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JAMES:
6. Principalmente considerato uno psicologo.
a. Considera un rapporto bivalente tra mente e corpo.
b. Critica l’associazionismo psichico: la mente è un intero in cui avvengono 2
c. cose: La vita mentale è attiva, ma
i. la nostra percezione non è
mai nitida.
La nostra coscienza è un
ii. tutto che scorre (stream of
feelings, stream of
consciousness).
La nostra mente ha un moto inarrestabile, di cui si possono prendere
d. soltanto alcuni punti fermi (parti sostantive), che però non sono eterne.
Rifiuta di Kant il soggetto trascendentale. C’è solo un IO empirico.
e. E’ ossessionato dalla libertà umana. Noi abbiamo sempre volontà e libertà di
f. scelta.
Con il determinismo si elimina la morale, mentre con la libertà si entra
g. all’interno della morale e della responsabilità.
Il Pragmatismo è METODO, per risolvere i problemi che la filosofia ha fino ad
h. allora posto.
Politicamente è fortemente democratico, poiché predilige la libertà
i. dell’individuo all’interno del gruppo.
Le credenze sono passibili di dubbio, ma sono comunque costitutive
j. dell’essere umano
“E’ vero ciò che risulta utile, cioè ha riscontro pratico”: utile sul lungo periodo
k. e se serve a consolidare le nostre conoscenze scientifiche.
Concezione olistica: il tutto determina le parti, ma esse comunque hanno
l. l’ultima parola sulle scelte.
Con l’EMPIRISMO RADICALE: critica l’empirismo classico con la sua
m. distinzione tra soggetto ed oggetto, ma non c’è monismo, ogni cosa è sia
fisica che psichica a seconda di come viene considerata.
La religione è giusta se è utile e ciò avviene nelle MENTI TENERE, mentre
n. per le MENTI FORTI essa è inutile.
DEWEY: considera il suo pragmatismo, uno STRUMENTALISMO.
7. STUDIA Kant e Hegel, da cui riprende la concezione organicista.
a. L’uomo è in continuo rapporto di scambio reciproco con l’ambiente.
b. 10
STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
Questo rapporto è problematico, poiché ogni credenza è sempre provvisoria.
c. La verità diviene così un ideale regolativo e la conoscenza un processo.
d. La logica è strumento di conduzione delle indagini. Gli STRUMENTI per
e. questa indagine sono però in continuo mutamento, non sono dati a priori.
Variano a seconda delle scoperte.
La scienza moderna è anche alla base della democrazia: entrambe sono
f. pubbliche e permettono la discussione.
Fenomenologia
Nasce come studio psicologico in risposta a:
1. Psicologismo: tutti gli stati psichici derivano
i. stimoli fisici.
Brentano: sostiene che la psicologia debba
ii. concentrarsi sugli stati psichici e non solo su
quelli determinati da stimoli empirici. Essa deve
trovare un proprio metodo, che secondo lui è
l’INTROSPEZIONE. Per riportare alla memoria un
atto psichico però si usa l’osservazione esterna.
La psicologia scientifica deve quindi descrivere e
classificare.
La coscienza è per Brentano INTENZIONALE
(diretta se intenziono direttamente l’oggetto e
obliqua se devo ritrovarlo)
Von Meinong: l’oggetto non deve essere per forza
iii. presente, possiamo pensare anche oggetti
inesistenti→ teoria degli oggetti: ci sono oggetti
“esistenti” (gli individuali) e “sussistenti” (gli
universali). Il significato e ciò su cui una
proposizione verte e on un oggetto.
HUSSERL: Dopo aver conosciuto Brentano incrocia la filosofia con la matematica.
b. Entra nella discussione sul fondamento della nozione di numero: superato un
c. certo numero (12), non riusciamo più a rappresentarli intuitivamente. Per
rappresentarli usiamo così la rappresentazione simbolica.
Noi nella maggior parte dei casi utilizziamo rappresentazioni improprie,
d. poiché non siamo in gradi di formularne di “proprie”.
Il numero si crea attraverso intuizione del molteplice sua unificazione, dando
e. così un’impostazione psicologista alla matematica.
Da qui in poi abbandona lo psicologismo e inizia a considerare il calcolo
f. matematico come indipendente.
Con le “Ricerche logiche” (1900-01) abbandona definitivamente lo
g. psicologismo. L’opera è divisa in 7 sezioni: 11
STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
PROLEGOMENI a una logica pura: sostiene che esistano delle
1. verità in sé che esistono separatamente dall’esistenza umana.
1^ ricerca: SIGNIFICATO INDIPENDENTE DELLA PAROLA,
2. esso non si riduce al piano empirico.
2^ ricerca: L’ASTRAZIONE empirica non funziona.
3. L’esperienza del molteplice avviene grazie a idee generali.
3^ricerca: RELAZIONI TRA OGGETTI
4. 4^ ricerca: COS’E’ UN LINGUAGGIO? Un linguaggio
5. particolare è tale in virtù di una grammatica pura che dà
significato ad ogni singola espressione.
5^ ricerca: STUDIO E DESCRIZIONE DEGLI ATTI MENTALI.
6. 6^ ricerca: IL SIGNIFICATO è dato da uno riempimento
7. mediante un’INTUIZIONE CATEGORIALE, che permette di
cogliere immediatamente il significato di una cosa tramite la
struttura data dalle forme categoriali (congiunzioni, ecc.).
