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Il contratto sociale di Hobbes

devono "TRASFERIRE TUTTO IL POTERE E TUTTA LA LORO FORZA A UNSOLO UOMO O A UN'ASSEMBLEA DI UOMINI ". Rispetto a questo, il SOVRANO DEVE ESSERE LIBERO e non vincolato dal contratto perché non è parte contraente(sono infatti solo i cittadini che s'impegnano tra di loro). Sovrano è TERZO BENEFICIARIO. Sovrano e sudditi legati da un rapporto di RAPPRESENTANZA TRA AUTORE E ATTORE, la cui AUTORIZZAZIONE è DEFINITIVA e INCONDIZIONATA. Sudditi-autori, sovrano-attore. Ogni unità del cittadino delega singolarmente il sovrano a essere proprio rappresentante. Il sovrano, quindi, tiene unito il corpo politico.

Contratto sociale di Hobbes:

  1. E' un atto di RINUNCIA e non di trasferimento
  2. Il soggetto che esercita il proprio potere NON E' PARTE del contratto
  3. Stabilità del contratto garantita solo dalla CAPACITA' COERCITIVA di colui che detiene il potere. Concetto della "PUBBLICA SPADA".

In questo edificio, per quanto

saldo sulle proprie fondamente, si possono individuare alcune CREPE: - PROBLEMA DELLA PENA DI MORTE: uno può perdere la vita per mano del sovrano che doveva difendergliela. Contraddizione. Hobbes la risolve così: se un suddito viene giustiziato dal sovrano è lui che uccide se stesso. È un SUICIDIO. Nessuno può essere obbligato a suicidarsi, quindi Hobbes ammette che se uno vuole sottrarsi all'esecuzione può farlo. Così facendo torna nello STATO DI NATURA, dove vige la legge del più forte (che, in questo caso, è il sovrano). - PROBLEMA DEL POTERE PIÙ FORTE: se un cittadino o un'associazione sono più forti dello Stato possono resistere alle leggi e legiferare al posto del sovrano. La giuridicità è data dal POTERE di chi lo emana. Per Hobbes le leggi naturali hanno la necessità di dimostrare che l'uomo deve sottomettersi incondizionatamente alle leggi positive. Il CONTENUTO delle leggi.

Il diritto naturale e le particolari leggi civili devono essere determinati dal sovrano mediante le leggi civili. Questo concetto è contrario alla "common law". La frase "AUCTORITAS, NON VERITAS, FACIT LEGEM" afferma che l'autorità, non la verità, fa la legge. Il giudice è considerato il "ministro del sovrano" e la sua sentenza è la sentenza del sovrano. Ogni sentenza fa giustizia rispetto al caso particolare e manifesta la volontà del sovrano per ogni fattispecie. Il giuspositivismo di Hobbes appare come strumento ideale per l'assolutismo della teoria politica di Hobbes. Il diritto naturale e la "common law" sono subordinati al potere del sovrano e alle leggi civili. Lo Stato è il Leviatano, definito un "dio mortale". C'è una somiglianza tra Dio e il sovrano, poiché entrambi assoggettano il popolo a una sudditanza. Le cause della dissoluzione dello Stato includono opinioni sediziose come le dottrine dei teologi, le dottrine dei giuristi e la dottrina dell'esistenza di un potere spirituale. Per questo motivo, è necessario che l'interpretazione e

l' AUTENTICAZIONE delle SCRITTURE spetti solo ed esclusivamente al sovrano. Dovendo egli sottostare alla LEGGE DIVINA, significa che il sovrano è l'unico depositario dell'interpretazione della legge divina e unico giudice del suo significato. Hobbes si affida all'interpretazione delle Scritture della Chiesa d'Inghilterra, il cui capo è il re d'Inghilterra stando all'"ATTO DI SUPREMAZIA" firmato da Enrico VIII. Quindi il sovrano diviene CAPO INDISCUSSO DELLA CHIESA, che quindi ORDINA I SACERDOTI, NOMINA I PASTORI e CONVOCA L'ASSEMBLEA DEI FEDELI. Lo Stato e la Chiesa vengono a identificarsi. Un suddito fedele deve quindi obbedire a un sovrano infedele (= che non crede a un Dio cristiano), perché l'obbedienza riguarda le AZIONI ESTERNE (= ciò che si manifesta nella vita sociale e non pensieri/convinzioni personali). Per raggiungere l'unità di Stato vanno controllate anche le INTENZIONI. Lo Stato moderno

