Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
A
Guerra A
Agente –1, 2 1, 1
A
Pace
A
La figura mostra gli agenti e le strategie: fare guerra o pace. Le coppie di numeri sono le utilità.
“-1,2” dice che se A cerca di fare pace e B guerra, l’utilità di A è -1, negativa, perché avrà un danno di 1,
quella di B è 2 perché trae vantaggio di 1.
“2,-1” avrà analogo discorso.
“1,1” indica che A e B fanno la pace, entrambi ottengono utilità di 1.
“0,0” entrambi, A e B, facendo la guerra non traggono vantaggi perché uno crea danno all’altro e viceversa.
Scelta pareto-ottimale : situazione in cui qualunque altro esito fornisce un guadagno inferiore per almeno
un giocatore.
La scelta pace-pace è quella paretottimale.
Scelta razionale: capacità, da parte di ogni agente, di scegliere le opzioni che massimizzano la propria
utilità individuale.
La scelta guerra-guerra è quella meno rischiosa.
La scelta razionale è guerra - guerra.
I due metodi più semplici per trovare una soluzione RAZIONALE sono:
Agente Agente
B B
b b
1 2
Agente 5, 4 2, 3
A
a
1
Agente 3, 3 5, 3
A
a
2 • Ragionamento per dominanza, in cui si prende in considerazione la scelta più egoista, una
strategia di un agente è dominata se ne esiste un’altra che gli permette di avere un’utilità maggiore
o uguale rispetto alla prima. Questo processo ci permette di capire quando una strategia è
dominante, cioè è un’ottima risposta a qualunque altra scelta dell’altro agente.
In questo esempio, (a , b ) è il profilo razionale per questo gioco, e le
1 1
altre strategie sono quindi dominate.
Questo perché, se Agente B decide di giocare b (che è la scelta più vantaggiosa per lui), allora
1
Agente A risponde per forza con a , perché ha maggiore utilità che con 3,3 (a ).
1 2
Se il ragionamento per dominanza ha avuto successo ed identifica un unico profilo come risultato,
allora questo profilo è un equilibrio di Nash.
• Equilibrio di Nash. Un gioco ha equilibrio di Nash quando esiste una condizione, un profilo,
stazionario, in cui nessun agente ha intenzione di utilizzare una diversa strategia. Avviene quando
ogni agente, utilizzando certe strategie, può garantirsi una certa utilità e il suo livello di sicurezza.
Supponiamo che l’agente A abbia a disposizione in un gioco l’insieme SA di strategie {a1, a2, …,
an} e l’agente B possa giocare l’insieme SB di strategie {b1, b2, …, bn}. Per due strategie ak e bk
qualunque, rispettivamente in SA e SB, usiamo -ak per denotare ogni altra strategia in SA diversa
da ak e, allo stesso modo, usiamo -bk per denotare ogni altra strategia in SB diversa da bk.
Un profilo (ak, bk) è un equilibrio di Nash se, e solo se,
- l’utilità per A di ak è maggiore o uguale all’utilità per A di -ak in risposta a bk;
- l’utilità per B di bk è maggiore o uguale all’utilità per B di -bk in risposta a ak
Agente Agente
B B
Guerra Pace
B B
Agente 0, 0 2, –1
A
Guerra A
Agente –1, 2 1, 1
A
Pace
A Esempio : lo Stato di Natura
(PaceA, PaceB).
• L’utilità per A di PaceA (1) è minore dell’utilità per A di GuerraA (2) in risposta a
PaceB
• L’utilità per B di PaceB (1) è minore dell’utilità
per B di GuerraA (2) in risposta a PaceA.
(GuerraA, GuerraB).
• L’utilità per A di GuerraA (0) è maggiore dell’utilità per A di PaceA (–1) in risposta a
GuerraB;
• L’utilità per B di GuerraB (0) è maggiore dell’utilità per B di PaceB (–1) in risposta a
GuerraA.
Quindi il profilo PaceA-PaceB NON è un equilibrio di Nash, mentre invece
il profilo GuerraA-GuerraB E’ un equilibrio di Nash.
Cooperare quindi, NON è razionale, poiché renderebbe vulnerabile un agente, in caso l’altro decidesse di
fare la guerra. La cosa più razionale è quindi NON COOPERARE.
Agente B Agente B
Guerra Pace
B B
Agente A -2, -2 2, –1
Guerra A
Agente A –1, 2 1, 1
Pace
A
La soluzione per Hobbes : la coercizione
Supponiamo esista un’autorità in grado di infliggere con efficacia una punizione per chi non coopera
(punizione pari a un’utilità negativa di –2):
In questo caso l’equilibrio di Nash è 1,1, è fare la pace.
Hobbes afferma che ogni agente razionale può non capire che è necessario cooperare talvolta, perciò vi è
la necessità di una introdurre un’autorità sanzionatoria in grado di punire gli opportunisti e i furbi. In
sostanza ci dice che:
• il diritto è per noi vincolante se è sostenuto in modo adeguato dall’uso della forza
• il ricorso all’uso della forza è a sua volta giustificato dalla necessità di risolvere scenari di interazione
sociale che ricadono nel caso del dilemma del prigioniero.
