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ALLITTERAZIONE, ACCENTO, ANTROPONIMI
l'accento germanico è rizotonico. Esso coincide sempre con la radice della parola (che può non essere la prima sillaba). Nel caso del verso germanico, cadendo sullasillaba radicale che è quella che porta l'allitterazione tende a sottolineare gli elementi del verso più importanti dal punto di vista concettuale ed espressivo. Il ritmo del verso dunque non fa che utilizzare e schematizzare in tipi il ritmo naturale della frase germanica → l'allitterazione è nata come conseguenza, come tentativo di assecondare il ritmo naturale della frase germanica perché l'accento germanico è un'espressione di enfasi respiratoria sulla sillaba radicale. L'allitterazione quindi è un modo di concentrare l'attenzione anche dal punto di vista metrico sulla parte iniziale della parola.
antroponimi: generalmente composti di due parole tratte dal lessico
“quotidiano” oattinente ad una precisa sfera (armi, guerra, qualità morali e fisiche): Hiltibrand(hiltja = lotta, battaglia; brant/d = splendore/luce/fuoco); Hadubrand (lite, zuffa...);Heribrand (esercito...) → è un'abitudine dei germani quella di far allitterare i nomi dimembri della stessa famiglia ( → Tacito: Ing, Ist, Erm/Irm)ALLITTERAZIONE
- Hadubrant unti Hiltibrant, Heribrantes sunu (Canto di Ildebrando)
- Hiltibrant unti Hadubrant untar heriun teum → in questi due versi si parla di unabattaglia tra due persone di due eserciti diversi, Hiltibrant e Hadubrant, che sonopadre e figlio ma non sanno di esserlo. Questi versi sono in alto tedesco antico
- Eotenas ond ylfe ond orcneas (Beowulf) → I giganti e gli elfi e gli orchi(anglosassone). È un'allitterazione vocalica con vocali differenti e presenta anche“y” che è una vocale secondaria per l'anglosassone e deriva da una metafonia
è il cambiamento di una “u” iniziale
Allitterazione: consiste nella ripetizione dello stesso suono in due o tre delle sillabe accentate. Il suono allitterante può essere una consonante (la stessa per due-tre “arsi”) o un qualsiasi elemento vocalico (tutte le vocali allitterano fra loro).
Il verso germanico si compone di due emistichi, o semiversi, separati da una cesura ma collegati da allitterazione → l'allitterazione non c'è se il secondo semiverso non ha un arsi, anche se ci sono due parole che iniziano con lo stesso fonema nel primo semiverso non è allitterazione se non è presente anche nel secondo.
20 marzo
Gli arsi sono le parole che portano allitterazione e l'arsi principale è quello nel secondo semiverso perché se in quest'ultimo non c'è arsi allora non abbiamo allitterazione.
L'allitterazione è sia una tecnica mnemonica per una tradizione orale (se le parole
inizianonello stesso modo è più facile ricordarle) che un espediente per anticipare qualcosa (per esempio sappiamo in anticipo che due personaggi sono parenti se i loro nomi allitterano). Nel Canto di Ildebrando i tre nomi sono collegati dall'allitterazione sia del primo che del secondo membro degli antroponimi (brant → collegato al fuoco ma anche allo splendore/fama di questi eroi) ma sono collegati anche dall'appartenenza alla stessa sfera lessicale, quella della guerra.
La prima manifestazione culturale appartenente a tutti i popoli germanici è la scrittura runica: tutti hanno conosciuto la scrittura runica ma non tutti i popoli ci hanno lasciato la stessa quantità di testimonianze anzi a causa dei vari spostamenti non sempre è possibile l'attribuzione di una testimonianza ad un popolo o ad un altro. Con l'alfabetizzazione la scrittura runica è quasi sempre stata abbandonata in quanto appartenente al mondo pagano o utilizzata.
sotto il nome di "Burgundi" o "Burgundiones". I vandali, invece, sono noti per le loroincursioni in Gallia e in Africa nel V secolo d.C. I goti, invece, sono la tribù germanica piùconosciuta e documentata. Sono divisi in due gruppi principali: i Visigoti, che si stabilironoin Spagna, e gli Ostrogoti, che si stabilirono in Italia. I Visigoti furono sconfitti dai Mori nelVIII secolo, mentre gli Ostrogoti furono sconfitti dai Bizantini nel VI secolo.Seconda fase del tedesco. I burgundi ritornano anche nel nome Borgogna, che si trova al di là del Reno, tra la Francia e la Germania. I vandali si sono mossi dalla Penisola Iberica, dove lasciano testimonianza di sé nel nome Andalucia, e si dirigono verso l'Africa fondando un regno con capitale Cartagine. A questo regno sono annesse anche le Baleari, la Corsica e inizialmente la Sardegna. Il Mediterraneo veniva infatti identificato nelle fonti germaniche come "il mare dei vandali". Via mare poi risalgono l'Italia, saccheggiano Roma (nel 455) e poi la storia li perde un po' di vista. Sicuramente saranno poi assimilati agli altri germani orientali. I goti all'epoca della redazione del libro di Tacito si erano già spostati, infatti non rientrano nella sua descrizione. Risulta che hanno lasciato l'area germanica comune (compresa tra le coste settentrionali della Germania e le coste meridionali della Scandinavia) e si sono spostati verso sud-est, occupando dapprima la Polonia meridionale e poi l'Ucraina occidentale.
Scandinavia) nel II secd.C. e si sono spostati verso l'Europa orientale (da qui il nome germani orientali). Verso la fine del III secolo risultano attestati intorno alle coste del Mar Nero e appaiono già suddivisi in due gruppi: visigoti e ostrogoti (si dice che i due nomi abbiano a che fare con i punti cardinali → vis "ovest" e ost "est") che hanno storie differenti. I visigoti già iniziarono a scontrarsi con l'impero di Costantinopoli, una volta vinta la battaglia a Bisanzio sono attestati in una regione che corrisponde all'attuale Bulgaria (il cui nome era Mesia). Nello stesso momento si verifica la loro conversione al Cristianesimo, favorita dal capo spirituale Wulfila. Egli ha un'importanza notevole sia religiosa che politica nella cultura dei goti poiché traduce la Bibbia. Quest'ultima è una delle testimonianze più importanti in lingua germanica poiché ha una tradizione plurima (cioè non
culturale più ampia e che potesse essere compresa non solo dai Goti, ma anche dai popoli di cultura greca con cui entrava in contatto. Per realizzare ciò, Wulfila adattò l'alfabeto greco alla lingua gotica, creando così un nuovo sistema di scrittura chiamato alfabeto gotico. Questo alfabeto era composto da 27 lettere, di cui 25 erano prese dall'alfabeto greco e 2 erano inventate da Wulfila per rappresentare suoni specifici della lingua gotica. L'alfabeto gotico fu utilizzato da Wulfila per tradurre la Bibbia in lingua gotica, creando così la prima traduzione completa del testo sacro in una lingua germanica. Questa traduzione, chiamata Codex Argenteus, è l'unica testimonianza rimasta della lingua gotica e dell'alfabeto gotico. L'utilizzo dell'alfabeto gotico da parte di Wulfila rappresentò un importante passaggio nella storia della scrittura, poiché segnò l'abbandono della scrittura runica e l'adozione di un sistema di scrittura basato sull'alfabeto greco. Questo contribuì alla diffusione della cultura greca e alla cristianizzazione dei Goti. In conclusione, Wulfila scelse di utilizzare l'alfabeto gotico per tradurre la Bibbia in lingua gotica perché voleva creare una scrittura che potesse essere compresa da un pubblico più ampio e che avesse una base culturale più ampia.greca ma con elementi che divergono. Inoltre dall'alfabeto greco è stato preso anche il valore numerico perché le lettere dell'alfabeto greco servivano anche per numerare. Ha però usato per questa traduzione almeno due rune molto importanti per la società germanica, cioè la O e la F (la prima lettera dell'alfabeto runico), perché queste rune hanno a che fare con elementi della società importanti: la prima runa ha a che fare con il bestiame ma significa anche possesso, ricchezza, denaro (la parola FEH) e la seconda anche ha a che fare con il denaro, la ricchezza (la parola ODAL). La cosa più importante è che Wulfila ha favorito una conversione al Cristianesimo dei visigoti non sulla base della versione ortodossa, ma ha scelto la versione ariana (da Ario, la cui versione di cristianesimo ha una visione della trinità diversa da quella che conosciamo. Per noi il padre, il figlio e lo Spirito Santo hanno lastessa sostanza, sono identici, per Arioinvece il figlio è di natura simile ma non identica a quella del padre). Questa versione verràpoi combattuta come eretica e fu poi passata dai visigoti agli ostrogoti e ai longobardi.Siccome sono stati perseguitati per questa dottrina eretica, si dice che la scomparsa deigoti e dei longobardi sia dovuta al fatto che non erano ben visti dal papato, hanno dovutocombattere e poi si sono dovuti assimilare ai romani. Uno dei primati dei goti è quello diutilizzare una scrittura "propria" e sostanzialmente su base greca ma non si trattapassivamente di una traduzione dell'alfabeto greco, anzi i goti mostrano di aver studiatoper creare qualcosa di proprio. E' dunque questa traduzione della Bibbia la primaattestazione che abbiamo in lingua germanica su manoscritti. Altro primato dei goti è chenon c'è un frammento casualmente arrivato ma c'è stata una volontà di
La trasmissione del testo della Bibbia da parte dei Goti è legata agli Ostrogoti. I Visigoti decidono ad un certo punto di scendere verso l'Africa attraverso l'Italia ma non riescono poiché muore il loro capo, Alarico. Arrivano in Francia dove formano un regno con capitale Tolosa e in Spagna con capitale Toledo. Il regno spagnolo ha vita più lunga di quello francese e dura fino al 711 con l'arrivo degli arabi.
Gli Ostrogoti sono in qualche modo scomparsi per un po' perché hanno seguito gli Unni e le loro vicende, nel 378 infatti li hanno incrociati nell'Europa Orientale. Gli Unni sono conosciuti per la loro crudeltà e per il personaggio di Attila, il cui nome è gotico (Ila, come anche in "Wulfila", è un suffisso vezzeggiativo, Atta invece significa "padre", riferito non ad un padre di famiglia ma al Signore).
come è utilizzato nel Padre Nostro gotico, o ad uncapo, come in questo caso), Attila significa quindi "padrino", che potrebbe essere inteso come protettore o, in senso più ampio, come figura di autorità.