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FILOLOGIA ROMANZA
Le lingue romanze sono le lingue derivate dalla lingua di Roma, ovvero il latino tardorepubblicano/imperiale. La lingua è un fatto sociale, la filologia mette insieme lingua e letteratura. L'inglese tra le lingue germaniche è quella più vicina per il lessico alle lingue romanze (grazie all'influenza francese). Latino volgare, cioè parlato dal popolo. Anche all'epoca di Cicerone esisteva ma quello che interessa a noi è più tardo. Nei secoli il latino è variato, dal latino arcaico a quello classico a quello tardo repubblicano a quello volgare.
Romània: insieme dei territori in cui dal latino parlato si sono formate le lingue romanze. Romània continua: dove c'è continuità territoriale, come tra Portogallo, Spagna, Francia. Romània isolata: territorio nel quale si parlano lingue romanze attorno ai quali si parlano solo lingue non romanze. Es. Romania Romània perduta:
insieme dei territori dell'Impero in cui il latino parlato è stato soppiantato da altre lingue.
Romania nuova: territori extraeuropei in cui in età moderna sono state importate le lingue romanze (Sud America).
Nel 476 d.C. viene meno la continuità territoriale, lo spazio politico dell'Impero; ogni Stato favorisce e ha bisogno della comunicazione e dell'unità linguistica. Quando l'impero entra in crisi viene meno la comunicazione e si riduce la vita sociale dell'istruzione scolastica.
Uniformità della lingua tra tutte le persone istruite nei territori dell'Impero; ma quando le condizioni sono progressivamente cambiate non c'è più stato questo spazio. Con i regni romano barbarici la comunicazione è diversa. In ogni micro o macro regione il perimetro della comunicazione si restringe. Fattori esterni popoli diversi provenienti da est.
Medioevo, tanto per lingua quanto per letteratura non
c'è ancora così tanta diversificazione. Specificità territoriali, legate all'etnia dei diversi popoli che abitavano i territori prima dei romani. Basti pensare alla Gallia e alla lingua di sostrato: lingua popolo sottomesso ha influito in parte sul latino. Anche nel III secolo d.C. nel latino parlato in Francia la lingua gallica aveva influito su una varietà regionale. Elementi di sostrato che sono sopravvissuti fino ad oggi, come Izquierda in spagnolo. Elementi di superstrato, influsso della lingua del popolo vincitore sulla lingua del popolo sconfitto. Nelle terre dell'impero arrivano popolazione germaniche creando una sorta di incrocio, in cui i nuovi popoli assoggettano la popolazione latinofona ma tenendo la stessa macchina amministrativa. Questo incrocio culturale e amministrativo dà il nome ai regni romano barbarici. Linguisticamente un meltig pot etnico e linguistico diverso. Elementi di adstrato, grazie all'influsso della lingua
- Sincronia: studio della lingua in un determinato momento storico.
- Diacronia: studio di una lingua secondo la variazione nel corso del tempo.
- Diatopia: studio di una lingua su base geografica.
- Diastratia: studio di una lingua secondo la sua variazione sulla base della condizione sociale dei parlanti (istruzione, condizione socio-professionale).
- Diafasia: studio di una lingua secondo la sua variazione sulla base del contesto comunicativo (luogo e persona con la quale si parla, formalità/informalità).
- Diamesia: studio di una lingua secondo la variazione del canale di trasmissione comunicativo (se parliamo tramite telefono, zoom, scrittura, oralità).
Appendix Probi e gli errori: Probo era un grammatico latino e nella parte finale del suo testo vengono citate una serie di forme erronee (le scrive un popolo confinante sulla lingua del vicino. Es: arabo nel latino volgare iberico).
