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DIRITTO, ISTITUZIONI E PROCEDURE GIURIDICHE
IL SISTEMA GIURIDICO:
Se me può parlare anche in generale, per elaborare una teoria valevole perogni tempo e paese.
Secondo Kelsen due o più regole possono collegarsi insieme in 2 MODI:
A. Sulla base del Contenuto (regole implicite dalla quale derivano altreregole) es: NON FARE DEL MALE→ NON UCCIDERE [DEFINITOSISTEMA STATICO; perchè c’è un contenito normativo che è implicitamentedato dalla norma fondamentale, e tutte le altre regole derivano da questa. Non ci è una creazione di nuove norme, perche tutte le norme dipendono dalcontenuto della regola fondamentale]
B. Sulla base del potere normativo cioè c’è una norma superiore cheindica gli organi autorizati a produrre nuove regole, e il rapporto tra i dueriguarda la COMPETENZA NORMATIVA (Principio di delegazionenormativa)→ SISTEMA DINAMICO→ l’ordinamento cresce e diconseguenza nascono nuove norme
LE CRITICHE
HABERMAS→ critica il fatto che il diritto possa avere qualisiasi contenuto, e che il diritto possa essere solo un sistema di norme formali. La sua critica deriva anche dalla sua provenienza. infatti era tedesco.
Il diritto è un sistema di garanzie che tutelano contenuti sostanziali così importanti da essere iscritti nei documenti costituzionali. I beni essenziali non possono essere lasciati all'interpretazione privatistica, non si può lasciare che il singolo possa definirli e ridefinirli da solo. Ma devono essere ridefiniti pubblicamente.
Un sistema giuridico - DUNQUE- deve tenere conto di 2 funzioni del diritto:
- il diritto come insieme di procedure per la produzione e applicazione delle norme
- il diritto come tutela dei diritti sociali, fondamentali della società
Habermas distingue due modi diversi di legittimare le norme giuridiche:
DIRITTO COME MEDIUM: caratterizzato dalla neutralità nei confronti dei contenuti, consiste nel
Il processo di giuridificazione è segnato dall'positività, generalità, formalità ed uguaglianza giuridica dinanzi alla legge (calcolabilità delle azioni normative → certezza del diritto) → PROCEDURALISMO imperante svuotamento dai contenuti e allontanamento dalla società.
Il diritto come istituzione: mantiene i legami con la società e la giustificazione che viene data a questa forma di diritto è SOSTANZIALE non procedurale. Poiché secondo Habermas tutto ciò che diventa diritto, esiste ancor prima del diritto, un esempio può essere la FAMIGLIA, o la SCUOLA, le quali nascono dalla vita sociale, e solo dopo queste realtà subiscono un processo di istituzionalizzazione, processo che permette la trasformazione di regole INFORMALI in regole FORMALI, per assicurare certezza ai rapporti sociali.
La dimensione istituzionale del diritto riafferma ogni qualvolta le regole diventano sorde, alle finalità.
concreta e organizzata, che si riflette nell'ordinamento giuridico. Questo significa che per esistere come società, è necessario che ci sia un'organizzazione interna e un sistema di regole che regolamentano la vita sociale. Il richiamo alla mera legalità non è sufficiente, perché le norme giuridiche devono avere una giustificazione materiale. Ciò significa che le norme devono rispondere alle esigenze della società in un determinato momento storico. La società si riflette nel diritto che la regola. Quando la società non si rispecchia più nel diritto vigente, si fa riferimento alle istituzioni. Questo significa che il diritto deve evolversi insieme alla società, adattandosi ai cambiamenti e alle nuove esigenze. Santi Romano, contemporaneo di Kelsen, nel suo libro "L'ordinamento giuridico" del 1917, sosteneva che l'ordinamento è la società stessa, intesa come un'unità concreta e distinta dalle sue componenti. Questo concetto si rifà al principio latino "Ubi societas, ibi ius", che significa che per esistere una società deve esserci un ordinamento giuridico. L'organizzazione conferisce al gruppo sociale una struttura concreta e organizzata, che si riflette nell'ordinamento giuridico.stabile e permette di disciplinare l'ENERGIE SOCIALE PRODOTTA → cioè che è organizzato è questa forza sociale (le energie positive del gruppo, non solo la forza in senso coercitivo e fisico)
Può essere variamente strutturata un organizzazione, e non necessariamente devono essere organizzate come lo stato, cioè fortemente gerarchizzate.
