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La Mitologia Nordica
Nelle fonti norrene si distinguono due gruppi di Numi principali: Æsir e Vanir, i primi ingloberanno poi gli altri, dopo una guerra. Entità non divine sono: giganti.
Gli Æsir
Gli Asi comprendono gli déi della forza e sono gli déi assoluti del cielo. Secondo l'interpretazione euemeristica (razionale) di Snorri, gli Æsir sono originari dell'Asia e avevano per capitale Troia, vengono quindi identificati con antichi gruppi indoeuropei (vs. divinità e gruppi primitivi).
Secondo il mito nordico della creazione, da un abisso informe si genererà il gigante Ymir (forma nominale celtica che significa "i gemelli", vedi Tuisto) dal suo corpo, per partenogenesi, nascono gli Æsir che lo uccideranno e con la sua carcassa creeranno il mondo. Secondo Snorri gli Æsir sono 12+1; tre principali sono divinità maschili:
- Odino *Wōdanaz ang. Wōden, alt tedesco Wuotan, norv. Óðinn. "Dio del Furore Guerriero", long. Godan. Furia, dio - spirito, - poesia / v. got. wods = poesia = óðr È la divinità principale, il padre degli déi. Associato alla guerra, all'ispirazione poetica (dal 13º secolo) e alla sapienza. Figlio di un dio e di una gigante. Spesso chiamato con soprannomi. La sua reggia è ad Asgarðr ("Recinto degli Æsir"). Conosce i segreti delle rune, ottiene questa sapienza con l'auto-sacrificio, appendendosi all'albero cosmico, con una specie di
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rito sciamanico, mettevano cosi in contatto il mondo dei morti con quello dei vivi
Possiede una lancia, Gungnir, arma della regolarità e ha al suo seguito due corvi, Muninn (memoria) e Huginn (pensiero) che spezzano ogni giorno in giro per il mondo, perché al tramonto, gli sussurrino ciò che hanno visto. Mercurio dei romani nella latinita. Ha anche un cavallo a otto zampe, Sleipnir, nato dall'unione tra loki (trasformato in giumenta e uno stallone di un gigante del ghiaccio).
Odino e anche legato alla morte, i suoi eletti morti in battaglia, venivano portati nel Valhalla (valholl —sala dei morti in battaglia) dalle valchirie (Valkyrjer — coloro che scelgono i morti)
Beve l'idromele della poesia e viaggia con un cappello che gli cela il volto, e senza un oc chio, cio a causa di un autosacrificio e come valore simbolico di sapienza.
Nell'xi secolo, Adamo da Brema, chierico, nel suo viaggio di evangelizzazione delle residue sacche di paganesimo nell'upland islandese, scopri la città di Uppsala, dove si teneva riti per il dio. A lui era lecito fare sacrifici umani: le vittime venivano impiccate e trafitte con una lancia, simbolo del dio.
2) THOR
— [R]ita, Donar, narr Porr, *Punaraz — [R] dio del tuono.
Figlio di Odino e della dea della Terra Joro, il piu forte degli dei, la sua arma e un martello, dal funzionamento simile a quello di un boomerang e della capacita di creare i fenomeni atmosferici.
Uccidera e verra ucciso dal serpente della Terra. Figlio di
HELDENSAGEN
Le saghe eroiche sono in realtà rielaborazioni di fatti storici legati alle invasioni e migrazioni barbariche, stilizzando grandi personaggi del passato.
L'eroe principale è Sigurðr (Sifrit, Sigfrido), un ammazzadraghi che conquista un meraviglioso tesoro maledetto. Durante uno dei suoi viaggi, incontra una meravigliosa donna sovrannaturale, una valchiria, Brynhildr (Brunechildis, una principessa visigota) che è stata punta col'ago della dimenticanza per aver disobbedito ad Odino e che era in un sonno profondo. Lui la libera e le promette amore e fedeltà, ma una volta alla corte dei re burgundi sposa una principessa. Brynhildr arriva alla stessa corte e sposa il principe, quando però si accorge dell'accaduto, vuole che Sigfrido venga ucciso a tradimento e il oro gettato nel reno.
Altro personaggio storico rivisitato dalle saghe è Teodorico, ma i ruoli vengono invertiti tra lui e Ododacre, infatti, come così la storia, anche con gli anacronismi, d viene usurpato da Ododacre diventando cosi esule per 30 anni, finche non tentera di rinpianare il trono. Il mito nasce nel contesto di ricerca di riscossa dei goti, quando tornano in Italia come longobardi.
Anche Tacito nomina la scrittura runica, la definisce "NOTAE" (☧) ovvero "LITTERA" (alfabeto latino), dice che viene usata per fare dei vaticini