altro maestro). Conservata la copia alla biblioteca nazionale di Napoli con una datazione incerta (V-VIII sec. d.C.), è stato copiato a Bobbio. Latino volgare parlato dai contadini senza una particolare istruzione. Il latino volgare c'è sempre stato, anche ai tempi di Cicerone, ma tra il Cicerone delle opere filosofiche o delle lettere al fratello ci sono sostanziali differenze. La lingua non è mai la stessa. Nell'Appendix (aspetto morfo sintattico) prima la parola corretta e poi quella scorretta (masculus non masclus, speculum non speclum, calida non calda, auris non oricla). Testimonianze del parlato sono tantissime, invece nello standard comune della vita scolastica nessuno aveva mai scritto come si parlava. In latino ordine sparso delle parole, nelle lingue romanze cade la marca del caso tranne le due del dominio galloromanzo (attuale Francia). Nel medioevo in Francia lingua d'oil (lingua di si) a nord e lingua d'oc a sud che sarà anche la
Lingua dei trovatori come Jaufre Rudel (provenzale o occitano). Dominio gallo romanzo, dominio italo romanzo, dominio reto romanzo, dominio romancio, dominio balcano romanzo (rumeno). Il sistema dei casi non cadrà del tutto nel dominio gallo romanzo, ma verrà a cadere in epoca successiva (da sistema con sei casi a sistema di declinazione bicasuale, nominativo e accusativo). → Aspetto lessicale glosse di Reichenau, cioè note a margine in cui si spiegano le parole. La datazione è incerta, VIII-X secolo d.C.. Gli autori latini usavano certe parole (ager) e il maestro per spiegarla ne usava un'altra, più semplice (campus). Lirica cortese nasce e si sviluppa tra i trovatori occitani (provenzali), per poi espandersi in tutta la penisola iberica e in Sicilia. Tra età tardo antica ed alto medioevo componente cristiana agisce anche sulla lingua perché la parola va trasmessa e con essa si sviluppa la traduzione dei testi. La storia della chiesa.
èuna traduzione del testo, da greco a latino con San Gerolamo.Dal greco Parabolè si ha il latino e latino cristiano PARABOLA, e poi il latino volgare/romanzo*parab(o)la. Da qui ci sarà il passaggio nelle varie lingue romanze. Il dittongo au nel catalano/provenzale si mantiene mentre nel francese del nord e in italiano si chiude in o. In rumeno non c’è la stessa base etimologica per via della propria isolazione rispetto alle altre lingue.→Indovinello veronese (seconda metà dell’VIII secolo d.C.) sottomesso agli arabi(mozarabico). Edizione diplomatica, riporta il messaggio. Edizione interpretativa, testo con interpunzioni e divisione di parole.È un breve testo perché presenta molti problemi interpretativi dovuti al fatto che alcuni elementi sono tipici del latino, altri tipici del volgare. Una situazione mista, che non ci permette di classificare il testo come già volgare. Sono due righe ma a noi interessa la prima, inquindi apparire, sembrare. Non è facile stabilire con certezza il significatoesatto, ma l’importante è che il lettore possa comprendere il testo grazie all’edizionediplomatica.cioè che appaiono, che c'erano. Oppure tutto attaccato potrebbe provenire da separava. Tutte queste sono ipotesi, è chiaro quindi che non tutti sono convinti. Più volte si copia un testo più volte si può travisare il significato. Per alcuni la croce iniziale potrebbe essere un "V" in numeri romani, così si risolverebbe la presenza del "se" in posizione iniziale, non attestato nella lingua latina. L'iscrizione di Commodilla è un affresco della metà del VI secolo d.C., ma la parte che più ci interessa è stata aggiunta in epoca successiva, cioè nella prima metà del IX secolo. "Abbocce" significa letteralmente a voce alta, ed è presente il betacismo linguisticamente tipico della parlata di Roma. Anche il raddoppiamento fonosintattico è presente ed è stato aggiunto successivamente, come se fosse stato corretto. "Non dice" ègiusta direzione per rendere il messaggio religioso accessibile a tutti.direzione del popolo. Con Carlo Magno c'è un scollamento tra il polo più alto e quello più basso con il passaggio da diglossia a bilinguismo. Compresenza di due diversi livelli di latino, uno più istruito e uno volgare. Nella linguistica generale differenziazione tra diglossia e bilinguismo. Il bilinguismo è la compresenza di due lingue diverse in uno stesso luogo. La diglossia riguarda la compresenza di due livelli comunicativi della stessa lingua nello stesso luogo usati in contesti e con finalità diversi. Polo alto e uno basso, polo colto e polo popolare, polo alfabetizzati e polo analfabeti. Tra fine VIII e IX secolo alternanza di pieni e di vuoti, l'impero di Carlo Magno porta all'aggregazione di alcuni territori. Il latino scritto, delle persone colte, va in calando per tutto il medioevo, almeno fino all'umanesimo, con la riscoperta dei grandi classici latini e della sua lingua. L'età carolingia indica la.nascita
→ Giuramenti di Strasburgo (842) lingua romana, secondo i dotti (primo esempio dellenuove lingue romanze). È in france