C'è una pluralità di ordinamenti fuori e dentro quello statale (es. ordine internazionale), ma non tutti sono compatibili con lo stato es. ORGANIZZAZIONE CRIMINALE
FILOSOFIA DEL DIRITTO 19
La teoria di santi romano, è opposta a quella di kelsen. Poiché per santi romano il diritto è istituzione, cioè entità sociale in cui regolo sono solo un aspetto di una totalità organizzata → non è norma né procedura
UNA CRITICA: per romano gli scopi e gli obiettivi dell'istituzione non interessano il diritto come organizzazione, della forma sociale →
quindianche per il il diritto puo avere qualsiasi contenuto. l'IMPORTANTE è che questa organizzazione segua dei fini che non vadano in contratto con lostato . rimane il problema di fondo, non si da il contenuto al diritto, cosa chefara successivamente HABERMASSI CERCA UNA VIA DI MEZZO
IL DIRITTO COME PRATICA SOCIALE
Nel secondo novencento si cerca una VIA DI MEZZO:
La via di mezzo è rappresentata dalla PRATICA SOCIALE: è una forma complessa di attività umana cooperativa socialmente stabilita per realizzare valori interni mediante l'individuazione di un modo corretto di fare le cose.
nella pratica sociale si ha un attività organizzata, cooperativa, con un fine ben preciso, cioè realizzare dei fini interni, i quali devono essere realizzati attraverso un modo corretto di fare le cose.
E' una giustificazione materiale le regole esistenti si desumono dall'uso che ne fanno i propri consociati possono essere
interno si riferisce a coloro che non si limitano a osservare e prevedere il comportamento conforme alle norme, ma utilizzano le norme come criteri per valutare il proprio comportamento e quello degli altri, come giustificazione delle azioni.diFilosofia del Diritto 20 Coloro che utilizzano le regole per agire in un certo modo e per valutare i comportamenti. PUNTO DI VISTA ESTERNO di colui che osserva dall'esterno di un ordinamento e dice che in quel luogo costituisce diritto un certo tipo di norme. Esempio del semaforo, io che uso le norme, quando vedo un semaforo se è rosso mi fermo, se è verde vado (punto di vista interno). Dal punto di vista esterno, si ha la visione di un soggetto che non ha mai visto dei veicoli circolare per strada e da questo ne desume i vari comportamenti da eseguire, allo scattare del colore del semaforo. La teoria di Hart però cerca di salvare qualcosa del Kelsenismo: il concetto di norma. Anche Hart distingue i due tipi di norme: a. PRIMARIE: impongono obblighi, norme dirette -> RULES OF OBLIGATION, comandi posti dall'autorità sovrana (per Kelsen regolavano la sanzione) b. SECONDARIE: attribuiscono poteri (chiamate da Hart NORME DI RICONOSCIMENTO -> Rules of Recognition)(recognition)- esse forniscono ai funzionari pubblici e ai privati il mezzo per individuare le norme obbligatorie. Per Kelsen invece le norme secondarie sono le regole di condotta. ESPERIMENTI MENTALI PER GIUSTIFICARE CIO CHE NON SAPPIAMO ESPRIMERE ovvero la validità delle altre norme dell'ordinamento vengono stabilite le procedure per il loro mutamento, e i modi di esercizio delle sanzioni. Ndr (norme di riconoscimento) è un fatto empirico, è implicita: nella maggior parte dei casi la Ndr non viene dichiarata, ma la sua esistenza è rivelata, dal modo in cui vengono individuate le norme particolari. L'AZIONE GIURIDICA Con il P.D.I. la teoria del diritto si avvicina negli orizzonti della RAGIONE PRATICA (novità per la scienza giuridica del 900). La prospettiva pratica che ci aiuta a comprendere il senso del diritto, perché ci aiuta a capire perché si pongono in essere alcune azioni umane sociali... in particolare fa capire le
Ragioni per cui si usano le regole giuridiche. FILOSOFIA DEL DIRITTO 21
Le ragioni possono essere tra le più varie ed eterogenee (il calcolo del proprio interesse, l'apprezzare il valore dell'ordine, la cooperazione sociale), ma perché siano ragioni e non meri motivi soggettivi, queste giustificazioni devono valere per tutti ed essere comunicabili.
Il P.D.I (punto di vista interno) riguarda ciò che è ragionevole, significativo e importante per tutti coloro che sono impegnati in un determinato campo d'azione, dove sono in gioco tanti fattori tra cui GLI INTERESSI, DECISIONI E ATTIVITÀ.
Chi esplora il mondo del diritto non può fare a meno di osservare il mondo delle azioni umane. SE È VERO CHE SENZA DIRITTO, È ANCHE VERO CHE SENZA ATTIVITÀ DA REGOLARE IL DIRITTO NON ESISTEREBBE.
Le azioni sono l'ONTOLOGIA DEL DIRITTO, cioè la base reale delle regole giuridiche. Conoscere il diritto è conoscere le regole.
dell'agire sociale → la stessa società deve essere considerata come un'attività e non come un'entità che si sostituisce alle persone. LE AZIONI GIURIDICHE Parte della categoria delle azioni comuni, che per essere compiute hanno bisogno del concorso di due o più soggetti (matrimonio, promessa → l'azione resta mia ma richiede una relazione → problemi di coordinazione). VARI TIPI di azioni comuni corrispondono a diverse forme di relazione intersoggettiva unificante. COMUNANZA rispetto ai 1) MEZZI, o riguardo al 2) FINE. 1. ES. IL CONTRATTO: art. 1362 c.c - ognuno dei contraenti per i propri fini specifici si accorda con l'altro. (l'azione che consiste nella conclusione del contratto è comune → restano estranee le finalità specifiche delle parti) la RELAZIONE intersoggettiva è di utilità, l'accordo è un mezzo per raggiungere un fine comune.