalità del diritto naturale dice << principi di
cui parla nel suo manuale sono così valide anche se dio non ci fosse>>.
Ma non possiamo dire che Grozio è un autore pienamente moderno, perché Grozio è ancora
convinto del fatto che ci sia una socievolezza naturale degli uomini.
Allora, come dice Bobbio, il primo vero autore moderno dello stato moderno è T. Hobbes.
Thomas Hobbes
«La maggior parte degli scrittori politici suppongono o pretendono o postulano che l’uomo sia un
animale già atto sin dalla nascita a consociarsi (i Greci dicono ‘animale politico’), e su questa base
costruiscono le loro teorie politiche come se non ci fosse bisogno per conservare la pace e l’ordine
di tutto il genere umano, di null’altro che di una concorde osservanza, da parte degli uomini, di
determinati patti e condizioni che essi stessi chiamano senz’altro leggi. Ma questo assioma è falso,
benché accetta- to dai più; e l’errore proviene da un esame troppo superficiale della natura umana.
Infatti, ad osservar più a fondo le cause per cui gli uomini si consociano, e fruiscono di reciproci
rapporti sociali, si noterà facilmente che questo consociarsi non avviene in modo che, per natura,
non possa accadere altrimenti, ma è determinato da circo- stanze contingenti. Se l’uomo, infatti,
amasse il suo simile per natura, cioè proprio in quanto è un uomo, non vi sarebbe nessuna ragione
perché ciascuno non amasse in- differentemente tutti gli altri nella stessa misura, proprio perché si
tratta allo stesso modo di uomini; e dovesse invece frequentare piuttosto quelli la cui amicizia
conferisce a lui, a preferenza di altri, un qualche onore o una qualche utilità. Noi non cerchiamo,
quindi, per natura, amici, ma ci avviciniamo a persone da cui ci venga onore e vantaggio: questo
cerchiamo in primo luogo, e quelli solo secondariamente. Insomma, è chiaro per esperienza a
chiunque consideri un po’ più addentro le cose umane, che ogni associazione spontanea di gente
nasce o dal bisogno reciproco oppure dal desiderio di soddisfare la propria ambizione» (De Cive).
->Questo punto di partenza vero del giusnaturalismo moderno = rifiuto tot dell’aristotelismo politico.
Alla base di questa idea c’è il modo in cui Hobbes reputa l’uomo: concezione meccanicistica!
= l’uomo è una macchina strutturato in vari congegni (Cartesio), questa idea viene dal suo metodo
di studio e di ricerca: scientifico, Hobbes crea il suo terreno fertile, lo studio dell’uomo, per poi
sviluppare la spiegazione di cosa è la società civile.
Quindi cosa fa questa macc