Il dilemma del prigioniero
Il matematico Tucker parla per primo del Dilemma del Prigioniero (ma riferito a uno scenario diverso).
Il dilemma evidenzia come l’egoismo, ancorchè perfettamente razionale, sia un serio ostacolo alla
realizzazione di azioni collettive che portano a un maggior beneficio per tutti.
Due criminali vengono accusati di aver commesso un reato. Gli investigatori li arrestano entrambi e li
chiudono in due celle diverse, impedendo loro di comunicare. Ad ognuno di loro vengono date due scelte:
confessare l'accaduto, oppure non confessare. Viene inoltre spiegato loro che:
Agente Agente
B B
Confess Non
a confess
a
Agente -6, -6 0, –7
A
Confess
a
Agente –7, 0 -1, -1
A
Non
confess
a
• se solo uno dei due confessa, chi ha confessato evita la pena; l'altro viene però condannato a 7 anni di
carcere.
• se entrambi confessano, vengono entrambi condannati a 6 anni.
• se nessuno dei due confessa, entrambi vengono condannati a 1 anno, perché comunque già colpevoli
di porto abusivo di armi.
La scelta più razionale è quella di NON COOPERARE.
Per incentivare la cooperazione, però, è stata introdotta la sanzione.
Diritto e norme trasformano il dilemma in un altro gioco sociale. Ogni agente si accorgerà che l’unico modo
per raggiungere un risultato accettabile sarà quello di considerare le sue preferenze vincolate a quelle dei
suoi compagni.
Gauthier afferma che esistono buoni motivi per credere che un agente egoista e razionale possa e debba
scegliere la cooperazione. Se potessimo leggere nella mente degli altri, sceglieremmo la cooperazione. E’
possibile individuare ed escludere gli opportunisti dalla cooperazione. Attraverso la ‘translucenza’ le
persone non sono né trasparenti e né opache.
L’idea di Gauthier conferma l’idea secondo la quale è razionale essere cooperativi solo quando la maggior
parte degli altri lo è e quando si riconoscono gli opportunisti.
Nozick utilizza il concetto di utilità simbolica; secondo lui, le norme ci aiutano a superare le tentazioni, infatti
è importante conoscere le ragioni per cui si è compiuta quella scelta, giusta o sbagliata che sia con le sue
conseguenze. Nozick ritiene che il valore dell’utilità simbolica di un strategia dipenda dalla struttura
struttura dell’intero gioco.
Amartya Sen
Analizzando il dilemma del prigioniero, afferma che l’altruismo e la cooperazione, pur non adottando
modelli strategici di decisione, NON sono basati su scelte folli e irrazionali, ma esprimono paradigmi di
razionalità alternativi. In altre parole, il paradigma dell’interazione strategica NON E’ l’unico possibile, ma
esistono altri modi per essere razionali.
La natura umana è una natura razionale.
La morale è necessitata dall'evoluzione delle società umane, quindi le comunità umane hanno valori
basilari condivisi, nonostante poi possano essersi sviluppate in modo differente. Per nostra natura,
tendenzialmente cooperiamo.
David Gauthier
Sposta l'attenzione dal comportamento all'intenzione mentale.
Non è necessario abbandonare il modello della razionalità strategica/egoista: vi sono buoni motivi per
ritenere che un agente egoista e strategicamente razionale debba scegliere di cooperare.
Si consideri il caso di un agente che sa che si troverà in futuro ad affrontare il dilemma del prigioniero e che
deve decidere ora se cooperare oppure se essere egoista.
• Per un agente, decidere non significa scegliere direttamente una certa strategie, ma significa adottare
due possibili disposizioni al comportamento (o tratti psicologici):
- la disposizione di chi è condizionatamente incline a basare le proprie azioni su strategie comuni
o a pratiche condivise, laddove l’utilità attesa derivante da tali strategie e pratiche, se comuni e
condivise, sia conveniente;
- oppure la disposizione di chi è egoista.
• Date queste due disposizioni, un agente in grado di leggere il pensiero avrebbe gioco facile (tutti
sarebbero disposti a cooperare).
• Leggere nel pensiero non è possibile. Tuttavia, è realistico ipotizzare l’assunzione della translucenza:
“le persone non sono né trasparenti né opache, in modo tale che la loro disposizione a cooperare sia
accertabile da altri, non con certezza, ma almeno non come risultato di una mera congettura”.
• In conclusione, può essere razionale cooperare quando gli agenti che scelgono la disposizione a
cooperare sono sufficientemente numerosi nella popolazione in cui operano e hanno una sufficiente
capacità di riconoscersi e d’individuare gli opportunisti. A queste condizioni, “i benefici che […]
derivano” dalla cooperazione “si avvicinano a quelli che derivano dallo sfruttare e la probabilità di
cooperare con successo supera quella dello sfruttare”.
Di fatto Gauthier critica l'equilibrio di Nash. La razionalità egoistica non necessariamente si rifà al solo
equilibrio di Nash.
Robert Nozick
• Concetto di utilità simbolica. Un’azione può simbolizzare una certa situazione: mandare una rosa al
proprio compagno o compagna per l’anniversario, oppure adottare una dieta speciale durante una
festività religiosa, sono esempi in cui le azioni considerate hanno un significato che va oltre l’atto in sé e
i suoi risultati diretti.