È stato in certi casi veramente la POTENZA MOSTRUOSA teorizzata da Hobbes (es.: nazismo o fascismo o stalinismo).

THOMAS MORE (1478-1535)
RIFIUTA di fare il GIURAMENTO all'ATTO DI SUCCESSIONE nel 1534-1535 e viene imprigionato e processato. Poteva essere condannato a morte non per il rifiuto ma per le RAGIONI DEL RIFIUTO.

JOHN LOCKE (1632-1704)
Anima LIBERALE della geometria legale. Parte dalla stessa preoccupazione di Hobbes per la guerra civile. Teorizza una pace caratterizzata da LIBERTÀ e UGUAGLIANZA.
Teorizzato lo STATO LIBERALE in politica ed economia. "Due trattati sul governo" (1680 circa) opera fondamentale.

LIBERTÀ e UGUAGLIANZA sono i principi caratterizzanti lo stato di natura. Ognuno è OBBLIGATO a NON VIOLARE la sfera dell'autonomia e dell'indipendenza dell'altro.
Fondamentali la PROPRIETÀ e il possesso delle cose, come VITA, SALUTE e LIBERTÀ. Questo dipende dalla natura dell'uomo e non dall'esistenza omeno dello Stato. La PROPRIETÀ è procurata dal LAVORO dell'uomo. È configurata come DIRITTO SOGGETTIVO INNATO al pari della vita, della libertà e dell'uguaglianza. La condizione dello stato di natura assume uno sviluppo in senso ECONOMICISTICO, testimonia una CONCEZIONE INDIVIDUALISTICA E LIBERALE. Trasformazione della natura a opera del LAVORO dell'uomo. La legge naturale si basa sulla propria e altrui CONSERVAZIONE: LEGGE DI NATURA FONDAMENTALE. Questo implica DUE DOVERI, POTERI o DIRITTI per ciascuno. - PRIMO: fare tutto quello che si ritiene per la conservazione propria e altrui. - SECONDO: giudicare e punire delitti contro la legge naturale. Stato di natura precario perché NON TUTTI SONO DISPOSTI A RICONOSCERLO COME LEGGE. Nello stato di natura si sente la MANCANZA DI UNA LEGGE POSITIVA e quindi la MANCANZA DI UN' AUTORITÀ che la faccia eseguire. TRE POTERI: giudiziario, legislativo ed esecutivo. GLI INDIVIDUI SI ORGANIZZANO NELLA

SOCIETÀ POLITICA per stabilire un'organizzazione politica al di sopra delle parti. Gli uomini devono RINUNCIARE al diritto di FARSI GIUSTIZIA.

CONTRATTO DI LOCKE molto diverso dal CONTRATTO DI HOBBES. L'atto di istituzione del governo è un MANDATO. Rapporto unilaterale perché non è un contratto, ma è a vantaggio del POPOLO.

Fondamento del POTERE POLITICO sono la FIDUCIA e il CONSENSO, che trovano sintesi nella REGOLA DELLA MAGGIORANZA. Locke non usa mai il termine "sovranità", ma "SUPREMO POTERE" nel senso comparativo di "superiore". Si apre uno spazio per una SECONDA ACCEZIONE DELLA SOVRANITÀ: una sovranità LIMITATA e CONDIVISA (potere supremo ma non assoluto e arbitrario). Di qui, in futuro, il principio della SEPARAZIONE DEI POTERI.