Il soggetto quindi non fa altro che mettere in forma, cioè ordinare, perché la
h. forma è già insita all’interno della materia.
L’IO è qui empirico ed è il presupposto degli atti di coscienza. Gli a priori a
i. loro volta sono MATERIALI, poiché esistono solo applicati tutte le volte a un
determinato oggetto.
Con le “Idee per una fenomenologia pura e una filosofia fenomenologica”
j. (1913) attua una svolta trascendentale:
La fenomenologia va alla ricerca delle essenze tramite
a. una riduzione eidetica.
Tramite l’epochè si ricerca ciò che permane: l’essenza.
b. No c’è né empirismo ne idealismo: ogni oggetto è
c. sempre sia esterno a me (percezione) sia interno.
L’IO diviene ora una coscienza pura e trascendentale
d. (residuo fenomenologico). L’io diviene così il
presupposto di ogni conoscenza (indubitabile).
Nel processo fenomenologico c’è:
e. POLO NOETICO: gli oggetti
i. sono componente hyletica,
modificati dall’intenzionalità
della coscienza.
POLO NOEMATICO:
ii. l’oggetto viene colto e se ne
ricerca ciò che NON varia a
12
STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA causa della nostra
intenzione.
Nel secondo libro delle idee si pone il problema del
f. CORPO PROPRIO:
Il mondo nell’epochè non è annullato, appare
i. come corpi inerti e viventi.
Il nostro corpo viene percepito come qualcosa da
ii. cui è impossibile distanziarsi. Dunque l’Io
trascendentale è sempre immerso nella
corporeità.
Nelle “Meditazioni cartesiane” (1929) si pone il problema
k. dell’intersoggettività: Il nostro corpo è sia naturale che spirituale.
i. Percepiamo però anche gli altri corpi come uguali
ii. al nostro e quindi altri esseri viventi che sono
degli IO.
L’intersoggettività diviene così inter-monadica,
iii. l’APPRESENTAZIONE, cioè il percepire l’altro
come me, come un altro corpo dotato di vita. Da
qui nasce l’etica fenomenologica, che considera il
soggetto come differente da tutti gli altri, ma
accomunato ad essi da un rapporto
intersoggettivo di appresentazione.
Nella “Crisi delle scienze europee” (1936) sostiene che la società possa
l. essere sorretta solo dalla filosofia, ma:
La filosofia rigorosa è sfumata.
a. Il lebenswelt precategoriale è stato spogliato di ogni sua
b. intuitività dalla scienza moderna sviluppatasi da Cartesio
in poi.
Il mondo-della-vita è divenuto un mondo-di-fatto con
c. persone di fatto.
SCHELER: si concentra sulla sfera emotiva e sulla morale.
2. Il nostro approccio al mondo è emotivo (“essenze è forme della simpatia”)
a. Da qui cerca di indagare la sfera dell’etica cercando di contrastare la morale
b. formale e vuota di Kant.
Esiste una scala dei valori morali, collocati in base al grado di preferibilità di
c. essi: Sensoriali: piacere Vs dolore (figura del gaudente).
1. Corporei e vitali: nobile Vs volgare e valori vitali.
2. 13
STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
Dell’anima/io: vero Vs falso e giusto Vs ingiusto.
3. Della persona: valori religiosi del sacro. La persona è superiore
4. all’io (vuole colpire il secondo Husserl che concepisce un io
trascendentale alla base di tutto.
Heidegger
Influenza l’esistenzialismo, ma se ne distacca con la “Lettera sull’umanismo”.
1. Allievo di Husserl da cui si staccherà con “Essere e tempo” (1927).
2. Influenzato da: Scoto, Dilthey, neokantismo e Aristotele.
3. Domanda centrale è: CHE COS’E’ L’ESSERE? Di solito è concepito come ente, ma
4. non è ciò. Inoltre quando poniamo la domanda essa non è mai posta in maniera
neutra, c’è sempre un domandante interessato poiché strutturato in maniera tale da
concepire la domanda (DASEIN).
Rifiuta il soggettivismo kantiano e l’epochè husserliana, poiché si concentra proprio
5. sul mondo che Husserl ha voluto eliminare.
ESSERE E TEMPO:
6. È incompleto poiché dopo aver pubblicato la prima parte (sull’essere)
i. attua la svolta non portando a termine quella sul tempo.
La metafisica è fuorviante nella sua concezione dell’essere come
ii. ente: c’è differenze tra l’essere che si dà (ente) e l’essere in sé.
Il Dasein è ciò che si pone la domanda sull’essere, non è l’uomo
iii. (Lettera sull’umanismo). Esso è ontologico e non ontico.
L’esserci si interroga sull’essere nelle sue manifestazioni, dapprima
iv. quella della QUOTIDIANITA’: nella quotidianità l’esserci è inautentico
dunque non può cogliere l’essere nella sua vera forma.
Qui il Dasein si perde nel prendersi cura degli utilizzabili e nell’aver
v. cura degli altri Dasein, nonostante spesso abbia un rapporto
conflittuale con essi. Diviene così Mitsein.
La quotidianità è contraddistinta quindi dal livellamento di tutti i Dasein
vi. al livello del Si impersonale: un mondo fatto di chiacchiera, curiosità
effimera ed equivoco del si (che non si comprende).
Per uscirne servono le due vie esistenziali:
vii. SENTIRSI SITUATO: