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Il primo, che ha gettato le fondamenta del romanzo arturiano francese, fu terminato nel 1155, come
dichiarato dallo stesso poeta, e venne forse dedicato ad Eleonora d’Aquitania, moglie di Enrico II
Plantageneto; è traduzione-rimaneggiamento in versi della latina Historia regum Britanniae di
Goffredo di Montmouth e narra le vicende di Brutus e dei suoi successori, tra i quali un posto di
rilievo spetta a Uterpandragon, e ovviamente ad Artù.
Il Roman de Rou racconta invece le imprese dei Normanni.
30 Concepimento di Artù
Il conte di Cornovaglia ha rinchiuso nell’inaccessibile castello di Tintagel la moglie Ygerne. Grazie
ad un incantesimo di Merlino, Uterpandragon assume le sembianze del conte e riesce a penetrare
nella fortezza, portando a compimento il proprio desiderio. Dall’unione di Uter con Ygerne nascerà
Artù.
Metro: coppie a rima baciata di octosyllabes.
Merlins: la nascita di questo mago e profeta, che non ha mai connotazione malvagia, sembra legata
a un personaggio del folclore gallese.
Tintagel: nel ciclo di Tristano ed Isotta e il castello di re Marco.
31 La Tavola Rotonda
Re Artù fa costruire una tavola rotonda, cioè priva di posti d’onore, affinché i cavalieri che
frequentano la sua corte godano tutti della stessa dignità.
Metro: coppie di octosyllabes a rima baciata.
Benoit de Saint-Maura, Roman de Troie
Non si sa molto di questo chierico vissuto alla corte di Enrico II Plantageneto, al quale dedicò
introno al 1170 una Histoire des Ducs de Normandie in versi. La sua opera principale è il Roman de
Troie, nel quale descrive l’assedio a Troia e la sua caduta, basandosi principalmente su due tarde
compilazioni latina. Il romanzo di Benoit, interpretato alla stregua di un vero e proprio testo di
storia, ha avuto enorme successo.
Metro: coppie a rima baciata di octosyllabes.
Alexandre de Bernay, Roman d’Alexandre
Nel Roman d’Alexandre il normanno Alexandre de Bernay raccolse, tra il 1180 e il 1190,
l’abbondante materiale precedente, sia in volgare che in latino. Il romanzo viene solitamente diviso
in quattro braches, nelle quali si narrano le avventure dell’eroe eponimo, dalla nascita al tradimento
che lo condurrà alla morte. I romanzieri riabilitano un eroe che per teologi e predicatori era
divenuto il simbolo negativo dell’orgoglio, se non addirittura dell’Anticristo, ma non possono
esimersi dal sottolineare l’ambiguità che comunque caratterizza un personaggio che coniuga la sete
di conquista, la dismisura, la sfida folle e blasfema, con tratti della magnitudo e della generosità. La
figura di Alessandro vuole comunque essere paradigmatica, modello di comportamento nobile.
33 Bucefalo
Bucefalo è lo strano e feroce animale dal corpo di cavallo, testa di bue e occhi di leone che il
giovane Alessandro rende mansueto e riesce a cavalcare tra lo stupore di tutti i suoi soldati.
Metro: lasse monorimate di alessandrini.
Thomas, Roman de Tristan
Secondo alcuni critici questo Tristan precederebbe quello di Béroul e risalirebbe agli anni 1150-
1160. Secondo altri invece questa versione sarebbe posteriore a quella di Béroul e sarebbe fatto
risalire intorno al 1170. L’amore raccontato da Thomas è sofferente, in risposta, secondo coloro che
pensano ad una datazione bassa per questo Tristan, al troppo vitalistico racconto di Béroul e al joi
trobadorico.
34 Tempesta; lamento di Isotta
Tristano, ferito, attende nel palazzo di Isotta dalle Bianche Mani, diventata sua moglie, l’arrivo di
Isotta dai Biondi Capelli, l’unica che con le sue arti magiche può salvarlo. Ma una tempesta prima e
la bonaccia poi ritardano l’arrivo di Isotta: è il preludio della tragedia finale.
Metro: coppia di octosyllabes a rima baciata.
Béroul, Roman de Tristan
Di Béroul non sappiamo praticamente nulla, né sappiamo quando e per chi scrisse il suo romanzo di
Tristano ed Isotta. Béroul si schiera dalla parte di Tristano e Isotta e del loro amore, ma l’opera ha
anche un sottofondo politico, perché i nobili di corte che vogliono eliminare Tristano desiderano
togliere di mezzo, prima che un amante fedifrago, un pericoloso avversario che si è conquistato un
posto di rilievo a corte grazie al coraggio che ha saputo dimostrare.
35 Tristano al rogo; il salto della cappella
Re Marco ha condannato Tristano ed Isotta al rogo. Mentre è condotto sul luogo dell’esecuzione
Tristano riesce a liberarsi con un’azione rocambolesca.
Metro: coppie di octosyllabes a rima baciata.
Chrétien de Troyes (…1170 – 1190…)
È senza dubbio il più importante romanziere del Medioevo, non solo francese. Da alcuni indizi
ricaviamo che era chierico. Visse sicuramente alla corte di Marie di Champagne che gli
commissiono probabilmente il Lancelot e, dal 1182, stette alla corte di Filippo d’Alsazia, per il
quale scrisse il Perceval. Nel prologo del Cligés, Chrétien stesso ci dice di aver volgarizzato Ovidio
e di aver scritto un’opera non meglio definita, che però non ci è pervenuta. Oltre che romanziere fu
lirico, anche se in questo genere non arrivò alle vette che raggiunse col romanzo.
In base alle notizie in nostro possesso possiamo stabilire una cronologia almeno approssimativa dei
cinque romanzi rimasti: Erec et Enide (1170 circa), Cligés (1176-1177), Yvain e Lancelot
(contemporaneamente tra il 1177 e il 1181), Conte dou Graal (tra il 1182 e il 1190), rimasto
incompiuto probabilmente a causa della morte dell’autore.
36 Erec et Enide
Erec si è allontanato dalla corte di Artù per inseguire un cavaliere sconosciuto, il cui
accompagnatore, un perfido nano, lo ha ferito al viso con una frusta. Giunto in un borgo trova
l’ospitalità di un anziano valvassore.
Metro: coppie di octosyllabes a rima baciata
vv. 414-15: da notare l’enjambement, tipico segno stilistico della versificazione di Chrétien.
v. 411 e ss.: topica descrizione della bellezza femminile.
v. 441 mireor: tema dello specchio, molto spesso usato nella poesia cortese e religiosa sia francese
che provenzale, per rappresentare una bellezza straordinaria, riflesso di un’ideale.
37 Le chevalier de la charrette (Lancelot)
Galvano, partito all’inseguimento di Méléagant che ha rapito la regina Ginevra, incontra per la
seconda volta un cavaliere misterioso (Lancillotto), anch’egli alla ricerca di Ginevra, il quale ha
accettato l’invito di un nano a salire sulla carretta dei condannati.
Metro: coppie di octosyllabes a rima baciata
v. 320 charrete: la carretta della vergogna sarebbe simbolo della Croce e del Golgota: Lancillotto si
oppone a tale supplizio per amore.
v. 365 e ss.: il dibattito interiore di Lancillotto è descritto attraverso le figure allegoriche di Ragione
ed Amore cavalleria ed onore VS amore, cortesia, servire la donna.
38 Le chevalier au lyon (Yvain)
È l’episodio che dà il titolo al romanzo: Ivano vede nella foresta un leone che sta soccombendo
nella lotta con un serpente, e decide di aiutarlo. Una volta salvato, il leone s’inchina davanti a Yvain
in segno di sottomissione.
Metro: coppie di octosyllabes a rima baciata.
v. 3375: è la prima volta nel romanzi che Yvain prova pietà, non a caso dopo un periodo di follia,
momento di crisi dal quale il cavaliere è uscito rinnovato interiormente.
v.3409 aventure: è una delle parole chiave del racconto arturiano non è solo l’espediente per far
proseguire la trama, ma anche e soprattutto momento di formazione per il cavaliere.
39 Le conte du Graal (Perceval)
Perdeva si trova alla corte del Re Pescatore e vede passare la processione con il Graal: però,
ricordandosi dell’ammonimento del proprio maestro di cavalleria a non parlare troppo, non fa le
domande liberatrici, che avrebbero salvato il Re Pescatore e il suo regno. Così Perceval vagherà per
alcuni anni lontano da Dio e dagli uomini, finché ritroverà la pace con sé stesso confessandosi a un
eremita, che si scoprirà essere suo zio.
Metro: coppie di octosyllabes a rima baciata.
Robert de Boron (?), Roman de Merlin en prose
Di origine piccarda, visse a cavallo dei secoli XII e XIII, ma di lui non si sa praticamente nulla.
Robert de Boron unisce in un disegno coerente una trilogia, vicende che fino a quel momento erano
separate, e cristianizza il Graal. Egli scrisse tre romanzi: quello di Joseph d’Arimathie ci è giunto
integralmente anche in versi, del Merlin ci sono rimasti circa 500 versi, mentre il Perceval è
sopravvissuto solo nella versione in prosa, ammesso che sia mai esistita una precedente versione in
versi. Comunque sia negli anni 1205-1210 anche i primi due romanzi vennero messi in prosa, ed è
di fatto in questa veste che conosciamo la trilogia.
Il Merlin, che narra la vita e le vicende del famoso mago, venne poi usato come secondo capitolo
del grande ciclo in prosa della Vulgate, arricchito di un seguito, la Suite-Merlin, per raccordarlo al
romanzo seguente, il Lancelot.
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Merlino fa trasportare dall’Irlanda le pietre di Stonehenge, monumento straordinario che dovrà
segnare il regno di Uterpandragon.
Anonimo, Lancelot du Lac (o Lancelot propre)
È il nucleo del ciclo di romanzi in prosa del XIII secolo noto con il titolo di Vulgate o Lancelot-
Graal. La storia della composizione di questo ciclo è piuttosto complessa ed intricata: i romanzi
originariamente implicati dovevano essere tre, Lancelot, Queste del Saint Graal, Mort le roi Artu. A
questa trilogia vennero in seguito aggiunti altri due romanzi, l’Estoire del Saint Graal e il Merlin.
La composizione del ciclo andrebbe collocata intorno al primo terzo del XIII secolo.
Per quanto coraggioso e valente, Lancillotto non potrà portare a termine l’impresa di ritrovare il
Graal, perché si è macchiato del peccato di adulterio con Ginevra, tradendo così in modo
irrevocabile il proprio signore, Artù.
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Come garanzia del proprio amore, Ginevra bacia Lancillotto alla presenza di Galeotto, e rivela a
quest’ultimo la vera identità del cavaliere. In questo episodio l’eroe che dà il titolo al romanzo resta
invero piuttosto defilato, sembra svolgere il ruolo di uno spettatore passivo.
Anonimo, La mort le roi Artu
È l’ultimo romanzo del Lancelot-Graal, che riporta il lettore in una dimensione totalmente terrena,
dopo gli slanci mistici del romanzo precedente, la Queste del Saint Graal. La molla che scatena la
serie di tradimenti, uccisioni e vendette che porterà alla battaglia finale e alla dissoluzione del
mondo arturiano è la scoperta, da parte di Artù, del tradimento di Lancillotto e Ginevra. L’anonimo
autore si ispira alla Historia Regum Britanniae