Visione di Locke è "soft" rispetto a quella "hard" di Hobbes. Le tutele che introducono garanzie sono da concepire come LIMITI che però si

Vengono imposti dallo Stato stesso, dunque è una autolimitazione che paradossalmente fa notare il potere assoluto dello Stato, perché quei limiti se li è messi ma se li può anche togliere. Se il potere politico tradisce la fiducia in esso riposta, si pone nei confronti dei cittadini come in uno stato di guerra. Non rimane altro che ciò che Locke chiama "appello al cielo", che si può avere in quattro casi:

  1. Conquista da parte di un aggressore esterno
  2. Usurpazione del potere
  3. Tirannide
  4. Prevaricazione nei confronti dei diritti dei cittadini

La giustizia per Locke si identifica con l'esercizio e la tutela dei diritti naturali. Giusto è il potere che rispetta il mandato ricevuto e tutela i diritti naturali, così come è giusto l'"appello al cielo" in caso di tradimento. Teoria della resistenza che trova compimento con la gloriosa rivoluzione del 1688 con l'incruenta cacciata della dinastia degli Stuart.

E con l'inaugurazione della MONARCHIA COSTITUZIONALE, trono a Guglielmo d'Orange dopo che questi accettò il "BILL OF RIGHTS". Locke fonde la TRADIZIONE COSTITUZIONALISTICA INGLESE con la TEORIA CONTRATTUALISTICA. Diventa il punto di riferimento del COSTITUZIONALISMO europeo e americano.

GIAMBATTISTA VICO (1668-1744) Rientra tra gli autori appassionati di metodo geometrico e geometria, ma è al contempo MOLTO DUBBIOSO in ordine all'applicabilità della geometria allo studio dell'ordinamento delle relazioni intersoggettive: il problema del metodo geometrico è che mentre si occupa assiduamente delle scienze naturali trascura la morale, soprattutto per quanto riguarda le tendenze dell'uomo nella vita civile. E' un ATTACCO RADICALE contro il METODO IPOTETICO. Il giurista è invitato ad astenersi dall'utilizzare un metodo uniforme, in quanto persegue una CONOSCENZA VERA SOLO CONDIZIONATAMENTE, che viene rifiutata per quanto.

Il testo attiene all'ordinamento delle relazioni intersoggettive.

JEAN JACQUES ROUSSEAU (1712-1778)

Ruolo importante nel determinare certi aspetti dell'ideologia egualitaria e democratica alla base della RIVOLUZIONE FRANCESE. Frase: "L'UOMO E' NATO LIBERO E OVUNQUE SI TROVA IN CATENE" (frase d'apertura de "IL CONTRATTO SOCIALE").

OBIETTIVO OPERATIVO: trovare una forma di associazione dove la persona sia sempre LIBERA e non obbedisce ad altri che a se stesso, e che difende la persona con tutta la FORZA COMUNE. Lo STRUMENTO CONVENZIONALE per raggiungere questo scopo è il CONTRATTO SOCIALE.

L'uomo VERAMENTE LIBERO non vuole se non ciò che può e gli piace (proprio dello STATO DI NATURA). In SOCIETÀ l'uomo è tendenzialmente INFELICE. Lo stato di natura non esiste, non è mai esistito e forse non può mai esistere se non PER IPOTESI, ed è comunque fondamentale avere una nozione di esso.

Se spogliamo

vrano. Il contratto sociale permette di superare la schiavitù dei bisogni e di creare una società basata sulla giustizia e sull'uguaglianza. L'uomo, attraverso il contratto sociale, rinuncia alla sua libertà naturale per ottenere una libertà civile, che garantisce la pace e la convivenza armoniosa tra gli individui. La società, quindi, diventa un organismo unito e solidale, in cui ogni individuo contribuisce al bene comune. Il contratto sociale è la base della vita politica e della convivenza civile, ed è l'unico modo per superare l'infelicità e raggiungere la felicità collettiva.
Dettagli
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LorenzoDellaSavia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Ancona Elvio.